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Cartier Bresson e altri illustri del passato, non li stiamo un po' mitizando?


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avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 16:27

Link interessante! ho letto l'intervista di Oliviero Toscani, mamma mia quanto se la tira!

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 16:27

Io non credo sia per forza necessario fare del nuovo, ma fare qualcosa con un senso, che abbia un messaggio e che aggiunga qualcosa a quello già detto.
Secondo me non è necessario andare necessariamente in una direzione totalmente nuova

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 16:30

Io non credo sia per forza necessario fare del nuovo, ma fare qualcosa con un senso


Sono assolutamente d'accordo. Pensare di fare qualcosa di veramente originale, imporrebbe, per serietà, a tutti noi di smettere domani mattina.Cool

Perlomeno, rettifico: a me, di smettere domattina.

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 16:32

Aggiungo: ho mediamente molta più stima dei fotografi che riescono a esprimere personalità , rispetto a quelli che cercano morbosamente l'originalità .

Pensiero personale...

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 16:44

in fatto di originalità pure io dovrei smettere domani mattina, ma la curiosità e la passione per l'arte in genere e la fotografia non me lo permette.

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 16:48

in fatto di originalità pure io dovrei smettere domani mattina, ma la curiosità e la passione per l'arte in genere e la fotografia non me lo permette.


Io credo inoltre che quella dell'originalità rischi di essere anche una trappola pericolosa, così come il "progetto", per quel ch è di fatto diventato.
Ovvero, ciò che sta fuori dalla fotografia, il pensare per pensare, il decidere per decidere, diventa prioritario.
Capisco l'idea di esprimere "il dolore" o "le pigne d'autunno". Ma l'idea del dolore o delle pigne posso metterla in versi, in un romanzo, in una scultura, in una lettera a mia zia...
Fare fotografia, c'è poco da fare, implica la fotografia!
Se si hanno i mezzi giusti, coniugare le due cose è possibile e bello, ma diversamente (parere mio) le brutture in serie, le brutture stile "famola strana", brutture restano, ancorchè "progettuali"... ;-)

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 17:26

Sono d'accordo col coniugare in modo equilibrato progetto, originalità ma non a tutti i costi, linguaggio e poetica, gli ultimi due aspetti li ritengo fondamentali.

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 19:19

Il discorso è ampio e si sta abbondantemente trattando in queste pagine.

Detto che Hendrix era bravo, oggi c'è di meglio ma non c'è un "prima". Detto che Elvis era bravo, oggi c'è di meglio ma non c'è un "prima", e detto che Cartier Bresson era bravo, oggi non sono certissimo ci sia di meglio ma non c'è un "prima"..... (ognuno in un determinato ambito, perchè è ovvio che nessuno dei tre esempi ha inventato lo strumento o il genere)

Provocazione a parte, parlando di HCB, scatti che somigliano ai suoi ce ne sono in giro è vero. Ma approfondendo un pò questo diventa sempre meno vero. Spesso i suoi scatti sono pieni zeppi di simbologia che in un primo momento non traspare. E nelle foto simili non solo non traspare, non c'è.

Ad esempio, leggendo questsa serie di articoli che riporto nella traduzione italiana (ma in fondo alle pagine c'è il link all'originale in inglese):

www.fotocomefare.com/fotografo-surrealista-henri-cartier-bresson
www.fotocomefare.com/henri-cartier-bresson-manifesto-surrealista-ii-pa
www.fotocomefare.com/henri-cartier-bresson-manifesto-surrealista-parte
www.fotocomefare.com/manifesto-surrealista-parte-v
www.fotocomefare.com/manifesto-surrealista-parte-v-2

Ho scoperto tra l'altro cose che avevo sempre avuto sotto agli occhi ma non avevo mai visto davvero delle foto di HCB.

