| inviato il 31 Gennaio 2017 ore 11:18
Da qualche tempo mi diverto di più con la mia nuova fiamma analogica (spotmatic) che con le due digitali che ho, sarà che sono hipster nell'anima e l'ho scoperto soltanto ora...
Fatto sta che sto facendo quale "rullo" sia a colori che in B/N, mi piacciono entrambe le cromie con una leggera preferenza per il colore.
Ora come ora li faccio sviluppare ad un laboratorio vicino a casa, uno dei pochi che ancora tratta la pellicola, ma i risultati dello sviluppo non mi convincono troppo. Li ho comparati con degli scatti fatti da mio padre negli anni 90 con la stessa pellicola (nessuna scaduta) e i suoi mi sembrano nettamente migliori come nitidezza, pulizia e colori.
Lui usava una yashica autofocus con obiettivi zoom sigma (35-70 e 70-210), io con la pentax spotmatic e il 55 1.8 dovrei ottenere teoricamente immagini almeno pari alle sue, invece così non è e mi ritrovo spesso con risultati davvero brutti in alcuni frangenti.
Con questa scusa vorrei provare a sviluppare da solo, di cosa ho bisogno? E' necessario avere una stanza completamente buia o si può usare qualche stratagemma? tutte le stanze in casa mia son fin troppo illuminate |
user90373 | inviato il 31 Gennaio 2017 ore 11:30
Per sviluppare servono una tank, i chimici (diversi per il B/N o Colore) acqua corrente per i lavaggi e buio totale almeno fino al momento dell'introduzione delle pellicole nella tank e chiusura della stessa. Esistono in commercio delle sacche a tenuta di luce che permettono di caricare le pellicole nella tank in luce ambiente, ma non le ho mai adoperate, per funzionare funzionano sicuramente.  |
| inviato il 31 Gennaio 2017 ore 11:51
“ E' necessario avere una stanza completamente buia o si può usare qualche stratagemma? „
Da ragazzino ricordo che chiudevo tutte le imposte, poi mi chiudevo dentro l'armadio in cameretta.
Ciao,
Virginio |
| inviato il 31 Gennaio 2017 ore 11:55
Buongiorno Matt46,
se vai sul sito ars imago trovi un kit completo per lo sviluppo delle pellicole B/N ad un costo abbordabilissimo. Il processo è molto semplice, da curare soprattutto la temperatura dei bagni, ma in internet credo tu possa trovare tutte le indicazioni possibili e immaginabili. Se è la prima volta che carichi una tank il mio consiglio è di fare qualche prova alla luce con un rullino scaduto e la spirale deve essere sempre ben asciutta. Io ho la fortuna di avere un locale camera oscura ma per caricare la spirale usavo comunque una sacca chiamata changing bag, dentro la quale si effettuavano le operazioni di caricamento della tank, poi tutto il resto del processo si effettua alla luce. Qualcuno tempo fa suggeriva di effettuare quest'ultima operazione oscurando una camera da letto ed effettuarla sotto le coperte. Potrebbe essere un'idea. Per il colore scatti con negativo o dia ?
Se ti serve altro fammi sapere.
Saluti.
Graziano. |
| inviato il 31 Gennaio 2017 ore 12:33
Domanda secca, per valutare l'opportunità di dedicarmi a provare a fare un po' di camera oscura in casa (ho uno ripostiglio perfetto per lo scopo): per andare sul pratico, quanto mi costerebbe in tutto fare sviluppo e stampa di una certa quantità di stampe 30x40? Diciamo: una cinquantina.
Lo chiedo perché non sono riuscito a farmi un'idea. Ci sono le pellicole, l'attrezzatura, i bagni, etc, ma non ho idea di quanti se ne debbano consumare e quale sia il range di prezzo.
Una misura a spanne eh, vorrei sapere se mi devo aspettare una spesa nell'ordine dei 100 o dei 1000€ euro. |
| inviato il 31 Gennaio 2017 ore 12:46
Buongiorno Max B.,
se devi comprare tutto, di una certa qualità e calcolando che, come mi sembra di capire, hai poca esperienza, sei più vicino ai mille €. Poi la tua domanda è un poco generica. Quanti rullini pensi di utilizzare per avere buoni negativi per stampare 50 30X40, per esempio ? Parliamo di B/N o colore ? Con che cosa scatteresti a pellicola ? Per ogni sviluppo di rullino sui fogli illustrativi hai le quantità necessarie, per cui puoi calcolare un costo, per i costi della carta trovi tutto in internet, per cui puoi cominciare a farti un'idea.
Saluti.
Graziano.
Saluti.
