| inviato il 28 Febbraio 2017 ore 16:42
Ciao a tutti volevo dare il mio contributo in merito al problema di riversare in formato digitale migliaia di diapositive. Già circa 15 anni fa mi ero dotato di scanner dedicato per la digitalizzazione delle dia: Konica Minolta Dimage Scan Dual IV. Risultati anche discreti(vedi gallerie Old Positives e Mex) ma per ottenere il massimo risultato con scansioni multiple e 16 bit di profondità (file superiore a 70 MB) ci sarebbe voluto un supercomputer e/o tempo infinito, senza contare che comunque i file sono di tipo tiff e che vanno poi trattati per togliere dominanti e una velatura sempre presente dopo la scansione. Insomma dopo non molto tempo la mia velleità di riversare in digitale tutte le diapositive si è spenta. Da qualche mese possiedo una reflex FF e mi è venuta l'idea di sfruttarla per fotografare le dia in modo da ottenere file raw con tutti gli enormi vantaggi che ciò comporta. Il problema era la fonte di illuminazione della dia. Io ho fatto così: mi sono procurato uno stativo per riproduzioni (nel mio caso Lupo Repro 1), uno slide duplicator (nel mio caso un Lupo Diaduplicator) con filtri dicroici per la correzione delle dominanti, un obiettivo macro 1:1 (nel mio caso Nikkor 60 micro) e un cavetto di scatto per evitare il micromosso. Ieri sera ho montato il tutto e dopo le giuste tarature ho digitalizzato 348 diapositive in circa 3 ore (con lo scanner la media oraria era inferiore a 6!). Le foto vanno tutte croppate per rifilare il bordo nero, ma praticamente non necessitano di altri interventi di correzione. Risultato: per me, eccezionale . Costo del marchingegno: 50€ Diaduplicator (fondo di magazzino like new), 20€ stativo usato, 250€ obiettivo usato, 7€ cavetto (la Df per fortuna usa cavetti old style)...e non ci sono scanner che tengano. Punto debole: riuscire a reperire uno slide duplicator tipo Lupo o Multiblitz o System 500 e reperirlo funzionante. Spero possa essere utile per quanti hanno il mio stesso problema. |
| inviato il 28 Febbraio 2017 ore 18:41
Ciao Joy, avevo provato anch'io qualcosa di simile, ma con scarsi risultati: cattiva illuminazione e messa a fuoco difficoltosa. Così ora uso lo scanner piano dell'ufficio. Ma non è il massimo. Sono contento che tu ci sia riuscito, e mi interesserebbe vedere una tua foto, per farmi un'idea. Ciao e grazie, Roberto |
| inviato il 28 Febbraio 2017 ore 21:25
Ciao Joy, grazie per aver raccontato questa esperienza. Ach'io ho migliaia di diapositive e negativi, e anni fa (2001) iniziai a scansire con un flatbed Epson Perfection 1640 con l'accessorio per la retroilluminazione. Pur non avendo una risoluzione superiore a 1600 dpi ha svolto un lavoro egregio. Il problema maggiore oltre alla risoluzione era il tempo perso post scan a eliminare puntini di polvere, graffi, ecc., tutto manualmente con il tool clone stamp in Photoshop. Avendo molto materiale "vissuto" questo era un grosso problema. Recentemente ho preso uno scanner per neg/dia 35mm dedicato, il Reflecta RPS 7200 film scanner, che arriva a 3600 dpi effettivi e soprattutto ha il sistema Digital ICE che praticamente elimina tutte le imperfezioni (graffi, polvere) in modo automatico e senza apparentemente influire sulla qualità. Se la foto non è completamente sbagliata riesco, con l'aiuto di Lightroom, a correggere abbastanza bene colore, bilanciamento del bianco, esposizione etc. Comunque rimane un processo lento, riesco a fare un rullino da 36 foto se va bene in una serata di 2-3 ore. Sarei molto interessato a vedere una comparazione tra i risultati ottenuti con i due metodi che hai utilizzato. Ciao e grazie, Paolo |
| inviato il 28 Febbraio 2017 ore 21:45
Molto interessante, posso chiederti che cosa usi come fonte di illuminazione? Luce diurna o altro? |
| inviato il 28 Febbraio 2017 ore 22:36