Guardate le spiegazioni di un paio di foto nella seconda parte della serie. Il cervello le decodifica inconsciamente, guardando bene le si decodifica anche consciamente, ma è sempre senno di poi: Hai voglia a "pre-vederle" e farle quelle foto... Fossero quadri, tanto quanto...

A me quella sensazione di "simile ad altro che ho visto dopo" è calata drasticamente e sì, letteralmente HCB è mitizzabilissimo.

Il tutto, ovviamente, IMHO....

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 20:04

Non ho letto tutto il topic,ma quello che mi sento di dire è che a mio avviso la differenza stà nel tracciare una via o semplicemente percorrerla.

user117231
avatar
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 20:21

Secondo me non può funzionare il metterla sul...
chi lo ha fatto prima è l'artista anche se adesso può farlo chiunque.
Non per HCB.
Ci sono delle sue foto che spiegano chiarissimamente quale fosse il suo grandissimo talento.
E il talento non è fotocopiabile. Cool

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 20:34

Shambola, ho parlato varie volte del surrealismo e street su queste pagine, perchè penso e ne sono convinto che il surrealismo non è morto ne morirà mai perchè parte intrinseca dell'essere umano.
Poi sviluppare la coscienza in maniera tale da poter analizzare se stessi e ciò che ci circonda e tradurlo in fotografia è un'altro discorso.Per poter vedere ed analizzare certi lavori bisogna pure avere sviluppato una conoscenza esoterica che non tutti vogliono, e ripeto vogliono avere.

ciao
rob

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 21:31

@Io Ro,nella frase che ho scritto qui sopra c'è tutto,non serve scrivere poemi per chiarire un concetto.;-)

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 22:27

Anche io sono dell'avviso che li si stia mitizzando eccessivamente.
Alla fine il loro maggior pregio è stato quello di avere a disposizione una macchina fotografica quando non l'aveva nessuno e la possibilità (opportunità) di fotografare quando non lo faceva nessuno.
In buona sostanza non hanno avuto concorrenza ... e se l'hanno avuta era così estremamente blanda che è stato come non averla.

Quanto a Cartier Bresson poi a suo favore ha giocato innanzitutto il fatto che fosse francese ... e di rimando anche la coincidenza, non casuale, che fotografasse a Parigi.
Fosse stato al posto di Walker Evans o Dorothea Lange, che nello stesso periodo negli Stati Uniti documentavano la situazione nel sud rurale impoverito, abbrutito e sfinito dalla Grande Depressione , molto probabilmente non sarebbe divenuto così famoso e poi, e di questo sono più che certo, non sarebbe riuscito a ritrarre quelle situazioni nella maniera fotograficamente intensa e umanamente partecipe con cui sono riusciti a ritrarla i due di cui sopra.
Per capirci: tutti voi conoscete migrant mother vero?

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 22:39

Caro Paolo, il discorso che fai si può tranquillamente ribaltare: se la Lange non si fosse trovata in America durante la depressione e non fosse stata chiamata a raccontarla.... Finite le madri migranti ;-)

Ma sbagli prospettiva, secondo me, perchè la storia non si fa coi se...

Quanti, al tempo di Michelangelo, sono rimasti contadini, con un talento straordinario nascosto?
E tu, di Termoli, fossi nato a Trento, non avresti magari potuto essere campione del mondo di sci?

La storia non si fa coi se: altri potevano essere in un certo posto, ma non ci sono stati.
Altri potevano creare Magnum, ma così non è andata.
Cartier-Bresson è francese, ma Weston no, e la storia (seppure totalmente in opposizione) l'hanno fatta entrambi.

Paolo, i conti con la storia... non si fanno coi se ;-)

Detto ciò, ti abbraccio amico mio!
F

avatarsenior
inviato il 24 Febbraio 2017 ore 22:52

Permettimi Paolo ma Francesco ha ragione tuo discorso non sta proprio in piedi.
Chiaro che la Francia ha contribuito, era momento giusto e posto giusto, c'era fermento ma cosa vuol dire fosse stato in USA?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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