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Come migliorare nella fotografia


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user52615
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inviato il 29 Settembre 2016 ore 15:57

Dopo 70 anni di colonizzazione, gli italiani dovrebbero ricordarsi che hanno radici culturali profonde ed un patrimonio artistico tale da far impallidire tutti gli altri popoli del mondo. In particolare gli americani!
Di questo se ne dovrebbe tener conto anche in un sito/forum di fotografia, soprattutto se è uno dei principali in Italia.
(Chissà se Juza ci legge Sorriso)

Ciò premesso, Dpreview è un esempio da imitare?
Forse sì, o forse no...
In questo articolo, non ne esce molto bene, ma è solo un punto di vista. MrGreen

I telefonini o altri mezzi, perchè emarginarli?
Anche loro fanno foto, invece di metterli al bando si potrebbe insegnare agli utenti come utilizzarli al meglio per fotografare.

I siti di photosharing hanno marginalizzato e ridotto al minimo la componente "forum"?
Comprensibili scelte strategiche di chi guarda all'utenza di tutto il mondo ;-)

Anche McDonald's e Pizza Hut hanno un format studiato appositamente per essere divulgato in tutto il mondo...
Potranno mai competere con la cultura culinaria italiana? MAI! Cool

Lasciamo pure tutto lo spazio necessario alle attrezzature e al buzz marketing, ma diamo altrettanto spazio anche a tutto il resto. Ne guadagneranno entrambi.


P.S.: i fotografanti italiani dovrebbero essere orgogliosi e ritenersi fortunati per tutti i patrimoni che hanno a portata di mano.






avatarsupporter
inviato il 29 Settembre 2016 ore 16:45

Concordo.
Dpreview lo leggo da anni e mi ha anche aiutato molto nei miei acquisti.
Però non lo considero un punto di riferimento per il linguaggio fotografico. Con il tempo può darsi che invece lo diventi.

I "fotografi italiani" è un termine un po' generico.
Le nuove generazioni sono molto globalizzate per forza di cose. Di "italiano" hanno meno delle precedenti.
Ho un amico, non giovanissimo, specialista di fotografia d'arte e in Italia non se lo ca.a nessuno. Se ne andrà in Israele a lavorare. Pensa tu!

user52615
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inviato il 29 Settembre 2016 ore 17:00

Gli italiani tutti, fotografanti inclusi, hanno bisogno di riappropriarsi della loro Patria con tutti i valori che porta con se.

Io so bene di cosa parlo, solo 15 anni fa noi Russi eravamo in una condizione simile, se non peggiore, è bastato poco tempo per risvegliare il nostro orgoglio. ;-)


P.S.: scusa, sono andata un pò OT

avatarsupporter
inviato il 29 Settembre 2016 ore 21:04

Sì, un po' OT. Una buona parte delle modelle che fotografo sono russe. Capisco quello di cui stai parlando.

user52615
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inviato il 30 Settembre 2016 ore 5:40

Rientriamo in tema ;-)

Non c'è niente di rivoluzionario in quello che sto per scrivere, ma siccome come fotografo non sono nato con un particolare talento , qualcuno come me potrebbe essere interessato a capire come sono arrivato da zero fino a questo punto nel giro di qualche anno.

Piccola curiosità: di quanti anni parliamo?


Premessa 1: le fotografie sono illusioni.
(...)
Sarebbe più corretto parlare di immagini più che di fotografie. Il digitale ha, infatti, ampliato enormemente le possibilità di elaborare le fotografie in postproduzione anche dopo che la luce è stata raccolta, consentendo di introdurre successivamente gli elementi che creano e rafforzano "l'illusione".

Beh... sono in molti a pensare questo, ma non so in quale misura sia vero. Fra la fine del 2012 e l'inizio del 2013, al Metropolitan Museum di New York si è tenuta una mostra denominata Faking it, alla quale hanno partecipato 200 capolavori di fotomontaggio realizzati nei decenni antecedenti la fotografia digitale.


Premessa 2: Perchè creare immagini fotografiche?
Per due ragioni primarie: ricordare e comunicare .
(...)
Mi muovo nell'ipotesi che chi fotografa lo faccia per condividere qualcosa di se.

