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Zeiss Planar T* 50 mm f/1.4 vs f/1.7 attacco C/Y


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avatarsenior
inviato il 26 Aprile 2017 ore 22:50

Sono stato a Consonno assieme al Circolo Fotografico del mio paese. Destinazione proposta da altri che per me è stata una scoperta.
Probabilmente ci tornerò...

user120016
avatar
inviato il 26 Aprile 2017 ore 23:13

Probabilmente ci tornerò...


Organizziamoci... anch'io ci tornerei volentieri... MrGreen

avatarsenior
inviato il 26 Aprile 2017 ore 23:41

Si può fare, dalla metà di Maggio in poi.
Suggerirei un Sabato mattina (ad es. Sabato 20/05 oppure 27/05).


user120016
avatar
inviato il 27 Aprile 2017 ore 23:53

Come promesso ho postato qualche foto di prova dello Zeiss 50 mm Planar T* f/1.4

www.juzaphoto.com/me.php?l=it&pg=204839#fot2313391

La mia modella di giornata, suo malgrado, è stata una mantide presente nel mio giardino.
Ho utilizzato la Contax 159 MM con una pellicola Fuji da 200 ASA con bilanciamento del bianco 5500 K
Sviluppo standard in C41 con una variante personale sulle temperature.
I diaframmi utilizzati sono stati tra f/1.4 ed f/8. Non ho potuto chiudere di più perché la luce del pomeriggio
no era tantissima e mi trovavo a mano libera.
Aspetto i vostri commenti prima di esprimere il mio giudizio, giusto per non influenzare i pareri...


avatarsenior
inviato il 28 Aprile 2017 ore 0:05

Beh, complimenti per:
la contax 159 mm e per lo sviluppo in casa del C41, parliamone in privato o topic a parte, è complicato?
Hai usato un tubo prolunga?
Non per ultimo, come hai acquisito il negativo?

Dopo la divagazione torno all'obiettivo ed alla tua foto, a me piace

avatarsenior
inviato il 28 Aprile 2017 ore 1:03

Ovviamente non è la macro a 1.4 il genere cui è votato questo obiettivo, ne' un film 200 iso la sua massima espressione. Tuttavia niente male, mi sembra, la classe non è mai acqua ;-)

avatarsenior
inviato il 28 Aprile 2017 ore 7:25

No, infatti, decisamente non e' il suo terreno.
Il 50/1.4 e' validissimo sulle distanze medio-lunghe mentre nei vicini perde un po' di smalto.
Rimane comunque un obiettivo in grado di soddisfare le reali esigenze del 99.9% dei fotoamatori, e poi e' un pezzo di storia.

user120016
avatar
inviato il 28 Aprile 2017 ore 7:51

Ciao Durden e grazie! Per lo sviluppo con C41 appena ho qualche minuto apro un topic a parte così possiamo parlarne diffusamente. Comunque, in assoluto non è complicato. Certo è più laborioso del bianconero.
Seconda domanda, no, non avevo un tubo di prolunga perché in effetti non ero uscito per fare macro ma è capitata inaspettata questa mantide. Ma ho notato che comunque ha una distanza di MAF abbastanza corta.
Terza risposta, acquisisco i negativi con un Epson V600 perfection photo. In effetti è praticamente identico al V550 che è stato giudicato top quality nel 2016 ma ha le dime non solo per il 35 mm ma per il 6x6 6x9 e per le lastre del banco ottico. Ha un'ottima risoluzione massima (fino a 12800 DPI) ed un software per l'editing di base.

user120016
avatar
inviato il 28 Aprile 2017 ore 7:58

Grazie Giuliano, infatti come ho scritto sù, la sessione macro è capitata. Erano foto di prova "tanto per". In effetti il suo principale utilizzo sarà il ritratto, che è il genere che prediligo. Idem per la pellicola. In genere uso una pancromatica da 100 ASA bw ma, detto sinceramente, ho un lotto di rullini scaduti da 200 che impiego per le cose più leggere, come questa MrGreen

user120016
avatar
inviato il 28 Aprile 2017 ore 8:00

Sono d'accordo con te, cameramaniac, come ho anche risposto sù. E ci metto anche che magari in mani più abili, anche la resa macro potrebbe migliorare. Ma in effetti ciò che mi ha fatto piacere è la sensazione di solidità durante l'uso... si, Zeiss accoppiato a Contax è un gran bel pezzo di storia ;-)

avatarsenior
inviato il 28 Aprile 2017 ore 23:48

Ultimo da prendere con le pinze:
- Versione 1.4 presenta, per gli amanti del genere, un bokeh più affascinante della versione 1.7 (?????, non ho abbastanza elementi per sostenere la tesi, la sensazione è si, ma è una sensazione)


