| inviato il 18 Luglio 2017 ore 17:24
“ È anche per me territorio inesplorato questo figurati, però ho preso davvero il minimo indispensabile per star fuori 2 giorni, tutta roba tecnica poco ingombrante, sacco a pelo (dormiamo in bivacco), 4lt di acqua, solo barrette e 2 panini... E sono quasi a tappo „
Arturo certo che le Alpi Cozie sono un pelo diverse dall'Appennino ToscoEmiliano e dalle Dolomiti.
Giusto per curiosità cosa hai infilato nello zaino? |
| inviato il 18 Luglio 2017 ore 19:43
1 calzamaglia termica
1 pantalone lungo tecnico
1 maglietta tecnica di ricambio
1 pile comprimibile
1 maglia di media pesantezza termica manica lunga
1 paio di calze di ricambio
1 shell goretex
1 cuffia
1 buff
1 asciugamani microfibra
1 coltello
Ghette
Bacchette
Macchina + obiettivo
Treppiede agganciato fuori
4 lt acqua
2 panini con mortazza
6 barrette
Tachipirina, Oki, dissenten 
Abbiamo trovato molto vento (gelido), e ho usato ogni cosa, la tachipirina mi ha salvato in corner dato che sabato sera arrivati in bivacco avevo febbre alta. Per fortuna anche se alla prima esperienza ero ben attrezzato
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| inviato il 18 Luglio 2017 ore 20:19
ciao FrancescoZani83
la mia esperienza in fatto di "zaini,montagna e fotografia" è sempre stata articolata.
anche io inizialmente avevo valutato gli f-stop ma oltre al prezzo elevato dopo averlo visto e valutato in negozio ho lasciato perdere.
Sono bel fatti e c'è quasi tutto quello che serve ma per per quanto mi riguarda lo spazio dedicato al materiale non fotografico è veramente poco.
Può andar bene per una 2 giorni dormendo in rifugio o qualche bivacco ben attrezzato ma se devi fare il classico trekking di 4, 5 giorni in autonomia beh per le mie esigenze non va bene.
Ho fatto un tratto delll'alta via n 2 in val d'Aosta , partendo da Pont val Savaranche e arrivando in val Grisenche dormendo nei rifugi poi il giro del parco alpi Cozie in Piemonte dormendo sempre in rifugio.
il primo più impegnativo per quota e presenza di neve ( ramponi e picca obbligatori) il secondo piu facile, beh nonostante non avessimo l'occorrente per dormire in tenda lo zaino era comunque pesantuccio.
poi ovviamente dipende da quanto si è allenati anzi direi che la cosa è fondamentale altrimenti si patisce molto e invece di fare foto lungo il cammino non si vede l'ora di arrivare.
il succo è che per stare molto in giro ho preso zaini (ora ne ho vari tipi e litraggi ) specifici sia per alpinismo che da trekking dove la comodità di trasporto è molto elevata e lo spazio abbonda.
reflex e ,al massimo, 2 obiettivi nelle custodie di neoprene.
ovvio che per giri corti dove ,in caso di emergenza, in 20 minuti sei in un paesino è diverso e allora si può ridurre tutto al minimo e avere più materiale fotografico.
ciao e buone escursioni 
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| inviato il 19 Luglio 2017 ore 11:09
Ciao Arturo,
Grazie per l'elenco, beh diciamo che il 75 litri era ben sovradimensionato, ma meglio avere un po' di spazio in più soprattutto se non da fastidio girare con zaini grandi e pesanti. |
| inviato il 19 Luglio 2017 ore 11:47
Figurati nessun problema
Dei 75l, ne avro' riempiti 50/55, spazio sopra ne avevo ancora molto
Tante alternative non ne avevo perchè me lo hanno prestato, ma dopo questa esperienza ho capito che lo zaino deve essere il più compatto possibile e senza spazi vuoti... sul difficile avere oggetti che si muovono a destra e sinistra può anche far sbilanciare con brutte conseguenze.
Ma questa è solo la mia esperienza |
| inviato il 19 Luglio 2017 ore 13:07
Esatto Arturo, io ho diversi zaini il più grande è un 36 litri e riesco a gestire tranquillamente due notti estive in dolomiti in autonomia, o due notti invernali in dolomiti appoggiandomi a bivacchi.
P.S.
Secondo me ne hai usati meno di 30 |
| inviato il 19 Luglio 2017 ore 13:42
Il problema più grosso per me è stato il trasporto dell'acqua, ma li dipende da persona a persona. Ho bevuto il culo della borraccia arrivato alla macchina, giusto giusto 
Valuterò con cura cosa prendere, dato che mi è piaciuta molto come esperienza e sicuramente la rifarò... In giornata però stavolta 
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user12181 | inviato il 19 Luglio 2017 ore 14:34
In verità la soluzione tradizionale, antica, per i fotografi di montagna, ma non solo, sarebbe un animale da soma. Senza ricorrere al mulo, basterebbe un asino anche piccolo. Non sto scherzando. Capisco che non è una soluzione per il turismo moderno e che richiede esperienza con questi animali, io comunque ogni tanto mi sorprendo a pensarci... |
| inviato il 19 Luglio 2017 ore 15:44
Ringrazio nuovamente tutti per gli animati e interessanti interventi. Andando nel dettaglio:
@Astore71, mi trovi d'accordo al 100%, infatti mi autoquoto:
“ probabilmente, in futuro mi prenderò anche uno zaino tipo Aircontact in cui ci metterò la ICU, per le giornate in cui il trekking sarà decisamente impegnativo. „
E ancora
“ erto, il mio vecchio Deuter Futura con schienale Aircomfort è tutt'altra cosa „
E per concludere
“ pazio con questa ICU ne avanza (non troppo), soprattuto sfruttando fissaggi esterni e tasche potrebbe essere sufficiente, ma ho qualche dubbio. Per quello lasciavo la porta aperta ad un futuro acquisto di Aircontact 55+10, oppure (riempiendo un nuovo porcellino!!) F-Stop Sukha „
Come ho detto, la scelta è caduta su questo F-Stop perchè è adatto ad essere portato come bagaglio a mano in aereo (domani avrò la conferma!), mentre i Deuter Aircontact che avevo adocchiato no, troppo alti.
“ ovvio che per giri corti dove ,in caso di emergenza, in 20 minuti sei in un paesino è diverso e allora si può ridurre tutto al minimo e avere più materiale fotografico. „
Qui si vede bene che hai inquadrato al 100% il mio discorso.
“ ciao e buone escursioni „
Che dire se non grazie altrettanto?
@Murmunto
In effetti il discorso che fai può sembrare quasi scherzoso, ma che male ci sarebbe? Dopotutto un simpatico mulo (caricato nemmeno troppo) è quanto di più ecocompatibile ci possa essere, inoltre la compagni di un animale è sempre piacevole. Mi fai venire in mente mio nonno che, durante la II guerra mondiale, era arruolato nella cosidetta fanteria someggiata...Si occupavano proprio di trasporto con muli!
Arturo
“ Il problema più grosso per me è stato il trasporto dell'acqua, ma li dipende da persona a persona. Ho bevuto il culo della borraccia arrivato alla macchina, giusto giusto „
Questo è un vero problema logistico, che di volta in volta va studiato a seconda del percorso. L'acqua, quiando non c'è in loco, è un grandissimo problema, perchè pesa un casino...
PS: grazie a tutti quanti voi questo tropic è giunto quasi a saturazione, appena si riempie mi occupo di aprire la seconda parte. Grazie di nuovo a tutti per gli interventi! |
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