| inviato il 11 Agosto 2012 ore 20:55
meeeerci! |
user95 | inviato il 13 Agosto 2012 ore 10:47
concordo. l`ho preso mesi fa di passaggio a Milano e ho avuto il piacere di parlarne davanti a una pizza con Marinaio e Mr.Roby.
Il processo e le dinamiche mentali che per estetica, opportunità, valenza giornalistica e altro hanno portato gli autori (o gli editor) a selezionare una certa foto fra tante è altamente didattico.
A questo si unisce ovviamente la summa di scatti d`eccellenza e la curiosità di vedere da che serbatoio vengono... che getta luce sul modus operandi di quei fotografi |
| inviato il 13 Agosto 2012 ore 18:43
è quello il bello!
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| inviato il 14 Agosto 2012 ore 9:59
son d'accordo con te: tutte le volte penso "cosa non farebbero per guadagnare un po' di soldi in più".
ricordo di aver visto un libro di immagini che Giacomelli aveva scartato e qualche parente, ritrovandole, ne aveva fatto una pubblicazione.
ora però non riesco a trovare il titolo.
altro esempio lampante è questo:
www.contrastobooks.com/vmchk/Catalogo/Scrapbook.html
prima dicono:
"Lo scrapbook è la riproduzione fedele dell'album originale che Henri Cartier-Bresson aveva personalmente preparato per presentarlo al Moma di New York nel 1946"
poi:
"Mi stupii tantissimo quando, una volta, lo vidi staccare i provini. Certo, la carta si stava disintegrando, ma rimpiangerò sempre di non aver potuto fotografare le pagine prima dello smontaggio"
quindi non è una riproduzione fedele, ma soprattutto, avrebbe voluto pubblicarlo?!
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user95 | inviato il 14 Agosto 2012 ore 10:21
100€ per un libro sono tanti, in genere...
...ma 100€ sono un paio di cene fuori in trattoria con la dolce metà, o venti pacchetti di sigarette.
100€ sono qualche ora di lezione in un corso di fotografia, o una buona fetta di un workshop che ti insegni due menate.
un libro così può raccontare tanto e aprirci la mente, farci riflettere, oltrechè arricchirci potendo osservare e leggere ancora quelle fotografie. il tempo speso così vale quei soldi? il gradino che ci fa eventualmente salire li vale? secondo me sì.
...e poi è economico. QUESTO magari lo è di meno, ma me ne sono ampiamente fatta una ragione... e ho preso la banale edizione corrente. :) |
| inviato il 14 Agosto 2012 ore 16:21
ehehe...
e permettetemi allora una considerazione-sfogo partendo dall'argomento prezzo , visto che è stato toccato.
(in verità sto cercando le parole giuste per non apparire spocchioso, ma non le trovo: posso solo ricordare - in tutta sincerità - quanto io sia una persona profondamente ignorante, se può servire)
I libri costano. Però i libri più interessanti in materia in cui ho incocciato costano sui 20 euro l'uno. E spesso sono presenti nelle biblioteche.
In un forum dove si spendono - a volte, neh - migliaia di euro per attrezzature destinate ad una sfilza di cartoline di albe-tramonti-albe-tramonti-albe... e... e.... tramonti (un po' di suspense) cosa sono 20 euro?
Sono 20 euro pericolosi .
Eh, sì.
4 libri di quelli giusti, e c'è il pericolo di aprire il computer, vedere le proprie foto, alzare il coperchio e gettare anni di sforzi, tecnica e levatacce nel cesso.
Non tanto per il livello raggiunto: no, proprio per l'indirizzo.
Sotto-sotto forse questo pericolo non lo vogliamo correre. E quando qualcuno ci vuole spalancare gli occhi su un'altra realtà, cerchiamo subito tutti gli argomenti a difesa della nostra estetica, invece di aprirci. Un libro? Ma no, magari sono fregnacce tendenti a giustificare quell'imbroglio dell'arte contemporanea... Guarda invece che bel tramonto: ha anche tanti "mi piace".
Sono debolezze comuni a tutti i livelli, a cui non è immune, in primis, il sottoscritto. E in ogni caso, senza riferimenti precisi.
Perchè scrivo questo nel forum? non lo so.
Di sicuro non per vincere il premio di mister simpatia. Mica sono scemo.
Forse perchè oggi si parla di libri, e forse perchè vedo in giro tanta passione, sincerità, anche competenza tecnica indirizzate però ingenuamente.
Chi sono io per dirlo? La risposta è semplice: nessuno .
Buon ferragosto!
