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avatarsenior
inviato il 04 Gennaio 2017 ore 22:41

Il pensiero di Dan era già stato sdoganato decine di interventi fa
e mi sembra il pensiero di molti partecipanti alla discussione ;-)

user46920
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inviato il 04 Gennaio 2017 ore 22:54

Il pensiero di Dan era già stato sdoganato decine di interventi fa
e mi sembra il pensiero di molti partecipanti alla discussione ;-)

l'ho ri-raccolto pure io, tanto per confondere un po' le acque MrGreen ... siccome anch'io post-produco quasi tutte le mie riprese (e purtroppo per ora solo a livello grafico Cool)


;-)

user15476
avatar
inviato il 05 Gennaio 2017 ore 0:00

Strano che in un epoca così pratica non si discuta dell'utilità dell'immagine ma piuttosto della sua rispondenza al vero; che l'eventuale pregiudizio morale non sia basato sull'invidia? Sembra di vedere una specie di perversione etica quando si insiste sull'autenticità di un immagine. Chiunque inizia a produrre immagini arriva prima o poi, nella sua evoluzione, sulla soglia di un periodo aureo...ma per poterla oltrepassare è necessario liberarsi da questi pregiudizi. Il fotoritocco contribuisce all'utilità della Fotografia.

avatarsenior
inviato il 05 Gennaio 2017 ore 0:10

Appoggio il tuo intervento, Marameo.
Inoltre vorrei che tanti utenti fotografi scoprissero quante cose si imparano, fotograficamente parlando, nel ritoccare, bilanciare, correggere...(chiamiamola come vogliamo)....una foto dopo l'altra.
Io credo che sia più probabile cominciare il proprio percorso col correggere, per poi arrivare al punto di non averne più bisogno e nemmeno il desiderio, piuttosto che il contrario.

avatarsenior
inviato il 05 Gennaio 2017 ore 0:54

Strano che in un epoca così pratica non si discuta dell'utilità dell'immagine ma piuttosto della sua rispondenza al vero; che l'eventuale pregiudizio morale non sia basato sull'invidia? Sembra di vedere una specie di perversione etica quando si insiste sull'autenticità di un immagine. Chiunque inizia a produrre immagini arriva prima o poi, nella sua evoluzione, sulla soglia di un periodo aureo...ma per poterla oltrepassare è necessario liberarsi da questi pregiudizi. Il fotoritocco contribuisce all'utilità della Fotografia.


Plauso

avatarsenior
inviato il 05 Gennaio 2017 ore 8:34

Io invece vorrei capire dove viene posto il limite del lecito da chi è contrario alla postproduzione.

Posto di non usare filtri creativi, il jpg della macchina è sempre accettabile? Anche quando imposto un bilanciamento del bianco che accentua i colori di una luce radente?
Un filtro polarizzatore davanti all'obiettivo per mettere nella foto una saturazione che i miei occhi non vedono è accettabile? E un'accentuazione della saturazione in PP?
Una foto infrarosso in b/n è ancora foto? E una foto infrarosso a colori?
Togliere il palo del divieto di balneazione in un paesaggio marino col timbro clone è sicuramente deprecabile? Ma togliere una macchia del cielo dovuta a sporcizia sul sensore è invece accettabile?
Raddrizzare l'orizzonte è un'operazione innocua? E il cropping? E nel cropping c'è differenza tra il rifilare e il trasformare, ad esempio, un ritratto ambientato in un primissimo piano? Posso serenamente croppare una foto in modo da spostare l'orizzonte dal centro al terzo superiore o dovrei pormi delle domande?
Trasformare una foto a colori in una in b/n è lecito?
È lecita la doppia esposizione in postproduzione? E quella direttamente su pellicola con una lomo?
Aprire le ombre o chiudere le altre luci in una foto è consentito? La stessa operazione eseguita solo su una parte del fotogramma ha un diverso valore?
Un HDR è accettabile? Sempre, mai o dipende dal grado dell'HDR stesso?
Falsificare i colori di una foto con un qualche filtro creativo trasforma la foto in qualcosa d'altro? E trasformare una foto scattata a colori in una in b/n ha lo stesso effetto?
Una foto rimane ancora tale se i colori sono falsificati in origine da un obiettivo poco prestante, come nella lomografia? E se i colori vengono saturati da un obiettivo molto prestante, come gli Zeiss? E se gli stessi effetti riesco a ottenerli postproducendo, cambia qualcosa?
E se la "normalità", lo "standard", la "fedeltà" nel passaggio da sensore a schermo-carta è fondamentale, come devo relazionarmi coi daltonici? Per quanto io mi sforzi a rappresentare fedelmente i colori, il loro cervello li postprodurrà sempre in maniera così incoerente che i miei sforzi saranno vanificati.

