| inviato il 04 Febbraio 2017 ore 17:37
Buongiorno a tutti, la domanda è semplice e vuole essere anche un po' una provocazione. Ma vale veramente la pena profilare monitor e fotocamera con prodotti anche costosetti come (x-rite i1Display Pro e ColorChecker Passport) se poi porto a stampare le foto dal negozio fotografico in città? Mi chiedo questo in quanto sono sull'orlo dell'acquisto di questi prodotti, occupandomi talvolta di pitturazione facciate. Mi trovo a dover fotografare delle facciate di edifici e poi dover applicare dei colori codificati da mazzette colori in post produzione. La fedeltà colore (matematica se così vogliamo chiamarla) farebbe comodo, ma poi sono certo che avendo monitor e fotocamera profilati, la stampa non esca comunque alterata? E se le immagini digitali le passo all'ipotetico cliente che non ha il monitor profilato? devo per forza di cose poi far vedere sul mio monitor il lavoro? Potrei trarne veramente beneficio dall'utilizzo di questi apparecchi di calibrazione e quindi avvicinarmi di più a una corrispondenza colore anche in stampa oppure se poi stampo fuori e/o passo i files via mail ai clienti non vale la pena? Attualmente opero fotografando nello stesso scatto del soggetto anche i colori della mazzetta e un cartoncino grigio per il bilanciamento del bianco e fare i campioni ma vorrei capire se potrei ricavare reali e importanti benefici con questi strumenti. Grazie e tutti quelli che sapranno consigliare e vorranno condividere la loro esperienza. |
| inviato il 04 Febbraio 2017 ore 19:47
La fotocamera non è indispensabile. Il monitor è molto utile. Anche se mandi in stampa fuori come fai a sistemare i colori se il monitor li visualizza sballati ? Certo se il cliente non ha il monitor calibrato vedrà i colori sbagliati ... però tu avrai fatto bene il tuo lavoro. Del resto se anche il tuo monitor non è calibrato sommi errori ad errori. |
| inviato il 04 Febbraio 2017 ore 23:03
E se poi il cliente ti fa causa perchè i colori non corrispondono? Se sei profilato, con una perizia puoi dimostrare che il cliente non ha saputo gestire la la tua foto. Però mi chiedo.... Ma tu hai profilato la parete (la carta) e te stesso (la stampante) ???? |
| inviato il 04 Febbraio 2017 ore 23:13
calibrare il display è un passaggio fondamentale e insindacabile. Purtroppo non essendo insegnato nei corsi e non essendo di dominio comune la cosa passa in cavalleria, ma se si fa fotografia digitale per hobby e soprattutto per lavoro è un operazione fondamentale per avere certezza che i colori e la loro luminosità siano uguali una volta trasposti su carta, al pari di avere una buona macchina o delle buone lenti questo passaggio contribuisce alla buona resa del lavoro, ovviamente devi avere però un monitor all'altezza perchè con il monitor dell'ipercoop non ci si possono aspettare miracoli anche da calibrato. Discorso clienti altri monitor: se tu parti da un monitor non calibrato e lo fai vedere su uno uguale partirai da una cosa sbagliata per arrivare ad una cosa sbagliata con quindi due possibili errori nel colore, mentre se parti da monitor calibrato il tuo prodotto sarà giusto e sicuramente sarà più aderente al reale rispetto al primo caso, se poi si considera che sarà uguale pure in stampa ecco lì che la cosa diventa essenziale e quei 150-200 euro di colorimetro non sono poi molti. Sulla calibrazione della macchina invece come consigliato si può anche soprassedere. |
| inviato il 05 Febbraio 2017 ore 0:21
Da quello che posso capire a te servirebbe sapere il colore esatto di un muro, più che avere il monitor profilato per fare fotoritocco. Campionare il colore di un oggetto con la fotocamera è una pessima idea; le fotocamere non sono strumenti di misura e i file RAW sono sempre trattati da profili che alterano ulteriormente il colore con una color correction. Se vuoi conoscere le coordinate esatte della tinta sul muro ti serve uno spettrofotometro. In vendita ci sono alcuni spettrofotometri o spettrocolorimetri spot anche piuttosto economici. Tipo questo: www.colorix.com/en/products/colorcatch-nano.html che pare anche molto buono |
| inviato il 05 Febbraio 2017 ore 11:24
