| inviato il 21 Settembre 2016 ore 8:54
“ Chi ha realizzato il cartello, un agenzia esterna al Comune, per il lavoro avrà preteso un pagamento.
Se tutte le immagini sono state prese (in barba alle leggi sui diritti d'autore) da google a costo zero, all'agenzia restano solo le spese di stampa del cartello. Tutto il resto è guadagno, ovvero lucro.
Se invece, come dovrebbe essere, ogni foto fosse stata presa pagando quanto dovuto (siti microstock, Getty, fotografo del paese) avrebbe sicuramente contribuito a ridurre il guadagno dell'agenzia, cosa tra l'altro fondamentale per il principio di concorrenza leale. „
Per la precisione, chi ha curato il cartello ha fatturato il suo lavoro. Se avesse dovuto acquistare foto stock, le avrebbe fatturate a parte. Questo l'ho visto con tutti i grafici con cui ho lavorato. Non avrebbe certo ridotto il suo guadagno. |
| inviato il 21 Settembre 2016 ore 8:59
“ Non credo che le vie di Arles dipinte da Van Gogh siano di proprietà dell'amministrazione locale. „
Altre epoche. Oggi molti proprietari di edifici pretendono che si ottenga l'autorizzazioni per la foto. Oggi viviamo in gabbia. Ai tempi di Van Gogh, era ovvio che se una modella posava implicitamente concedeva il diritto di pubblicare il quadro. Oggi deve firmare liberatorie. Sentivo che, a seguito della tizia suicida, stanno esasperando le leggi a tutela delle paranoie sulla privacy. Finirà che potremo tutti fotografare solo il nostro gatto, almeno finché qualche associazione animalara ne rivendicherà i diritti. |
| inviato il 21 Settembre 2016 ore 10:47
Quella del cartello non si vede benissimo, ma è uguale alla tua con la sola differenza che l'hanno deformata per lungo (è stirata in orizzontale, come si vede dalla forma delle stesse pietre).
In realtà la firma non l'hanno tagliata: hanno contraffatto l'immagine per nasconderla....Al tuo avvocato potrebbe scappare la frase ottimistica del suo collega interpretato da Gigi Proietti.
Comunque avresti fatto meglio a indicare l'anno.
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| inviato il 21 Settembre 2016 ore 12:03
“ Oggi molti proprietari di edifici pretendono che si ottenga l'autorizzazioni per la foto „
e SBAGLIANO
A meno che l'edificio in questione sia riconosciuto come opera d'arte e che non siano ancora scaduti i diritti d'autore (90 anni) puoi fotografare quello che ti pare finché sei in una via pubblica.
Mi spiace ma il tuo ragionamento non sta in piedi giuridicamente: la legge sul diritto d'autore tutela l'autore della foto non il proprietario del soggetto della foto a meno che non si ricada in quanto sopra ho detto (o che il soggetto sia un persona ovviamente)
Quindi nel caso in questione la legge tutela chi ha fatto la foto del parco e il parco non può vantare alcun diritto sue essa.
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| inviato il 21 Settembre 2016 ore 12:06
Continua a procedere e fai bene. Secondo me non va accettato "nessun rischio" come
dice qualcuno, soprattutto se chi ti frega una foto la espone al pubblico. |
| inviato il 21 Settembre 2016 ore 12:44
Quella foto l'ho concessa al WWF a livello nazionale e locale per le rassegna stampa ed ovviamente sta su molti siti.
Paradossalmente non hanno usato quella ma un altra foto che non ho dato a nessuno. Se fosse stata quella foto che mi hai linkato sicuramente avrei avuto più difficolta a farmi valere, perché avrebbe potuto dire " me l'ha passata il WWf" ed io avrei dovuto sbattermi non poco per farmi valere.
Invece hanno preso un altra foto che non ha nessuno e la pessima qualità con cui l'hanno stampata dimostra chiaramente che l'hanno presa dal sito.
Ieri ho mandato la mail e per il momento l'ha letta solo l'Ente Parco. Vedremo.... |
| inviato il 21 Settembre 2016 ore 14:42
“ A meno che l'edificio in questione sia riconosciuto come opera d'arte e che non siano ancora scaduti i diritti d'autore (90 anni) puoi fotografare quello che ti pare finché sei in una via pubblica. „
Quello che ti pare? E se prendi dentro una persona? In particolare un minore? E poi, il parco è pubblico? Come fai a sapere se l'edificio è un'opera d'arte? E se ha o no 90 anni? Il confine per queste cose è labile, le leggi sempre più vessatorie, ci fanno vivere nel dubbio di essere sempre in torto e dovremmo viaggiare col codice civile sotto braccio e il numero dell'avvocato a portata di mano. |
| inviato il 21 Settembre 2016 ore 15:26
Piccolo ot: a meno che la persona non è il soggetto della foto o ne fa parte in modo preponderante, non è necessario autorizzazione. Se faccio una foto con un grandangolo ad una fiera, e il soggetto è la fiera, possono esserci tutte le persone che vogliono nella foto ma non possono in alcun modo rivalersi. Ripeto, a meno che non sia la persona protagonista o si leda la sua dignità in modo evidente.
È se si svolge un lavoro di giornalismo (riconosicuto), di pubblica utilità, le liberatoria possono essere usate come carta da bagno. |
user99253 | inviato il 21 Settembre 2016 ore 15:44
“ Quella foto l'ho concessa al WWF a livello nazionale e locale per le rassegna stampa ed ovviamente sta su molti siti. „
Avevo fatto una breve ricerca su Google .... sono contento che questa è legittima!  |
| inviato il 21 Settembre 2016 ore 15:52
Quoto Giovanni-bg in merito a quanto di più corretto applicabile ( anche se a volte una mazza da baseball vien voglia di prenderla  , ma meglio di no  ). Prova a vedere come va...e diccelo. |
| inviato il 21 Settembre 2016 ore 20:14
Fabio che esempio del caz... e' , scusa ???? Il mio giardino è proprietà privata. Il web ??? Mah.. |
| inviato il 21 Settembre 2016 ore 20:26
quoto andrea primadei e zen |
| inviato il 21 Settembre 2016 ore 22:57
“ Fabio che esempio del caz... e' , scusa ???? Il mio giardino è proprietà privata. Il web ??? Mah.. „
Il web è un luogo pubblico in cui ci sono molte, moltissime cose private. Prendere dal web e riutilizzare spacciando per proprio o per fini pubblici o altro, senza consenso dell'autore è furto. Punto.
Non c'è nemmeno da discutere su questo... O meglio, vedendo i post, sì, c'è molto da discutere per educare. |
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