| inviato il 22 Marzo 2017 ore 6:45
“ Pironman, solitamente sono pagato per ascoltare cretinate ma nel tempo libero (e a gratis) proprio non ce la posso fare. Il caro Juza fornisce un ottimo tasto in basso sulla sinistra, a mai più risentirci.
Baci baci „
Inizi con un commento fuori luogo, quindi cerchi di zittirmi dimostrandomi che conosci dei termini che nulla hanno a che vedere con la discussione, e vedendo che non attacca ti tappi le orecchie gridando “lalalalalalala”.
È affascinante, una pura e semplice dimostrazione del principio fight-or-flight  |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 7:04
@Svicolone, possibile che tu riesca a trasformare una tranquilla discussione in caciara?
Sono su juza per imparare e crescere e trovo che gli individui più fastidiosi siano i saccenti che entrano a gamba tesa pensando d' essere " er meio fico del bigoncio."
La parte più dura del mio lavoro consiste nel tenere a freno presuntuosi e arroganti. Pensa la soddisfazione che provo oggi che ne posso eliminare uno con un semplice click del mouse.
Bye bye Svicolone. |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 7:46
Il blocco è una sconfitta per tutti, possibile che non si possa ragionare con calma e con rispetto reciproco? |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 8:01
Appunto.
E anche nel caso del mancato incontro di idee, perchemmai tornare all'infanzia in modo forzoso? |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 8:14
“ quando avrai idea di cosa sia un campionamento, una STFT o un sinc „
Probabilmente dipenderà dal fatto che ho iniziato a fotografare con la Kodak Instamatic e successivamente con una reflex 6x6 usata comprata da un triestino che a sua volta l'aveva acquisita nella ex Jugoslavia. ma vorrei sapere, così tanto per farmi una cultura cos'è la sigla STFT e già che ci siamo cos'è un "sinc".
Grazie  |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 8:28
ho ancora un paio di reflex a pellicola...ogni tanto ci penso...poi..... no...al primo passo andare a prendere il rullino....mi arrendo.... |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 8:33
Ho digitalizzato qualche centinaio di dia e ripassate con PS per togliere graffi e quant' altro, ma a monitor non hanno niente a che vedere con la profondità della proiezione. Ricordo cmq con orrore le lunghe serate d' inverno passate a guardare le dia delle vacanze degli amici. In seguito ho pensato che se le ho dovute subire forse, poi, non erano così amici.
Ricordo invece con piacere le proiezioni su quel grande cerchio sopra le teste dei Pink Floyd in particolare degli orologi in Time (roba che manco Dalì), che sballo!
“ Il blocco è una sconfitta per tutti, possibile che non si possa ragionare con calma e con rispetto reciproco? „
"Con furbi e prepotenti da sempre mi balocco e alla fin della licenza io non perdono e tocco." F. Guccini
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| inviato il 22 Marzo 2017 ore 9:00
Physistem è roba di teoria dei segnali, in due parole (e ora arriverà il purista a farmi le pulci) il sinc è la funzione usata per ricostruire un segnale dopo il campionamento, SFTF è la short time fuorier serie, un primo esempio di analisi tempo - frequenza. Lascia perdere era per dire che certe affermazioni di cosa sia di qualità superiore o meno o si giustificano rigorosamente con la matematica oppure sono discorsi ad minchiam. Non è possibile elevare sempre l'ignoranza a status symbol e la conoscenza a sfoggio di saccenza (e qua bisognerebbe citare il famoso discorso di Eco sui social).
Per chiudere il discorso la matematica non dice che il vinile abbia qualità superiore ma davvero lasciamo perdere, è come parlare di vaccini o scie chimiche. Discutiamo invece della pellicola è di quanto eravamo tutti più giovani con le analogiche. |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 9:13
Io ti ammiro per la preparazione e le ricerche, però la matematica non mi ha mai attratto, i libri li aprivo il minimo indispensabile e mi sono dedicato a questo hobby con lo stesso approccio dell'autodidatta.
Quindi nel momento in cui leggo delle sigle vado in crisi e mi cala l'entusiasmo, però allo stesso modo ero altresì curioso di conoscere il significato di sftf e sinc.
