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Profilare stampante vale la pena?


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avatarsenior
inviato il 16 Febbraio 2017 ore 3:07

Non saprei, come detto prima la stampa del digitale nulla aggiunge al file visibile a monitor, é una sua semplice trasposizione su carta, poco si puo aggiungere o togliere e eventuali discrepanze sono solo legate ad errori nello sviluppo o a incompetenza di chi stampa.
Con la stampa analogica invece si possono compiere operazioni e viraggi che danno una vera impronta personale allo scatto, poi non lo so mio pensiero, io personalmente per carenza di tempo e spazi non stamperei neanche b/n analogico che voglio fare, anche se probabilmente me la farei sviluppare da amici e non da un laboratorio.
L'analogico indiscutibilmente costa di piu, ma quella spesa maggiore ritorna in termini di controllo ed esperienza del vivere tutto il processo di sviluppo e stampa che a quel punto diventa veramente un qualcosa totalmente in mano al singolo fotografo, cosa che con il digitale si perde molto.

avatarjunior
inviato il 16 Febbraio 2017 ore 9:10

Secondo me invece sono cambiati i mezzi, sono cambiati i tempi ma la sostanza rimane quella...chi vuol far fotografia ha tutti i mezzi.
anzi oggi si ha molto di più il controllo del processo globale.
Chi si sognava di stampare a casa il colore un tempo?
L'impronta personale si può dare ugualmente, lì entra in gioco l'arte...


avatarsenior
inviato il 16 Febbraio 2017 ore 9:18

anzi oggi si ha molto di più il controllo del processo globale.
quoto

L'impronta personale si può dare ugualmente, lì entra in gioco l'arte...
riquoto

avatarjunior
inviato il 16 Febbraio 2017 ore 10:43

"L'impronta personale si può dare ugualmente" e aggiungo che si può fare anche con più facilità. Ho stampato per un po' chimicamente però quello che mi pesava era il dover fare più stampe perché magari su una mascheravo bene però bruciavo male, sull'altra bruciavo bene ma mascheravo male e "perdevo" molto tempo .
Ora invece, studi, ritocchi e stampi, quanto fatto bene lo hai disponibile sempre e puoi modificare solo lo sbagliato

avatarjunior
inviato il 17 Febbraio 2017 ore 19:30

stavo seguendo...
vorrei domandare: ci sono degli ambiti specifici nei quali è preferibile stampare con ink a pigmenti piuttosto che dye ? ( sono indeciso se comprare una printer a pigmenti )

Osservazione personale sulle stampe casalinghe: non ho una printer profilata, né uso profili icc in quanto la mia epson xp950 non li fa usare. Però, con un po' di pratica e di "occhio clinico", e la carta che mi piace, ottengo le stampe proprio come voglio, almeno a colori. Qualche volta sbaglio e rifaccio, va via un po' di carta e prezioso inchiostro, ma per bassi volumi di stampa ( una o due a settimana...) non mi preoccupo.
Il lab lo uso per le foto delle vacanze, a casa stampo solo quelle che mi piacciono di più, oppure altre che non ritengo sia il caso di mandare al lab.

avatarjunior
inviato il 18 Febbraio 2017 ore 14:08

Secondo me i pigmenti sono preferibili in caso tu voglia archiviabilità (durata lunghissimo termine) delle tue stampe, nel caso tu voglia esporre al vivo a lungo termine e nel caso tu voglia fare stampe b\W.
In tutti gli altri campi vanno meglio i dye.

Ps:
usare una stampante non profilata vuol dire scendere SEMPRE a compromessi. Le correzioni a occhio arrivano sempre e solo fino ad un certo punto. Se ad uno bastano i compromessi siamo a posto, se uno vuole il massimo dalla propria macchina allora profila.

avatarjunior
inviato il 26 Febbraio 2017 ore 2:03

Salve a tutti ancora una volta.

Sarà che sono un po' di coccio, e non proprio un fulmine di guerra nell'utilizzo dei troppi software, vorrei però fare qualche domanda molto banale per voi, un po' meno per me.

Per stampare, uso sempre easy photo print, il programmetto Epson facile facile ( lo dice anche il nome Cool ). Fa scegliere solo tre o quattro tipi di carta, ma funziona bene. Alcune volte per provare ho scelto un "profilo" carta diverso dalla carta che usavo (carta non epson ), grossolanamente ho messo carta satinata mentre usavo quella lucida e viceversa, e devo dire che non ho notato praticamente alcuna differenza, salvo a volte lievissime e trascurabili sfumature. Differenze più evidenti scegliendo carta opaca e mettendo volutamente la lucida, sempre per provare.

Ho recentemente potuto provaro la epson p600, ho preso carta Canson Baryta Photographique, invece di selezionare il profilo giusto dal driver perché lo avevo installato ma non so perché nel driver non appariva ,allora ho di nuovo aperto easy photo print, selezionato carta premium semigloss, e la stampa è venuta bene da paura. Forse poteva essere meglio, ma andava benissimo lo stesso. Non sono stato ore a sbattermi coi settaggi, ma ho lasciato quelli di default.

