| inviato il 17 Dicembre 2016 ore 18:31
penso che essere ricchi non sia indispensabile,ma aiuta molto.quelli che dicono che le foto belle si possono fare anche vicino a casa e' in parte una fesseria,perche' le fotografie fatte in luoghi lontani o caratteristici hanno qualcosa in piu'.io posso tornare in val do'rcia varie volte in un anno ad un costo accessibile,per trovare la luce giusta.ma quante volte puoi tornare in norvegia,islanda per trovare la luce giusta.juza ha trovato una settimana di nuvole,per carita' sono foto belle piu' per i posti che per la luce trovata,ma quante volte ci potra' tornare.ho conosciute persone che hanno smesso di fotografare perche' e'un hobby costoso.concordo in pieno..dovremmo solo cercare di spendere meno in attrezzature fotografiche e utilizzare i fondi per i viaggi.pero' anche qui c'e' un grosso problema:bisogna fare viaggi con gente che mangia,come te, fotografia quasi tutti i giorni.se vai con persone che non condividino il tuo hobby farai molta fatica a trovare tempi per fare buone fotografie.se avessi molti soldi fare molti piu' viaggi"fotografici senza famiglia" ,ma solo con amici fotografi e sono sicuro che le mie foto sarebbero molto migliori di quelle che faccio nelle mie zone limitrofe.spesso,anche se qualcuno la pensa diversamente conta molto il luogo,se poi trovi la luce giusta.e se non la trovi e hai i soldi ci puoi tornare |
| inviato il 17 Dicembre 2016 ore 18:35
“ Domanda provocatoria: Ma per fare belle foto bisogna essere ricchi? „
Mia modesta opinione?
No.
I grandi maestri della fotografia ne sono la prova. Con una fotocamera regalata ed un 35mm facevano faville in giro per il mondo e avevano quattro spiccioli in tasca. I maestri sono quelli che portano la fotocamera sempre al collo, pronti a scattare in ogni momento. Più che una passione, per loro sembra una missione...
Anche loro non sono nati imparati, hanno impiegato anni per diventare maestri.
È vero che i maestri sono talenti rari, tuttavia mi sembra di capire che le persone che diventano brave e riescono quindi a fare belle foto, sono quelle che amano scattare sempre, dovunque, vogliono sperimentare, cogliere l'attimo senza pensare al come. Una foto veramente bella è raramente frutto della fortuna, ma il frutto di esperienza maturata in anni di esercizio.
Vedendo interviste e leggendo articoli vari, una cosa mi balza all'attenzione: il fotografo veramente bravo, solo dopo anni di esperienza trova in una o due ottiche il proprio mezzo espressivo. Il resto è puro esercizio creativo. Il bello non lo cercano, lo trovano così anche per caso.
Stare a casa a studiare la tecnica, pensare alle foto, o vederle sui libri non basta: bisogna uscire e scattare, scattare, scattare. Per anni. Il bello lo si trova facendo questo. Credo che il vero patrimonio stia nel tempo e nella pazienza.
Ora si cerca tutto subito e l'attenzione si sposta sui mezzi per accelerare questa ricerca. |
| inviato il 17 Dicembre 2016 ore 18:45
si,bisogna essere ricchi,se poi si vogliono fare test...molto ricchi.. |
| inviato il 17 Dicembre 2016 ore 18:56
set3 il tuo esempio vale solo per un certo tipo di fotografia,prova andare in islanda con 2 spicci e un 35mm pronto a scattare ad ogni momento per fare paesaggi oppure fare ritratti in africa o india sempre con 2 spicci e sempre con il 35mm.se tu guardi attentamente molti fotografi divenuti anche famosi,hanno iniziato grazie alle loro possibilita' economiche,ma anche grazie alla loro disponibilita' di tempo non solo di denaro.un fotografo abbastanza famoso,italiano,che adesso mi sfugge il nome,in intervesta ha dichiarato che lui ha potuto iniziare la professione di fotografo grazie al fatto che aveva disponibilita' economiche(era un professore)e il tempo per fotografare(quasi 3 mesi di ferie ogni anno).se fosse stato un dipendente che faceva 8 ore al giorno magari x 6 giorni alla settimana a 1200 euro al mese non sarebbe mai diventato quello che diventato.i soldi non servono se hai un grosso talento,ma se lo devi coltivare con gli anni servono eccome e serve tanto tempo che magari non potrai mai avere. |
| inviato il 17 Dicembre 2016 ore 19:14
Così ad esempio, una riflessione:
Peter Link ha venduto una foto ("Phantom") per 6,5 milioni di dollari scattata in una cava sotterranea di un canyon nel deserto in Arizona.