Grazie |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 9:13
A me ê venuta anche voglia,a questo punto, di rimettere in ordine il vecchio proiettore. Una domanda. Sapete niente sula possibilità e convenienza di trasformare le immagini digitali in dia? |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 9:14
“ Ad ogni modo, qua dentro qualcun altro oltre a me avrebbe tanto voglia di giocare un po' e farsi una mini camera oscura? Ne parlo spesso con un collega, lo so che la qualità sarebbe pessima ma volete mettere la soddisfazione di stamparsi la foto da soli e giocare al piccolo chimico? MrGreen „
Io vorrei tanto ma non ho proprio spazio, utilizzo con soddisfazione quella di un amico, quando capita. E conosco altri amici che vorrebbero ma non possono (in città non è facile trovare lo spazio).
“ Son nato con la pellicola...non ci tornerei nemmeno sotto tortura. Non nascondo che puô anche piacere. Ma non fa piû per me. Troppi compromessi. Troppa poca qualità. Scattavo e proiettavo dia con un ottimo proiettore zeiss. Niente a che vedere anche con la piû scrausa entry level e schermo anche non fhd. Ovviamente a parità di manico „
Che possa non piacere non c'è dubbio, i gusti sono gusti e le esigenze personali pure. Ma che si dica "troppa poca qualità" (senza neanche specificare che cosa si intende per "qualità"... beh mi fa sorridere. Quando poi si dice che la visione su un monitore è superiore a una proiezione (per non parlare di diapositive 6X6 o 6x7)... invece che da sorridere mi viene da piangere.
Questo thread si è trasformato nel solito confronto inutile pellicola-digitale 
Non capisco perché i fotografi che scattano in digitale sentano così tanto il bisogno di far notare quanto la tecnologia scelta da loro sia superiore. Non è che soffrono di qualche complesso di inferiorità? Magari vedendo che qualcuno ottiene eccellenti risultati anche senza verificare sull'LCD della macchina cosa ha scattato, se ha esposto bene, facendo solo uno o due scatti invece di decine, nonostante le "limitazioni" e la "scarsa qualità" della pellicola, i bassi, iso, la grana, il tempo tra lo scatto e il risultato finale, le limitate possibilità di intervento in PP per recuperare errori, i limitati automatismi delle macchine a pellicola, il fatto che non siamo costretti a cambiare ogni due anni la macchina fotografica per l'ultima uscita, ecc. ecc. li fa sentire frustrati?
La domanda iniziale chiedeva se si sta verificando un certo ritorno dell'uso della pellicola, direi di limitarci a trattare questo argomento, e soprattutto pregherei chi non è interessato e non ha elementi per suffragare o smentire tale ipotesi di astenersi, o magari chiedere delucidazioni, piuttosto che buttarla ancora una volta su un confronto pellicola-digitale o dirci che lui non tornerebbe ad utilizzare la pellicola.
Io una crescita dell'utilizzo della pellicola lo ipotizzo (vorrei dire "lo vedo" ma suonerebbe troppo come una verità assoluta, invece io, come nessun altro qui, non ho elementi statistici e numeri veri per attestarlo) per le seguenti ragioni:
- il ritorno della Ferrania;
- la ripresa della produzione di diapositive da parte di Kodak;
- il lancio di una nuova emulsione B&N da parte di Berrger;
- una notevole maggior presenza di pellicole e prodotti "pellicolari" annessi sugli scaffali dei negozi che negli ultimi anni ne tenevano in qualtità limitate;
- mi capita sempre più spesso di vedere in giro gente che usa la pellicola;
- un aumento dei prezzi dell'usato;
- la conferma del trend di vendite da parte dei negozianti (si di pellicole che di macchine fotografiche destinate all'uso e non alla collezione).
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| inviato il 22 Marzo 2017 ore 9:17
Ma perchè ogni volta che si parla di pellicola vs digitale si tira fuori il vinile? Come se automaticamente la vittoria di un formato di riproduzione musicale si possa estendere ad un sistema di acquisizione di immagini!
Ma che c.... !
E tutti a pontificare che il vinile è morto, che chi compra vinile è un feticista, ha le orecchie tappate e altre prese in giro.
