| inviato il 04 Giugno 2020 ore 13:37
“ Caputo ..... L'ipotesi ardita è che la stampa sviluppate in camera oscura,non produca lo stesso effetto della fotografia caricata sul web visionata a monitor e non stampata. „
Più che un'ipotesi ardita credo trattasi di una ovvietà oserei dire sacrosanta ... non in termini qualitativi (non mi interessa disquisire su quale sia la migliore) ma proprio in termini visivi. Le differenze sono macroscopiche.
“ Si ipotizza inoltre che nel confronto diretto fra bianco e nero (analogico?) e bianco e nero con fotocamere digitale e software di conversione e stampante,visione e tatto possano rimandare ad altre sensazioni ... „
idem come sopra ...
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user90373 | inviato il 04 Giugno 2020 ore 16:26
“ @ Marco Palomar
ma insomma dopo tre anni e mezzo è stata trovata la soluzione al dilemma di Ettore? „
Si, grazie al cielo.
Ora avrei dell'altro che mi perplime, ma “ Errare humanum est, perseverare diabolicum; fili mi, erra sed culpam tuam semper declara. „ per cui ammetto già da ora mie eventuali colpe e sorvolo senza batter ciglia. |
user33434 | inviato il 04 Giugno 2020 ore 20:36
Ma si và, mi ci metto pure io . Ho intuito (non vado oltre purtroppo caro Ettore) quello che intende il Perazzetta e devo dire che non concordo, accetto tranquillamente il senso comune nel definire cosa è fotografia e quindi per me che sia stata catturata con una pinhole e la Harman o con uno smatphone con jpeg in camera non cambia nulla dal punto di vista della sua collocazione concettuale. Altrettanto dicasi per ciò che concerne la definizione di "una fotografia", che sia una stesa di pigmenti fatta da una stampante o un procedimento fotochimico si tratta pur sempre di una stampa, sta ad ognuno di noi poi valutare, in base al valore che le attribuiamo e alle proprietà e qualità intrinseche di un determinato processo, quale tipo di stampa ci piace e quale no. Io ad esempio sono al vertice opposto rispetto a Schyter, le stampe inkjet mi piacciono ma non mi coinvolgono più che tanto. Quello che non riesco assolutamente a percepire è una limitazione tecnica in un metodo di ripresa rispetto all'altro, siamo ben lontani dal concedere l'onore delle armi. Quello della fotografia digitale non è un mondo venuto a soppiantarne un altro, escludendo ovviamente l'utilizzo di massa dove c'è stata una progressiva ma ormai totale sostituzione, ma semplicemente un altro mezzo con le sue peculiarità e le sue possibilità. |
| inviato il 04 Giugno 2020 ore 21:33
E bravo Mauro, ovviamente concordo. Tanto più che invece di alzare steccati sarebbe il caso di promuovere la stampa, qualsiasi essa sia, visto che siamo rimasti in tre gatti a ritenerla indispensabile.  |
| inviato il 05 Giugno 2020 ore 5:27
Il web inganna la stampa no. |
| inviato il 05 Giugno 2020 ore 8:17
Eh, sulla stampa sono pienamente d'accordo; al di là del fatto che possa ingannare più o meno del web  , il piacere di maneggiare qualcosa di "materico", di poterlo osservare quando voglio senza dover accendere un computer, persino durante un blackout elettrico di più giorni...
Ma soprattutto la stampa è un banco di prova più inflessibile e puntiglioso rispetto alle nostre abilità ed errori. Insomma, la stampa è un ottimo maestro; la soddisfazione che si prova nel superare il suo giudizio è impagabile.
Se proprio dovessi assegnare un punto di superiorità alla camera oscura sulla camera chiara, sarebbe su questo aspetto. |
| inviato il 05 Giugno 2020 ore 10:07
"Se proprio dovessi assegnare un punto di superiorità alla camera oscura sulla camera chiara, sarebbe su questo aspetto."...si possono fare stampe pessime o di ottimo livello sia in analogico che digitale...non cambia niente da un mio punto di vista idem per le immagini. Molti vengono dall'analogico ma non per questo tutti erano bravi in camera oscura così come oggi con il digitale. |
| inviato il 05 Giugno 2020 ore 10:07
La stampa ad inchiostri apre poi ad un universo di carte in puro cotone con textures, tonalità e grammature praticamente infinite. Si può ricorrere sia alla filiera artigianale con carte fatte ancora a mano o a meraviglie "industriali" come Hahnemühle (che per dirne una produce anche carte per la stampa al platino) recuperando quella matericità propria alle carte preparate dal fotografo; certo, chi lavora in camera oscura può farlo ancora oggi, ma lì dai tre gatti di cui sopra scendiamo allo zero virgola qualcosa. |
| inviato il 05 Giugno 2020 ore 11:13
Vincenzo, non ne facevo un discorso di qualità, intendevo solo dire che la camera oscura è indirizzata obbligatoriamente alla stampa, a differenza della post al computer |
| inviato il 05 Giugno 2020 ore 12:05
Verissimo, però penso che il digitale nasce in particolar modo per velocizzare e ottimizzare i procedimenti di stampa (almeno quelli per l'editoria) e la post al computer si fa da molti anni prima che nascessero le fotocamere digitali (evitando la scansione delle immagini) che poi man mano la tecnologia ha stravolto tutto è stata una conseguenza inevitabile. Diciamo che oggi il vero problema non è la qualità delle immagini
(cartacea o web poco importa) ma il contenuto. |
| inviato il 05 Giugno 2020 ore 13:43
Capita di collegarsi al web e vedere una serie di fotografie,alcune delle quali lasciano perplessi,tanto da far scivolare la questione del fotografico,rispetto la logicità del soggetto.
L'aquila caccia in gruppo e il merops apiaster cattura al volo la sua preda(che lo scatto non mancherà di cogliere) oppure sarebbe da verificare la presenza del pungiglione?
La finalità scientifica della fotografia che si contrappone a quella artistica, o per non dire documentaria,si è mescolata all'emozione,al presenzialismo,come divertimentificio, alla personalizzazione delle immagini e dei soggetti,che confluiscono in un grande mare di scatti e sequenze,da cui è difficile trarre distinzione.
Oltre le tecniche o i metodi di cui si dibatte alcune immagini ,riemergono dalle acque come se ci fosse un lavoro, che non è terminato con la forma delineata, finita, sviluppata o elaborata.Questa attività ,potrebbe essere considerata erroneamente come consuetudine per cosi' dire caratteriale,sociale e non rientrare nelle qualità tecniche artistiche, che nella buona foto o eccellente sarebbero facilmente rintracciabili. |
| inviato il 05 Giugno 2020 ore 22:07
Vincenzo, a dir la verità non è solo il contenuto ad essere carente/assente, ma anche la tecnica che sembra asservita ad una decultura generalizzata; si va da chi non corregge nemmeno una plateale dominante a chi, di ridondanza in ridondanza, produce dei veri baracconi figurali degni del kitsch più efferato. |
| inviato il 05 Giugno 2020 ore 22:54
Degas non posso darti torto e questo è uno dei motivi per cui la stampa è importante per correggere errori e poter migliorare la p.p anche con semplici interventi base. |
| inviato il 29 Giugno 2020 ore 23:22
Anni che non tornavo su questo sito, rileggo la prima conversazione con le notifiche.
Fa piacere vedere che non si è cambiati un minimo a livello di discorsi.
Sono quasi commosso. |
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