| inviato il 17 Agosto 2016 ore 13:12
"Riguardati" gli disse... Mi confidò che da allora si era riguardato spesso, ma non gli era più piaciuto quello che vedeva. Desiderio di collimare. Aveva indossato la sua migliore espressione neutra con la stessa nonchalance con cui si indossa una t-shirt, ed era andato a raccattare le carcasse sparse delle sue idee, per dargli degna sepoltura. Le stesse idee che aveva scambiato - per la durata di non più di qualche attimo - per boccioli pieni di vita, di prospettive. Desiderio di collimare. E avvoltoi a banchettare con quelle carogne. Mirò con cura, per ucciderne qualcuno, pur senza alcuna foga giustizialista. Ma aveva dimenticato di essere strabico e di non essere mai stato un buon cecchino... Si dovette accontentare, ancora una volta, del boato degli spari e del fischio delle pallottole nell'aria. Che pure percepì come una melodia del caos. Desiderio di collimare. Per tutto il resto della giornata, tuttavia, non ci fu più traccia d'inquietudine in lui. Il mattino successivo si riguardò ancora, ma non ha mai voluto raccontarmi quello che ha visto...
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| inviato il 17 Agosto 2016 ore 14:33
Clap clap clap! (battito di mani in piedi) Splendida! Bravo! Ciao Stefano |
| inviato il 17 Agosto 2016 ore 15:32
Stefano, l'applauso è davvero troppo... sono solo due parole in croce aggrappate a un'immagine che avevo nella testa, a cui, poi, ho associato il "selfie" occhiuto che sintetizzasse il concetto del "riguardarsi". del guardarsi dentro, prima che fuori. mi rendo conto che è piuttosto elementare, ma non mi sono mai cimentato seriamente nella lettura e nella scrittura; quest'ultima soprattutto, come tutte le cose, è una pratica che va alimentata, ci vuole tempo, dedizione, ricerca e pratica. Tutte cose che non ho più. restano, così, questi micro frammenti molto fini a sé stessi e nemmeno poi tanto originali. tuttavia, grazie |
user16612 | inviato il 17 Agosto 2016 ore 15:36
“ micro frammenti molto fini a sé stessi... „ Beh, non sono poi così d'accordo. Prima che per l'originalità, uno scritto è importante per ciò che racconta, e quindi per ciò che suscita (un po' come la fotografia, del resto). E in questo c'è molto di te. Almeno un 50%. Ma si sa che io sono pessimista... |
| inviato il 17 Agosto 2016 ore 15:45
ah beh, Nonno. autobiografico, per quanto breve e conciso, lo è di certo! ma te hai l'occhio lungo... cercavo solo di non farla sembrare più grande di quella che è! poi, ovvio, fa sempre piacere: ma non tanto l'apprezzamento in sé (di quello mi preoccupo sempre ben poco), quanto l'idea che alcuni aspetti del proprio sé possano collimare (appunto) con quelli di qualcun altro... ecco: la chimica, le affinità elettive, il ritrovarsi in parte nel pensiero degli altri... quello non ha prezzo. perché ci rende umani. finito il pippone metafisico, promesso! |
user16612 | inviato il 17 Agosto 2016 ore 16:19
Gli aspetti di ciascuno di noi che collimano con quelli degli altri secondo me sono sempre tanti. Più di quello che si pensi. Sto giusto pensando un raccontino il cui tema di fondo è proprio questo. Ma moooolto meno metafisico del tuo |
| inviato il 18 Agosto 2016 ore 20:06
Giuliano, gli scaffali sono virtuali, hanno le fattezze degli hard disk e io sono davvero uno incasinato, non trovo mai nulla. Ma ciò non toglie che non possa buttar giù ancora qualcosa, se ti fa piacere... Abbisogno dei miei tempi però, chissà che le ferie non mi portino consiglio... Grazie di cuore |
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