Scusate, ma per l'illuminazione non potete utilizzare uno dei tanti visori con luce da 5500° Kelvin, come questo che ho: www.ebay.it/itm/5-x-4-Medalight-LP-100N-Slim-Light-Panel-Slide-Viewer- L'unica accortezza è quella di usare un alimentatore esterno, perché le batterie si scaricano e la luce cambia. Giorgio B. |
| inviato il 28 Febbraio 2017 ore 23:00
Allora per chiarezza con lo scanner impostato a 3500 dpi, 8 scansioni per dia e profondità di 16 bit il risultato è sicuramente ottimo, forse appena superiore a quello ottenuto con il sistema descritto ma i tempi di elaborazione sono infiniti e la gestione dei file generati da oltre 70 MB è onerosa, lo si può fare per poche selezionatissime dia. A ciò si deve aggiungere il tempo per la correzione delle scansioni. Il vantaggio di fotografare le dia usando come fonte luminosa il diaduplicator, sta proprio nella enorme mole di positivi che si riescono a digitalizzare nell'unità di tempo e nel pochissimo tempo che serve per le correzioni visto che con i filtri dicroici del diaduplicator si interviene già in fase di ripresa per correggere eventuali dominanti. Scusate ma devo ancora capire come caricare una immagine nel post, appena ci riesco vi faccio vedere una comparativa tra il max ottenuto con la scansione e il min con la tecnica da me usata. Stasera c'era la Juve quindi non ho fatto niente... |
| inviato il 28 Febbraio 2017 ore 23:21
Allora questa è stata scansionata e poi lavorata in pp
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| inviato il 28 Febbraio 2017 ore 23:22
Questa invece è stata fotografata e solo croppata
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| inviato il 28 Febbraio 2017 ore 23:30
I colori sono più fedeli all'originale in quella fotografata, se poi ci si lavora ovviamente migliora. Tempi complessivi per risultato da scansione: almeno mezz'ora. Tempi complessivi per risultato da riproduzione fotografica: max 2 minuti. Come ho già scritto il risultato con lo scanner non vale la candela se non per pochi selezionatissimi scatti, ma per digitalizzare dia che magari sono solo foto-ricordo la tecnica che ho usato non ha rivali. |
| inviato il 01 Marzo 2017 ore 14:54
Indubbiamente il risultato è ottimo ma un Nikkor Coolscan 5000 ED qualcosa in più comunque la offre ... anche se ciò comporta tutta una serie di aggiustamenti a posteriori, in termini di riduzione della grana ed equilibratura dei colori, che di tempo ne impegnano davvero tanto! |
| inviato il 01 Marzo 2017 ore 14:56
Qualcuno ha un esempio da mostrare con Nikkor Coolscan? Grazie! Roberto |
| inviato il 01 Marzo 2017 ore 18:40
La questione tempo è infatti il nocciolo della questione: se io devo digitalizzare 10000 diapositive con lo scanner la vedo dura terminare il lavoro in questa vita...lo scanner lo utilizzerei solo per scatti scelti. In ogni caso siccome lo scanner restituisce tiff le possibilità offerte in pp sono senza dubbio più limitate che con i raw restituiti dalla fotocamera...Negli esempi che ho fornito l'immagine da fotocamera, a parte la rifilatura del bordo nero non ha avuto altri interventi, per cui credo che possa essere notevolmente migliorata (HDR?) proprio in virtù di essere in formato raw. Ma ci tenevo a mettere a confronto il max ottenuto con scansione con il min ottenuto usando la fotocamera per mostrare che le differenze sono minime e il tempo impiegato non è confrontabile. Ciao a tutti |
| inviato il 01 Marzo 2017 ore 18:43
Ho trovato il Nikon ES-1 a buon prezzo ma mi hanno detto che sul 105 macro AF-S G non va bene, non solo per il diametro filtri ma perché ingrandisce troppo, ci vorrebbe il 60 macro. Sto pensando di costruirne uno artigianale con un tubo nero porta-poster e in fondo il Nikon ES-1, non dovrebbe essere impossibile. Oppure di usare la colonna dell'ingranditore BN. Per la luce pensavo di usare un flash, il dubbio è su come diffondere la luce. Che dite? Perdo tempo? |
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