| inviato il 26 Ottobre 2016 ore 19:26
Grazie |
user102065 | inviato il 26 Ottobre 2016 ore 19:28
Prego. |
| inviato il 28 Ottobre 2016 ore 9:13
Interessante la programmazione del pulsanto DOF su one shot/ai servo. Vi risulta possibile su 5d? Non credo... |
| inviato il 28 Ottobre 2016 ore 15:14
Utilizzo il BBF solo da quando mi sono imbattuto in questa discussione, quindi devo ancora prenderci bene la mano, ma ammetto che in alcune situazioni mi sta già permettendo un evidente incremento di risultati positivi. Sono convinto però che non tutti riescano a trovare migliorie nell'uso di questa tecnica, anche solo per il fatto che non abbiamo le medesime impostazioni posturali di base, ma, soprattutto le medesime caratteristiche fisiche: non credo sia la stessa cosa avere le mani grandi o piccole, avere le dita corte e grosse piuttosto che sottili e lunghe ecc. |
| inviato il 28 Ottobre 2016 ore 16:51
La postura non c'entra niente, le mani grandi o piccole ancora meno, le dita corte o lunghe lasciamo perdere. La tecnica di per se non presenta difficoltà di utilizzo fino a quando non si inizia a scattare ad oggetti veloci e imprevedibili in movimento, senza cavalletti e monopiedi vari. È in quell'ambito di utilizzo che è meglio rimanere sul tradizionale, se non si vuole rischiare di perdere scatti fondamentali. Per esempio FabrizioDoc, che scatta le aquile, non può permettersi di scherzare in quella manciata di secondi in cui l'aquila spunta all'improvviso dopo ore di appostamento, per poi sparire definitivamente. Io l'ho provata e la continuo a provare scattando i gabbiani sull'acqua e l'idea che mi sono fatto è che in questo particolare ambito fa più danno che bene.
Il BBF lo considero più che valido su scatti statici o inseguimenti lenti. |
user102065 | inviato il 28 Ottobre 2016 ore 16:57
La posizione di Domenik è nota. Ma Daniele Ferrari continua a sperimentare. Molti "professionisti" in tutti i campi della fotografia la utilizzano con soddisfazione e la consigliano.
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| inviato il 28 Ottobre 2016 ore 17:22
Ho fatto un pò di prove...è un pò problematico nello scatto verticale perchè il tasto risulta scomodo |
| inviato il 28 Ottobre 2016 ore 17:44
E' una tecnica che uso molto, all'inizio bisogna abituarsi ma dopo si va da dio.
L'unica accortezza è quella di non darla in mano ad amici per una foto, sicuramente sarà sfocata.
Diciamolo è una tecnica inlogica ma efficace.
Se hai il battery pack il pulsante AF lo trovi al posto giusto, senza BP è un pò scomodo. |
user102065 | inviato il 28 Ottobre 2016 ore 17:50
Certo dipende dalla fotocamera. Molte "ammiraglie" stanno tenendo conto di una esigenza così largamente espressa dai fotografi e hanno riposizionato alcuni "bottoni". |
| inviato il 28 Ottobre 2016 ore 18:50
Non ho dubbi che ci siano "molti" professionisti ad usare questa modalità di scatto, e tanti altri professionisti lavoratori che se ne infischiano beatamente! Quello però che vorrei capire sono gli ambiti di applicabilità più efficace dello scatto a tre dita! Faccio notare che alcuni di quelli che sono intervenuti e che hanno gallerie di livello qualitativo medio alto hanno espresso le proprie riserve nell'applicazione di questo tipo di scatto, triplo sincronizzato, in determinati ambiti. Io nel mio piccolo ho cercato di fare altrettanto! |
| inviato il 28 Ottobre 2016 ore 19:13
nella mia D100 l ho impostato sul pulsante AE-L/AF-L mentre sulla 300s ha il pulsante dedicato...vi dico il vantaggio del pulsante AF.ON a modo mio.giusto o sbagliato che sia,faccio caccia fotografica itinerante,e il problema sta nel VR.se uso il pulsante di scatto che sia in af-s o af.c ogni volta che compongo il vr lavora sempre con conseguenze di inceppamento e consumo estremo della batteria..e accidentalmente ti può partire la raffica.mentre con il pulsante dedicato si può comporre e ricomporre a piacimento e il vr si attiva solo in fase di scatto...questa è la mia conclusione.. |
user102065 | inviato il 29 Ottobre 2016 ore 4:38
@Andre Mantovani grazie per il tuo contributo non banale e ben dettagliato. |
| inviato il 29 Ottobre 2016 ore 12:45
Ho letto qualche pagina di questa discussione e vorrei portare una situazione in cui mi sono venuto a trovare anche per chiarirmi bene le idee sull'utilità di questa funzione.
