| inviato il 14 Aprile 2017 ore 11:59
Se uno cerca le risorse al proprio interno, e sviluppa un proprio modo di fare seguendo la propria strada e le proprie emozioni, alla fine svilupperà per forza un proprio "stile", che sarà il linea con il proprio stile di vita. Ciò non toglie che la visione del lavoro altrui può dare stimoli interessanti da tutti i punti di vista. |
| inviato il 14 Aprile 2017 ore 12:01
@Ooo “ Quindi la pubblicità è un connotato antropologico culturale, simile al ritrovamento del vaso dipinto dell'antica Grecia „ . Vero! Proprio perchè è il frutto di una ricerca scientifica sulle aspirazioni della popolazione di un certo luogo e di un certo tempo. |
| inviato il 14 Aprile 2017 ore 12:07
Comunque io sono convinto che le lezioni passate siano importanti, non sono uno che cerca originalità ad ogni costo, ma penso che a volte sia utile arrampicarsi sulle spalle di chi è arrivato prima e provare a guardare ancora piú lontano. Probabilmente io non ci riesco ma provare è già un buon inizio e credo sia interessante che contaminazioni arrivino da diversi ambiti |
| inviato il 14 Aprile 2017 ore 12:12
poi esiste la visibilità. non esiste ciò che esiste ma ciò che si vede, vecchia regola della natura.
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| inviato il 14 Aprile 2017 ore 13:57
Le mie fonti principali di ispirazione sono sempre state trasversali, e spesso e volentieri appartenenti ad altri ambiti artistici (musica, cinema, altamoda, architettura, design, pittura, scultura...), infatti cito spesso autori che non hanno nulla a che vedere con la fotografia. Anni fa, avevo da presentare un progetto per un esame di interior design (settore auto), e come ispirazione ho usato le foto di Lithium Picnic e Christine Kessler, e la musica di Kelis |
| inviato il 14 Aprile 2017 ore 14:08
Effettivamente da soli non si va molto lontano, in tutti gli ambiti, quindi imparare da chi ha lavorato prima di noi, come dice Labirint, è indispensabile e velocizza il nostro sviluppo. Se poi come dice Caneca si riesce a combinare ambiti differenti, il risultato sarà ancora più interessante e originale. @Ooo “ non esiste ciò che esiste ma ciò che si vede, vecchia regola della natura „ Purtroppo è quello che si crede, ma sappiamo bene che non è così (lo dimostra la bestiola mimetizzata che non ho visto). Non abbiamo bisogno di farci vedere per sapere di esistere... o forse sì? |
| inviato il 14 Aprile 2017 ore 15:42
Se non esistessero i pesci, riuscireste a immaginarli? [cit] |
| inviato il 14 Aprile 2017 ore 15:47
Come no!?! I marziani non esistono, eppure li abbiamo immaginati molte volte ... ma cosa intendi dire con questo? Ciao, Roberto |
user90373 | inviato il 14 Aprile 2017 ore 16:05
La donna ideale non esiste però la immaginiamo tutti. |
| inviato il 14 Aprile 2017 ore 16:12
Ettore, verissimo, ma allo stesso tempo hai determinato i limiti della nostra immaginazione. Si immagina facilmente quanto ci è affine. Il desiderio è il manubrio dell'immaginazione. Poi sulla visibilità, se non hai la voglia di farti vedere, la questione è dura. A volte paga più avere voglia di mostrarsi che fare qualcosa di buono. ed il volersi mostrare sembra un elemento ineludibile per essere visibile. |
| inviato il 14 Aprile 2017 ore 16:14
Non ho capito in che direzione si sta andando..non capisco come ciò centri con il topic |
| inviato il 14 Aprile 2017 ore 16:19
qualcuno ha perso il filo. |
| inviato il 14 Aprile 2017 ore 16:24
Stiamo andando per le frasche... eravamo rimasti alle "fonti di ispirazione", e di quanto le esperienze di chi ci ha preceduti possano essere importanti, così come lo sono quelle di chi sta lavorando ora, nel presente. Il materiale visivo a nostra disposizione oggi più visibile e immediato è quello pubblicitario, che non è da scartare a priori, ma da prendere con le pinze, cercando di cogliere tutte le sottigliezze del linguaggio per capirne fino in fondo il significato. Altro aspetto era il fatto che le rappresentazioni pubblicitarie nelle varie regioni del globo sono un valido indicatore delle aspettative e delle aspirazioni delle popolazioni locali. |
| inviato il 14 Aprile 2017 ore 16:37
Potrebbe essere interessante isolare alcuni "stilemi" (chiamiamoli così) molto molto usati dai fotoamatori odierni, e presi pari pari dalla pubblicità... oppure che la pubblicità ha preso da artisti del passato e sfruttato per ben benino. Qui un esempio di pose tipiche da ritratto (ce n'è una paginata), oggi usate a colori per orologi e gioielli e ripresa dai fotoamatori. |
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