Graziano. |
| inviato il 31 Gennaio 2017 ore 13:10
Eh sì che è generica, io casco dal pero 
Provo a rispondere alle tue domande, non per sollecitarti ad essere più preciso (già la tua gentile risposta mi da un'idea sufficiente) ma perché aiuta anche me a prendere le misure.
- Quanti rullini per tirar fuori 50 stampe? Mi sono già abituato a scattare il minimo indispensabile, quindi diciamo una foto sì una no: 3 rullini da 36, ISO 400.
- Pellicola negativa in B/N
- Scatterei con una EOS 620 che ho già, probabilmente accoppiata ad uno dei tre fissi suoi coetanei: 24mm, 28mm, 50mm. Ma potrei anche decidere di prendermi una vecchia analogica MF, tipo Canon AE o Yashica, che si trovano tra i 50 ed i 100€ già complete di lenti.
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| inviato il 31 Gennaio 2017 ore 13:21
grazie a tutti per le risposte! l'acquisto di un kit completo penso sia la cosa migliore per iniziare
@mb339 parli del kit da 65€? ad occhio e croce quanti rullini potrei sviluppare con quel kit?
trovata anche la changing bag, alla fine tra kit, changing bag, vari rullini in bianco e nero con 100€ me la cavo |
| inviato il 31 Gennaio 2017 ore 14:38
Buongiorno Matt46,
per me si può iniziare con quello da 43,90 che tra l'altro include un rullino esposto per effettuare le prove di caricamento della spirale alla luce, forse l'operazione che all'inizio sembra essere la più ostica. Con questo kit puoi sviluppare, come da descrizione, 5 rullini, questo significa che i chimici sono sufficienti, appunto, per lo sviluppo di 5 pellicole. Poi ti occorre un timer ed una caraffa graduata. Su ogni spirale si inserisce un rullino, per cui puoi sviluppare contemporaneamente due rullini nella stessa tank. Un altro parametro importante, oltre al tempo, è la temperatura, che deve essere costante a 20 gradi. Per l'acqua sarebbe meglio usare quella distillata. Se proseguirai con la passione poi dovrai comprare solo i chimici, sviluppo e fissaggio. L'imbibente non è altro che un tensioattivo, per cui alla fine dell'ultimo lavaggio basta riempire la tank di acqua e versare qualche goccia di prodotto per lavare i piatti ed agitare, in modo che l'accqua scivoli via dalla pellicola. E' tutto più semplice a dirsi che a farsi. Se ti serve altro sono qua.
Saluti.
Graziano. |
| inviato il 31 Gennaio 2017 ore 16:27
Buongiorno Max B.
Facciamo quattro conticini, che puoi verificare anche sul sito ars imago:
4 rullini di Ilford HP5 400 ASA = € 22.
5 pacchi di fogli carta politenata lucida Ilford = € 125
1 lt. sviluppo per carta Ilford = € 15,90
1 lt. fissaggio carta/pellicola Ilford = € 12,30
1 liquido arresto carta/pellicola Ilford = € 10,50
1 kit sviluppo negativi = € 43,90 ( il kit contiene liquidi per sviluppo per 5 rullini )
1 Timer = € 95 si può utilizzare un orologio, ma se hai intenzione di stampare ti servirà da attaccare al'ingranditore
1 caraffa da 1 lt. = € 2
La carta indicata è multigrade, per cui seervono i filtri da inserire nell'ingranditore = € 34
Opzionali: un filtro per l'acqua od utilizzo di acqua distillata almeno per i bagni di sviluppo del negativo. Un pacco di carta da 10 fogli piccolo formato per le prove = € 10
Totale, se non dimentico nulla: € 370,6
Tutto materiale nuovo. Poi serve tutto il resto del materiale per la stampa, a cominciare dall'ingranditore ed il suo obiettivo e gli attrezzi di contorno. Mi sembra di capire che sei in provincia di Milano, per cui se ti servono altre dritte od indirizzi dove trovare materiale di consumo che attrezzatura per la camera oscura fammelo sapere.
Saluti.
Graziano.
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| inviato il 31 Gennaio 2017 ore 16:44
5 pacchi per cinquanta stampe li vedo molto molto ottimistici, secondo me ne servirebbero almeno 6 considerando i provini, inoltre se uno non ha mai stampato prima tenendo conto di errori o prove anche sette non sarebbe male.
come carta comunque ultimamente sto usando la foma multigrade sia glossy che matt e devo dire che il risultato è ragionevolmente buono a quasi la metà del costo di una parigrado ilford.
