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Luce incidente con Sekonic l308s


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avatarjunior
inviato il 29 Marzo 2017 ore 2:14

Dovrei usare in luce incidente con lampade in studio un esposimetro Sekonic 308 per fotografare
degli acquarelli su carta. Il manuale, per documenti piani come nel mio caso, mi dice di usare il diffusore piatto
al posto della calotta sferica per la misura della luce. So che con la calotta sferica l'esposimetro va puntato verso
la macchina fotografica. Devo fare altrettanto anche con il diffusore piatto? Il manuale non ne parla.
Qualcuno sa darmi delle indicazioni?
Grazie

avatarsenior
inviato il 29 Marzo 2017 ore 7:21

"Devo fare altrettanto anche con il diffusore piatto? Il manuale non ne parla.
Qualcuno sa darmi delle indicazioni? "

Ti si è rotta la fotocamera?

Ma che ci vuole a fare due scatti di prova?

user63256
avatar
inviato il 29 Marzo 2017 ore 11:29

Devi chiarire un po' le idee :)

Luce incidente: luce che arriva sul soggetto
Luce riflessa: luce che viene riflessa dal soggetto

Per misurare la luce incidente bisogna posizionare l'esposimetro dove si trova il soggetto e rivolto verso la fotocamera (calotta sferica).
Per misurare la luce riflessa, modalità usata dalle fotocamere, bisogna puntare l'esposimetro verso il soggetto (calotta piatta).


avatarsenior
inviato il 29 Marzo 2017 ore 13:50

Devi chiarire un po' le idee :)

Luce incidente: luce che arriva sul soggetto
Luce riflessa: luce che viene riflessa dal soggetto

Per misurare la luce incidente bisogna posizionare l'esposimetro dove si trova il soggetto e rivolto verso la fotocamera (calotta sferica).
Per misurare la luce riflessa, modalità usata dalle fotocamere, bisogna puntare l'esposimetro verso il soggetto (calotta piatta).


In realtà ha ragione lui, il manuale dice di usare l'esposimetro con la calotta ritratta quando l'oggetto è piatto, ma la misurazione va fatta comunque dal soggetto verso la fotocamera (probabilmente lo dà per sottointeso).
In altre parole:
- luce incidente con oggetti "tridimensionali": calotta esposta, dall'oggetto verso la camera;
- luce incidente con oggetti "piatti": calotta ritratta ma sempre dall'oggetto verso la camera.

avatarjunior
inviato il 29 Marzo 2017 ore 15:01

Si confermo su soggetti piatti leggi sempre la luce incidente e sostituisci la calotta. Questo perché la luce che potrebbe arrivare lateralmente su un piano non ti interessa perché sfrutti solo la frontale.

avatarjunior
inviato il 29 Marzo 2017 ore 19:18

Grazie Rcris e Gianguido, che avete capito cosa intendevo. Tuttavia la mia è una considerazione teorica.
Perchè Gianguido le luci che arrivano sul piano del disegno sono laterali disposte a 45°. Non c'è una luce frontale.
per cui sempre in teoria, sono proprio le luci laterali ad influenzare l'esposimetro. Allora dovrebbe funzionare meglio la misurazione con la calotta che assorbe tutta la luce ambientale. Mi sfugge un pò il senso del diffusore piatto, che dovrebbe assorbire meno luce, perchè essendo l'illuminazione solo laterale, diventa più radente e quindi più esatta rispetto ad un oggetto piatto quale è appunto un foglio. Sul piano pratico non ho ancora provato. Ma ovviamente
ci arrivo facendo prima due misurazioni a luce incidente con calotta sferica e con calotta piatta. E poi facendone una terza in luce riflessa con misurazione spot o semispot su un cartocino grigio 18% posto sopra il disegno. Quest'ultima sarà quella giusta e la confronterò con le altre due misurazioni.

user63256
avatar
inviato il 30 Marzo 2017 ore 10:24

In realtà ha ragione lui, il manuale dice di usare l'esposimetro con la calotta ritratta quando l'oggetto è piatto, ma la misurazione va fatta comunque dal soggetto verso la fotocamera (probabilmente lo dà per sottointeso).
In altre parole:
- luce incidente con oggetti "tridimensionali": calotta esposta, dall'oggetto verso la camera;
- luce incidente con oggetti "piatti": calotta ritratta ma sempre dall'oggetto verso la camera.


