| inviato il 28 Settembre 2016 ore 18:41
Oggi volevo visitare un museo a Lucca, come al solito avevo con me macchina e cavalletto. Arrivo all'ingresso e mi viene detto che posso far foto ma non posso usare cavalletto e flash. Rispondo che non uso flash e per questo uso il cavalletto. Mi viene risposto con una saccenza al limite della maleducazione, che il cavalletto e' proibito perche' presuppone un uso PROFESSIONALE, a quel punto non ho piu' voglia di controbattere, giro i tacchi e me ne vado. Presto ci chiederanno la patente con relativa tassa per andare in giro con una reflex al collo!!! Secondo voi e' ragionevole tutto cio' e mi sono rincitrullito? |
| inviato il 28 Settembre 2016 ore 19:56
Anche a me é successo,e come te me ne sono andato. Poco da fare e discutere,in alcuni posti credono che io mi compri una loro cartolina,benissimo,cosí non beccano manco i soldi dell' ingresso...contenti loro. |
| inviato il 29 Settembre 2016 ore 0:13
Bravo.... |
| inviato il 29 Settembre 2016 ore 0:51
Al di là delle motivazioni che possono esserti state date e degli eventuali modi sgarbati del personale, sinceramente troverei irragionevole se a chiunque venisse consentito di girare con un treppiede in un museo, non ti pare? |
| inviato il 29 Settembre 2016 ore 1:11
“ irragionevole se a chiunque venisse consentito di girare con un treppiede in un museo „ concordo, ed è già buona cosa che ti permettono di scattare foto, nella stragrande maggioranza dei musei è severamente vietato. |
| inviato il 29 Settembre 2016 ore 1:15
Ma di quali musei state parlando? Del Louvre,dei musei vaticani,degli uffizzi...visitati da migliaia di persone al giorno o del museo cittadino con 10 visite giornaliere? |
| inviato il 29 Settembre 2016 ore 1:23
Sono regole piuttosto comuni nei musei. Flash e cavalletti potrebbero infastidire altri visitatori. Poi ci sono i diritti sulle opere esposte e relativa riproduzione. |
| inviato il 29 Settembre 2016 ore 1:50
Non so di quale museo si tratti, ma non fa poi molta differenza: la legge è quella ( www.fotografi.org/arte_musei_beni_culturali.htm ) e dubito che chi sta in biglietteria abbia la libertà di fare eccezioni. Soprattutto se fosse un piccolo museo, non penso che un'apposita richiesta di autorizzazione per riprese "professionali" con il treppiede possa porre problemi o, avendo in realtà semplicemente fini di studio personale, comportare spese significative. |
user25280 | inviato il 29 Settembre 2016 ore 8:30
Hanno ragione loro e hanno fatto bene. Rovesciamo la medaglia, invece di additare chiunque non spalanca le porte al liberismo, iniziamo ad additare chiunque vuole la libertà di scattare dove come e quando vuole. Se le regole ci sono per i professionisti, allora ci devono essere anche per gli amatori e ancora più rigide, visto che nella stragrande maggioranza dei casi non conoscono ne le leggi, ne le normative e tantomeno sono assicurati in caso di eventuali danni accidentali. Poi ci sono i diritti sulle opere esposte nei musei. |
| inviato il 29 Settembre 2016 ore 9:08
Ho da sempre visitato una quantità di musei nel mondo, di vari generi, non necessariamente sempre di arte (e non necessariamente "contemporanea"). Altrettanto da sempre sostengo la banalità di un divieto tout court, contrario allo spirito dell'artista che, al contrario, avrebbe desiderato una maggior conoscenza possibile della sua opera (dicorso convalidabile mutandis mutandi anche per le foto ). Come spesso, non sempre, accade, si è attuata, un po' ovunque, una via di mezzo: viene consentito, se non senza limiti come ad es. nei musei di stato (anche in ragione della conoscenza ormai universale dei capolavori in essi contenuti), di fotografare solo previa riempimento e sottoscrizione di un foglio che attesti che non si farà delle foto un uso pubblico o a scopo commerciale; a volte per fare ciò, visto il divieto altrimenti totale, ho dovuto preliminarmente chiedere permessi in anticipo magari via email al curatore (ad es. arte contemporanea Firenze, Roma, Praga). In altri musei, a volte magnifici (ad es. quello di Colonia) purtroppo rimane il divieto assoluto, senza sconti o deroghe. Non condivido completamente il ragionamento che adducono sul copyright, perchè spesso le riproduzioni non esistono nemmeno e quindi non puoi nemmeno comprare le cartoline; inoltre il più delle volte si tratta di autori deceduti ed ormai noti; ma poi copyright di che? cosa potresti mai fare, dipingerne un'opera simile spacciandola per vera? Magari stampare magliette, stile tarocco, mah Anch'io comunque preferisco, di fronte a divieti insindacabili non entrare, non solo per non pagare il biglietto, ma soprattutto perchè mi sarebbe praticamente impossibile negli anni ricordarmi di ciò che io abbia visto lì, senza foto. Se possa consolare, il divieto in genere esiste anche nelle fiere d'arte, ma generalmente, con eccezione di qualche raro espositore caparbio, viene tollerato l'uso della macchina fotografica. Concordo infine col non uso del treppiede, se non altro per ragioni pratiche di ingombro e rischio di urtare qualcosa . Ci sono tanti 35 o 50 mm. ultraluminosi (anche) per questo ! |
| inviato il 29 Settembre 2016 ore 9:11
OK, non è preteso nel contratto di assunzione del pubblico impiego ma un po di educazione nello spiegare perché non si può ...ci deve essere. Da quel che ho capito è stato il modo che è risultato indigesto. |
| inviato il 29 Settembre 2016 ore 9:21
Il divieto di utilizzare il cavalletto od il flash c' è praticamente da sempre. Il cavalletto, perchè oltre a dare un' idea professionale, può essere d' intralcio, ed il flash, perchè oltre ad essere fastidioso, potrebbe dar fastidio ai pigmenti delle pitture. Quello che trovo fastidioso, è quando ti vietano di fotografare in una mostra pubblica, visto che è permesso dalle attuali leggi. |
| inviato il 29 Settembre 2016 ore 9:40
Solo per precisare: @,Ironluke, mi era consentito entrare con il treppiede ma senza usarlo x fotografare. @Cemeta53, "irragionevole" ma consentito. @Filtro46, esattamente il mio caso, museo di provincia con 10 visitatori giornalieri, quando e' aperto @Jazzcoiks, i diritti se scatto a mano libera con una hassenblad non ci sono? |
| inviato il 29 Settembre 2016 ore 9:49
Il museo d'arte contemporanea di Tokyo INVITA esplicitamente i visitatori a fotografare e diffondere le foto. Qui sta la differenza tra civiltà e mentalità retrograda ottusa! Non mi stancherò mai di ripetere che viviamo immersi in livelli di paranoia incredibili. |
| inviato il 29 Settembre 2016 ore 9:50
@Steve1169, le leggi forse non le conoscera' lei; mi porti dove sta scritto che posso far foto con qualsiasi cosa ma non usando il treppiede pur potendolo portare!!! Cosa cacchio c'azzecca il liberismo??? |
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