Cosa comunicare ? Qualunque cosa: un messaggio , una emozione, una sensazione, un concetto. Non ci sono limiti.
Oltre a decidere cosa voglio comunicare, il messaggio deve essere comprensibile alle persone a cui mi rivolgo. Ci posso riuscire più o meno bene, in funzione della sintonia che riesco a creare ed anche da come il contenuto si sposa con la forma, cioè dal gioco di illusioni che fa giungere il messaggio in profondità.


Di tutte le foto che sono state scattate fino ad oggi, io penso che la maggior parte di queste soddisfino in primis la funzione del "ricordare".
Solo quando l'autore è un fotografo o un fotoamatore, è probabile che il suo scatto tenda a soddisfare anche, o soprattutto, l'esigenza di "comunicare".


Premessa 3: una buona foto (=una che comunica) è il risultato di un processo complesso, non di una semplice azione "punta e scatta". Può capitare occasionalmente di avere una buona foto da un "punta e scatta", ma la statistica non garantisce una qualità costante.
Quando si guarda una foto, si vede quindi il prodotto di tante azioni svolte dall'autore.
L'intero processo purtroppo non è raccontato dai soli parametri di scatto (EXIF). Non si vedono tutti gli esperimenti falliti che hanno preceduto quel risultato di successo. Inoltre ci possono essere diversi percorsi che producono uno stesso risultato .

Infatti, quando contempliamo una foto che ci colpisce, non sappiamo mai quanto lavoro c'è dietro quel risultato.

Siccome vogliamo affrontare un miglioramento, bisogna definire una scala di livelli su cui progredire. Ne propongo una semplice: apprendista, artigiano, artista, genio.

Simpatica classificazione. MrGreen
Io sono consapevole di posizionarmi fra l'artista e il genio, più genio che artista, ma non tutti i miei scatti lo dimostrano. Eeeek!!! MrGreen

Un apprendista non ha ancora definito quali messaggi vuole dare e non domina la forma, ma desidera imparare. Tende a raccontare se stesso con forme espressive semplici. Facebook e Instagram vengono invase quotidianamente da milioni di immagini consumate in fretta da pochi sguardi.

Non ho molta dimestichezza con i socials, ma da quel poco che ho visto penso che la maggior parte degli utenti non abbia nessun interesse ad imparare.

Un artigiano invece domina la forma, ma non necessariamente ha un proprio messaggio. Gli può essere fornito dal committente per un lavoro pagato(se è un professionista) oppure ispirato dalle opere del suo artista preferito (se è un amatore).

Non mi è del tutto chiaro, per "forma" intendi dire la tecnica?

Un'artista, invece, oltre a dominare la forma, vuole comunicare il suo mondo e sa come scegliere la forma per creare sintonia con chi condivide la stessa visione.

Anche per questo ci sono tanti artisti incompresi, pensano di creare sintonia, ma solo i migliori ci riescono.

Infine, il genio riesce a scegliere contenuto e forma come mai prima era stato fatto e li combina in modo da essere comprensibile da pubblico universale mantenendo questa comunicazione valida oltre le mode.

Ecco! E' proprio questo il ruolo in cui mi riconosco! Cool
Infatti, non pubblico le mie foto per non intimidire l'utenza di questo forum. MrGreen

Sono tutti ruoli dignitosi, ma diversi.
In questa classificazione, non considero il successo economico, che viene da un terzo fattore indipendente: il senso degli affari. Si può essere geni e morire poveri, oppure modesti artigiani, ma fare una sacco di soldi.

Pazienza, morirò povera. Triste

Scherzi a parte, premesse e definizione dei livelli mi sembrano un buon punto di partenza, sopreattutto per fare chiarezza.