Mi sa che molti non sanno di cosa parlano.
Sono un appassionato di hi fi da trent'anni, ho ascoltato centinaia di impianti, posseggo sia vinile che cd e molta musica in formato digitale.
Il digitale ha fatto molti passi in avanti, ma IO preferisco ancora ascoltare in vinile.
Si potrebbe parlare a lungo dei pro e dei contro, dei pregi e dei difetti dei vari formati ma liquidare il tutto con due parole a margine di un discorso in cui si parla di fotografia è semplificare toppo un discorso molto più complesso.
Magari aprite una discussione apposita.
Scusate, fine OT. |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 9:21
Io penso che se si deve usare la pellicola lo si deve fare perche' piace curare il processo dall'inizio alla fine , il colore
e' piu' complicato perche vincolato a temperature di lavoro molto ristrette da mantenere inderogabilmente, mentre il B/N e' piu' malleabile.
“ Penso che il paragone con il vinile sia improponibile per il semplice fatto che la qualità del suono del vinile è superiore, viceversa in campo fotografico non mi sembra che le foto scattate con una fotocamera a pellicola siano tecnicamente superiori, anzi visti i limiti della pellicola è esattamente il contrario specialmente nelle situazioni dove abbiamo zone in ombre e zone illuminate è veramente problematico ottenere delle foto tecnicamente al livello di quelle prodotte con il digitale. Io nel mese di giugno dello scorso anno ho comprato due rullini b/n, uno l'ho usato nel giro di un paio di settimane, viceversa l'altra è ancora nella scatola. Questa è l'unica foto quasi decente che sono riuscito a fare, ma solo perché l'ho scattata all'ombra. Diversamente quelle scattate al sole sono inguardabili „ ">www.juzaphoto.com/galleria.php?t=1922527&srt=&show2=3&l=it „
Un consiglio Phsystem, non puoi pensare di scattare un rullino b/n in una settimana e quindi sicuramente in condizioni di luce contrasti molto varie e pensare che ti esca qualcosa di buono.
Non puoi lavorare con la pellicola come fosse un sensore.
Il tempo di sviluppo va tarato in base all'esposizione e alle condizioni di luce ,quindi e' normale quello che ti e' accaduto.
Le condizioni a basso contrasto sono le piu' favorevoli e gestibili.
E' un limite, si, e' secondo me il limite della pellicola.
Io a volte se faccio sessione con luce diversa taglio e sviluppo in modo diverso.
Ti assicuro che anche in condizione di forte contrasto se esponi e sviluppi bene si ottengono i risultati.
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| inviato il 22 Marzo 2017 ore 9:41
Secondo alcuni arguti personaggi, è l'intelligenza logico-matematica a spiegare tutto quanto.
Infatti, al primo appuntamento con una donna, magari parlano di sostituzione del cambio meccanico di una vecchia Pontiac, o di piezometria, o di turbine a gas  |
| inviato il 22 Marzo 2017 ore 9:44
Condivido proprio perché l'ho sperimentato che purtroppo fotografare con la pellicola che ha una sensibilità fissa e delle caratteristiche di contrasto, nitidezza, etc. che non si possono modificare da quando si scatta la prima foto fino all'ultima che bisogna valutare bene le condizioni di luce ogni qualvolta fotografiamo e di conseguenza è probabile che per completare un rullino da 36 pose possano servono diverse settimane.
Riguardo allo sviluppo poi sono d'accordo che se la pellicola la sviluppi da te poi scegliere il developer più adatto e la diluizione più appropriata per ottenere o il massimo della nitidezza oppure il massimo del contrasto a scapito della nitidezza.
Però, sarà che una volta la TV aveva meno scelta di canali dell'attuale, sarà perché non esistevano i gruppi di discussione sul web ma si sperimentava direttamente c'era secondo me quell'entusiasmo che difficilmente si riesce ancora a trovare.
Quindi si rischia di comprare un paio di rullini e fare fatica a utilizzarli. Sviluppare da se poi, considerando il costo e le scadenze delle soluzioni chimiche diventa una cosa difficilmente attuabile. |
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