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| inviato il 14 Agosto 2012 ore 16:54
e ora ritornando al libro citato, vi confesserò:
www.formafoto.it/_com/asp/page.asp?g=m&s=a&l=ita&id_pag={19909FA8-61E9
non ci sono andato perchè:
--- davo per scontato che la foto d'eccellenza potesse essere - anche allora - la selezione fra millemila immagini;
--- visto che le foto d'avvicinamento erano commentate dagli stessi autori, ho pensato ad una selezione preventiva, magari a fini didattici, ma che escludesse le foto di poco senso... insomma un ibrido , un reality ;
--- mi sentivo vagamente voyeur nell'andare a indagare quanti e quali colpi aveva sparato il campione prima di centrare il piattello. Come pure temevo di graffiare irreparabilmente nella mia memoria l'incanto della foto d'eccezione.
Vedo che invece l'idea vi è sembrata interessante. Evidentemente mi sono sbagliato...
Così, senza impegno, ricordate qualche episodio fotografico che vi ha colpito, qualche luogo comune caduto, qualche manovra d'autore meritevole di menzione, a comune beneficio?
merciiii!!! |
user95 | inviato il 14 Agosto 2012 ore 22:51
Giuseppe, scompongo e dialogo:
“ davo per scontato che la foto d'eccellenza potesse essere - anche allora - la selezione fra millemila immagini „
certamente, ma nel contesto storico era tutt'altro che scontato ed è proprio questo che il libro vuole descrivere: l'avvento del formato Leica che rivoluziona il concetto di fare fotografia, con la possibilità di riprendere un gran numero di immagini con una velocità operativa fino ad allora inimmaginabile, e le conseguenze di questo (con l'irrinunciabilità dei photo editor, ad affiancare gli autori e a ragionare sulle provinature)
“ (...) ho pensato ad una selezione preventiva (...) mi sentivo vagamente voyeur nell'andare a indagare quanti e quali colpi aveva sparato il campione prima di centrare il piattello. Come pure temevo di graffiare irreparabilmente nella mia memoria l'incanto della foto d'eccezione.
(...)
Così, senza impegno, ricordate qualche episodio fotografico che vi ha colpito, qualche luogo comune caduto, qualche manovra d'autore meritevole di menzione, a comune beneficio?
„
nella maggior parte dei casi sono strisce belle e buone, ed è istruttivo vedere le sequenze di HCB alla ricerca dell'attimo (più che un cecchino un cercatore d'oro insomma. la stima non decresce), l'efficacia di Koudelka coinvolto emozionalmente nella sua Praga, i sotterfugi di un Alex Webb tra le prostitute costruendo una complicità, la noia dei primi "rafficari" come qualcuno confessa (nel libro, non tra i gruccionisti qui ), il piccolo tesoro degli scatti di McCurry nella imprevista tempesta di sabbia (con il capolavoro prescelto che perde forse in idillio, ma ne guadagna in sincerità)... anche l'informazione che può diventare faziosa, se una foto strana viene estrapolata da un contesto di altre foto (Erwitt, su Nixon). E la grandezza di un Pellegrin in una sequenza intera.
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| inviato il 14 Agosto 2012 ore 23:00
1000 grazie! |
user1159 | inviato il 15 Agosto 2012 ore 23:16
Ho appena terminato "La fotografia. Una storia culturale e visuale" di Graham Clarke consigliatomi da Giuseppe e a cui va un sentito ringraziamento per avermi aperto un viale lungo la via della conoscenza.
Consigliatissimo a tutti.
Per Giuseppe “ Sono 20 euro pericolosi .
Eh, sì.
4 libri di quelli giusti, e c'è il pericolo di aprire il computer, vedere le proprie foto, alzare il coperchio e gettare anni di sforzi, tecnica e levatacce nel cesso.
Non tanto per il livello raggiunto: no, proprio per l'indirizzo. „
Durante la lettura del libro mi sono ritrovato esattamente in questa condizione: resettare e mettere tutto sul mercatino. Poi, per fortuna, il momento di sconforto è passato e ho ripreso a preoccuparmi di nitidezza, contrasto e saturazione. |
| inviato il 15 Agosto 2012 ore 23:27
“ Durante la lettura del libro mi sono ritrovato esattamente in questa condizione: resettare e mettere tutto sul mercatino. Poi, per fortuna, il momento di sconforto è passato e ho ripreso a preoccuparmi di nitidezza, contrasto e saturazione „
Sono stato un pelino drastico...
Comunque, ripeto, non è a mio parere un problema di livello: Jeff Wall è Jeff Wall, noi siamo noi. Si fa quel che si può.
Il punto è: in che direzione andare, e perchè.
A volte () invece sembra che la direzione sia scontata, suffragata da 200 "mi piace".
La vita è un flash, il tempo è prezioso. Accorgersi dopo 5/10 anni di aver cantato in un enorme coro stonato è dura da maledetti: meglio pensarci prima.
Fine dei pensierini all'umanità, ritorno anch'io a regolare toni e livelli. A Bladerun: felice che il libro ti sia piaciuto, alla prox.
ps: ho visto il tuo ptf, e se posso permettermi, ci sono immagini pregevoli e fresche. Non buttarti giù, eh?
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