RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

e' sempre fotografia?


  1. Forum
  2. »
  3. Tecnica, Composizione e altri temi
  4. » e' sempre fotografia?





user90373
avatar
inviato il 14 Febbraio 2017 ore 22:11

@Bigtul
Analogical chic .
Le vere auto hanno lo spinterogeno le puntine platinate e il carburatore .....
7 pagine di fuffa ( sostanza non materica )


Fuffa dici?

Alpine A110

Averne in garage di questa fuffa!
Viva la fuffa! Sorriso

avatarsenior
inviato il 15 Febbraio 2017 ore 0:36

Quello che è grave, a mio avviso, è che si sta discutendo della forma in maniera assolutistica senza considerare un minimo la sostanza dello scatto.
Che a conti fatti conta quello.
Ettore, hai idea di essere nel giusto vero? Sì perché altrimenti avresti avuto un dialogo improntato al confronto invece che panegirici, e magari sei anche nel giusto totale, non lo escludo.
Però prova a presentarti ad un editore, qualsiasi, e presenta delle tue foto dicendo "questa è vera fotografia, analogica, scrittura della luce, le superfici sensibili, le emozioni", vediamo cosa ti risponde.

Sarà che potrebbe risponderti "si ok è una fotografia, bla bla bla, ma cosa c'è nella fotografia? Cosa hai scattato? Perché invece che del "su-cosa"?
Questa, credo con discreta certezza, sarebbe la risposta più carina.

user14286
avatar
inviato il 15 Febbraio 2017 ore 7:29

Analogical chic .
Le vere auto hanno lo spinterogeno le puntine platinate e il carburatore .....
7 pagine di fuffa ( sostanza non materica )MrGreen


Segamentalismo, nulla più.

user90373
avatar
inviato il 15 Febbraio 2017 ore 8:30

@Matteo Fiorelli

La forma, oltre al contenuto, può anch'essa rivelare qualcosa dell'autore, non è "fuffa" è un modo di vedere ed interpretare, che sarà diverso per ognuno, quindi una forma andrebbe distinta da un'altra.
L'editore nella prefazione o nella biografia può specificare il modo di operare dell'autore, sarà il lettore a trarne spunti. Sorriso

A Veleno non rispondo perchè non capisco a cosa si riferisca, se a chi ha scritto il commento o a me.Sorriso

P.S. Ora, dopo l'ultima illazione, non posso esimermi dal controbattere, non più.

avatarsenior
inviato il 15 Febbraio 2017 ore 9:01

L'editore nella prefazione o nella biografia può specificare il modo di operare dell'autore, sarà il lettore a trarne spunti.


Non sono stato chiaro: un editore, serio, se gli si presenta un lavoro con "l'analogico mi regala emozioni, è vera fotografia perchè uso la luce e superfici sensibili, non sono stampe a inchiostro" , hai due reazioni:

1) L'editore/curatore se ha pazienza chiede "Ok, ma che progetto è? Di cosa parlano le tue foto?". Per cui se la forma non è funzionale alla sostanza, prendo le foto e mi ci netto le terga. Bisogna capire cosa vuol dire presentare portfolio e sopratutto cosa è un portfolio, oggi .

2) L'editore, se non ha pazienza ma è educato, ti risponde un diplomatico "le faremo sapere".

Poi Ettore, sei liberissimo di pensarla come vuoi, che le fotografie analogiche valgano più di quelle digitale e tutti i tuoi pensieri (vedi Veleno), figurati.
Basta che sei conscio del fatto che il mondo fotografico vive la cosa molto diversamente.
Tutto qua.

