| inviato il 23 Dicembre 2016 ore 22:53
Conosco, conosco, ne ho qualcuno anch'io Compatti e ottimi |
| inviato il 23 Dicembre 2016 ore 22:57
“ A proposito, che pile usi per far funzionare la tua F? „ uso delle normalissime pile da 1.5, ho visto che la lettura esposimetrica non è così distante dalla realtà, andrebbero quelle da 1.3v per la verità... ma sai.. x quanto la uso.. non mi sono neanche messo a cercarle.... |
| inviato il 23 Dicembre 2016 ore 23:09
sì, con la Nikon F si può fare: non aveva una elettronica evoluta e l'esposimetro può essere utilizzato con le pile di oggi da 1,5: non produce grossi errori e, soprattutto, non rovina i circuiti della reflex. In altri casi, per macchine più moderne non conviene troppo rischiare ed è necessario utilizzare o le Wein Cells, zinco-aria, oppure adattare le pile tipo Amplifon, più piccole, ma 1,4 v. |
| inviato il 24 Dicembre 2016 ore 9:01
Occhio ad usare batterie con la tensione sbagliata E a fidarvi dell'esposimetro. Le batterie al mercurio avevano due caratteristiche che i produttori sfruttavano: - La tensione di 1,35V (eh vabbè) - La costanza della tensione durante la scarica. Soprattutto il secondo fattore è molto, molto importante. Una batteria da 1,5V alcalina varia, e molto, la sua tensione man mano che si scarica. Una al mercurio, no. La tensione rimane (quasi) costante fino a scarica, dove questa crollava quasi improvvisamente. Un esposimetro tarato per batteria al mercurio, sfrutta questo fattore evitando ogni "controllo" della tensione o "trucchetto" per compensare una tensione variabile. Insomma, è progettato con in mente un'alimentazione a tensione costante, cosa che una batteria alcalina non fornisce. Secondo, la differenza di lettura NON è lineare né costante. In altre parole se in bassa luce il vostro esposimetro è starato di 1/2 stop, in luce piena potrebbe benissimo essere starato di 2 o 3 stop. Poi, man mano che la batteria alcalina si scarica, la "staratura" cambia a causa del variare della tensione. Insomma, non fate affidamento su esposimetri progettati per batterie al mercurio usati con batterie da 1,5v. |
| inviato il 24 Dicembre 2016 ore 9:12
Per le 1.5v è meglio usare le pile a ossido di argento, per le 1.35 ho trovato solo delle 1.4 zinco aria. Parlo di soluzioni economiche. Non sempre la pila moderna ha le dimensioni di quella al mercurio, nella mia spotmatic una duracel 1.5 ossido d argento per apparecchi acustici funziona perfettamente. Queste pile hanno una caratteristica di scarica quasi piatta |
| inviato il 24 Dicembre 2016 ore 12:02
se avete letto quanto ho scritto, esistono appunto le zinco aria, le Wein Cell: si trovano facilmente su internet (Amazon le vende purtroppo a 12,95 euro una singola pila e sostituisce una PX 625 ) e le aveva fino a poco tempo fa anche Il Fotoamatore che le inviava anche contrassegno: ne ho prese diverse da loro per il passato Il problema è che costano e si scaricano presto, appena aperte, anche se non in funzione. Si usano, allora, ma nei vari forum è stato detto milioni di volte ( e io spesso faccio così da anni), le pilette per apparecchi acustici tipo Amplifon che sono poco costose, hanno un voltaggio simile (1,4 contro 1,35), funzionano egregiamente e non danno grossi errori di misurazione, ma anche queste durano poco e sono più piccole e sottili per cui mi sono autocostruito ( ma c'è un mare di esempi su internet in quanto è un argomento dibattuto da anni) una specie di o-ring in plastica per adattarle nell'alloggiamento e uno spessorino con del lamierino di rame o un filo di rame avvolto su se stesso per ovviare al ridotto spessore delle pile. Per quanto riguarda l'utilizzo di pile da 1,5 sono noti i problemi e il diverso comportamento: un po' tutti i collezionisti, come dicevo anche in un intervento precedente, segnalano però che queste pile moderne, se utilizzate su apparecchi meno raffinati, spesso più datati, hanno una maggiore affidabilità rispetto all'utilizzo su macchine un po' più recenti. Si dice comunemente che questo è probabilmente dovuto ai circuiti meno raffinati e primitivi di questa reflex più vecchie, come nel caso della Nikon F del '68 (la FTn) dell'amico. Tra l'altro queste ultime ricevono meno danni dall'uso di pile non progettate per loro |
| inviato il 24 Dicembre 2016 ore 12:59
Per le Wein su Ebay, venditore italiano, 3 poco più di 20 euro. Dovrebbero durare circa 1 anno, si consiglia anche di porre del nastro sui buchi quando non sono utilizzate. |
| inviato il 24 Dicembre 2016 ore 16:58
le mie non sono mai durate un anno. Magari! A volte neanche due mesi e usandole poco. Tendono a scaricarsi anche non utilizzandole |
| inviato il 24 Dicembre 2016 ore 17:47
Claudio, ma le F2x che pile montano mi sembra quelle da 1,5 Ma nel web parlano di circa 1 anno, si lo so che si scaricano anche a riposo per cui alcuni suggeriscono l'utilizzo del nastro. |
| inviato il 24 Dicembre 2016 ore 18:23
Salute, complimenti per la collezione |
| inviato il 24 Dicembre 2016 ore 18:28
Grazie! Spero di trovare il tempo per aggiungere qualche spiegazione e dato tecnico. Saluti, Roberto |
| inviato il 24 Dicembre 2016 ore 18:29
complimenti Skylab |
| inviato il 24 Dicembre 2016 ore 19:03
Congratulazioni skylab, riesci ad usarle? Io ne ho meno di 10 e a rotazione ci metto un rullino è più forte di me |
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