Io uso un dell' inspiron 7720 con schermo da 17 pollici. Su questo portatile secondo voi posso lavorare bene ed ottenere un buon risultato con una sonda di calibrazione per lo schermo? Ho fatto alcune prove di stampa su due foto stesso soggetto solo due colori diversi delle pareti, stessa inquadratura e luce, per ogni foto dello stesso soggetto ho fatto tre esposizioni diverse partendo da una originale come scattata a salire della stessa quantità di incremento x ogni soggetto. Risultato, su una foto con soggetto scuro mi risultava che era più corrispondente al reale colore della mazzetta la foto sovraesposta di un +30 in Photoshop. Mentre la seconda foto con colore diverso avrei dovuto sottoesporla rispetto all'originale. A monitor vedevo perfettamente. Mi chiedo io.....possibile che su un colore veda necessità di sovraesporre e su un altro dovrei sottoesporre? Ho un po come l'impressione che non se ne venga a capo facilmente. Invece x quanto riguarda la corrispondenza colore sono abbastanza ok. Il mio problema maggiore e la luminosità in stampa. L'istogramma mi da ragione ed ben esposta la foto, a monitor ok e ho abbassato la luminosità come mi era stato consigliato tempo fa x avere un avvicinamento alla stampa ma poi ho sto fatto che alcuni colori sembrano e sono più chiari di altri in stampa. X i codici colore invece non ho necessita di capire una parete a che codice corrisponde, io ho il cliente che vuole trasformare la parete che ora e gialla in rossa x dire, mi dice il rosso che vuole io ho la mazzetta e faccio foto alla mazzetta nelle stesse condizioni di luce in cui si trova la parete cosi ho la possibilità di far vedere realmente a cosa corrisponde in quelle condizioni di luce il colore scelto. Ovviamente taro il bianco con un grigio medio x il bilanciamento. In questo modo x ora non ho avuto sorprese. Il mio interesse rivolto al cheker passeport era improntato a una situazione in cui dovessi fare una foto a un colore della mazzetta in luogo diverso e tempi diversi rispetto alla foto originale in modo da poter avere perlomeno certezza che il colore fotografato su mazzetta , su pc sia poi il medesimo. Non so se mi sono spiegato. Scusate la lungaggine Grazue a tutti. |
| inviato il 05 Febbraio 2017 ore 12:03
Il problema che dici della luminosità dei colori è dovuto al fatto che il monitor è retroilluminato, la carta no. Con la calibrazione potresti risolvere, ma per esperienza se inizi a smanettare troppo con la calibrazione su un portatile rischi poi di vedere male perchè il monitor del portatile non ha versatilità di uno fisso. |
| inviato il 05 Febbraio 2017 ore 12:17
Quindi in definitiva mi pare di capire che il calibratore abbia senso a patto di avere un monitor serio dedicato giusto? Invece il mio procedimento x campionare il colore dite che può funzionare? La stampa anche se non sempre al 100% mi darebbe ragione, a patto di imbroccare a doc la luminosità. Forse per lavori delicati e importanti e meglio andare in ore stampa x tarare al meglio la luminosità..... |
| inviato il 05 Febbraio 2017 ore 13:18
No in generale il calibratore ha sempre senso, anche con monitor scarsi, solo che ovviamente non bisogna aspettarsi miracoli. Per il metodo di campionamento passo la parola a persone più esperte di me, io sto attaccando questi argomenti per ora per la parte che mi interessa, ovvero per la parte fotografica specifica. |
| inviato il 05 Febbraio 2017 ore 13:37
Ok grazie mille ragazzi per le info. Quindi primo step un buon calibratore. Quello da me citato dovrebbe essere interessante che dite? Mi pare ci sia anche una versione non pro che costa meno. Vale la pena oppure meglio tagliare la testa al toro subito x la pro? |
| inviato il 05 Febbraio 2017 ore 13:40
io ho l'i1 e mi trovo bene, è uno dei migliori in commercio. io l'ho preso perchè lavoro con monitor dell che lo necessitano per la calibrazione HW. |
| inviato il 05 Febbraio 2017 ore 13:55
Se hai le mazzette colore e devi rifare il colore sulle facciate, la procedura è piuttosto semplice e non ti occorre niente, anche se avere un monitor calibrato è sempre meglio. Ogni mazzetta solitamente è già stata letta, su internet troverai la composizione in rgb/lab o addirittura in cmyk per i colori Pantone. Quindi a te basta verificare che la tinta che scegli abbia il gusto valore (lab) in Photoshop e sei a posto. |
| inviato il 05 Febbraio 2017 ore 14:02
Questa procedura mi e nuova. Come faccio di preciso? Ad esemplo per dirne una a caso se ho una mazzetta sikkens come faccio a trovare il valore rgb corretto? Mi pare interessante ed utile il metodo suggerito ma vorrei capirlo bene. Scusate l'ignoranza |
| inviato il 05 Febbraio 2017 ore 14:18
È la procedura che ti ha descritto Raamiel, solo che non hai bisogno dello spettrofotometro, perché i colori sono già stati letti dal produttore, discorso diverso se non c'è nessun riferimento, allora li ti occorre lo spettrofotometro, ma i prezzi sono ben diversi da un semplice colorimetro www.sikkens.it/colori/color_concept_5051 |
| inviato il 05 Febbraio 2017 ore 17:34
Ho provato a campionare i colori come mi avete detto e creare un file test con alcuni colori e loro relative schiariture/scuriture. Lo mando in stampa dal fotografo e vediamo cosa esce. A vedere così a video i colori sembrerebbero molto differenti da quelli campionati col mio metodo. Infatti la stessa casa produttrice dei colori avvisa con un messaggino che quei colori possono avere resa divergente dal reale. Vi aggiorno. Grazie a tutti. |
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