Domando: E' una limitazione delle possibilità stampare con easy photo print ? Sono semplicemente stato fortunato ?

La gestione dei colori di easy photo print ( e quindi della stampante stessa ) è intrinsecamente peggiore di quella che farebbe Lightroom ?

( Voi direte: e perché non provi la stampa con LR ? Ho provato, ma non so perché posso selezionare dpi max solo a 380, quando epson consiglia 1440: risultato, stampa peggiore di una fotocopia al bar. Dopo alcune prove tutte disastrose ho lasciato perdere ).

Altra domanda: i profili icc fanno la differenza reale, o siamo nel campo delle sfumature a gusto personale ? Insomma io non ho visto tutte queste orribili dominanti viola o verdi o giallognole che dovrebbero colpire chi non usa profili icc personalizzati.

Grazie a tutti per le risposte che vorrete darmi.



avatarjunior
inviato il 26 Febbraio 2017 ore 21:19

Non ho mai usato easy photo print ma presumo gestisca il flusso colore visto che è fornito da Epson.
La gestione dell'ink e della carta la fai nel driver della stampante, poi scegli il profilo da abbinare a quella carta.
In pratica devi giocare con i preset carta del driver per cambiare il funzionamento della stampante e ottenere il risultato che più ti aggrada. Sei stato fortunato e hai trovato un settaggio compatibile con la Canson che stai usando ma probabilmente se fai qualche prova riesci ad andare oltre.
LR gestisce la stampa un pelino meglio di PS, ti permette di scegliere uno sharpening in uscita e ricampiona l'immagine in funzione della risoluzione nativa della tua stampante. Lo puoi fare anche con PS ma devi fare tutto a mano.
Quando scegli la risoluzione della stampante inserisci un sottomultiplo della nativa della tua stampante (nel tuo caso puoi usare 360, se tu usassi canon 300).
Il risultato con LR è stato peggiore perchè probabilmente non hai fatto i settaggi corretti nella gestione colore.
Devi impostare il profilo colore (della carta che devi usare) in LR e non far gestire il colore alla stampante (nel driver devi settare non gestire il colore). In LR non devi inoltre usare regolazione di stampa.
La differenza i profili la fanno veramente. Non usandoli se sei fortunato magari non avrai dominanti visibili (anche se poi quando vedi la stampa col profilo è altra cosa) ma dubito che tu riesca ad avere linearità nei gradienti.
C'è da dire inoltre che i profili forniti non sono mai precisi per il fatto che non sono stati fatti con quella macchina. Mentre le stampanti PRO hanno una certa precisione nella calibrazione le consumer hanno tolleranze più ampie e ciò comporta una certa variabilità nel comportamento. Per ovviare a questo problema certe macchine hanno un densitometro a bordo e si può fare una autocalibrazione in modo da riportare la macchina ad uno stato noto (HP9180 imageprograf 1000 ...).


avatarsenior
inviato il 26 Febbraio 2017 ore 22:18

@ Watson: non è che sei un po' di coccio, come dici, ma semplicemente ti mancano, come può succedere a molti magari per scarso interesse alla questione, le basi della stampa digitale (che, come ogni altra disciplina, richiede studio e dedizione, oltre che impegno economico). Non è per nulla esatto che i 1440 dpi che Epson consiglia per stampare tu li debba riportare nella maschera di stampa di Lightroom. Fai una ricerca sulla distinzione tra dpi e ppi e capirai.

Comunque profilare è fondamentale soprattutto per avere una buona corrispondenza tra monitor (profilato) e stampante (che appunto deve essere profilata, oltre che calibrata).

Sul sito di Photoactivity sono tuttora disponibili articoli piuttosto datati, ma ancora attualissimi, sulle ragioni della necessità dei profili icc, sul modo con cui realizzarli, oltre che sulle tecniche di stampa.

Sulla vecchia questione della scelta tra stampanti ad inchiostri ad acqua o a pigmenti concordo con quanto ha già detto Almafoto e riporto quando scrissi in un post di un paio di anni fa:

