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Vorrei porre alla vostra attenzione questa puntata della trasmissione passepartout.
Sono curioso di sentire le vostre considerazioni. Intorno al 5 minuto rivela ciò che secondo me potrebbe dare una risposta.
user39791
inviato il 18 Ottobre 2016 ore 21:52
Mi viene in mente il modo in cui Sisley dipingeva la neve. Davanti a un suo quadro vivi la neve, ci sei dentro. Se ti avvicini però ti accorgi che raggiunge quell'effetto con pennellate quasi abbozzate in molti punti del quadro. Mi sovviene che la rappresentazione della realtà è tanto più reale tanto più è interpretata.
Mi viene in mente che tanto più la scena si discosta dal reale tanto più il cervello attinge alle nostre esperienze per ricreare una realtà partendo dalle emozioni. Il risultato è una realtà più reale della realtà stessa. Forse il bianco e nero, seguendo questo ragionamento. Solo il bianco e nero ti permette di vivere "realmente" la scena?
user39791
inviato il 18 Ottobre 2016 ore 22:13
Il bianco e nero toglie il "disturbo" dei colori e ti costringe a concentrarti sui dettagli che contano, se il fotografo riesce nell'intento di renderli percepibili.
Ah Sballone, l'hai trovato il tema caldo! Bello il video, molto istruttivo. Il tema della rappresentazione della realtà nel modo più fedele possibile o in un altro modo, era già caldo all'epoca degli impressionisti. Ora in fotografia si trasforma nello scontro ideologico fra chi cerca la perfezione dell'immagine a tutti i costi (fino nell'ultimo pixel dell'angolo in basso a destra) e chi invece cerca di rappresentare, comunicare o trasmettere qualcosa, ritenendo che la qualità formale assoluta non solo non sia importante, ma anzi sia un disturbo che distoglie l'attenzione dalla sostanza. In questo senso il BN che a te piace tanto (anche a me, ma lo pratico poco), è l'estremizzazione (nel senso positivo) di questa seconda categoria. Al BN viene tolto tutto il superfluo, perfino il colore, per distillarne la sostanza. Anche rimanendo nel colore il discorso non cambia: Le immagini più forti sono quelle prive di fronzoli, che vanno diritte al dunque, che non hanno elementi di distrazione al loro interno, ma che con poco riescono a ricreare un'atmosfera.
Ottimo spunto. Non so se solo il bianco e nero ti permette di vivere "realmente" la scena ma non credo. Credo piuttosto che come nel bianco e nero , ogni rappresentazione meno esplicita e "definitiva" lascia spazi aperti al nostro immaginario e al nostro archivio di esperienza. In altre parole ,induce l'osservatore ad entrare maggiormente in rapporto con la scena ,al fine di estrapolare un' interpretazione.
Incredibile,condivido tutti gli interventi. Mi piace da matti il bn,non importa se " sporco" o "pulito",l' importante é quello che contiene. Un bn privo di contenuto lo ritengo inutile tanto quanto una foto a colori insipida.
No scherzi a parte. Fil, il tuo discorso non fa una piega tant'è che non cozza per nulla col discorso di daverio. Il togliere però anziché "permettere " obbligherebbe o implicherebbe la necessità di impegnare il cervello nella ricostruzione della scena. Questo non è altro che il coinvolgimento emotivo che ci porta ad amarlo. Pensa ad alcuni degli aggettivi che spesso vengono date alle foto in bianco e nero Evocativa Emozionale
Il realismo di cui si parla non è altro che "l'entrare" nella scena, viverla. Non rappresentazione della realtà. Il realismo in questo caso sarebbe proprio la menzogna di cui si parla tanto. Il nostro cervello che inserisce nelka scena, tutto ciò che manca, prendendolo dal vissuto dello spettatore. Questo da la sensazione di realtà che alla foto manca sempre.
Se condividessimo il nesso tra ciò che daverio asserisce ed il bn. La mancanza di dettaglio fino alla mancanza di colore diventerebbe "veicolo" stesso, strumento, linguaggio o vocabolo stesso di questo linguaggio. Più che rappresentazione della realtà.... veicolo di realismo.(?)
Un'altra cosa importante è che l'artista ,sia esso fotografo o pittore ,ha la facoltà di enfatizzare alcuni aspetti della realtà, e di renderli quindi di più immediata percezione che non nella scena reale. L'artista ,può aggiungendo o sottraendo alla scena reale , porre l'accento su qualcosa che non sarebbe altrimenti così evidente. In tal caso l'aspetto interpretativo diventa preponderante.
user39791
inviato il 18 Ottobre 2016 ore 22:36
Non bisogna però cadere nell'errore che una foto a colori diventa automaticamente più interessante solo perchè convertita in bianco e nero. E' come la neve di Sisley, non era casuale quell'effetto ma studiato e "progettato" se pur nella sua apparente semplicità formale. Una foto in bianco e nero in genere funziona se viene "pensata" in bianco e nero.
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