Ringrazio fin da ora chi avrà il buon cuore di farmi partecipe delle proprie convinzioni.

avatarsenior
inviato il 05 Gennaio 2017 ore 9:20

Potrebbe anche ritenersi illecito usare un super zoom, che permette di arrivare 'con lo sguardo' dove l'occhio umano non arriva, o un semplice filtro polarizzatore. MrGreen
Dai dai, che i tre topic stanno convergendo sullo stesso punto! ;-)

avatarsenior
inviato il 05 Gennaio 2017 ore 10:08

Fabio291067 ha espresso esattamente le mie perplessità; può darsi che non la vediamo allo stesso identico modo su quale sia il "limite" (ammesso che si riesca a definirlo) del lecito, ma, dal momento che lo scopo della fotografia è fondamentalmente quello di presentare ciò che abbiamo visto e/o interpretato a chi quella stessa cosa non l'ha vista con i propri occhi, c'è veramente tutta questa differenza "etica" tra i sotterfugi escogitati a monte dello scatto e quelli messi in atto dopo?

user14286
avatar
inviato il 05 Gennaio 2017 ore 10:47

sono venuto a vedere come ve la passate...MrGreen

avatarsenior
inviato il 05 Gennaio 2017 ore 11:06

Fabio291067 ha espresso correttamente il mio pensiero.
Cosa significa "fedele"?
Tralascio il pippolotto sullo sviluppo in macchina: qui la scienza non è democratica, e chi si ostina va ignorato.

Per me che sono affetto da lieve deuteranopia, il bilanciamento rosso-verde forse è diverso da chi non ne è affetto.
Consideriamo poi che ho anche, come molti daltonici (5-8% della popolazione), sono più sensibile agli UV.
Se voglio che il mio JPEG sia fedele per me, DEVO post produrre.
Questo fa sì che magari non sia fedele per un altro.

In questo caso, la fotografia è invece democratica: se ti va bene quello che é post prodotto dalla macchina, ok, altrimenti devi metterci le mani.

Potremmo parlare per giorni cercando di definire il confine tra fotografia e grafica, e, come per la ragione e il torto non si approverebbe a nulla.

Personalmente penso che il limite tra fotografia e grafica sia il buon gusto, cosa di cui noi italiani dovremmo essere forniti, purtroppo non sempre è così.
Aggiungerei che con buon gusto si intende anche il mantenere il soggetto/messaggio della foto.

Il tutto ovviamente con i dovuti distinguo nel caso di fotografia di documento e di reportage.

avatarsenior
inviato il 05 Gennaio 2017 ore 11:36

Io creerei altri due topics sull'argomento....
così, tanto per depistare un po' MrGreen