Per me è esattamente il contrario, più particolare e affascinante lo sfocato dell'1.7 a parità di apertura, ma qui siamo sul soggettivo quindi si può pensarla anche diversamente.

avatarsenior
inviato il 16 Luglio 2017 ore 8:09

L'1.7 l'ho provato per un po' e confrontato con il cugino rollei 1.8, non hi visto differenze, alla fine ho tenuto solo il rollei, è anche vero che lo schema ottico del rollei è una variante ardita dello zeiss... il mio confronto sullo sfocato si basa tra lo zeiss 1.4 ed il rollei 1.8, poi è sempre una cosa personale, ma è certo che anche la versione 1.7 è una bella lente.

avatarsenior
inviato il 16 Luglio 2017 ore 10:54

Li ho tutti e tre, e anche l'1.4 Rollei, ma li ho usati pochissimo. In che senso versione ardita

avatarsenior
inviato il 16 Luglio 2017 ore 12:09

Leone ti mando il link, a quanto pare il progetto del rollei 1.8 è molto più costoso e complicato del cugino 1.7 zeiss.
ti cito il passo in modo da trovarlo nel link:
Planar 50mm f/1,8 non era solamente più moderno ma addirittura
più complesso e costoso da produrre, dal momento che abbandonava il classico doppio Gauss simmetrico
con 6 lenti in 4 gruppi, adottando un Gauss a 7 lenti (soluzione insolita con questa luminosità) con ben quattro
elementi singoli davanti al diaframma, una configurazione unica che la Zeiss non utilizzò per nessun obiettivo
normale progettato in seguito!
Il Planar - Ultron 50mm f/1,8 del 1970, nonostante la luminosità non eccessiva, adottava
uno schema ottico complesso e "sovraquotato" rispetto alle esigenze, con le caratteristiche
quattro lenti anteriori spaziate ad aria che garantivano un mare di variabili nel calcolo; alcuni
dei vetri impiegati non trovano un riscontro esatto nei cataloghi Schott attuali, probabilmente
perchè si trattava di versioni realizzate con materiali inquinanti poi messi al bando: Glatzel
utilizzò ben sette diverse tipologie di vetro, fra le quali spiccano il classico short-Flint SF6
e ben tre vetri al Lantanio (un Flint e due Krown) caratterizzati da un favorevole rapporto
alta rifrazione/bassa dispersione; globalmente appare come un progetto eccessivamente
complesso per i presupposti di partenza, forse più un esercizio di stile del grande matematico,
che in ogni caso remava contro gli stessi interessi della Zeiss Ikon, fornendo al concorrente
Rollei un obiettivo davvero eccellente: ricordo che, nell'estate del 1980, io e la mia famiglia
fummo vittime di uno spettacolare incidente automobilistico su una strada selvaggia della
Sardegna, quando il pullmino a 9 posti condotto da mio padre impattò contro una roccia
affiorante ai margini della carreggiata e cappottò rovinosamente sull'asfalto: con l'incoscienza
propria dell'adolescente, mentre l'ambulanza trasportava mia madre in ospedale, mi preoccupai
solamente di fotografare il povero automezzo semi-sfasciato ed appoggiato a testa in giù al
centro della carreggiata, con le sospensioni letteralmente strappate via dal ponte rigido a
causa del violento urto... La mia Olympus OM-1n era scarica, ed approfittai della Voigtlaender
VLS-3 prestata da un amico che ci seguiva sulla sua auto, dotata proprio di 50mm f/1,8 Ultron,
ovvero questo Planar sotto insegne Voigtlaender; ricordo che la sera avanzava rapidamente e
che dovetti immortalare le varie scene alla massima apertura f/1,8: nonostante ciò le immagini
stampate presentano una nitidezza davvero ragguardevole, e l'unica indicazione che il diaframma
fosse spalancato ci viene dalla ridotta profondità di campo!



avatarsenior
inviato il 16 Luglio 2017 ore 12:26

Grazie, mi chiedevo come mai non avessero utilizzato il planar 50/1.7, mi riservo di provarlo bene. Del 50/1.4 Rollei si sa niente

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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