Ho scattato delle foto, forse per la prima volta veramente, a soggetti in movimento. In pratica ho scattato foto del mio nipotino mentre giocava a pallone su un piccolo campo da calcio.
Sulla mia 40D avevo già abilitato AF-ON per la MAF e disabilitato questa funzione sul pulsante di scatto anteriore, ho settato poi la modalità AF su AI_SERVO, punti AF solo sul centrale (come sempre del resto) e scatti a raffica.
Ho quindi provato a fare delle foto mentre il soggetto si muoveva tenendo premuto continuamente il BB e scattando a raffica quando lo ritenevo opportuno. Vorrei porre alcune domande adesso:
1) Il bottone AF-On conviene tenerlo continuamente premuto mentre si scatta a raffica con il soggetto in movimento (anche se di poco) oppure rilasciarlo velocemente e premere subito il pulsante di scatto anteriore? Per esempio, Nel video linkato qualche pagina indietro si vede una bimba che corre verso suo padre mentre questi scatta a raffica, ma non ho capito bene se tiene premuto af-on e pulsante di scatto contemporaneamente. Dovrebbe essere così, e in effetti e quello che facevo io. Ma ho ancora dei dubbi.
2) Con le impostazioni di cui sopra volendo posso fare ritratti anche a soggetti statici, basta solo togliere il dito dal pulsante AF-ON per ritrovarmi virtualmente nella modalità "One Shot" anche se quest'ultima impostata su AI-SERVO. Giusto?
3) Ho letto dei commenti che parlavano anche del blocco dell'esposizione (AE) per evitare che la fotocamera la ricalcoli continuamente ad ogni piccola variazione dell'inquadratura o addirittura di assegnare allo stesso pulsante AF-ON quest'altra funzione (non so se sia possibile sulla 40D). Ma ha senso se ho la fotocamera impostata su manuale (M) visto che decido io l'esposizione, magari sbagliando?
Grazie
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user102065 | inviato il 29 Ottobre 2016 ore 12:55
1) va tenuto premuto, a meno che non ci si renda conto di aver perduto il soggetto. In questo caso si stacca e si ripreme, anche durante la raffica;
2) premuto una volta opera come una messa a fuoco singola
3) il blocco dell'esposizione in manuale non serve (se mai ti può servire il riferimento dell'esposimetro interno, per poi decidere tu se accettarne le misurazioni o modificarle secondo i tuoi propositi.
In alcune fotocamere potrebbe esserci la funzione Focus On, impostabile come sempre attiva o spenta (utilizzata per lo più nelle riprese video). In questo caso non è necessario tenere sempre premuto il BBF, ma si perde la possibilità di utilizzarlo anche come messa a fuoco su singolo punto.
Un consiglio: ciò che conta, prima di ogni prova, è comprendere la ratio del BBF e quindi quando, come e perché utilizzarlo e con quale tipo di modalità di messa a fuoco. |
| inviato il 29 Ottobre 2016 ore 13:14
“ 2) premuto una volta opera come una messa a fuoco singola „
Quindi opera come one-shot, anche se in AI_SERVO, senza però emettere il bip.
“ Un consiglio: ciò che conta, prima di ogni prova, è comprendere la ratio del BBF e quindi quando, come e perché utilizzarlo e con quale tipo di modalità di messa a fuoco. „
Beh si, approfittavo appunto dell'occasione per sperimentare sul campo alcune nozioni e teorie. Comunque sono riuscito a fare delle foto decenti anche in condizioni di luce pessima e nonostante le capacità di messe a fuoco della 40D non proprio all'ultimo grido.
Grazie tante.
ps: mi interesserebbe comunque capire se posso spostare anche il blocco dell'esposizione sul bottone AF-on in caso volessi utilizzare un'altra modalità di scatto tipo AV o TV. Mica ne sai qualcosa? Il menu della 40D è a dir poco confuso su queste funzioni. |
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