faccio ammenda :)
mi ero perso la parte dei documenti piani...

avatarjunior
inviato il 30 Marzo 2017 ore 11:28

Salve Gianartista,

Confermo che per misurare in luce incidente con la calotta "piatta" devi appoggiare l'esposimetro sul soggetto piano da fotografare e puntarlo verso la camera, indipendentemente da come sono posizionate le luci. La calotta piatta serve proprio a simulare la bidimensionalità del soggetto da riprendere e di conseguenza dovrebbe darti una misura più precisa. La calotta sferica si usa per soggetti tridimensionali che per forza di cose espongono una superficie diversa alla luce che li colpisce.
Ad ogni modo, dovendo eseguire foto in studio, qualche scatto di prova dovrebbe essere sufficiente anche a modificare i risultati forniti da una lettura incidente effettuate con la calotta sferica per soggetti bidimensionali (qualora si fosse sprovvisti della calotta piatta), per fortuna il digitale è una manna in questi casi.

Buona giornata,

reverse

avatarjunior
inviato il 31 Marzo 2017 ore 3:40

Grazie anche a te reverse,
e nessuna ammenda per Dario!
Sono stato io poco chiaro all'inizio!

avatarjunior
inviato il 10 Dicembre 2017 ore 17:05

Scusate già che siamo in argomento ...
se in un ritratto in studio uso due flash e un esposimetro incidente impostato per la luce flach , prendo le due misurazioni della luce flach . Poi che apertura uso ? Una media tra le due ? Se ho uno scarto di due stop ad esempio che faccio ?
Grazie

avatarjunior
inviato il 24 Dicembre 2017 ore 8:32

Salve, dovresti indicare come sono posizionati i flash, lo schema di luce che utilizzi, altrimenti è impossibile darti una indicazione.
In genere in uno schema di luce "semplice" a due fonti luminose si ha una luce principale ed una secondaria di riempimento o di effetto (sto tirando nel mucchio dato che non fornisci alcuna indicazione in merito), pertanto le due sorgenti luminose dovrebbero avere normalmente potenze diverse (o distanze diverse). Sempre per dare una indicazione generale, puoi misurare l'emissione flash per un flash alla volta (fai scattare il primo mentre il secondo è spento, e poi fai scattare il secondo mentre il primo è spento), così rilevi con l'esposimetro la lettura corretta per ogni flash.

Buona giornata e buone feste,

reverse

avatarjunior
inviato il 24 Dicembre 2017 ore 12:24

Se l'utilizzo del flash è in simultaneo non ha senso separarare la lettura della luce sul soggetto sarà sempre solo una. Che sarà data dalla somma dei due lampeggiatori. 1,10 o 100 fonti la luce incidente sara sempre una. O forse non ho capito la domanda??? Auguri Gianguido.

avatarjunior
inviato il 24 Dicembre 2017 ore 17:26

Scusa Gianguido, credo che Roberto debba fornire più elementi per capire il senso della sua domanda. Se ad esempio le lampade non sono poste affiancate e dirette sul soggetto l'unica misurazione potrebbe non essere efficace. Se per esempio un flash è frontale ed uno posto dietro al soggetto come fai a prendere una sola misura? Se vuoi sapere di quanto "bruciare" i capelli da dietro devi necessariemente misurare la sola luce posta dietro al soggetto indipendentemente da quella frontale. Poi ci sono modificatori di luce montati sui flash? Di che tipo, bank, ombrelli snoot? Il bello dell'esposimetro flash sta proprio nel poter misurare ogni singola fonte di luce indipendentemente per calibrare l'esposizione, poi ovviamente si userà un solo diaframma e un solo tempo di scatto, ma i flash verranno tarati in funzione dell'effetto che si vuole ottenere.
Nell'esempio che fa Roberto, uno scarto di due stop tra le due letture potrebbe essere corretto o totalmente errato in funzione della posizione dei flash.

Insomma Roberto, se ci sei batti un colpo, altrimenti continuiamo a ipotizzare basandoci sul nulla.

Buona serata a tutti,

reverse

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