Bene, iniziamo: il metodo per migliorare.
La premessa 1 ci dice che le foto sono illusioni, ergo devo conoscere quali fattori creano queste illusioni. Sono come le parole di un linguaggio: più ne conosco e più concetti potrò esprimere.
La premessa 2 mi inviata ad una valutazione critica di me stesso, capire in che categoria sono e in quale categoria vorrei andare. Per migliorare devo agire sul messaggio che voglio comunicare, sul rapporto con la forma e sulla capacità di entrare in sintonia con tante persone.
La premessa 3 dice che devo dotarmi di un processo di produzione che mi permetta di realizzare tutte le foto che mi vengono in testa con un livello di qualità e una efficienza più alte possibile.
Tirano la somma, il metodo di miglioramento deve agire su tutti e tre gli elementi, che sono completamente diversi. Il metodo di miglioramento si dovrà necessariamente dividere in tre separati percorsi che si allineano continuamente e progrediscono insieme.
Se miglioro la forma, ma non il contenuto, avrò un risultato buono "formalmente", ma che non comunica nulla . Se ho delle idee creative, ma poca tecnica, avrò sprecato una occasione di presentare bene un messaggio interessante. Se non ho un processo di produzione solido, perderò ogni volta tanto tempo e la qualità dei risultati sarà incostante.

Mamma mia! Eeeek!!!
Questa mi spaventa, perchè sto pensando al tempo e all'impegno che serve. Triste
La pigrizia è sicuramente complice, ma anche la disponibilità di tempo ed energie non sono illimitate.
Sono sempre più convinta che alcuni anni (almeno una decina) di formazione artistica sarebbero la strada migliore, ma come sempre... non si può avere tutto.

Per ora mi fermo qui per mancanza di tempo, il resto alla prossima puntata.

Ancora grazie per il generoso contributo Sorriso


user102516
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inviato il 30 Settembre 2016 ore 6:21




avatarsupporter
inviato il 01 Ottobre 2016 ore 19:50

@Balalaika

Ho cominciato a fare foto con una reflex una decina d'anni fa. Considera però che il tipo di fotografia nella quale mi impegno più seriamente (boudoir) la pratico da circa otto anni, e da 5-6 cercando di adottare il metodo che ho descritto.
E' tutto però relativo alla frequenza con cui uno si esercita. Per me è un hobby, quindi faccio poche sessioni all'anno, mediamente non più di una dozzina. Con questo passo i miglioramenti sono lentissimi.
Se uno potesse farne una o due alla settimana e applicando un metodo per migliorare, già dopo un anno o due raggiungerebbe buoni livelli.
C'è una regola comunemente accettata per la quale diventi esperto di qualunque cosa se l'hai praticata almeno 10.000 ore. Ipotizzando che uno sia veramente appassionato e si impegni per 40 ore la settimana (distribuite sul weekend, tempo al computer, sere ecc.), in 5-6 anni diventa esperto. Sempre che si adotti un metodo, altrimenti il tempo passa continuando a ripetere gli stessi errori.

@Vascello
Ho aperto una nuova galleria perchè condividiamo l'interesse per un certo tipo di soggetti (per me è solo occasionale, ma ammetto di subirne il fascino)

user102516
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inviato il 01 Ottobre 2016 ore 22:39

Vista, votata e commentata. Complimenti.

user107253
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inviato il 07 Ottobre 2016 ore 10:23

Leggendo questo tuo articolo mi è salita una certa "depressione". Mi spiego meglio. Hai colto nel segno quello che è da sempre il mio "problema"...non riuscire a comunicare quello che ho dentro attraverso la fotografia! Mi capita spesso di confrontare le mie foto con quelle di altre persone, anche semplici foto fatte con il cellulare, e trovare molta più anima nelle loro che nelle mie. Nonostante il mio immenso desiderio, purtroppo ottengo sempre risultati per me deludenti. Nei viaggi (e di viaggi ne faccio ti assicuro!!!) non riesco a cogliere la vera essenza del posto. Mi perdo in inutili foto paesaggistiche e perdo di vista i dettagli! Alcune mie foto sono equilibrate (credo), ma non emozionano. Non emozionano me, figuriamoci gli altri!!! Mettiamoci pure un tantino di bassa fiducia in me stesso e il risultato è una catastrofe!!!
Tutto quello che hai scritto sarà per me un prezioso dono dal quale cercare di ripartire. Ho fatto diversi corsi di fotografia, ma alla fine della fiera credo che tu abbia ragione nel dire che l'analisi delle fotografie di altri autori che ci attraggono può essere molto più utile di mille manuali su come utilizzare la fotocamera.
Quindi ti ringrazio infinitamente per il tuo contributo!

