user78019 | inviato il 17 Febbraio 2017 ore 9:36
“ ma il 70-200 f/2.8 VRI, alla minima distanza di messa a fuoco (1.5 mt), non raggiunge la focale massima di 200 (avevo fatto una prova tempo fa e credo arrivasse a 140). „ Forse ti confondi col VR II. A 200 mm (nominali) alla minima distanza il VRI è un 182 mm, il VR II è un 134 mm. Tutti i dati sono nel link che ho già dato sopra. “ A quanto ne so, nikon ha migliorato il focus breathing solo nell'ultima versione „ E nel 70-200/4. Il problema del focus breathing , oltre alla impossibilità di stringere l'inquadratura più di tanto, sta nel fatto che se componi un'immagine e poi focheggi, l'inquadratura cambia perché cambia la focale. Ad esempio, inquadri due volti di due persone, una più vicina e una più lontana. Focheggi prima su quella lontana e scatti. Poi focheggi su quella vicina spostando il punto AF e ... l'inquadratura cambia! E' vero che puoi ri-zoomare per riavere l'inquadratura desiderata, ma questo fa perdere tempo. Il problema ce l'hanno un po' tutti gli obiettivi a causa delle lenti flottanti. Ce l'hanno soprattutto i tele macro, a partire - in casa Nikon - dal Micro-Nikkor AI 200/4 IF del 1978! La ragione di questa scelta progettuale sta nel cercare di mantenere una buona resa a tutte le distanze di messa a fuoco. Diciamo che, con il 70-200/2.8 VR II, Nikon ha un po' esagerato |
| inviato il 17 Febbraio 2017 ore 11:57
“ Forse ti confondi col VR II. A 200 mm (nominali) alla minima distanza il VRI è un 182 mm, il VR II è un 134 mm. Tutti i dati sono nel link che ho già dato sopra. „ Quello che posso dire è che io ho il VRI e feci una prova su quello (il VRII non ce l'ho e non ci ho mai fatto prove): non mi ricordo esattamente, ma la focale era più vicina a 140 che a 182.... Non ho capito se la tabella stilata da Tom Hogan si riferisce alle prove che ha fatto lui o se è una tabella ufficiale Nikon: è possibile che il focus breathing non sia uguale per tutti gli obiettivi (che cambi da serie a serie prodotta) ? |
user78019 | inviato il 17 Febbraio 2017 ore 12:04
“ Non ho capito se la tabella stilata da Tom Hogan si riferisce alle prove che ha fatto lui o se è una tabella ufficiale Nikon „ Penso che l'abbia stimata lui. Nikon su queste cose tace. “ è possibile che il focus breathing non sia uguale per tutti gli obiettivi „ Il focus breathing dipende dal progetto e quindi dallo schema ottico. La pagina web più bella su queste cose mai fatta (secondo me) la trovi qui: www.pierretoscani.com/focale.html |
| inviato il 17 Febbraio 2017 ore 12:34
Tutti i produttori riportano la distanza minima di messa a fuoco e il massimo fattore di riproduzione, da cui si può ricavare il focus breathing La focale è sempre intesa con fuoco all'infinito |
user78019 | inviato il 17 Febbraio 2017 ore 12:52
Quello che puoi calcolare dalla minima distanza e dal fattore di riproduzione è una stima approssimativa della lunghezza focale usando la formula della lente singola e sottile . Per il calcolo esatto occorre conoscere anche la distanza internodale alla minima distanza (la distanza internodale cambia al variare della distanza di messa a fuoco). La stima approssimativa dà comunque un'idea di come vadano le cose. ________ La relazione tra rapporto di riproduzione (R), lunghezza focale F e distanza di messa a fuoco (D) è la seguente: D = (1+R)F + InD + [1+(1/R)] F dove InD è la distanza tra i punti nodali all'interno di una lente "spessa" o di un sistema di lenti. Se poniamo InD = 0 (lente sottile) otteniamo: D = F[1+R+1+(1/R)] = F[(1/R)+R+2] . |
| inviato il 17 Febbraio 2017 ore 13:14
Quella è la formula che si trova in rete, ma a me non torna Nel senso che se faccio un conto a spanne basato sulla formula dei punti coniugati mi viene qualcosa di diverso |
