| inviato il 02 Novembre 2016 ore 1:57
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| inviato il 02 Novembre 2016 ore 5:18
Seguo |
| inviato il 02 Novembre 2016 ore 7:45
Uno dei tanti flop della storia della fotografia. In quei tempi nessuno o pochi hanno investito in questo progetto, i vantaggi erano pochi. Poi ricordiamoci che il 35 mm per i professionisti era già un formato piccolo. |
| inviato il 02 Novembre 2016 ore 7:52
Ma il rullino aveva la medesima grandezza del 35mm o dovevi avere una macchina apposita? |
| inviato il 02 Novembre 2016 ore 7:56
il rullino normale era definito 35mm, il boom si è avuto tra la fine degli anni 70 e gli inizi degli anni 80, ma la maggior parte dei fotografi professionisti scattavano con il medio formato 6x6 o 4,5x6 tipo rolleiflex biottica o mamiya. per i dilettanti c'erano le pellicole mini che piiù che aps-c si potevano definire 4\3. per esempio mio padre aveva una codak (credo) dove si inseriva un caricatore stretto e lungo, e dentro c'era una pellicola di grandezza tipo super8 |
| inviato il 02 Novembre 2016 ore 8:29
Anche la mitica macchina fotografica di Topolino in Mater-Bi era con pellicola 110, alias micro 4/3... Quanti ricordi. |
| inviato il 02 Novembre 2016 ore 8:52
“ Anche la mitica macchina fotografica di Topolino in Mater-Bi era con pellicola 110, alias micro 4/3... Quanti ricordi. „ Poi un bel giorno un tizio ebbe l'idea di togliere le orecchie di Topolino dal corpo macchina e nacque così la m4/3 moderna |
| inviato il 02 Novembre 2016 ore 9:02
“ Scusate la mia totale ignoranza.....cioè „ Era un rullino con pellicola di dimensioni ridotte rispetto al 35mm, che aveva in più una banda magnetica sulla quale venivano registrate le informazioni (data e ora, tempo, diaframma...).
 Le macchine erano soprattutto compatte, e le (poche) reflex potevano montare obiettivi dedicati a questo formato, oltre a quelli standard. www.heritagecameras.co.uk/canon-eos-ix-classic-aps-film-slr-camera-bod Ebbe pochissimo successo, anzi fu un vero flop, anch'io all'epoca mi chiedevo quale senso potesse avere se non quello di avere dei provini con le informazioni per ogni scatto. |
| inviato il 02 Novembre 2016 ore 9:04
la pellicola 35mm, che ha origini cinematografiche nei primi anni del 900, è stata quella con la più ampia diffusione anche per via del pratico contenitore. Negli anni 70/80 e primi anni 90 c'è stato un proliferare di pellicole innovative che offrivano una minore area sensibile, tuttavia i sistemi che sono rimaste meteore/flop. |
| inviato il 02 Novembre 2016 ore 9:29
“ per esempio mio padre aveva una codak (credo) dove si inseriva un caricatore stretto e lungo, e dentro c'era una pellicola di grandezza tipo super8 „ Era il formato "110", usato in macchinette tascabili. Ci fu anche chi produsse una reflex minuscola con quel tipo di pellicola:
 camera-wiki.org/wiki/Pentax_Auto_110 |
| inviato il 02 Novembre 2016 ore 12:57
Immagino che con l'APS volessero proporre uno standard per lenti intercambiabili più compatte, non vedo altri motivi validi per creare un nuovo formato (la presenza delle informazioni di scatto non mi sembrano che giustifichino lo stravolgimento desiderato). Oppure volevano portarsi avanti in previsione del digitale. Mah. |
| inviato il 02 Novembre 2016 ore 13:13
“ Immagino che con l'APS volessero proporre uno standard per lenti intercambiabili più compatte, non vedo altri motivi validi per creare un nuovo formato (la presenza delle informazioni di scatto non mi sembrano che giustifichino lo stravolgimento desidersto). Oppure volevano portarsi avanti in previsione del digitale. Mah. „ L'idea alla base dell'APS credo fosse fondamentalmente proporre qualcosa di nuovo da vendere ai polli nel periodo di transizione verso la tecnologia digitale. |
| inviato il 02 Novembre 2016 ore 13:24
l'aps a pellicola era nato per il fotografo diciamo così.. "occasionale", poco abituato a gestire e caricare i rullini prima e a gestire e conservare i negativi sviluppati poi. Se ricordo bene infatti il sistema prevedeva che la pellicola APS al contrario del 35mm rimanesse nel suo contenitore anche dopo lo sviluppo, semplificandone la conservazione; mi pare anche che al momento del caricamento la macchina di fatto facesse fuoriuscire tutta la pellicola dal caricatore, arrotolandola sul rocchetto della macchina, che così dopo ogni scatto e successivo avanzamento il fotogramma impressionato tornava al sicuro nel caricatore. A questi vantaggi univa lo svantaggio solito dei formati piccoli: necessità di maggior ingrandimento in stampa e quindi maggior visibilità di difetti, dalla grana al mosso |
| inviato il 02 Novembre 2016 ore 13:54
Il consorzio di grandi marchi che crearono l'APS (Advanced Photo System) furono Kodak Fuji Nikon Canon Minolta. Il sistema avrebbe dovuto modernizzare il caro vecchio 35mm. Sulla carta i corpi macchina dotati di elettronica abbastanza avanzata, faceva si che potevano gestire il cambio pellicola senza perdere scatti (mid-roll change), per cui se avevi montato una pellicola a colori al 5° fotogramma esposto e volevi usare un BN, scaricavi il film colore, montavi il BN, scattavi, poi se rimontavi il colore la macchina si ricordava a quale fotogramma eri arrivato e ci ritornava puntualmente. Il negativo dopo lo sviluppo non veniva tagliato, ma rimaneva protetto dentro il suo caricatore, in caso di ristampe si consegnava tutto al fotografo risalendo allo scatto richiesto tramite l'index print. Inoltre, sempre sulla carta, si potevano memorizzare info magnetiche sul film, tra cui il formato di stampa; infatti si poteva scegliere il taglio da dare all'inquadratura, C H o P: Classico, High Definition e Panoramico, ma la superficie esposta realmente era sempre H (30,2 x 16,5 mm), gli altri due formati erano dei banali cropping in stampa. Fu un tentativo di "digitalizzare" il mercato, naufragato poi per l'avvento delle prime macchine digitali a basso costo, anche perchè nessuna casa mise in commercio e vendette corpi macchina dotati di tutte le features per cui il sistema era nato, per cui tutto si ridusse a diventare una fotocamera APS una "compatta costosa"... Ad oggi resistono pochissimi utenti con ancora in mano una fotocamera APS (in laboratorio ne sviluppiamo ormai una media di 5 rulli a settimana.. ) Per chi vuole approfondire: it.wikipedia.org/wiki/Advanced_Photo_System Per rilanciare, qualcuno si ricorda dell'altro flop fotografico, la Disc? Altro che mM4/3 piccolo.. ogni fotogramma era 10x8 mm.. A confronto, il 110 era una MF
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