(unica accortezza usare eclusivamente luce rossa invece che la giallo/verde che si può usare con molte ilford)
per quanto riguarda lo sviluppo si può tranquillamente fare in una stanza in penombra buttando sul tavolo un feltro nero spesso e infilandoci sotto le mani, la comodità di una vera camera oscura è impagabile però.
un altro attrezzo che è secondo me quasi indispensabile è una buona taglierina per preparare i provini e rifilare le foto stampate, non costano pochissimo quelle buone ma fanno molto comodo.
questo per il B&N, per quanto riguarda il colore se fai dia bene o male il procedimento è identico a quello del B&N, se invece vuoi fare negativi la faccenda si complica notevolmente e per ottenere risultati accettabili serve un bel po di pratica e di attrezzatura (in primis una vasca termostatata) |
| inviato il 31 Gennaio 2017 ore 17:13
Buongiorno Enrico C
infatti ho suggerito di comprare un pacco di carta di formato più piccolo per i provini, tagliandoli anche in striscia. Per la scelta della carta è chiaro che si può risparmiare scegliendo altre marche ma sono nato ilfordista e conoscendo bene il prodotto continuo con quello. Penso che sia meglio comunque, per non rischiare nulla, oscurare il più possibile una stanza, ma mi sembra di capire che Max ha a disposizione un ripostiglio facile da oscurare. Anche la taglierina è un attrezzo utile, ed allora dobbiamo aggiungere, per la stampa, provinatore, marginatore, focometro, compressore d'aria, apparecchio per eliminare l'elettricità statica, bacinelle, pinze per la carta, luci di sicurezza, analizzatore luce, luci di sicurezza etc., oltre ad un buon ingranditore ed un buonissimo obiettivo ed altri ammenicoli vari, ma allora i costi salgono notevolmente. Per il colore ho sempre stampato cibachrome con soddisfazione, anche se il processo era leggermente macchinoso, nel senso che il risultato finale non era molto controllabile e si verificava solo dopo aver estratto la carta dal drum motorizzato. Ricordo che Agfa aveva presentato sul mercato un prodotto per stampa da dia molto semplice, l'ho provato ed il risultato fu buono, ma poi sparì dal mercato. Fortunatamente ho la vasca termostata in un locale ampio attrezzato solo per la camera oscura, con tre ingranditori di cui uno a colori.
Saluti.
Graziano. |
| inviato il 31 Gennaio 2017 ore 17:57
io sono sempre stato dell'idea che visto che la carta è prodotta in lotti e per quanto sia controllata la produzione ci sono piccole differenze tra pacchi diversi della stessa carta, se voglio la massima precisione durante la provinatura uso un foglio della stessa carta, presa dallo stesso pacco di quella che poi userò per la stampa finale, in questo modo non introduco variabili legate alla carta.
per quanto riguarda l'attrezzatura bacinelle pinze e luci di sicurezza e un ingranditore funzionante pensavo fossero sottointese visto che senza quelle è impossibile stampare alcun che e poi ingranditore a parte è roba abbastanza economica.
il provinatore ne ho uno che mi avevano regalato, non l'ho mai usato, intanto perchè con un po d'occhio le foto le si può tranquillamente valutare dal negativo e poi comunque trovo molto più comodo usare una piccola lastra di vetro per schiacciare la pellicola sulla carta, idem i marginatori, che si possono benissimo fare con dei cartoncini.
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| inviato il 31 Gennaio 2017 ore 18:10
Buonasera Enrico,
concordo con te sulle piccole differenze che possono esistere tra lotti di produzione diversa ed anch'io utilizzo lo stesso sistema, ma non volevo complicare le cose ad un principiante. Il provinatore è comodo per stampare su un foglio un intero rullino ai fini dell'archiviazione, in modo da trovare subito nel raccoglitore il foglio di pergamino che cerchi. Poi è chiaro che si analizza direttamente il negativo. Va bene la lastra, ma il provinatore aveva il vantaggio di inserire i negativi in una specie di fessura e tenerli quindi ben tesi. Per il marginatore si può utilizzare il tuo metodo per stampe di piccolo formato, ma per stampe più grandi per me è indispensabile. Qui stiamo dando dei consigli a dei, mi sembra di capire, principianti, per cui, secondo me, è meglio metterli da subito di fronte a quello che li aspetta se la " malattia " si aggrava.
Saluti.
Graziano. |
| inviato il 31 Gennaio 2017 ore 20:25
Ciao Graziano
Grazie per la lista della spesa già compilata, non chiedevo tanto, ma mi hai fatto risparmiare un sacco di tempo. Mi sono fatto un'idea, quando deciderò ti farò un fischio per reperire il materiale nei posti giusti in zona Milano. Intanto seguo con interesse. |
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