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ma ti sei accorto che molti di quei link sono "rotti"? se non capisci perché quando si va a riesumare post di sei anni fa bisogna scriverlo invece di far perdere tempo a chi legge non significa che il MIO sia un post "a caso" come tu ti concedi di dire
Niente visto che a quanto pare non ci arrivi direi che é inutile tu possa continuare a commentare non serve a nessuno leggere post privi di contenuto tanto per fare una sterile polemica basata sul nulla visto che non hai nulla da dire E si il tuo è un post a caso e inutile bastava leggere invece di limitarsi alle figure e bastava un minimo di ricerca Quindi mi concedo di escluderti dal topic
Appunto non capisco la questione Black Imp, non stiamo mica parlando dell'ultima partita di campionato dell'Inter nel 2020 o del trend colori per l'autunno/inverno 22/23.
Sarebbe come chiedere ma perché state ancora a parlare di Caravaggio che è morto da secoli.
Io la new topography l'ho scoperta qua. Una di quelle rare cose che ti apre la mente sulla fotografia. Ti rendi conto che più è eclatante il soggetto, meno facile è dargli una dignità fotografica (specie se si tratta del prodotto dell'antropizzazione selvaggia).
Avevo anche trovato un articolo accademico che faceva un excursus dai coniugi Becher a Gursky, era abbastanza interessante, se vi interessa posso passare il link.
"...io la new topography l'ho scoperta qua..." ==========================================
Idem, in questo preciso momento
O meglio, conoscevo il genere, ma non sapevo che fosse codificato, per di più con un nome che non avrei mai indovinato: "New Topography".
Dico, senza indugio, che è forse il genere fotografico che più mi emoziona e affascina. Sono abbastanza stufo del nepalese fotografato nella sua tenda e, in generale, della figura umana infilata a forza - volente o nolente - in ogni fotografia urbana.
È raro trovare chi apprezzi la fotografia dei NT, se la cosa è tutto sommato comprensibile nel normale pubblico, è abbastanza strano che ciò accada in un forum di gente che dovrebbe essere appassionata di fotografia. Intendiamoci, non è obbligatorio che ad una persona del forum debba piacere il Baltz, R.Adams e compagnia, ognuno ha le "preferenze che preferisce", tuttavia fa specie constatare che qui sul forum ci sia una persona su 1000 che li conosce (e parliamo di fotografia degli anni '70 del secolo scorso) ed ancora meno siano le persone che apprezzano, che a mia stima qui dentro si possono contare sulle dita di una singola mano, forse due. In ambito paesaggistico tutti sembrano preferire: Ansel Adams, Micheal Kenna, Franco Fontana oppure quel genere di foto naturalistica che, prendendo l'avvio da Adams Ansel e programmaticamente ispirandosi al trascendentalismo americano finisce con esiti che io definisco da calendario, punto e stop.
il grande problema della new topography sono quelli che dicono "beh ma allora anche io" e ti propinano pali della luce e incroci stradali cercando di emulare, producendo ovviamente roba inguardabile
"grande problema della new topography sono quelli che dicono "beh ma allora anche io" e ti propinano pali della luce e incroci stradali cercando di emulare, producendo ovviamente roba inguardabile" è vero Tykos, ma altrettanto forse si può dire di qualsiasi scarso fotografo che tenti di emulare questo o quel genere. Comunque non ne trovi molti che cerchino di propinare incroci stradali e pali della luce, sono molti di più quelli che ti propinano il bel panorama ameno visto e stravisto in certe isole nordiche o in certi parchi americani: devo fare il nome delle località?
non vorrei trasformare il topic in qualcosa di polemico, lo ho solo citato in un'altra discussione perchè si davano regole che "dovrebbero" essere universali quando in fotografia ci sono stati nella storia approcci molto diversi e ragionati. Mi stupisce solo che a non conoscerli spesso sia anche chi si erge a detentore della vera fotografia e poi non nè conosce nemmeno la storia
Invito a leggere in basso a destra ingrandendo l'immagine: "Questo è il mio tributo agli amici americani" (immagino che si riferisca appunto ai NT e ad una nota fotografia di Eggleston ritraente un triciclo) "Ognuno deve partire da quello che è stato fatto. L' arte come la vita è una CONTINUAZIONE. Ora sto cercando la scarpa per il 2° passo. Il primo non è mai il più importante. Catia" È una fotografia di Catia Drigo, fotografa morta prematuramente nel 2004 di cui sono venuto oggi a conoscenza leggendo un libretto di Italo Zannier.
Aggiungerei che in arte ci sono autori innovatori ed autori meno innovatori ma di non secondaria importanza.
Stamattina stavo riguardando alcune scene dei film di Antonioni, L'eclisse, L'avventura, Deserto rosso, ehm, che dire, i New Topographers non hanno inventato nulla, sembra già tutta lì la loro poetica, 10 anni prima, non vi pare?
Ah può anche essere vero, non li conosco bene, metti qualche link
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