avatarsenior
inviato il 05 Gennaio 2017 ore 11:47

oppure, scattare in raw e postare la foto in raw senza toccare nulla

avatarsenior
inviato il 05 Gennaio 2017 ore 12:24

@Caneca
Ehehe. Non esiste un pensiero che non sia stato già formulato qui o in altri topic per più di 5/6 volte minimo. Gira e rigira tutti i pareri espressi variano tra loro solo per lo spostamento della punteggiatura.Sorriso
Qualche cosa coerente che possa essere detta, scompare in un mare di parole e soggettività con la speranza di essere obiettivi. L'unica cosa che però si nota, è i due modi diversi di vivere la fotografia da parte di chi post produce e chi no. I secondi la vivono da un punto di vista sentimentale. Dove il progresso sta distruggendo invece di aiutare o migliorare. Vedi digitale vs analogico. Vedi photoshop ecc ecc. Infatti molto spesso l'apertura di questi topic avviene da chi non utilizza la post o la utilizza in minima parte come leggero editing. Quanti altri topic clone si apriranno prima di capire che la fotografia oggi fa parte di un'era digitale nella quale a farne parte ci sono software che aiutano a migliorare le immagini? Anche la fotografia può essere bugliarda e non necessariamente perché è stata post prodotta al computer. Ma perché è stata post prodotta nel messaggio, nella creazione realizzata a puntino in pre scatto, con lo scopo di dare un'idea ben diversa da quello che invece era la realtà. Anche questa è post produzione? No. Questa per me è pre post produzione. Se la fotografia da maggior merito al messaggio più che alla tecnica, allora è più falsa una foto saturata con un paletto rimosso per l'estetica oppure le foto 'pilotate' per ottenere quel determinato scatto? Bambini con mitra o pistole. Modelle truccate a puntino per nascondere, velare difetti. Quante foto sono reali al 100% già alla fase di scatto. Anche foto di reportage possono diventare set studiati, per accentuare un messaggio. Quindi siamo sicuri che la post esista solo dal punto di vista tecnico digitale? Ma non credo proprio. La soluzione in parte potrebbe essere quella di vivere la propria fotografia in pace con se stessi con la coscienza pulita di come si trasmette un messaggio senza porsi troppe domande sul come e perché di altre foto. Ormai il come e il perché sono chiari a tutti. La fotografia è in una nuova era. Se migliore o peggiore è strettamente soggettivo. P.S. Tutto il papiello è chiaramente la mia personale visione dello stato attuale delle cose. Nessuna presunzione di verità nonostante le frasi affermative del discorso.Sorriso

avatarsenior
inviato il 05 Gennaio 2017 ore 12:45

Fire, il 'sentimentalismo' passa anche per il 'ritocco', oltre che per la purezza e naturalezza congenita, almeno secondo la mia esperienza personale, o limitrofa:
mio nipote, anni fa acquistò una camicia a righe (fondo bianco ghiaccio e righe celesti), che pagò meno rispetto al prezzo di cartellino perchè fallata (aveva un buchino sul fronte, accanto ad un bottone).
Mia madre gli cucì sopra una specie di fiocchetto/coccarda rosso/aranciato come toppa (hai presente il fiocchetto solidale per la lotta all'AIDS? Una cosa del genere), e quella camicia è diventata un capo unico che ho sempre invidiato a mio nipote.
Si parla tanto di sprechi (acqua, cibo, corrente elettrica, consumismo compulsivo...), e il fatto che la memoria di una SSD o una CF sia pressochè eterna (caricabile e scaricabile per milioni di cicli) non significa che milioni di foto debbano essere cestinate in virtù di una aplogia di purezza che stenta a stare in piedi, oggi, anno 2017, per im motivi che abbiamo straelencato qui, nauseabondamente, e in altre decine di discussioni similari. Le foto incompiute possono essere ricoverate.
Pensate, oggi si parla di accoglienza e tollernaza (riferito a cittadini migranti stranieri, ad omosessuali ecc...), quando vergognosamente esistono ancora pregiudizi e disparità di fatto nei confronti dei meridionali e dei capelloni!
Pazzesco, aggiungerei.
Credo in definitiva, che sia sempre e soltanto una priorità culturale, l'attribuzione di uno strumento ad uno scopo.
(non so se l'ho scritto giusto, ho tirato i dadi MrGreen)

avatarsenior
inviato il 05 Gennaio 2017 ore 12:57

vergognosamente esistono ancora pregiudizi e disparità di fatto nei confronti dei meridionali e dei capelloni!

Capisco ed è proprio così purtroppo.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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