avatarsupporter
inviato il 07 Ottobre 2016 ore 17:20

Prima di tutto considera che quando vedi foto che emozionano, magari pubblicate su raccolte o siti di fotografi, sono il risultato di una strettissima selezione operata dall'autore stesso. In altri termini, tutti gli errori che ha fatto, mica te li fa vedere!
Se vedessi all'opera un fotografo, anche uno bravo, vedresti che fa diverse foto prima di arrivare al risultato voluto. Più uno è bravo e più questo ciclo è corto.
Se hai talento non hai bisogno di consigli, perchè verrà fuori da solo.
Io non ce l'ho e so quel che dico perchè mi costa fatica fare uno scatto "buono"
Chi non ha un talento naturale può compensare con il metodo.
Se tu pensi di non avere talento (pochi ce l'hanno veramente), ma hai passione, devi usare quella per darti l'energia per applicare un metodo di miglioramento. Deprimersi non serve. Serve studiare, capire, analizzare, scomporre, ricomporre, provare. Soprattutto se vedi una immagine che ti piace e pensi "ma perchè io non la faccio così?", allora spegni la parte emotiva e attiva un'analisi tecnica. Cerca di capire le luci, i colori, le pose, la composizione...insomma tutti gli elememnti. Una foto è come un brano musicale, lo puoi scomporre. Poi provi a riassemblare per conto tuo.
Non aspettare che le foto capitino. Non capitano. Si costruiscono. Tutte. Anche quelle che sembrano irripetibili. Il fotografo sa dove mettersi, cosa aspettare...
Facile? no, per niente!
Però se veramente ti interessa, ci puoi provare.

user107253
avatar
inviato il 07 Ottobre 2016 ore 23:40

Ti ringrazio ancora per i tuoi consigli...cercherò di tenerli sempre a mente! Mi piace molto il tuo modo chiaro e diretto di dire le cose. Mi piace la tua concretezza, però non credo tu non abbia talento. Anche trovare il giusto metodo è un talento e poi i risultati ci sono.
Buona serata
Romy

avatarsupporter
inviato il 08 Ottobre 2016 ore 1:04

Ho trovato,citata nel forum, una bella intervista a Scianna sul tema del talento.

Durante la breve intervista rivela tante piccole e sacrosante verità sulla fotografia e su come si usa il talento.


user107253
avatar
inviato il 10 Ottobre 2016 ore 9:38

bella intervista! Vero...il talento è qualcosa che ti riconoscono gli altri!

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2016 ore 10:57

Chiedo spazio anche per noi cialtron... MrGreen pardòn, per noi dilettanti a cui qualche volta piace dedicarsi ad uno scatto accuratamente "meditato", in termini di luce, composizione, attrezzatura utilizzata eccetera, ma tante altre volte facciamo una foto - magari pressàti da moglie e figli che hanno fretta e sono perennemente stufi di aspettare il disgraziato fotografo di famiglia - per avere semplicemente un ricordo delle vacanze, oppure per fare un esperimento fine a sé stesso, senza velleità artistiche... e, in tutti i casi, se il risultato ci piace proviamo a condividerlo, per:
1) vantarci di aver raggiunto millemila like Eeeek!!!
2) farci aiutare a migliorare da altri/e colleghi/e forumisti/e che possono offrirci critiche o suggerimenti utili sui nostri scatti. Sorriso


Comunque, scusandomi per la mia cialtronèsca divagazione, ti/vi ringrazio per gli utili spunti offerti IQT. Sorriso Sorriso Sorriso

avatarsenior
inviato il 10 Ottobre 2016 ore 11:06

Ho letto con grande interesse quello che hai scritto tra l'altro in modo molto chiaro.
Tenterò di seguire i tuoi preziosi consigli in futuro
Un grazie sincero per il tempo che hai dedicato e per il tuo altruismo(qualità sempre più raraSorriso)

Ciao Daniele

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