Ha avuto l'idea, ma anche il c..o che la polvere gettata dagli assistenti nel momento giusto assumesse quelle sembianze, e un pazzo miliardario che forse voleva dimostrare l'esistenza dei fantasmi e ha sborsato una follia.
Ma quanto gli sarà comunque costato quello scatto?
Un mio amico è stato in quelle zone (un viaggio di due settimane, costato circa 8.000 euro) e ha portato a casa foto banali.
Magari con altra attrezzatura e altri mezzi (assistente, sherpa per le luci ecc., molto tempo) avrebbe fatto di più.
Non è detto, ma magari si, anche se comunque sarebbe stata una scoppiazzatura.
In definitiva, basta il talento????
Molti dubbi |
user39791 | inviato il 17 Dicembre 2016 ore 19:19
Dipende dal tipo di foto che fai, se fai un paesaggio o un ritratto difficilmente un'attrezzatura costosissima porta vantaggi notevoli, se fai foto ad un gran premio di formula 1 è probabile che una reflex super pro e ottiche super pro facciano la differenza. In generale conta il manico, ma un'attrezzatura importante non guasta mai. L'importante è non pensare mai al fatto che (se ) le nostre foto fanno schifo è per colpa della nostra attrezzatura attuale. |
| inviato il 17 Dicembre 2016 ore 19:23
Se hai passione e talento in qualche modo ti affermi , non è ne il social ne i soldi che fanno il fotografo Tuttavia i soldi sono importantissimi per poter almeno sapere cosa vuoi fare. |
| inviato il 17 Dicembre 2016 ore 19:55
quoto il post di leone.
anche per me bisogna avere, solo, molto tempo a disposizione. prima sul campo e poi per la post-produzione.
con il tempo tutti si migliorano.
gli strumenti sono importanti ma meno di quello che il marketing ci voglia far credere.
|
| inviato il 17 Dicembre 2016 ore 20:28
“ Poi è anche una questione di tempo disponibile. Sono 30 anni che vorrei andare una settimana sul Bosforo in ottobre a vedere/fotografare la migrazione autunnale. Ma in ottobre mi sarà sempre difficilissimo finchè non smetto di lavorare/esseremarito/padre , perchè in questo periodo si concentrano lavoro e impegni familiari importanti da non permettere mai di poter mollare tutto „
Di questo argomento ne parlo spesso con qualche amico fotografo.
Io sono padre/marito e unica fonte di sostentamento della famiglia e dubito che due settimane in Finlandia o in Islanda riuscirei a farmele. Prima di tutto perchè non trovo giusto lasciare a casa la famiglia...o viene con me (visto che in quei luoghi non è che ci vai ogni anno...forse una volta nella vita) altrimenti si resta a casa tutti. Poi entra in ballo il fattore economico, che visti i tempi in cui viviamo, non è proprio 'na bellezza.
Certi viaggi li fai se sei scapolone oppure stai bene con i soldi (della serie "quest'anno vado da solo, l'anno prossimo con tutta la famiglia").
