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Punto di ripresa in naturalistica


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avatarsupporter
inviato il 12 Marzo 2017 ore 21:35

Nel ritratto e' essenziale un pdr all'altezza degli occhi del soggetto: siamo infatti abituati a guardare le persone dal loro stesso punto di vista, cioe' dalla loro altezza.
Ma se guardiamo un uccello volare lo vediamo quasi sempre dal basso. E se osserviamo un uccello posato sull'acqua o sul fango lo vediamo sempre dall'alto. Dunque da cosa e' giustificata la ricerca costante di fotografare gli uccelli in volo o posati dalla stessa altezza del soggetto ripreso?

A voi la parola Sorriso

avatarsupporter
inviato il 13 Marzo 2017 ore 9:26

Ciao Claudio, fermo restando che nella fotografia, come in qualsiasi altra espressione artistica non matematica, non ci sono regole fisse, ed è bello quel che piace.
Ma la tua affermazione mi sorprende, anatre, limicoli e altri soggetti che vivono abitualmente a pelo d'acqua, se ripresi con un pdr parallelo alla loro figura generano uno scatto di valore enormemente più interessante, anche per il contesto ambientale, che viene esaltato e reso molto più affascinante con questo sistema di ripresa. D'altra parte penso che paragonando qui sul forum gli stessi soggetti, ripresi con i due "metodi", potrai obbiettivamente constatare le differenze......
Proprio in questi giorni sto rielaborando qualche scatto ottenuto "in itinere" senza capanno, magari da una canoa e ho fortemente rimpianto di non aver potuto riprendere quei soggetti stando steso a terra.......;-)
Anche per gli scatti al volo, quando è possibile, ma chiaramente ciò avviene raramente, avere i soggetti alla nostra altezza rappresenta un vantaggio notevole, in questo caso anche per avere l'opportunità di un'esposizione molto più precisa.

avatarsenior
inviato il 13 Marzo 2017 ore 10:02

A parte il collo praticamente da buttare (complice l'età non proprio verde), posto un paio di scatti di ieri e ne riparliamo MrGreen

avatarsupporter
inviato il 13 Marzo 2017 ore 11:18

A parte il collo praticamente da buttare (complice l'età non proprio verde), posto un paio di scatti di ieri e ne riparliamo MrGreen


Naturalmente a parte la bellezza di queste foto, qualcuno dovrebbe capire che gli anni sulla carta di identità non sono un numero da ignorare......MrGreenMrGreenMrGreen

avatarsupporter
inviato il 13 Marzo 2017 ore 12:42

Grazie della vostra partecipazione. Sto cercando di capire. Gli scatti dalla stessa altezza sono migliori per sfocato? O per qualcos'altro? In sostanza vorrei capire perche' esiste questa moda (comportamento comune e oggi assai diffuso tra i fotografi di uccelli) di stendersi a terra e fotografare da una posizione innaturale e obiettivamente molto scomoda. Se fotografassi un daino dovrei fare lo stesso? E per una lucertola o un insetto?Eeeek!!!

avatarsenior
inviato il 13 Marzo 2017 ore 21:36

A mio avviso non è una moda Claudio, ci si stende perché le foto vengono meglio, ritrai un animale, in questo caso un uccello senza schiacciarne la figura, la foto racconta meglio le sue caratteristiche, lo sfocato c'è se lo sfondo è lontano e uniforme, ma può anche non esserci; ma sei al suo livello, si vede la proporzione e non un nanetto, idem per gli insetti, sono piccoli, devi essere a livello altrimenti schiacci anche quelli...un daino, stai più alto perché è più alto lui; inoltre non mi sembra un comportamento così comune, se guardi le foto qui sul forum la maggior parte non sono fatte da gente che si sdraia, sdraiarsi è faticoso, e se lo fai in un appostamento e devi stare così per ore è molto faticoso. Analogamente un uccello ripreso da sotto non riesce a rendere le caratteristiche della specie; in volo credo che il discorso sia diverso, no n puoi sapere se gli esemplari passeranno bassi alla tua altezza , che sarebbe ideale, o più alti...in questo caso recuperi con la prospettiva, ma appunto è un recupero.
Sentiamo se altri rasoterra la pensano nello stesso modo.
Circa la "moda" sarebbe come dire che è una moda far vedere le piume, oppure è una moda fare una post produzione attenta, sono cose che servono, a mio avviso, a rendere la foto più bella; questo è quello che io tento, senza poter affermare di riuscire a fare ste belle foto ;-)

