| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 9:26
Gli svedesi, ma non solo loro, hanno accettato l'idea che lo Stato sia diventato né più né meno un "fornitore di servizi" che deve stare alle regole del mercato tanto come chiunque altro. La regola, in questo caso, ha tre modi di lettura: se tu vuoi il servizio, devi pagarlo se tu paghi il servizio, devi ottenerlo se vuoi che ti paghino il servizio, devi fornirlo Per lo Stato italiano continua ad esistere sempre e solo il primo modo: ovvio che in un regime di "libero mercato" chi non ottiene più il servizio smetta anche di pagarlo! Il "libero mercato" funziona come quel famoso detto sulla bicicletta: l'hai voluta? E adesso pedala! Allora chiediamoci: chi ha voluto un rapporto Stato/cittadini basato su regole privatistiche e di libero mercato: i semplici cittadini o i governanti degli ultimi decenni? Mi pare questi ultimi! Quindi sono loro i primi che devono iniziare a pedalare. |
| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 9:34
un rapporto Stato/cittadini basato su regole privatistiche e di libero mercato se fosse veramente così, probabilmente ci sarebbero meno dipendenti pubblici che dopo aver timbrato il cartellino vanno in spiaggia oppure al bar. E' vero che si pagano tante tasse in relazione ai servizi, spesso scadenti, che si ricevono, ma questo dipende da una certa avversione degli italiani rispetto ai doveri, alle valutazioni e ai controlli. Adesso il Ministro Madia mette nero su bianco il licenziamento degli assenteisti .................. se penso a tutto quello che avevano detto a Brunetta (che come tutti, può stare più o meno simpatico) perché aveva osato parlare di "fannulloni" .................. SIAMO UN PAESE DI GRANDI IPOCRITI E DI RIDICOLI, BRAVI SOLO A RINCORRERE LE EMERGENZE SENZA CAVARE UN RAGNO DA UN BUCO CHE SIA UNO. |
| inviato il 20 Febbraio 2017 ore 9:57
“ E' la BCE che emette denaro e non è privatizzata, ma piuttosto indipendente dal potere politico „ Scusa, ma in che altro modo potrebbe essere indipendente dal potere politico se non come espressione di vertice del sistema delle banche centrali dei singoli paesi, che però sono state di fatto privatizzate (la Banca d'Italia già dagli anni '80)? Se non ricordo male, solo la Banca d'Inghilterra rimane pienamente nazionalizzata (anche se con una certa indipendenza in materia di politica monetaria, dal 1997), ed è questo, oltre al fatto di aver mantenuto una moneta nazionale, ad aver consentito la brexit, anche perché, proprio in virtù di queste due caratteristiche, la Banca d'Inghilterra non entrò mai nell'Eurosistema gestito dalla BCE. I bassi tassi d'interesse degli ultimi anni sono stati funzionali unicamente a impedire il fallimento delle numerose banche (tedesche in primis) coinvolte nei ben noti casini che, dai "bond argentini" in poi, hanno tartassato il mercato finanziario. Non a caso venivano tenuti bassi con la scusa "ufficiale" di cercare di stimolare la circolazione del denaro attraverso i prestiti, mentre invece le banche questi prestiti non li facevano: perché? E perché i richiami "ufficiali" della BCE erano sempre alla stregua di semplici ramanzine pro forma? Che poi lo Stato italiano continui a pensare di poter continuare a trarne vantaggio lui stesso, è solo la dimostrazione della miopia dei nostri politici che pensano che il sistema sia ancora quello di 40 anni fa. Non appena le banche si saranno riassestate, i tassi schizzeranno verso l'alto (con buona pace dei propositi dello Stato italiano); solo che, per fortuna o sfortuna staremo avedere, a rompere le uova nel paniere del sistema bancario c'è la fatica di rientrare degli interessi sui vecchi prestiti (che i risparmiatori non sono più in grado di versare), dei depositi andati in fumo con le speculazioni azzardate (che i medesimi risparmiatori non sono in grado di ridepositare) e altre simili amenità. |
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