| inviato il 27 Marzo 2017 ore 7:52
Parere personale: preferisco avere 1:1, in quanto se voglio rimpicciolire il soggetto non faccio altro che allontanarmi. Viceversa per ingrandirlo dovrei montare dei tubi. Questi non fanno altro che ridurre la distanza minima di messa a fuoco, quindi mi porterebbero molto vicino al soggetto. E' vero che i fiori, a differenza degli insetti, difficilmente scappano, ma è anche vero che stando troppo vicino si rischia di produrre delle ombre indesiderate. Inoltre senza tubi è più facile lavorare a mano libera, cosa che con i tubi è sconsigliabile. |
user12181 | inviato il 27 Marzo 2017 ore 8:15
Anche se fai i fiori sentirai il bisogno di andare spesso a 1:1. Se poi ti dedichi ai fiori selvatici, ce ne sono di piccolissimi che a 1:2 si perdono in un FF. |
| inviato il 27 Marzo 2017 ore 9:08
Condivido in pieno quanto detto, meglio un 1:1 che al massimo non vai a sfruttare che un 1:2 se poi ci devi montare i tubi |
| inviato il 27 Marzo 2017 ore 10:49
Che costano poco e sono ottimi sono tutti quei obiettivi con Balgen e raggiungono RR 1:1 Io ho l'Elmar 100, veramente ottimo, ma magari supera il tuo prezzo limite Ho anche appena aquistato il Schneider Xenar 105 f/3.5 con il Balgen della Novoflex per meno di 80.- e so che esistono anche vari Novoflexar 105 che costano poco Naturalmente devi essere disposto ad accettare i pro e i contro del sistema |
| inviato il 27 Marzo 2017 ore 16:16
Grazie ancora a tutti, giuste considerazioni, mi avete tolto un po' di dubbi A questo punto, per iniziare, andrei di obiettivo con RR 1:1 (non ho capito cosa vuol dire che il Cosina ha bisogno del lentino per avere 1:1, che lentino è?). E mi pare che per rispettare il budget di ca. 200€ ci sia solo il Tamron 90/2.8 precedente versione, giusto? Qualcos'altro che potrei puntare? Bernalor grazie per il suggerimento, mi sono informato, ma in questa prima fase preferisco andare semplice semplice solo con l'obiettivo. Se poi mi appassiono... |
| inviato il 27 Marzo 2017 ore 16:37
Forse con lentino si intendeva una lente da una o più diottrie da applicare all'obiettivo. Come dicevo in precedenza i macro 1:2 un tempo disponevano di un tubo di prolunga apposito, la cui lunghezza era calcolata per raggiungere il rapporto di 1:1. Tra lenti addizionali e tubi sempre meglio i tubi. |
| inviato il 27 Marzo 2017 ore 16:41
Ok grazie Stefano |
| inviato il 29 Marzo 2017 ore 22:29
“ Tra lenti addizionali e tubi sempre meglio i tubi „ nel caso di lenti addizionali economche e universali, costruite di un unico elemento di chissà che vetro è certamente così. Ma nel caso della lente a corredo del 100/3.5 la cosa non è così scontata. Direi che oltre ad essere "matched" (ossia appositamente progettata), la suddetta lentina è un doppietto acromatico e trattato, del valore di circa 4 diottrie, appositamente progettato per lavorare con quell'obiettivo, per cui è logico aspettarsi che la resa ne sia compromessa in minima parte; un doppietto infatti, con i suoi 8 parametri su cui giocare (4 superfici, 2 spessori e 2 tipi di vetro), oltre al nono che è la distanza dall'obiettivo, se ben progettato può servire ottimamente al suo scopo, correggendo pure le eventuali aberrazioni che insorgono alle brevissime distanze. Oggi il 100/3.5 l'ho avuto brevemente fra le mani, e almeno la versione Soligor, appare ben costruita, con lievissimo gioco nel tubo di messa a fuoco, baionetta in metallo (altre versioni l'hanno in plastica) e la messa a fuoco, accoppiato alla 500D di colei che mi accompagna nelle escursioni macro, è comunque molto veloce a passare senza esitazione dall'infinito a distanze close-up e viceversa. Sicuramente non eguaglierà le prestazioni del Canon 100L a 1:1, ma mi è parso perfettamente adeguato per fotografare i fiori, senza contare che costa solo 100€ ed ha l'ingombro di un 18-55 |
| inviato il 29 Marzo 2017 ore 22:44
Non conosco quella lente specifica, ma in generale non mi fido molto di quegli accessori. So che ci sono anche prodotti di ottima fattura, tipo Raynox, ne parlano tutti bene, ma non li ho mai provati. Se ti va di postare qualche foto fatta con quel Soligor più relativa lente faresti sicuramente una cosa gradita. |
| inviato il 29 Marzo 2017 ore 23:19
ci avevo già pensato, alla prossima uscita macro userò tutte le mie arti per convincerla a fare un confronto col mio 100 macro usm |
| inviato il 29 Marzo 2017 ore 23:56
Buonasera, approfitto del post aperto da bebbo per sapere se avete mai utilizzato la tecnica dell'obbiettivo invertito e se può essere utilizzata come alternativa valida a lenti macro. ? |
| inviato il 30 Marzo 2017 ore 0:01
Io l'ho provata, non si può dire che sia per tutti. Bisogna armarsi di molta pazienza. |
| inviato il 30 Marzo 2017 ore 9:34
l'obiettivo invertito in teoria lavora meglio che montato dritto sui tubi, ma diventa più laboriosa la gestione del diaframma, anche con alcune lenti vintage. |
| inviato il 30 Marzo 2017 ore 22:53
in attesa di vedere i risultati sul campo (perchè alla fine un obiettivo serve per fotograre e non per fare test di laboratorio) ho voluto comunque provare se anche per il Soligor 100/3.5 vale che i tubi danno risultati sensibilmente migliori di una lente addizionale. Per lo meno quelle economiche infatti abbassano il contrasto, producono evidenti aberrazioni cromatiche e spesso introducono distorsioni; per contro i tubi abbassano notevolmente la luminosità, rendendo ancora più difficile la messa a fuoco. Ho così fatto 3 scatti con la lente liscia, col suo macro adaptor e con i tubi, bersaglio un foglio stampato con un motivo a quadretti da 2mm di lato; in questo modo dovrebbe rendersi ben visibili sia l'insorgere delle distorsioni che dei cromatismi, oltre che dare un'idea dell'effettivo ingrandimento. Purtroppo è risultato molto problematico mantenere l'asse ottico perpendicolare al foglio e questo si vede confrontando la resa ai bordi, ma non inficia più di tanto lo scopo del breve test di evidenziare, lo ripeto, cromatismi e distorsioni. Mi sembra che con la sua lente addizionale non introduca apprezzabili peggioramenti, inoltre in questa configurazione l'obiettivo rimane ben luminoso e la messa a fuoco è ancora agevole; invece coi tubi la perdita di luminosità è ben evidente, il mirino diventa buio e la messa a fuoco più problematica. Nell'uso pratico poi è molto più pratico avvitare una lente che interporre i tubi www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2275305&l=it www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2275306&l=it www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2275307&l=it le immagini sono semplici conversioni dal raw, basate sul picture style neutro |
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