avatarsupporter
inviato il 13 Marzo 2017 ore 21:56

Ma... il fatto che fai belle foto e' incontestabile. Pero' moda vuol dire semplicemente media in statistica. Vuol dire che molti lo fanno. Ma sono scettico riguardo a cio' che e' comune o semplicemente ripercorso dai piu'. Mi piacciono queste immagini ma sono semplicemente un modo, un pdr per ritrarre quel soggetto. Non ce ne sono anche altri? E questi valgono esteticamente di meno?

avatarsenior
inviato il 13 Marzo 2017 ore 22:39

Personalmente mi piace scattare sdraiato sia per i motivi che ha elencato Marco, sia per il piacere di mettermi allo stesso piano naturale dei soggetti che immortalo, sentirmi parte dell'ambiente e non un intruso. Questo é il principale motivo per cui non mi diverto nei capanni, mi sento diviso dall' ambiente.
Sdraiarsi é faticoso, la cervicale a tratti manda a nero la vista, ma é per me una piacevole tortura, ho sempre amato gli sport di fatica quindi un pò masochista lo sonoMrGreen

avatarsupporter
inviato il 13 Marzo 2017 ore 22:47

I risultati sono molto belli. Mettersi all'altezza degli occhi del soggetto vuol dire attribuirgli lo stesso valore di te che lo guardi.

avatarsenior
inviato il 14 Marzo 2017 ore 7:02

Secondo me gli scatti fatti rasoterra agli uccelli sono molto piu belli degli altri, soprattutto per la prospettiva, per lo sfondo che spesso risulta meglio sfuocato, perché non si distorce la figura del soggetto, perché comunque danno l'idea di una maggiore partecipazione alle attivita ed alla vita del soggetto. Si entra di piu, per colui che guarda, nella foto. Non mi sembra pero' una moda, la maggioranza delle foto che vedo non sono fatte così; solo i migliori, secondo me, ne fanno diverse con questo punto di ripresa, ed infatti le loro foto si riconoscono anche senza guardare il nome dell'autore. Qui sul forum saranno tre o quattro. Prima erano uno o due. Questo secondo me. Comunque approfitto per fare i complimenti a costoro ma anche a tutti gli altri, in generale, perché le foto che vedo qua su juza sono veramente molto belle, nella stragrande maggioranza, con qualche autore eccezionale.

avatarsenior
inviato il 17 Marzo 2017 ore 23:19

condivido con marco; si tratta di mettersi su un piano ortogonale con il soggetto per rispettarne le proporzioni, le caratteristiche, la forma e le dimensioni.
Saper trovare un piano immagine che rispetti i soggetto non è facile; provate a fotografare un monumento dal basso o dall'alto...è un esempio estremo il mio ma le proporzioni cambiano secondo il ns punto di vista.
Nulla vieta di farlo comunque per sperimentazione o altro ovviamente.
La cosa che poi ho personalmente sperimentato sul campo in occasione di incontri (orso, camosci, cervi) è che la sagoma umana se appiattita a terra è molto accettata dagli animali; anche i limicili stessi accettano molto l'uomo sdraiato a terra. Ho avuto modo di fotografare corrieri grossi e piovanelli senza usare nessuna rete ma rimanendo costantemente dietro la macchina fotografica. Quindi in alcuni casi lo sdraiarsi è anche forma di mimetismo.
Per ultimo, ma non da trascurare è la pdc che è molto più coerente se riusciamo a fotografare un soggetto mettendoci alla sua altezza e quindi uno stacco dei piani molto netto e meno confuso.
Io comunque non me ne faccio una malattia; se riesco a mettermi alla sua altezza bene altrimenti mi adatto allo stato dei luoghi.

