| inviato il 11 Aprile 2017 ore 19:13
Ho scritto TiCl3? Mi scuso del lapsus, forse scrivevo di padelle ma pensavo a Natta...Fausto ha pienamente ragione e ha fatto benissimo a correggermi. |
user46920 | inviato il 15 Aprile 2017 ore 2:31
e il rame? |
| inviato il 15 Aprile 2017 ore 9:59
“ e il rame? „ In rame è la migliore soluzione ma ha un costo altissimo e una gestione, stagnatura, complicata e costosa (per le padelle circa un euro a centimetro di diametro), detto tra noi le padelle in rame sono il mio sogno segreto |
user46920 | inviato il 15 Aprile 2017 ore 14:51
beh, ma se poi la stagnatura ha dentro anche il piombo, mi sa che non sia molto salutare ... di solo rame non esistono? |
| inviato il 15 Aprile 2017 ore 15:55
“ il teflon lo usano per fare le protesi... ti pare possa essere cancerogeno? :-) e' la colla con cui il teflon viene fissato al metallo che e' cancerogena... „ e notoriamente il corpo umano raggiunge e supera i 180°C. |
| inviato il 07 Dicembre 2017 ore 18:33
L'argomento mi interessa molto, visto che le pentole si usano ogni giorno. Anch'io penso che viviamo in un mondo molto inquinato, ma vorrei evitare ciò che è possibile. Sarei curiosa di sapere Lupolu cos'abbia scelto alla fine. Io mi sto orientando su pentole in ferro e in ghisa,visto che anche il titanio pare possa rilasciare particelle che potrebbero depositarsi sui polmoni, e poi ho appena comprato una tajina di argilla di una nota marca che pare non usi piombo e cadmio. |
| inviato il 08 Dicembre 2017 ore 16:54
Come ho scritto sopra, ho ripiegato sull'acciaio con un fondo molto spesso e temperature di cottura piuttosto basse. Per rarissime volte che devo usare l'antiaderente, uso una padella con rivestimento in pietra, molto costosa. |
| inviato il 08 Dicembre 2017 ore 18:55
l'acciaio inox per impieghi generici è ottimo. Ma come pentole antiaderenti mi trovo benissimo con le Tognana serie "energica" che hanno un fondo con un disegno specifico fatto a canali radiali che permette la distribuzione del calore in modo ottimale, in effetti cuociono con metà fiamma rispetto a quelle che usavo prima, hanno un rivestimento antiaderente a 5 strati con particelle di granito e tecnologia "Floatech" e una buona resistenza ai graffi. Ovviamente, per non danneggiale non si possono usare spugnette dal lato abrasivo, ho notato che il grasso e liquidi non si attaccano ma tendono a scivolare via, Vanno usate a media e bassa temperatura, si puliscono in un'attimo. Per quanto riguarda la resistenza all'usura non saprei dire le ho da due mesi scarsi. Per quanto riguarda le anti aderenti in titanio non ne ho mai viste in giro, comunque il Titanio è un metallo molto caro e difficile da lavorare. |
| inviato il 09 Dicembre 2017 ore 14:00
Seguo con interesse anche se mi fate un po' paura per l'approccio tecnologico culinario... Ora vado a pranzo, mi avete fatto venire fame. Anche perché pioggia o non pioggia i miei km in bici li ho fatti. |
| inviato il 10 Dicembre 2017 ore 11:48
Ci sono alcuni punti fermi: l'alluminio è tossico per il cervello, i malati di Alzheimer hanno concentrazioni di alluminio superiori alla media nel tessuto cerebrale; le padelle in teflon, conosciute come antiaderenti, se portate a 200 °C o graffiate, rilasciano il PFOA (ac. perfluoroottanoico) tossico per tiroide e fegato,dannoso anche per il feto, proibito negli Usa; ferro e acciaio dovrebbero evitare il contatto diretto con cibi acidi, consigliabile non lasciarvi i cibi a lungo; la pietra ollare sarebbe l'ideale, purché abbia il certificato di assenza di amianto; terracotta e ghisa vanno benissimo se usate con cura, eV con attenzione agli smalti, possibilmente bio; il rame...non adatto ad alte temperature, elevata manutenzione, si ossida diventando tossico e va quindi stagnato periodicamente...le pentole in rame meglio lasciarle appese al muro vicino al camino della cucina. |
| inviato il 27 Agosto 2020 ore 11:16
Oggi sono in vena di riprendere vecchie discussioni sulla cucina Leggo che il signor Mario ha padelle della de buyer, sono ottime. Se si vuole una padella che riscalda in modo uniforme e mantenga il calore, ghisa e ferro battuto sono ottime. Io ho una padella in ferro battuto e una pentola in ghisa smaltata internamente. Con quelle padelle si può servire direttamente lì, e mantengono il calore. Ho intenzione nel prossimo futuro di prendere anche un pentolone della Riess in acciaio smaltato. In ogni caso un filo di olio, sempre meglio metterlo. Tutto il resto ho rame, rivestito internamente in acciaio, il cibo quoce molto più veloce e appena la si toglie dalla fonte di calore smette immediatamente. Lavorano molto di precisione, ottime per cotture precise come carni o altro. Il punto negativo sono la pulizia del rame (bisogna fare un po' di attenzione, e ogni tanto pulirlo con limone) e i manici che si scaldano velocemente (io gli ho in ottone). Esistono anche padelle in rame stagnato a caldo, a differenza dell'acciaio è ancora più antiaderente ma con l'azione meccanica si rimuove dopo un inenso utilizzo, e va ristagnato di nuovo. Nota: il rame diventa tossico quando è verde, ci mette un bel po' prima di diventare verde, con una regolare pulizia non c'è da preoccuparsi. Per chi vuole il rame ma non ha voglio di starci troppo dietro la Falk produce con il rame rivestito internamente e esternamente in acciaio, costi alti però. Titanio non l'ho mai sentito |
| inviato il 27 Agosto 2020 ore 13:48
“ Purtroppo, però, io sono un matematico e un tecnico e, quando faccio una cosa, la voglio fare bene e usando le attrezzature più adeguate. „ Bravo !! allora vai di Agnelli e non sbagli ti direi prendi alluminio nudo e puro , ma sei un matematico , quindi vai di allu+antiaderente loro il titanio lascialo agli odontoiatri o agli orologiai Buon appetito |
| inviato il 27 Agosto 2020 ore 17:43
E io che le padelle le prendo con i punti della spesa |
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