"...Senza scendere nei dettagli tecnici della diversa composizione chimica e ricordato solamente che i primi sono sciolti in un liquido a base prevalente di acqua mentre i secondi sono in sospensione (sicché interagiscono in maniera molto diversa con il supporto su cui vengono spruzzati), mi pare doveroso sottolineare, in sintesi, che la differenza tra i pigmenti e i dye non sta solo nella longevità della stampa, ma anche nella diversa resa dei colori sui diversi supporti disponibili, nella resa del B&W, nei costi di gestione.
In breve parole quanto alla longevità della stampa va sottolineato che gli inchiostri dye (parlo degli originali) oggi sono decisamente più affidabili di una volta (ad es. solo fino a 10 anni fa bastava un po' di acqua o di saliva e gli inks si scioglievano). Tuttavia, è indubbio che i pigmenti durano di più nel tempo e possono essere esposti anche all'aperto, mentre le stampe con i dye durano a lungo solo se sono conservate negli album o, qualora fossero incorniciate, se sono ben protette dalla luce diretta e magari trattate con spray, ovvero ricoperte da materiali trasparenti che evitino il contatto con l'aria (ad es. plastificate). Da tenere conto, però, è che una stampa esposta in cornice senza vetro (cioè "al vivo, come ormai si usa in tutte le mostre) rende ben di più quanto a scala tonale e vividezza dei colori.
Quanto alla resa dei colori non vi è dubbio che i dye sono superlativi con le carte lucide ed extra lucide, assicurando con queste colori più saturi e vividi. Ugualmente con le carte opache i dye hanno il vantaggio, ma non sempre, di assicurare neri più profondi. Per contro i pigmenti assicurano in genere scale tonali più ampie e passaggi più graduati, oltre che una fedeltà superiore quanto a saturazione del colore e, in definitiva, un maggiore gamut .
Nel B&W non c'è storia. I pigmenti infatti assicurano una neutralità nettamente migliore sotto i più diversi illuminanti (soffrono molto meno dei dye il fenomeno del metamerismo); sicché rappresentano la scelta migliore per chi predilige il B&W.
Quanto ai costi di gestione le stampanti dye, essendo rivolte agli amatori e non ai professionisti, dispongono sempre di cartucce assai piccole (13 o 14 ml) che costano tantissimo e durano poco. Le stampanti a pigmenti (ma purtroppo non la pixma 10) hanno in genere cartucce più grandi ed un costo per ciascun ml di inchiostro ben minore.
Da ultimo vorrei aggiungere anche che antipatici fenomeni come il bronzing e il gloss differential (inconvenienti che affliggevano le prime stampanti a pigmenti) sono stati quasi del tutto debellati dalla più recente tecnologia (sia degli inchiostri che delle carte)".

Ciao a tutti


avatarjunior
inviato il 02 Marzo 2017 ore 18:52

Vorrei approfittare di voi MrGreen per un'altra domanda. Ho scaricato il profilo icc della carta che uso, e l'ho installato; esso è regolarmente presente nella directory di windows indicata da Epson. Riavvio anche il pc, ma aprendo il driver della stampante ( sc-p600 )trovo solo le carte predefinite Epson, e non vi è traccia del profilo ( Canson ) installato.
Sapete dirmi cosa ho sbagliato ?

grazie

avatarjunior
inviato il 02 Marzo 2017 ore 21:41

Stai facendo un po' di confusione. Quello che hai installato è il profilo icc della carta ovvero la descrizione "colorimetrica" del comportamento di quella carta con la tua stampante con delle specifiche impostazioni. Le impostazioni dovresti trovarle nel sito del produttore. Tu confondi il profilo icc con le impostazioni di stampa che non sono modificabili in nessun modo se non creandone te di nuove modificando le opzioni disponibili nel driver.

avatarjunior
inviato il 03 Marzo 2017 ore 17:25

Grazie Almafoto, è probabile che io mi stia incasinando un po'. Intendevo dire che nel driver di stampa della p600 ( il pannellino che apro da "stampanti, click destro e preferenze di stampa ) appare nelle varie opzioni la lista delle carte Epson, i cui profili sono presenti nella directory opportuna di windows quando è stata installata la printer. In quella directory ho aggiunto un profilo carta Canson ( scaricato dal sito Canson ), ho riavviato tutto, ma nel suddetto driver continuano ad apparire solo le carte Epson. Forse è una cosa voluta, non so.

Ho provato a stampare nuovamente da lightroom, ma mi accadono cose strane ( seleziono il formato A4, e nel layout la foto ( che è già tagliata A4 con DPP ) appare più rettangolare. Il profilo icc giusto però lì è selezionabile. Considerando che col programmino Epson easy photo print il risultato che ottengo è - almeno ai miei occhi _ esattamente quel che volevo, ho lasciato perdere LR. Finché la barca va... Sorriso


avatarjunior
inviato il 03 Marzo 2017 ore 17:37

stai confondendo i settaggi della carta con i profili.
Nel driver devi scegliere il settaggio e quello non lo puoi installare, lo puoi solo creare dal driver modificandone uno già esistente. I settaggi portano naturalmente il nome delle carte Epson più qualche altro generico.
Nel driver devi scegliere di NON gestire il colore.
La gestione la devi far fare all'applicazione, PS , LR o quello che usi scegliendo questa volta il profilo della carta, che è quello che avrai installato, e magari anche l'intento di rendering

avatarjunior
inviato il 03 Marzo 2017 ore 18:26

Ok ! Ma allora perché si parla di profili ICC per la carta ? Io cercavo una maniera per non stampare con LR, ma con easy photo print, che penso possa essere considerata una applicazione di stampa come un'altra, ed è per questo che cercavo almeno di mettere i cosi ICC della carta ( non li chiamo più profili...Sorriso ) per avere più controllo sulla stampa.

avatarjunior
inviato il 03 Marzo 2017 ore 18:32

I settaggi della carta (che portano il nome solitamente di una carta della marca della stampante) sono regolazioni sulle limitazioni ink e altre funzioni che utilizzerà il driver.
I profili icc sono la descrizione colorimetrica del comportamento della tua stampante con quella carta e quei settaggi

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