| inviato il 27 Agosto 2012 ore 20:29
Spero sia la sezione giusta... in caso spostate pure. Ultimamente mi diverte molto andare a caccia di ungulati. Utilizzo un binocolo (ora non ricordo la marca) 7x50, che avrà 20 se non 30 anni. Piuttosto massiccio e pesante. Lo uso per controllare gli spostamenti dei branchi, trovando il binocolo più comodo della reflex durante questa fase. Quando poi conosco le abitudini degli animali, mi avvicino e inizio a fare foto. Vorrei sapere se qualcuno di voi ha usato, per questi campi d'utilizzo, i recenti binocoli Canon con stabilizzatore. In particolare i vari 12x36, 15x50 e 18x50. Leggo pareri discordanti in rete e non vorrei buttare soldi per nulla. C'è da considerare che nel giro di pochi mesi sono passato da 7D + 70-200 II + 2xIII a 5D3 + 70-200 II. Quindi un terzo dei millimetri di prima. Ho notato però che non è un problema avvicinare cervi e stambecchi, le uniche difficoltà le trovo con i camosci. Il problema maggiore rimane comunque scovare gli animali, da cui l'idea di prendere un binocolo più performante. Voi cosa fareste a parità di prezzo? 18x50, 12x36 più duplicatore, oppure un 400/4.5 e tengo il vecchio 7x50? |
user9805 | inviato il 28 Agosto 2012 ore 15:29
Utilizzo con soddisfazione un vecchio nikon 8x nella caccia fotografica.Mi da' piu soddisfazione di guardare nel mirino della reflex .L immagine risulta piu tridimensionale luminosa e dettagliata .Faccio presente che ho una 1d3 e una 5d 2 con obiettivo 400 5,6 + extender . Secondo me l'abbinamento di un buon binocolo ha un suo perche' .Da non sottovalutare anche l immediatezza della visione |
| inviato il 28 Agosto 2012 ore 16:28
Ciao! io solitamente utilizzo con estrema soddisfazione un habicht swarovski 7x42 leggero e molto luminoso (ma non economico). Avevo usato in passato un bincolo più economico (non ricordo la marca) 12x50 che però secondo me dava troppo ingrandimento e poca luminosità. |
| inviato il 28 Agosto 2012 ore 16:41
Se l'obiettivo finale è comunque fare le foto non ha senso prediligere il binocolo ad un buon obiettivo quindi andrei dritto sul 400 5.6 che uso con soddisfazione. I binocoli di cui parli inoltre sono molto bui e con ingrandimenti esageratamente spinti, andrei piuttosto su un 10x42 o 10x50 |
| inviato il 28 Agosto 2012 ore 16:51
sul lato obiettivo, a parità di prezzo potresti valutare anche il 100-400. Per i camosci solitamente sono particolarmente attivi in questo periodo da qualche ora prima del tramonto e al mattino fino a qualche ora dopo l'alba (Parco Nazionale dello Stelvio) e sono generalmente oltre il limite del bosco. Un consiglio che posso darti per avvicinarti e di trovarti all'alba o al tramonto già sul posto. Buona luce e buona scarpinata |
| inviato il 28 Agosto 2012 ore 21:46
Grazie per le dritte. Ho avuto per quasi due anni 600mm equivalenti (7D + 400mm), quindi so cosa vuol dire. Però mi trovavo spesso a girare "a vuoto", senza trovare nulla. Vorrei iniziare a fare uscite più a colpo sicuro, quindi monitorando gli animali da casa/auto prima di decidere dove appostarmi. L'attuale 7x50 lo tengo. E' molto luminoso ma anche pesante e non molto spinto. Da qui l'idea di affiancargli un 12x almeno, magari stabilizzato. Sul 10x42 ho sentito solo parlar bene, mi riferivo ai due 15x50 e 18x50. Che molti giudicano troppo spinti e portano al limite lo stabilizzatore, che in alcuni casi crea qualche problemino. Questo ho letto. Attualmente l'idea è di puntare al più economico 12x36 e fare cassa per il 400/5.6. Però chiedevo qualche parere da chi ha provato questi modelli. |
| inviato il 29 Agosto 2012 ore 23:12
Grazie per la spiegazione, in questi giorni ho letto molto e mi ero documentato anche sulla questione della pupilla d'uscita, cosa che prima ignoravo. Credo che prenderò "l'economico" 12x36 IS per iniziare, la differenza andrà a far cassa per il 400mm. Oltre alla differenza di prezzo mi ispirano le dimensioni e il peso decisamente più contenuti rispetto al 15x50. Quindi più comodo da portare al collo per molte ore, che non è da sottovalutare. Se l'esperienza sarà positiva posso sempre rivendere e puntare a qualcosa di più performante. |
user11487 | inviato il 30 Agosto 2012 ore 10:23
Parlo di caccia fotografica in ambienti liberi e non su aree protette o riserve. Individuare la preda è la cosa primaria per me, poi l'avvicinamento, poi lo scatto, facile a dirsi difficile nel risultato, alla fine però molto gratificante. Per individuare le preda utilizzo uno spotting scope zoom 20-60x80 (posto una immagine) che posiziono sul cofano della macchina o sul sellino posteriore della bicicletta. Individuata la preda, inizia l'avvicinamento sempre sperando che la preda resti nella zona, per sicurezza con me ho sempre un piccolo binocolo tascabile economico che in diverse occasioni si è rilevato molto utile.
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| inviato il 30 Agosto 2012 ore 12:58
Non mi pare un accessorio agevole da portarsi appresso... |
user11487 | inviato il 30 Agosto 2012 ore 15:15
“ Non mi pare un accessorio agevole da portarsi appresso „ Forse l'immagine postata ingrandisce. Io mi trovo bene, anche perchè ha una custodia da portarsi a tracolla volendo. Ci ho provato con il binocolo ma a furia di guardare mi venivano le orbarole. Con i miei mezzi di trasporto non avevo problemi.

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| inviato il 30 Agosto 2012 ore 21:26
Avevo considerato anche io uno spotting scope, ma a quei livelli di ingradimento penso sia indispensabile il cavalletto. E portare dietro entrambi sarebbe un problema, avendo già la reflex e il tele. Certo che per osservazioni da postazioni fisse dev'essere molto comodo. Domani comunque mi consegnano il Canon stabilizzato. |
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