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aps-c e stampa in grande formato


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avatarsenior
inviato il 01 Gennaio 2018 ore 10:24

Mah... finora però nessuno ha mostrato prove, comparazioni, test, ecc. Da dove saltano fuori gli 8 Mpix io ancora non l'ho capito.

avatarsenior
inviato il 01 Gennaio 2018 ore 11:01

Concordo con Cigno

avatarsenior
inviato il 01 Gennaio 2018 ore 14:22

Se hai dei dubbi so come vedresti la foto da distanze ravvicinate,


Ottimo consigli e soprattutto ottima spiegazione. Grazie

user46920
avatar
inviato il 01 Gennaio 2018 ore 16:14

Buon 2018 a tutti !!

Diebu:
Mah... finora però nessuno ha mostrato prove, comparazioni, test, ecc. Da dove saltano fuori gli 8 Mpix io ancora non l'ho capito.

facciamo un esempio di prova: se vai sul sito Adox sono disponibili alcuni sample di riprese in formato Leica (24x36), scansionati a 8000dpi ovvero a 11340x7560 pixel = 86Mp .
Aprendole al 100% si vede che la scansione ha quasi risolto i grani della pellicola, per cui volendo, la scansione a 8000dpi presenta una risoluzione addirittura maggiore della capacità di discriminazione della pellicola in esame (che ricordo essere un BN con sensibilità 20ASA ).

Sarebbe quindi esagerato affermare che questa pellicola a grana finissima riesca a risolvere come un sensore da 86Mp ... infatti non è così, quella è solo la risoluzione della scansione che hanno usato in casa, per rendere disponibile i sample. E più correttamente ed onestamente, da quello che emerge da un'osservazione attenta, si potrebbe considerare positivamente questa pellicola con una risoluzione pari ad un sensore di 43Mp o massimo massimo 60Mp (ma esagerando) ... però questa è 20ASA !!!

Andiamo avanti con l'esempio: nel link che hai postato prima c'è in esame anche il dorso IQ180 da 80Mp ... ebbene questo ha una sensibilità massima di 800ISO (ASA o ISO son più o meno la stessa cosa), che però può arrivare a lavorare fino a 3200iso, utilizzandone solo 20Mp ... ovvero, facendo una riduzione dei pixel sulla superficie di 4 volte (= metà della risoluzione ottica) che si chiama pixel binning.

Ora, se da 20asa dobbiamo passare a 100asa , tecnicamente sarà necessaria una riduzione dei pixel sulla superficie di 5 volte (100/20= 5).
Per cui, da 43Mp passiamo a 9Mp circa o al massimo da 60Mp a 12Mp ( esagerando ), per una ipotetica pellicola super-professionale BN da 100asa con grana finissima.

Se prendiamo quindi ora una semplice pellicola 35mm colore da 100asa a grana normale , troveremo che 4 o forse 6Mp siano la normalità di risoluzione equivalente ad un sensore digitale.

Ed ecco che una buona pellicola avrà circa 8Mp ... o fino ad un massimo di 12Mp equivalente a questa Adox 35mm BN (esagerando).

Scegli tu quale valore vuoi dare alle pellicole, se 4Mp, 8Mp o 12Mp .... tanto da 4 a 12Mp la risoluzione ottica NON raddoppia nemmeno, ma è solo 1.7x maggiore ... e ricordati che per poter risolvere effettivamente quello che non risolvono 4Mp ce ne vogliono almeno 36Mp !!! ;-) (ovvero 9 volte tanti).


Dici che abbiamo finito o vuoi continuare ancora? Cool

user15476
avatar
inviato il 01 Gennaio 2018 ore 16:35

Da dove saltano fuori gli 8 Mpix io ancora non l'ho capito.


Da nessuna parte; se vado a far scansionare una pellicola il listino non è basato sui megapixel ma sul formato di stampa che voglio ottenere a 300dpi ad esempio 50x70.

avatarjunior
inviato il 01 Gennaio 2018 ore 16:39

La risoluzione dei sensori però è inferiore al numero dei pixel, c'è di mezzo la demosaicizzazione. Alcuni pixel sono più veri di altri Sorriso

avatarsenior
inviato il 01 Gennaio 2018 ore 20:20

Auguri a tutti!:-P

Io non ho utilizzato pellicole professionali.
20 anni fa avevo un'attrezzatura minima proprio come adesso e facevo stampare immagini ottenute con una reflex non professionale, di piccolo formato, un semplicissimo obiettivo 35-70 mm e comunissime pellicole 100 ASA per luce naturale o artificiale.