user78019 | inviato il 17 Febbraio 2017 ore 13:24
Forse perché fai un conto "a spanne". Considera che puoi scrivere la relazione così: D - InD = F[(1/R)+R+2] . Quando D >> InD, la formula approssimata funziona comunque (D - InD = D). La gente però vuole calcolare F alle corte distanze, e lì InD non è più trascurabile rispetto a D; devi pertanto conoscere il valore esatto di InD. |
| inviato il 17 Febbraio 2017 ore 14:01
Non mi torna il conto a spanne senza il fattore correttivo lnD |
| inviato il 17 Febbraio 2017 ore 14:12
Appena ho tempo butto giù un paio di conti |
user78019 | inviato il 17 Febbraio 2017 ore 17:41
Nel frattempo li ho fatti io un paio di conti. Il valore di 134 mm che dà Thom Hogan per il 70-200/2.8 VR II è proprio quello calcolato con la formula per la lente sottile. E' dunque una stima approssimata. Infatti, l'obiettivo in questione ha (a 200 mm) un R = 1:8,3 a 1,4 m (1400 mm). Facciamo il conto: F = D/[(1/R)+R+2] = 1400/[8,3+(1/8,3)+2] = 134 mm. Il valore vero è leggermente diverso, in quanto bisogna considerare la distanza tra i punti nodali (InD), che io non conosco. Da qualche parte ricordo che qualcuno aveva misurato la lunghezza focale vera alla minima distanza e 200 mm nominali. Se trovo il dato lo posto qui. ______________ P.S.: tanto per dare un'idea, l'inquadratura più stretta che fa il 70-200/2.8 VR II è simile a quella del vecchio Nikkor 135/3.5, che non ha lenti flottanti, e che ha un R = 1:8,9 a 1,5 m; se prendiamo un AI-S 180/2.8 ED, questo stringe di più l'inquadratura (R = 1:7,5) a una distanza maggiore (1,8 m). Per capire qual è l'area inquadrata, moltiplicate i lati del sensore per l'inverso di R. Ad esempio, se R = 1:7,5, i lati dell'area inquadrata su 24x36 (FF) sono 24x7,5 e 36x7,5 mm, ovvero 18x27 cm. Se R = 1:8,3, l'area inquadrata sarà 20x30 cm. Su APS-C basta usare le lunghezze del sensore DX (16x24 mm). ______________ P.S. 2 Con la formula della lente sottile ho calcolato le "stime approssimate" delle lunghezze focali al massimo ingrandimento (a 200 mm nominali ) dei vari 70-200 Nikon: 2.8 VR I - 180 mm 2.8 VRII - 134 mm 4 VRII - 170 mm 2.8 FL - 159 mm Considerato che un 170 mm a f/4 non sfoca poi così meno lo sfondo di un 134 mm a f/2.8 ... son sempre più felice del mio 70-200/4 VR |
| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 13:14
OK, ragazzi, giusto una curiosità matematica. Il rapporto di riproduzione, o ingrandimento lineare, dovrebbe valere: R=F/(F-D) da cui D=F*(1-1/R) quindi..... da dove salta fuori la formula: D = F[1+R+(1/R)] |
user78019 | inviato il 20 Febbraio 2017 ore 18:49
Da dove salta fuori la formula R =F/(F-D)? Se metti lì D = 0 ti viene R = 1. Da quando un obiettivo focheggia a 1:1 a distanza 0? Questa cosa funziona solo per le stampe a contatto, dove non c'è proprio l'obiettivo ... R = t/F - 1, dove t è il tiraggio. Che la puoi scrivere anche R = (t-F)/F. Prima ho dato il link a una pagina di Pierre Toscani. E' tutto spiegato lì. Non è una lettura semplice se non si ha un minimo di background (ed è pure in francese). |
| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 19:32
Edit |
| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 19:36
leggevo per curiosità... queste lenti hanno una riduzione della focale alla minima distanza di messa a fuoco così evidente? :O |
user78019 | inviato il 20 Febbraio 2017 ore 19:39
Certi macro fanno peggio. Per "necessità". Il mio Micro-Nikkor AF ED 200/4 a 1:1 (50 cm) è poco più di 100 mm. Il 105 VR a 1:1 (31 cm) è un 76 mm ... Canon e gli altri funzionano allo stesso modo. Solo raramente (per obiettivi > 50 mm) la lunghezza focale aumenta (poco) alla minima distanza (due esempi: il Micro-Nikkor 55/2.8 e lo Zeiss Makro-Planar 100/2, entrambi che si fermano a 1:2). |
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