In merito alla domanda "Ma per fare belle foto bisogna essere ricchi?", la mia risposta è NO.
|
user12181 | inviato il 17 Dicembre 2016 ore 21:08
"perche' le fotografie fatte in luoghi lontani o caratteristici hanno qualcosa in piu' "
Dovresti aggiungere "per i miei gusti". Io aggiungerei che per i miei gusti sono quasi sempre superficiali e turistiche, salvo rarissime eccezioni. Possono essere piacevoli per il gusto medio massificato (che è anche il mio) ma quasi sempre si rivelano insopportabilmente banali e seriali a uno sguardo che faccia il piccolo sforzo di essere minimamente avvertito e critico. Sforzo modesto, come ho detto, ma che la gran parte di noi non ha voglia di fare, così come non abbiamo voglia di dare un significato meno banale alla nostra vita.
|
| inviato il 17 Dicembre 2016 ore 23:03
no, bisogna fare grossi sacrifici! |
user15476 | inviato il 18 Dicembre 2016 ore 0:26
“Oggi è ancora più importante tenere conto di questo principio perché con le macchine digitali si può fare una bella foto, ma non la propria foto, che racchiude il significato di raccontare come si sente, si vive, lo si subisce, si assaggia quello che sta intorno a noi”. Ma questo non basta per uscire dal branco. Non è finita qui. “ Per diventare fotografi fuori dalla mischia bisogna almeno investire 200 mila euro. E' fondamentale ”. Detto fatto? “Non scherzo. La mia affermazione vuol dire che è necessario studiare, viaggiare, leggere, fotografare, cambiare macchine. Tutto questo costa”
www.fotonotiziario.eu/FotoNotiziarioGiugno2013/files/assets/basic-html |
| inviato il 18 Dicembre 2016 ore 5:55
La mia risposta alla tua domanda : no.
In questo mondo si può comprare quasi tutto ma talento, passione, perseveranza, studio, sacrificio, no. Per fortuna, aggiungerei ! |
| inviato il 18 Dicembre 2016 ore 8:42
La risposta è no, certamente no. Tra attrezzatura e possibilità (in termini di tempo e soldi) di fare viaggi, il mio pensiero è che conti molto più il secondo aspetto. Cioè si possono fare tante belle foto a casa propria (che poi conta anche dove abiti, in particolare in certi generi di fotografia) ma una bella e numerosa serie di foto belle di paesaggi ed animali ce l'hai se viaggi molto. E per viaggiare ci vuole tempo e disponibilita. Quindi al primo posto ci metto il manico, intendendo la sensibilità e le capacità, l'occhio, ecc ecc, al secondo la possibilità di viaggiare, al terzo la attrezzatura.
Che poi pure il concetto di essere ricchi è relativo: io posso avere le stesse disponibilità tue, ma se te sei solo ed io devo mantenere una famiglia di 5 persone, te hai molta piu disponibilità di me per fare viaggi o comprare materiale fotografico, anche se per me, ripeto, al giorno d'oggi le foto si fanno benissimo anche con attrezzatura non al top. Cioè un conto è guadagnare 1500 euro al mese ed essere solo, o magari abitare ancora con i genitori, un altro è guadagnarne 2000 e doverci mantenere 4 o 5 persone. Chi è più ricco?
Che poi stiamo sempre a parlare di poveretti, perché quelli ricchi veri stanno a new york a divertirsi con i travoni! |
| inviato il 18 Dicembre 2016 ore 20:00
mah.. francamente mi paiono seghe mentali.
nella mia esperienza di viaggiatore... per lavoro, (son stato più fuori che in Italia):
Se vai in Svezia ti dicono che sei fortunato a poter fotografare le casette di mattoni Italiane ed i panorami italiani.
Se vai in giappone stravedono per i lineamenti europei. In america pagherebbero oro per fotografare venezia e firenze...
E tu mi racconti che servono millemila euro per andare a 5000 km per fare un bello scatto?.
Ti direi menoseghe e più foto...
E' lo stesso processo che ti fa cambiare corpo ogni sei mesi e ottiche ogni tre... quando hai finito lo spazio nell'armadio cominci a trovare qualche altra scusa.. la prossima quale sara'? manca la modella americana? manca il software da guerra?...
Le foto si fanno osservandosi attorno... e scattando. Si fanno con quel che c'e'.. ed in Italia e' sicuramente troppo...piu' di quel che si potrebbe desiderare... |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
