| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 10:33
Buongiorno a tutti. La mia domanda è semplice: la profondità di campo di un fisso e uno zoom, a parità di apertura e focale, è la medesima? Ho l'impressione che i fissi abbiano una profondità inferiore, oppure questa sensazione è dovuta al fatto che (IMHO) il bokeh dei fissi è più marcato? Grazie mille per i contributi... |
| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 10:39
La profondità di campo dipende da: diaframma utilizzato lunghezza focale distanza di ripresa In seconda battuta può essere influenzata anche dal cerchio di confusione (sostanzialmente l'ingrandimento a cui viene mostrata l'immagine). A ingrandimenti piccoli, molti punti non a fuoco possono sembrare nitidi comunque. Il fatto che la focale utilizzata sia determinata attraverso l'uso di uno zoom o di un fisso è del tutto ininfluente sulla profondità di campo. |
| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 10:50
"la profondità di campo di un fisso e uno zoom, a parità di apertura e focale, è la medesima? " Sì. |
user3834 | inviato il 17 Ottobre 2016 ore 10:55
No è non lo sarà mai, cambia da fisso a fisso di varie marche e cambia da zoom a zoom di varie marche, questo perché molto spesso i produttori barano sulla lunghezza, ma le differenze sono quasi sempre minime (e molto difficili da apprezzare). Quello che cambia in modo più visibile è lo sfocato, uno sfocato più cremoso ti può dare l'idea di una lente con minore profondità di campo. |
| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 11:01
“ In seconda battuta può essere influenzata anche dal cerchio di confusione (sostanzialmente l'ingrandimento a cui viene mostrata l'immagine). A ingrandimenti piccoli, molti punti non a fuoco possono sembrare nitidi comunque. „ Questa non l'ho ben capita... “ Quello che cambia in modo più visibile è lo sfocato, uno sfocato più cremoso ti può dare l'idea di una lente con minore profondità di campo. „ Quindi la mia ipotesi non era molto distante dalla realtà. |
| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 11:16
Ovviamente a parità di tutto saranno due obiettivi diversi per cui lo sfocato sarà diverso per cui potrebbe essere percepito soggettivamente in maniera diversa. Per quanto riguarda il matematicamente i parametri per calcolare la pdc sono quelli che riporta Pierfranco e quindi del tutto slegati dal fatto che l'obiettivo sia uno zoom o un fisso. In realtà mi viene il dubbio, ma non ci metterei la mano sul fuoco, che in situazioni reali eventuali aberrazioni dell'obiettivo influiscano indirettamente sul circolo di confusione; e che quindi qualche differenza, non so quanto riscontrabile ad occhio, possa esserci... |
| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 14:10
“ ...Ho l'impressione che i fissi abbiano una profondità inferiore... „ Come ho proposto più di una volta, basterebbe eliminare le tre parole in sequenza ("circolo", "di", e "confusione"), e molti topic diventerebbero per incanto molto più chiari. La questione mi pare riferita a due stampe di uguale dimensione (stavo per aggiungere "con lo stesso CdC", ma ho prontamente cancellato ). Ovviamente, stesso formato, diaframma, punto di ripresa e focale. La zona in cui gli oggetti nell'immagine appaiono ancora nitidi sarà la stessa nelle due foto? La risposta è " Sì, identica " per la profondità di campo calcolata; questa si basa su una formula che, per semplicità, ignora le aberrazioni e i difetti legati alla costruzione dell'obiettivo. La risposta è " Non esattamente ", se confronti le immagini scattate con obiettivi di costruzione e qualità diversa. Un obiettivo con più aberrazioni può far apparire meno nitidi oggetti che apparirebbero ancora a fuoco, se fotografati con una lente meglio corretta. Da questo punto di vista, la mia personale esperienza va in direzione opposta rispetto alla tua impressione: a parità di tutto il resto, i fissi hanno più profondità rispetto agli zoom: allontanandosi dal centro, per me tendono ad avere una zona nitida più ampia. |
| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 15:27
Oltre a quanto già detto sopra, aggiungerei che dipende anche dal tipo di progressione dello sfocato: uno sfocato repentino, rispetto ad uno più digradato, riduce la pdc percepita in alcuni casi, e la estende in altri. |
| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 15:35
Ho l'impressione che i fissi abbiano una profondità inferiore, oppure questa sensazione è dovuta al fatto che (IMHO) il bokeh dei fissi è più marcato? La seconda. Ad essere diversa, in ogni caso, è proprio la resa generale... Ad essere onesti, io, che ho quasi tutti fissi, riconosco che gli zoom luminosi di oggi, oramai, hanno anche loro un signor sfocato! In tutta onestà la differenza si è abbastanza assottigliata a parità di apertura (ovviamente....poi, se il fisso "apre di più" quello è un altro discorso...) |
| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 15:43
Non ho idea di quanto dipenda da scelte precise e risultati cercati dal progettista, piuttosto che da altri fattori. Riporto solo un caso, per tutti, che mi aveva particolarmente incuriosito: al punto di fare qualche prova di confronto. Si tratta di una lente manuale, un vecchio Zeiss Sonnar 135mm f/3.5, che a parità di apertura conservava particolarmente bene i bordi. Sulla parte a fuoco, a centro immagine, rendeva più o meno come un buono zoom attuale. Ma sulle parti laterali, a parità di diaframma, era pulito come lo zoom chiuso a uno/due diaframmi in più. Non parlo ovviamente della bellezza dello sfocato. |
| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 15:45
Dato che in un fisso, a parità delle altre variabili, la parte sul piano di messa a fuoco è più nitida che in uno zoom, questa forse si stacca meglio dalle zone fuori fuoco. Nello zoom, avendo un immagine comunque meno definita (e quindi già più confusa) anche sul piano di messa a fuoco, risulterà meno staccata dalle parti fuori fuoco. |
| inviato il 17 Ottobre 2016 ore 16:14
“ " In seconda battuta può essere influenzata anche dal cerchio di confusione (sostanzialmente l'ingrandimento a cui viene mostrata l'immagine). A ingrandimenti piccoli, molti punti non a fuoco possono sembrare nitidi comunque. " Questa non l'ho ben capita... Eeeek!!! „ www.nadir.it/tecnica/CIRCOLO_CONFUSIONE/default.htm In sostanza (ma consiglio la lettura dell'articolo tecnico, che lo spiega molto meglio di me) si considera a fuoco per convenzione un punto la cui rappresentazione non supera determinate dimensioni (al di fuori del piano di fuoco le immagini del punto sono forme circolari) . A seconda dell'ingrandimento a cui si riproduce l'immagine, si può scoprire che quello che con piccole dimensioni è considerato a fuoco, riprodotto in grandi dimensioni in realtà non lo è. |
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