| inviato il 22 Luglio 2020 ore 20:05
@Leo79
Ti ringrazio ho proceduto ad eliminare direttamente i profili dalla cartella.
Il monitor è un DELL U2414H, non una ciofeca ma neanche lontanamente paragonabile ad uno professionale. In realtà adesso mi ci sto abituando. Comunque provo a calibrare anche 5000K.
La luminosità è un fattore indipendente dalla calibrazione? Nel senso...calibrando a 120cd/m2 ho dovuto settare una luminosità di 36 nelle impostazioni del monitor e per avere 90 cd/m2 devo settare a 24 circa. Quindi mi basta variare la luminosità nel pannello delle impostazioni del monitor senza stare a ricalibrare? I valori tanto sarebbero comunque quelli?
@Husqy
Io però non effettuo la stampa ma mi appoggerò ad un laboratorio.
@Michele
Io ho calibrato con SpyderXPro (penso sia analogo) ma mi sono un po' perso nella spiegazione dell'ICC, potresti essere più chiaro? Grazie.
Aiutatemi a fare chiarezza. Oggi, esportando una foto da lightroom e provandola a visualizzare sul TV lcd, ho notato che le tonalità sono più fredde e la luminosità decisamente superiore a quella mostrata sul monitor desktop. Quindi...facendo stampare la foto otterrò qualcosa di simile a quello che visualizzo sul desktop e non a quello che visualizzo sulla tv. Corretto?
Grazie a tutti. |
| inviato il 22 Luglio 2020 ore 20:30
Guarda la gestione del colore è una materia complessa e spesso genera confusione, quindi non ti complicare troppo la vita.
Se poi vuoi approfondire cerca i post di raamiel o di wazer qui su juza.
Il tuo monitor è un decente srgb, senza ×a e senza lode.
In termini maccaronici L a luminosità fa parte della “calibrazione” del monitor, tecnicamente dovresti ricalibrare il tutto se la modifichi ma non stare a complicarti troppo la vita su questo. Quindi se hai già calibrato e sai che a 24 sul tuo schermo equivale a 90 cd, non mi complicherei la vita a fare una nuova calibrazione per portare lo schermo a 120 ma aumenterei il cursore ai tuoi 36. Ti ripeto è sbagliato ma è la soluzione più semplice.
Altrimenti ci vorrebbe un monitor che gestisce al suo interno più profili che possono essere richiamati a monitor e anche a livello di sistema. |
| inviato il 22 Luglio 2020 ore 21:04
Il profilo ICC, letteralmente tradotto significa, (consorzio colore internazionale) se hai calibrato, il tuo monitor, lascia perdere tutto il resto che genera solo confusione, come ti dicevo all'atto dell'invio al laboratorio sul monitor del fotografo nella schermata vi è, standard, professionale, ICC.
se mandi standard i tuoi file passano da un correttore automatico, e può variare i colori o le sfumature,
se ivii professionale vi è un tecnico che le corregge a suo gradimento, se le invii profilo ICC, i file vanno direttamente nel computer e di lì alla stampa, e lì che serve la calibrazione del tuo monitor, per avere
le stesse sfumature che hai dato tu stesso ai tuoi file.
Avendo avuto la moglie e mio figlio maggiore che lavoravano nel laboratorio del mio paese del gruppo Rikorda con 4 stabilimenti che stampa per il nord Italia, e conosco il proprietario da circa 60 anni
so di cosa ti parlo, non complicarti la la vita con i numeri, prova così vedrai che sarai soddisfatto.
saluti. |
| inviato il 22 Luglio 2020 ore 21:15
Se manda il profilo icc del suo monitor come profilo di stampa...dubito che esca quello che vede a monitor. Probabilmente uscita fuori qualcosa di inguardabile. |
| inviato il 22 Luglio 2020 ore 21:27
Leo 79,
se ha calibrato il monitor con Spiderxpro ed è equivalente del mio color munki smile, può inviare
in profilo ICC ed avrà la foto perfetta come la vede a monitor.