avatarsenior
inviato il 18 Marzo 2017 ore 12:03

Io fotografo solo insetti e altri soggetti tipicamente da macro, ma da amante del bosco (e da operatore in un museo di scienze naturali) devo ammettere che quella che comunemente ci sembra (e inizialmente anch'io cadevo nel medesimo tranello) la posizione più "naturale" per osservare proprio la natura, ovvero quella dettata dalla postura tipica dell'uomo, è in realtà una posizione estremamente "innaturale", nel senso che parte sempre e comunque dal presupposto inconscio che debba necessariamente essere quella più corretta per il solo fatto che l'uomo è il più evoluto tra gli esseri viventi.
Invece, riuscire ad ottenere un pdr che potrebbe essere quello "tipico" dei soggetti che inquadriamo, ci avvicina a quelli che sono i "loro" parametri d'osservazione e quindi al loro modo di rapportarsi all'ambiente; potremmo definirlo un approccio più etologico. Comunque nemmeno io ne faccio una malattia: se ci riesco bene, altrimenti scatterò con un approccio diverso. Però mi pare, proprio osservando i differenti risultati, che la presenza incombente dell'elemento umano si percepisca anche soltanto dall'inquadratura impostata secondo il "suo" punto di vista; per eliminarla davvero non c'è altra soluzione che riuscire ad adottare il pdr degli organismi che stiamo riprendendo.
Se però questa presenza nascosta dell'uomo è ricercata, allora può dare luogo a immagini altrettanto valide.
Comunque, per motivi analoghi (oltre che per il fastidio che può arrecare agli animali) cerco di usare il meno possibile il flash, proprio per eliminare ogni traccia di elementi e tecnologie esclusivamente umani

avatarsenior
inviato il 02 Luglio 2017 ore 16:42

Sono molto d'accordo con le parole espresse da Marco Gentili.
L'anno scorso (è da 2 anni che pratico foto naturalistica) per non farmi avvistare da una sgarza ciuffetto mi sono sdraiato a terra ed ho effettuato alcuni scatti mai fatti prima.Tornato a casa e scaricato le foto ho detto WOW che fi—ta!!

Beh da quel giorno cerco quel punto di ripresa che tanto mi piace e ho cercato informazioni qui su juza per raccogliere materiale per fare questo tipo di foto (un grazie a Marchitelli perché ho trovato i suoi articoli).
E come dice Gentili quando esegui le foto a terra oltre alla prospettiva devo dire che provato sul campo aumenta la mimetizzazione provare per credere.
Ovvio che è molto faticoso l'ultima volta sono stato 4 ore a terra nel fango e alla fine della sessione vedevo doppio altre volte dove c'erano 2 avocette ne vedevo una MrGreen quindi posso affermare che è molto faticoso per il fisico, poi se ti ritrovi in mezzo al canneto il giorno dopo ti ritrovi col petto tutto segnato.

avatarsupporter
inviato il 02 Luglio 2017 ore 17:56

Come si vede dalle foto che pubblico non pratico la foto sdraiato a terra. Se lo facessi utilizzerei ottiche corte sfruttando il minor disturbo e visibilità. Anche se i supertele duplicati isolano il soggetto dallo sfondo, le foto riprese con ottiche piu' corte hanno più volume e sono più vicine alla visione dell'occhio umano.

avatarsupporter
inviato il 04 Luglio 2017 ore 22:02

E se osserviamo un uccello posato sull'acqua o sul fango lo vediamo sempre dall'alto. Dunque da cosa e' giustificata la ricerca costante di fotografare gli uccelli in volo o posati dalla stessa altezza del soggetto ripreso?


Nel ritratto e' essenziale un pdr all'altezza degli occhi del soggetto: siamo infatti abituati a guardare le persone dal loro stesso punto di vista, cioe' dalla loro altezza.


Ti sei risposto da solo:-P

sempre esseri viventi sono, piu piccoli ma proprio per questo sdraiarsi a terra ti permette di riprenderli dal loro stesso punto di vista ,anche gli uccelli in volo andrebbero fotografati sullo stesso piano di ripresa , non dal basso o dall'alto, infatti le poche foto con questo piano di ripresa perpendicolare ai soggetti in volo sono tutta un altra storia, ma naturalmente data la difficoltà mi rendo conto che non è una cosa facile .

se per esempio fai un ritratto a una persona sdraiata in terra anche tu cercherai di metterti sullo stesso piano di ripresa, no?Sorriso

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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