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Quanto è importante la tecnica, quanto l'attrezzatura, quanto l'occhio?


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avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2017 ore 0:22

...non voglio vedere il mondo bruciare

Non ti preoccupare, a questo ci stanno già pensando altri fuori dall'Italia. MrGreenMrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2017 ore 3:51

10 pure lei...Perché se vuoi fotografare un cervo al crepuscolo con una 1100d e un tamron 70-300 puoi avere anche l'occhio di bresson ma sei fregato in partenza...


No, basta fotografarlo mezz'ora prima. Sorriso

Anche se sembra "solo" una battuta...in realtà è molto Zen.
Ovvero è un invito ad industriarsi per sopperire alle limitazioni o carenze di attrezzature entry level. Che resta sempre un'ottima palestrai. ;-)
E sta sicuro che se fossi un nuovo maestro ella fotografia, il tuo risultato non sarebbe comunque paragonabile al comune mortale con attrezzatura a 4 zeri.

utti possono fotografare e tutti possono diventare quello che non si può comprare per fortuna è il saper vedere,non il guardare quello lo sono in grado tutti di farlo, il saper guardare è una dote innata,non si impara in nessun corso e non si compra con nessun denaro,o,negozio.


Sagge parole, che però mi sento di integrare.
Non è solo innato il saper vedere, ma si può anche apprendere, studiare, coltivare. fare accrescere.

Esclusivamente innato direi che lo è solo il talento.

Come consiglio all'autore aggiungo di frequentare il meno possibile la sezione Fotocamere, perchè altrimenti saresti finito.
Resteresti immancabilmente infettato, al punto di porre nella scala di valori l'attrezzatura in cima al podio. Sorriso ;-)

EDIT: quest'ultimo consiglio era rivolto all'autore del topic. (E non del quote)

user14286
avatar
inviato il 27 Aprile 2017 ore 7:04

c'è qualcosa di molto più gustoso in questi thread che non la loro insulsaggine di base, ossìa, i puntuali sfoggi di granitica ignoranza che attirano.
Certe "perle" meriterebbero di essere elevate a patrimonio dell' umanità.

avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2017 ore 7:15

@remenber
Difficile fotografare qualcosa che non c'è....e anche cambiare le abitudini di un animale...
Già, perché quelle sono le loro abitudini...a meno di qualche sporadica visita o nella stagione del bramito, il cervo più fel capriolo tende a muoversi al calar della sera....
Ah dimenticavo....
In naturalistica...
Conoscenza dell'animale...10

user46920
avatar
inviato il 27 Aprile 2017 ore 7:53

Conoscenza dell'animale...10

vale anche in street? Cool

avatarjunior
inviato il 27 Aprile 2017 ore 8:27

Oltre ai generi di fotografia (che non sono i mariti delle figlie di fotografia) ci sono i generi di fotografi (e qui i mariti delle figlie ci può stare). Ma i suoceri sono suoceri e tendono da sempre a farsi le fotografie degli altri, adducendo esempi che assecondano i propri ragionamenti e ignorando quelli (di esempi, ndr) che si mettono di traverso.

avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2017 ore 8:32

Caneca ha scritto:
Quindi, se uno è colto, fortunato, dedito e pronto, ma non sa fotografare all'atto pratico, quest'ultimo è un dettaglio di scarsa importanza.

Be' un 5% l'ho lasciato MrGreen
Comunque era per dire che le componenti sono molteplici.
La salute ad esempio. Non la nomina nessuno? Quando c'è la salute c'è tuttoMrGreen Certo anche lì dipende dai generi ma se devi inerpicarti su un sentiero in montagna o dormire in sacco a pelo per fare la posta al chiurlo reale...

avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2017 ore 8:59

Personalmente concordo con Angus sul fatto che tutte le componenti devono essere in equilibrio; aggiungo che, a mio avviso, l'equilibrio è dato dal grado di consapevolezza complessiva raggiunta dal fotografo (a parte il talento, che ce l'hai o non ce l'hai, non lo raggiungi in qualche altro modo). Se sai di non poterti permettere una determinata attrezzatura, dovresti anche essere cosciente che "certi" scatti di naturalistica ti saranno preclusi; allo stesso modo, però, se non conosci decentemente la tua attrezzatura e il suo potenziale operativo, non potrai nemmeno cercare di rimediare con l'inventiva ai limiti della tecnologia che hai in mano.
Credo che l'unica cosa veramente importante sia la capacità di optare per alcuni generi fotografici, piuttosto che per altri, basata sulla valutazione delle proprie capacità, sensibilità, conoscenze tecniche e strumenti tecnologici (cosa in cui rientra anche il 10 assegnato da Angus alla conoscenza delle abitudini degli animali MrGreen).
Quindi, per me è evidente che una "classifica" tra le diverse componenti, prese separatamente, oltre ad essere soggettiva perché basata su valutazioni sempre e comunque parziali è anche inutile

user46920
avatar
inviato il 27 Aprile 2017 ore 9:07

Esclusivamente innato direi che lo è solo il talento.





it.wikipedia.org/wiki/Parabola_dei_talenti




avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2017 ore 10:44

Riassumendo:
un buon fotografo deve avere il manico dalla parte del coltello Cool

(Da qui l'espressione: "quella lente è una lama").

avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2017 ore 11:19

per iniziare basta spendere poco e aver voglia di imparare...per il "dopo" le variabili sono trope per fare una classificaConfuso

avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2017 ore 13:11

...il fatto è che all'inizio le piccole cifre sembrano insormontabili ;-)

avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2017 ore 15:58

@angus

A.D. 2017.
Apprendo in data odierna che non esistono foto, ovvero nessuno è mai stato in grado di produrle (nell'intero arco della storia della fotografia), di foto di cervi allo stato selvatico realizzate in orari pre-crepuscolari. Sorriso
Evidentemente siamo in sogno collettivo tipo il film "Inception". MrGreen

Comunque se vogliamo stare ai concetti, cosa preferibile direi, anzichè alla lettera di esempi estremi, il concetto è che se un vero talento con l'intento di fotografare animali nell'arco di un'intere giornata, qualora operasse con attrezzatura minimale, a fine giornata è molto più probabile che produca risultati più considerevoli di un altro normale ma dotato di qualsivoglia ammiraglia.
E su questo non ci piove, e chi ha opinione contraria, pazienza. Sorriso

Approfondisco perchè questa cosa è ormai troppo ricorrente, nel tempo e in molti utenti:

Parlando di Fotografia a 360°, è inutile che per avvalorare certe tesi si scelgano esempi dell'eccezione. O assolutamente estreme.

Penso sia inutile trattare il caso di Tizio vuole cimentarsi nella foto astronomica ma non ha il telescopio, Caio vuole fare foto agli instti ma non ottiche macro (esistono i tubi di prolunga MrGreen ), e Sempronio che ambisce a fare foto ai concerti in notturna ma ha ottiche non più luminose di 5.6 e fotocamera che oltre 400 iso fa schifo.
E' possibile concordare su questo?

La naturalistica e ancor più l'avifauna, rappresenta pur sempre una nicchia nel contesto della Fotografia, con un numero limitato di praticanti al cospetto dei numeri del generale.
E anchè se in questo sito rappresentano un buon numero, relegare ogni ragionamento fotografico in ottica o in funzione nell'esigua fetta del loro settore, rappresenta pur sempre un'eccezione rispetto a tutti gli altri settori. ;-)
Relegandola così a rappresentare una operazione di comodo, limitante e fuorviante. Cool

E comunque anche in questo settore le mie percentuali restano:
- Capacità (mix di Talento e Tecnica) 90
- Attrezzatura 10
Sull'avifauna potrà arrivare al massimo quest'ultima al 20 su 100.

Chi parla in una scala di valori che conti 10 la capacità, 10 la tecnica e 10 l'attrezzatura, resta un povero illuso. Sorriso



avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2017 ore 16:23

Secondo me, per capire quanto contano percentualmente le tre o quattro caratteristiche in ogni genere, occorre disporre di un bagaglio di esperienza di tot ore in quel genere, un po' come il numero di ore di volo dei piloti, altrimenti si va per presunzione, cioè si presume, magari anche ascoltando o leggendo le esperienze di chi ha un buon bagaglio di ore in quello specifico genere.

Io che ad esempio non ho nessuna esperienza nel settore della ritrattistica o in quello paesaggistico, posso presumere queste percentuali, ma con una larga probabilità di errore, mentre in quella della caccia, praticandola al 90% del mio "tempo fotografico" mi sento più vicino all'opinione di Angus, anche se cervi alle 10 e mezza del mattino in pieno sole li ho pure fotografati (ma se non avevo il Tamron 150-600 sarebbero stati piccini, piccini, altro che 70-300 da 200€ MrGreen), però ero anche in un ben particolare contesto e luogo.
Direi che in tutti questi calcoli si sta trascurando il fattore principale, soprattutto nella caccia fotografica itinerante: il fattore culo, perché senza di esso, una martora alle 3 del pomeriggio di luglio, su un sentiero percorso anche da trattori, non l'avrei mai fotografata.

E' tutto relativo. ;-)

avatarsenior
inviato il 27 Aprile 2017 ore 16:28

Remember...Io entro nel merito della naturalistica...perché non sono un fotografo..Ma un appassionato di natura che usa una fotocamera...
E soprassedendo al tuo sarcasmo dovuto alla poca conoscenza in materia parto con una domanda: mai fatto naturalistica?
Non è una provocazione, ma solo per capire...Percè è oggettivamente molto difficile capire le esigenze del fotografo naturalista se non ci si è messi nei panni...

Se si fotografano cervi di giorno? Certo!
Al Richmond park si aggirano tutto il giorno tra la gente...Sono vicinissimi e diurnissimi...
Negli stati uniti? devi stare attento a non investirli con la macchina in pieno giorno...
Sull'appennino ligure e piacentino?

Escono in radura con il buio, e solo di rado al tramonto...A meno del breve periodo del bramito...
Per cui sfido qualsivoglia fannullone a sostare tutto il giorno in un cespuglio e tirare fuori buoni scatti...
Per cui davvero non mi ritrovo nel tuo discorso...Che può essere validissimo nello Street, valido nel paesaggio...Assolutamente non vaildo in naturalistica...O perlomeno con determinati soggetti
ps
Non mi sentirei di mettere la fotografia naturalistica agli ungulati tra i casi estremi...


Che cosa ne pensi di questo argomento?


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