Non so in base a quale conoscenza gli vai a confondere le idee, ti prego lascia perdere, che come già detto so di cosa parlo.
saluti. |
| inviato il 22 Luglio 2020 ore 21:52
Michele monitor e stampante sono due periferiche diverse.
Se "calibri il monitor” il profilo creato va installato nel pc a livello di sistema e vale solo per quel monitor;
La stampante è una periferica a se stante, anch'essa va ”calibrata”, quindi necessità creare un profilo per quella stampante, abbinato ad un tipo di carta e ad un certo tipo di inchiostro. Non puoi di certo usare il profilo del monitor e metterlo in quello della stampante e pretendere che stampi gli stessi colori che vedi a monitor. Poi se vuoi prova...per me puoi restare nella tua ignoranza.
Forse confondi l'utilizzare l'srgb come profilo più o meno universalmente accettato, dalla visualizzazione a monitor alla stampa per avere una certa corrispondenza e comunque anche questo lascia il tempo che trova. |
| inviato il 22 Luglio 2020 ore 23:21
Leo79
ma hai letto almeno ciò che ho scritto, rileggi e cerca di capire perché da come rispondi sei tu che vivi nella tua beata ignoranza.
saluti. |
| inviato il 23 Luglio 2020 ore 8:47
Michele ho letto quello che hai scritto.
Hai modificato i tuoi stessi post più volte, dato che non si capiva quello che avevi scritto lasciando intendere tutt'altra cosa. Ecco perché ti ho risposto in quel modo.
|
| inviato il 23 Luglio 2020 ore 8:52
“ @Husqy
Io però non effettuo la stampa ma mi appoggerò ad un laboratorio.
„ ok, infatti io non ti ho suggerito niente per calibrare la stampante, ma solo per profilare il monitor...
Tutti i valori che dai a monitor non hanno senso se non sai con che illuminazione stai visionando le stampe.
5000K non vengono mai usati, si imposta 5500 di solito per visionare le stampe sotto illuminante in D50, l'illuminante ha una sua intensità, ed è questa che poi ti dirà a quanto tenere il monitor in cd/m2.
“ come ti dicevo all'atto dell'invio al laboratorio sul monitor del fotografo nella schermata vi è, standard, professionale, ICC. „ queste sono impostazioni che ha il rip dello stampatore, ma non hanno niente a che vedere con la calibrazione del monitor, sono conversioni colore per adeguare l'immagine alla periferica di stampa.
Per dire, invio un immagine che ha un profilo sRGB, quando arriva alla stampa devo convertirla nello spazio colore della stampante, che può essere più o meno grande dell'sRGB, quindi si avrà un adattamento, che può essere fatto in modo automatico o manuale (corretto dall'operatore). |
| inviato il 23 Luglio 2020 ore 9:04
“ se ivii professionale vi è un tecnico che le corregge a suo gradimento, se le invii profilo ICC, i file vanno direttamente nel computer e di lì alla stampa, e lì che serve la calibrazione del tuo monitor, per avere
le stesse sfumature che hai dato tu stesso ai tuoi file. „
Quando scrivete dovete essere chiari, ai laboratori si manda sempre un file con uno spazio colore di lavoro standard: sRGB, Adobergb, Prophotorgb ( se parliamo di stampa fotografica in RGB ).
Il file per la stampa si "lavora" in questi spazi di lavoro sempre, anzi una volta che avremmo avuto il nostro profilo della periferica di stampa ( il profilo ICC per l'accoppiata carta/inchiostro ) si può, in un editor fotografico che sia in grado, fare la Color Correction nel profilo di destinazione a monitor ( perchè avere il profilo di stampa e mandare il file così com'è può non bastare ), ma lo spazio di lavoro sarà sempre uno di quelli prima menzionati ( sRGB, Adobergb, Prophotorgb ).
Per la luminosità, come già detto, conviene abbassarla a 80-120 cd/m2; dipende anche da tipo di schermo ( se lucido o opaco ).
Tutto questo deve essere fatto dopo aver profilato con uno spettrofotometro il monitor ( Spyder/Datacolor ).
N.B. Non è poi detto che i laboratori economici abbiano profili precisi, quelli si dovrebbero fare regolarmente con il conseguente blocco del flusso di lavoro. |
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