avatarsenior
inviato il 15 Febbraio 2017 ore 9:07

vero, poi ovvio che nella vendita in galleria si specifica tutto perchè non è solo la foto in se ma l'oggetto ad avere valore quindi scrivono tutto come nella pittura, è ovvio che prendi il quadro ma ti diranno se sono usati acrilici, pastelli ecc...
Il valore è però una cosa complessa e non legato al supporto in se e per se ma magari al perchè della scelta del supporto.
Se vogliamo vedere valore allora direi che i lavori di gursky che sono pesantemente ritoccati sono massima espressione della fotografia e quindi suo è metodo corretto, ma alla fine discorso è più complesso e come dice Matteo è la fotografia l'importante

user90373
avatar
inviato il 15 Febbraio 2017 ore 9:30

@ Matteo Fiorelli

E qua chiudo. Non ho mai detto che l'analogico è migliore, ho detto che è diverso, e vorrei fosse riconosciuto. Che il mondo fotografico la viva e pensi diversamente è fuori dubbio, ne ho avuta conferma, ma c'è libertà di pensarla diversamente, vedi mai che ....... Sorriso

avatarsenior
inviato il 15 Febbraio 2017 ore 10:07

Ok, è diverso.
Invece la foto che ci sta sopra? Cambia?

user14286
avatar
inviato il 15 Febbraio 2017 ore 13:02

A Veleno non rispondo perchè non capisco a cosa si riferisca, se a chi ha scritto il commento o a me.

rispondevo a te concordando con quanto scritto dall' altro utente.

avatarsenior
inviato il 15 Febbraio 2017 ore 16:20

La forma, oltre al contenuto, può anch'essa rivelare qualcosa dell'autore, non è "fuffa" è un modo di vedere ed interpretare, che sarà diverso per ognuno, quindi una forma andrebbe distinta da un'altra.


Il tuo discorso in sé non è certo sbagliato. Ma eviterei gli «assoluti».
Tanto per fare un esempio: La ragazza afgana di McCurry.
È stata scattata credo su Kodachrome, stampata in camera oscura probabilmente sia prima che dopo la pubblicazione su carta (o Cibachrome), pubblicata (stampata in offset) sul «National Geographic» dove è diventata famosa. Quella che si è vista nelle mostre recenti in Italia di McCurry è invece la scansione della diapositiva originale stampata su carta da un plotter Epson.
E non solo è cambiato il supporto, ma anche la dimensione.
Qual è la vera «Ragazza afgana»? Chi è il «vero» Steve McCurry?

avatarsenior
inviato il 01 Giugno 2020 ore 20:40

Io credo che il problema sia stato affrontato secondo prospettive eminentemente pratiche.

Uno studioso tedesco assai noto negli anni 30-50 Kurt Langbarth-Schlafschlecht, nel suo "Photographie zwischen Ikonographie und perzeptive Psychologie" Halle a.d. Saale, Knapp Verl., 1948, esponeva un interessante punto di vista, secondo il quale il negativo darebbe al fotografo il piacere del cacciatore che cattura la preda, mentre la stampa cartacea diviene l'atto finale di un totemismo riappropriativo mediante l'atto figurale, anche e soprattutto allorché l'elaborazione soggettiva, soprattutto nella stampa, superasse la resa oggettiva di ciò che fu fotografato.

avatarsenior
inviato il 02 Giugno 2020 ore 1:53

"letteralmente" credo che Ettore Perazzetta non abbia tutti i torti...
Così come non capisco l'ironia di fondo di chi scatta in digitale verso l'autore del post.

Tecnicamente credo che la FOTOGRAFIA (letterale) sia quella partorita da una sorgente di luce.
Ergo, una stampa inkjet non è una fotografia ma credo che (letteralmente) sia un'IMMAGINE.

Per consolare; anche chi scatta in digitale può realizzare fotografie (letterale)... basta sostituire l'inkjet con forme di stampa tipo Lambda etc. oppure con ingranditori che da file dgt stampano su carta argentica (De Vere et simila).

avatarsenior
inviato il 02 Giugno 2020 ore 17:58

Anche se è vecchio di tre anni il quesito posto da Niko_s è quanto mai attuale : qual'è la vera "ragazza afgana"? Chi è il vero Steve McCurry?
Beh direi che è facile rispondere: la vera ragazza afgana è quella immortalata sul fotogramma di Kodachrome: perché quella di oggi è una donna di più o meno 50 anni; mentre invece il vero Steve McCurry è anch'egli quello dei tempi delle diapositive Kodachrome: perché quello di oggi è solo un fotografo di maniera!