Dagli ingrandimenti (fino a 25 X 35 cm) mi ero accorta che, anche se apparentemente le immagini avevano una buona definizione, guardando nel dettaglio, non vedevo niente di più di quello che vedevo su una stampa di 13 X 19 cm e dopo alcuni esperimenti non ho mai più fatto stampare niente oltre questo formato.

Tornando alla fotografia digitale, con un sensore da 12 megapixel mi sono accorta di poter ottenere molti particolari in più rispetto alla pellicola al punto da sperimentare alcune stampe di circa 50 X 70 cm (che non mi hanno soddisfatta, ma più per le caratteristiche della macchina fotografica che per la definizione che potevo ottenere con 12 megapixel).

Tempo fa ho avuto modo di provare anche un sensore da 8 megapixel e anche se non ho stampato niente, già guardando le immagini sul monitor del computer è stato molto evidente che sarei riuscita ad ottenere una stampa infinitamente più particolareggiata rispetto alla pellicola che usavo di solito. Può darsi che la mia attrezzatura per la fotografia analogica non fosse molto di qualità, però io sto parlando di differenze qualitative sostanziali e devo dire che, anche senza fare calcoli matematici, 8 megapixel offrivano immensamente di più di quello che offriva un fotogramma di una pellicola 100 ASA 24 X 36.

Io ho sempre osservato la definizione e i particolari perchè utilizzo le foto per fare dei dipinti il più possibile particolareggiati, ma capisco anche Giuliano1955 quando dice di avere stampato 70 X 100 con 6 megapixel di una buona macchina digitale e trovo ragionevole quanto affermano tutte le persone che come lui stampano in grande formato per fare dei poster, che si guardano da una certa distanza e quindi la definizione sembra buona.

Eppure, guardare e apprezzare un'immagine è una cosa, cercare di riprodurla fedelmente è un'altra, soprattutto quando si vuole ingrandire il suo formato.

Ogni volta che io dipingo, non passano 3 secondi che mi domando: "Ma quella certa linea è netta o sfumata? E di quanto la devo sfumare perchè abbia un aspetto realistico?"

Voi immaginate di fare un dipinto di 70 X 100 cm avendo a disposizione un'immagine di 40 X 60 cm circa o anche meno: vi porrete questa domanda milioni di volte.

L'ideale sarebbe avere un'attrezzatura professionale per il grande formato e una stampa della stessa dimensione della tela da dipingere. Ma per me la pittura è solo un hobby e quindi ho sempre avuto attrezzature minime che cerco di sfruttare al meglio.

Anche se da quando ho aperto questa discussione non ho avuto modo di sperimentare quello che volevo, mi pare di capire che il limite più grosso del sensore aps-c (almeno del mio), non sono i 24 megapixel, ma la scarsa possibilità di post- produrre il Raw, per non sporcare l'immagine che naturalmente, per una stampa il più grande possibile necessita di tutti i pixel.
Quindi l'unica è cercare di produrre immagini molto buone, che non hanno bisogno di interventi di post-produzione o al limite che subiscano interventi minimi.

Se qualcuno mi dimostra che senza ridurre i pixel, si possono fare interventi in post-produzione che lasciano l'immagine pulita, particolareggiata e migliorata rispetto ad un buon jpeg fine prodotto dalla macchina fotografica, sarò felicissima di osservare e imparare (in parole semplici, visto che non ho Photoshop e non sono esperta in post-produzione. Ho Gimp 2.8 ma non lo so usare e ho sostituito ViewNX 2 con Capture NX-D, che per gl'interventi che faccio di solito è già molto evoluto).


avatarjunior
inviato il 01 Gennaio 2018 ore 22:55

Mah, la risoluzione è sempre massima a tutta apertura. Il contrasto invece aumenta chiudendo il diaframma. La risoluzione apparente, che è l'unica che conta, è la combinazione di risoluzione e contrasto, ed è massima ai diaframmi intermedi. Senza considerare che la profondità del soggetto può costringere a valori di diaframma incompatibili con una risoluzione elevata. La post-produzione poi non può che peggiorare la situazione, in quanto aumenta la risoluzione apparente distruggendo la risoluzione reale (che come detto prima è inutile senza un adeguato contrasto). In ultimo tutte le considerazioni sull'acutezza visiva sono a dir poco fuorvianti, in quanto basate su valori di contrasto 100% che non esistono in natura. Per me, è una battaglia persa Sorriso

avatarsenior
inviato il 02 Gennaio 2018 ore 0:00

A me risulta che la risoluzione a TA é minima non massima.

