| inviato il 03 Marzo 2019 ore 9:51
Io ho la non ED, ma sembra sia praticamente in linea con la ED, confermo, ottica meravigkioss |
| inviato il 03 Marzo 2019 ore 14:02
E' una focale che prediligo, ne ho parecchie, anche Medio Formato. Non so perchè, ma si tratta sempre di ottiche notevoli. Oggi ho provato l'ultimo arrivato, appunto lo zuiko. Ai bordi ha un po' di fringing a ta, ma al contempo una nitidezza straordinaria. Tiene i 42 mpxl alla perfezione. Ho fatto anche qualche ritratto analogico in bn con la fantastica OM4, vedremo. Del Nikon ho avuto l'af tanto tempo fa, con Velvia la resa era bellissima, poi passai a Canon e presi il 200, ottimo anche quello. Poi passai allo zoom e lo diedi via per 20 anni. Ora me lo sono ricomprato, fantastico, af da urlo |
| inviato il 03 Marzo 2019 ore 14:53
Ho avuto anche il Carl Zeiss Jena Sonnar 180mm/2,8 (usabile su 6x6 e 35mm), 1,6 Kg di metallo e vetro! Non lamentiamoci degli ART! Anche quello fantastico |
| inviato il 03 Marzo 2019 ore 21:19
Per quanto buoni , il miglior 180 vintage rimane il Leitz 3.4 apo- relyt. |
| inviato il 03 Marzo 2019 ore 22:53
Io ora ho un 80-200mm/4 AIS che va benissimo e coprirebbe un po' tutte le focali da ritratto, ma che non uso praticamente mai, perchè mi trovo a montare sempre l'85mm o il 105mm che hanno l'autofocus. Forse con una ML potrebbe avere più appeal |
| inviato il 04 Marzo 2019 ore 17:07
“ Per quanto buoni , il miglior 180 vintage rimane il Leitz 3.4 apo- relyt. „ il migliore su carta (risolvenza contrasto dati mtf tutto top) però per ritratti ed altre situazioni il contax risulta molto più gradevole |
| inviato il 04 Marzo 2019 ore 18:47
Forse per il ritratto il pur ottimo Olympia Sonnar potrebbe in effetti essere preferibile all'APO Telyt ... ma solo per la MMaF, indecente, del Leitz. |
| inviato il 04 Marzo 2019 ore 18:48
Pur essendo un obiettivo importante per storia, caratteristiche e prestazioni generali, l'apo in realtà è un'ottica di vecchia concezione, che va bene all'infinito, ma a distanze da ritratto non è idoneo, a parte il fatto che mette a fuoco a 2.50m e che ha una ghiera scomodissima, come quasi tutti i Leitz dell'epoca. Lo stesso Elmar f4 che, non dimentichiamo, all'uscita costava ben più dell'apo, ed è un obiettivo molto sottovalutato, ha prestazioni molto simili. Dico una bestemmia... poichè li ho entrambi da tempo e proprio l'estate scorsa ho fatto parecchie prove a distanza su a7r2, in quanto questi obiettivi li uso per questo, alla fine la resa è risultata praticamente sovrapponibile. Da dire che entrambi hanno battuto parecchia concorrenza per correzione delle aberrazioni, e quasi sempre per nitidezza. A parte il Canon, però non ho provato i 2.8 di altre marche, ma credo che negli scatti a distanza, questi due, unitamente all'apo 2.8, debbano essere il meglio. In ogni caso non si tratta di prove definitive, occorrerebbe provare più esemplari, e soprattutto nuovi, cosa ovviamente impossibile. |
| inviato il 04 Marzo 2019 ore 18:54
Riguardo il CY, che ho dal 1981, e produce ritratti notevoli, consiglio la vecchia versione, molto più grossa e pesante. Il modello "smagrito" infatti, al di là del fatto che ha una ghiera scomoda Leitz style, anche se dicono essere identico otticamente al predecessore mi ha sempre dato risultati inferiori. Infatti, dopo aver dato via nel lontano 1984 il grasso per il magro, pentendomene, quando lo ripresi come ottica vintage cercai, non senza difficoltà, il panciuto, pesante sì, ma estremamente più maneggevole nella maf e sempre pregevole nel ritratto |
| inviato il 04 Marzo 2019 ore 19:17
Assodato il fatto che l'Apo Telyt, essendo stato progettato per rispondere a delle ben precise specifiche imposte dall'US Navy, è ottimizzato per le riprese all'infinito sarebbe anche bene precisare che, fotograficamente parlando, l'infinito terrestre non corrisponde certo a quello astronomico! |
| inviato il 04 Marzo 2019 ore 19:25
Sulla carta infinito, in realtà grandi distanze |
| inviato il 04 Marzo 2019 ore 22:23
Infatti ... anche se poi a ben guardare queste distanze non sono poi neppure così tanto grandi visto che in genere si parte da 100 lunghezze focali per arrivare a mille, forse duemila lunghezze focali, e questo semplicemente perché a distanze di ripresa nell'ordine dell'infinito vero, l'infinito astronomico diciamo, tutti i soggetti, per quanto grande possa essere la lunghezza focale adoperata e per quanto grandi possano essere i soggetti ripresi, verranno sempre riprodotti troppo piccoli per restituire una immagine che possa dirsi davvero dettagliata |
| inviato il 04 Marzo 2019 ore 22:53
Scusate, avete mai proiettato dei Kodachrome da 180 apo telyt 3.4? Bene, vi assicuro che la resa del colore ( rosso soprattutto) è inarrivabile da nessun Zeiss o altre marche. Per quanto riguarda la nitidezza ed il contrasto, è vero che l' ottica dà il meglio a lunghe distanze ma pure da vicino non scherza. Certo per ritratti non è l' ottica indicata per i 2.5 m. di messa a fuoco minima ed elicoide di messa a fuoco che gira gira e ....gira. |
| inviato il 04 Marzo 2019 ore 23:05
Giuliano ha ragione .. la correzione cromatica del 180 apo telyt è mostruosa.. è corretto fino all'infrarosso.... se ricordo non necessita neanche dello "spostamento" di messa a fuoco tra luce "visibile " e infrarosso.. le kodachrome proiettate con il Pradovit erano spettacolari... Io ho visto grandissimi risultati anche nel ritratto... nonostante i 2.5m di messa a fuoco minima |
| inviato il 05 Marzo 2019 ore 18:29
Molti obiettivi, anche datati, uno su tutti il Canon FD 500/4,5 L, sono corretti fino dall'infrarosso, la forza dell'Apo-Telyt è la correzione spinta fino all'ultravioletto. |
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