avatarsenior
inviato il 02 Giugno 2020 ore 18:52

Per consolare; anche chi scatta in digitale può realizzare fotografie (letterale)... basta sostituire l'inkjet con forme di stampa tipo Lambda etc. oppure con ingranditori che da file dgt stampano su carta argentica (De Vere et simila)

Sono curioso di sentire il parere di Ettore in merito, perché in realtà i suoi panegirici non sono orientati alla diversità tra luce e inchiostro, ma a combattere la postproduzione, dunque immagino anche quella dei preset in macchina, dove il fotografo... pardon... "immaginografo" non ci mette nulla di suo

avatarjunior
inviato il 03 Giugno 2020 ore 15:52

La stampa di un'immagine fotografica fuoriuscita da una stampante a getto d'inchiostro, pur avendo caratteristiche simili ad una fotografia ottenuta in camera oscura, non lo è a pieno titolo perchè basata sul principio della pittura e non sulla luce che impressiona un materiale fotosensibile. No luce, no foto.


Scopro solo adesso questa discussione in quanto citata dall'autore in altra più recente ("Argentica") e francamente trovo retorici il punto di partenza e la definizione che ne deriva in merito al termine "fotografia". Vediamo perché.

1) Il sistema delle arti è un sistema linguistico in continua trasformazione. Ogni singolo atto significante ridefinisce epistemologicamente l'intero sistema alterandone gli elementi costitutivi e i possibili confini; faccio presente che per correttezza più che di confini si dovrebbe parlare di aree di contatto e sovrapposizione tra sistemi diversi (tanto per capirsi con un esempio, i confini del colore giallo nei confronti del colore arancio sono sfumati e non chiaramente individuabili dipendendo dalla sensibilità cromatica di ciascun individuo e quindi avremo un'area giallo-arancio che fa da punto di passaggio fluido tra i due). Qualsiasi richiamo ad una "purezza originaria" è fuorviante perché sono le ibridazioni-variazioni a costituire l'asse storico di ogni sistema linguistico. Sarebbe come dire che un pittore è solo colui che usa i pennelli e i colori a olio: e le tecniche miste? e gli acrilici? e le tempere? e gli encausti? E di Pollock che ne facciamo? E di una delle figure chiave dell'arte contemporanea italiana come Claudio Parmiggiani che si considera -ed è a tutti gli effetti- un pittore pur usando il fuoco per lasciare traccia/forma delle cose? Non basta una formula a definire un sistema, né basta una somma dei singoli elementi a definirlo poiché ogni linguaggio non è semplicemente fatto di singoli elementi/segni/atti, ma da processi di significazione che decostruiscono e ricostruiscono continuamente l'episteme (il cosa è) del linguaggio stesso in nuove possibili forme di esistenza. Direi che una certa frequentazione della semiologia, da De Saussure a Fabbri potrebbe aiutare ad avere cognizione della complessità tecno-formale di ogni linguaggio. Inutile quindi soffermarsi ad una semplice somma di addendi mancando uno dei quali la fotografia non è.

2) Il buon Niepce nel 1826 coniò per la sua famosa immagine che ha dato origine a tutta la storia il termine héliographie ossia "segno prodotto dal sole" e se noi prendessimo rigidamente a modello quell'iniziale atto linguistico dovremmo considerare come fotografia soltanto immagini a rilievo (bitume di Giudea su peltro), in copia unica e senza alcuna elaborazione/postproduzione. Aggiungerei che l' héliographie è un positivo diretto e quindi tutta la questione della stampa non c'entra assolutamente niente . Tutto quel che ne è seguito è ibridazione, innesto, isomorfismo. Quanto alla luce, le immagini su lastra, su pellicola e su file digitale hanno la stessa origine.

In ultimo, caro Ettore, permettimi una tiratina d'orecchi perché quando si affrontano questioni complesse è inutile giocare al mago Otelma menando il can per l'aia per un paio di pagine poiché l'oscurità voluta non è segno di complessità: porre sul tavolo il tema in oggetto senza indovinelli e allusioni è presupposto indispensabile ad una seria discussione.
L'ironia che hai suscitato -devo dire mirata e garbata- è frutto di una tua scelta.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.




RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me