avatarsenior
inviato il 02 Gennaio 2018 ore 3:53

a me risulta che gli obiettivi eccelsi beneficiano delle aperture ampie, ma ben pochi sono al top in quelle condizioni.
di solito a TA va meglio il centro e chiudendo meglio i bordi, come risolvenza, specie i grandangoli.
(dipende anche se TA e f 1.0 o f4.0...)
regola approssimativa per ottiche nella media, chiudi 2 diaframmi per avere la massima risoluzione
ma è appunto una regola approssimativa.

avatarsenior
inviato il 02 Gennaio 2018 ore 8:32

Obiettivi con aperture molto ampie sono generalmente peggiori dei corrispondenti ad sperture meno spinte quali 2/ 2.8.
Questo da un punto di vista di qualità ottica.

avatarsenior
inviato il 02 Gennaio 2018 ore 9:04

Condivido GIULIANO.

avatarjunior
inviato il 02 Gennaio 2018 ore 10:10

Ragazzi basta solo intenderci sui termini, stiamo dicendo la stessa cosa. Se dico che la risoluzione apparente è massima ai diaframmi intermedi e voi dite che per avere la massima risoluzione bisogna chiudere il diaframma, diciamo la stessa cosa solo che la chiamiamo in modo diverso. Risoluzione contro risoluzione apparente. Invece il potere risolutivo di un'ottica, inteso come capacità di riprodurre due punti vicini, è tanto maggiore quanto maggiore è il diametro del buco Sorrisoattraverso cui passa la luce. Però attenzione, se non c'è sufficiente contrasto con questa 'risoluzione pura' non ci fate niente, ecco perchè 'ottiche non stratosferiche' non vanno bene a tutta apertura, perchè hanno un calo di contrasto eccessivo. Sorriso

avatarsenior
inviato il 02 Gennaio 2018 ore 12:06

Invece il potere risolutivo di un'ottica, inteso come capacità di riprodurre due punti vicini, è tanto maggiore quanto maggiore è il diametro del buco Sorrisoattraverso cui passa la luce. Però attenzione, se non c'è sufficiente contrasto con questa 'risoluzione pura' non ci fate niente, ecco perchè 'ottiche non stratosferiche' non vanno bene a tutta apertura, perchè hanno un calo di contrasto eccessivo. Sorriso

la risoluzione al netto o al lordo del contrasto effettivo...
mmh...
allora parliamo anche della AC al netto del magenta effettivo?
o del flare al netto del diaframma effettivo con il quale viene percepito?

direi di no.
quello che si ottiene ne deriva da una serie di variabili, al lordo di tutto ciò che queste variabili comportano agli effetti della risoluzione, che è misurabile, quindi la parola percepito in questo contesto non mi sembra adatta.
Si può invece parlare di nitidezza percepita, che può essere maggiore anche se la risoluzione è minore, come nel caso di ottiche che restituiscono bene un macrocontrasto e ti fanno sembrare la foto più nitida a colpo d'occhio, ma poi se misuri...

qui a f1.8 in centro hai un risultato passabile, ai bordi hai della marmellata.
www.the-digital-picture.com/Reviews/ISO-12233-Sample-Crops.aspx?Lens=2
bordi che recuperano parecchio chiudendo il diaframma.
altri es. www.the-digital-picture.com/Reviews/ISO-12233-Sample-Crops.aspx?Lens=4

www.the-digital-picture.com/Reviews/ISO-12233-Sample-Crops.aspx?Lens=6

l'unico beneficio assoluto che hai da un ampio buco Cool in termini di qualità ottica, credo sia la minore diffrazione, che è solo una delle "compartecipanti" ai livelli della risolvenza.

avatarsenior
inviato il 02 Gennaio 2018 ore 13:33

qui a f1.8 in centro hai un risultato passabile, ai bordi hai della marmellata

passabile....Sorriso Io vedo marmellta ovunque sull' l'1.8 ed 1.2. L'apertura incide molto ed anche al centro. Non c'è nessuna zona nitida centrale, che valga la pena di utilizzare, nel caso degli esempi proposti. La rifrazione copre l'intero scatto. Eeeek!!!

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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