| inviato il 06 Agosto 2016 ore 15:40
Il passaggio dalla fotografia a pellicola al digitale, ha determinato la rapida obsolescenza ed una pesantissima svalutazione di apparecchiature a suo tempo molto costose. Basti pensare che una fotocamera analogica di punta come la Nikon F5, dal costo di svariati milioni di lire, attualmente si trova usata a meno di 500€, e spesso rimane per parecchio tempo nei mercatini, o nei negozi dell'usato, in attesa di potenziali clienti. Per non parlare delle Hasselblad... tempo fa ho venduto un intero corredo ad un prezzo "scandaloso", rapportato all'investimento iniziale.   Non bisogna tuttavia pensare che tutto il materiale usato a suo tempo, non sia utilizzabile anche oggi con le moderne fotocamere digitali. Ci sono oggetti tuttora validissimi, che con un minimo di competenza tecnica sono perfettamente sfruttabili anche oggi, in pieno predominio del digitale. Entrando nello specifico, un flash serve per illuminare... e ciò che è cambiato sono unicamente le funzioni automatiche di controllo dell'emissione luminosa. Per il resto... luce era... e luce rimane.. perfettamente sfruttabile oggigiorno. Alcuni giorni fa dovevo fare un servizio in esterni con una modella, in tarda serata, quindi con luce ambiente molto ridotta. Per queste situazioni, e laddove non sia certa da disponibilità di corrente elettrica, sono solito usare un'unità Godox 600 W/s alimentata a batteria, con attacco Bowens tipo S. Ma... se i punti luce necessari sono più di uno... (tipo schiarire uno sfondo, o fare un controluce, etc... ), si dovrebbero avere altrettante unità alimentabili a batteria. Con costi, pesi, ed ingombri in crescita proporzionale, ma di utilizzo saltuario.. e di dubbia convenienza economica. Ai tempi della pellicola ho usato parecchi flash della Metz... in particolare della serie 45 e 60. Di quest'ultimo mi sono rimasti due esemplari in versione CT4, modello di punta della casa, e cavallo di battaglia di parecchi professionisti, in particolare di cerimonie. Potente, affidabile, grande autonomia, robusto, il 60 CT4 offriva tutto quanto si potesse desiderare. TTL (coi moduli sca dedicati), automatismo a priorità di diaframma, MANUALE con possibilità di regolazione su ben 8 f stop ad intervalli di 1/3 di diaframma, 2° parabola, diffusore incorporato, etc. Un gioiello, non sbagliava un colpo... e soprattutto le varie regolazioni erano precise ed affidabili. Sta di fatto che l'ho riutilizzato con piena soddisfazione, impostandolo in manuale e dosando perfettamente la luce necessaria al momento. Considerando che il suo valore sull'usato attualmente si attesta su cifre ridicole... (attorno ai 100€ senza batteria), rivenderlo a questi prezzi a mio avviso significa regalarlo, considerando che può ancora dare parecchie soddisfazioni per chi abbia un minimo di competenze tecniche, che non mancano di certo a chi a suo tempo ha optato per l'acquisto di questo oggetto. L'unico problema è dato dai costi e dalla reperibilità delle apposite batterie.. ma si trovano ancora nuove, anche se made in Cina anzichè Germany come a suo tempo. |
user61502 | inviato il 23 Agosto 2016 ore 15:05
Quoto in toto in tuo post. Posseggo anch'io due metz 60: CT4 e CT1. Insostituibili per potenza e autonomia. Li usavo per i servizi di cerimonia. Ora li uso con due soft box, e sono diventati due bank spettacolari. |
| inviato il 30 Aprile 2018 ore 18:33
Quale staffa occorre prendere per inserire il metz 60 ct4 nel softbox? Grazie |
| inviato il 15 Settembre 2023 ore 19:37
Concordo pienamente Frank_pb.... Tutt'oggi col digitale utilizzo i mettz 60CT4 come illuminazione principale come un tempo sulla pellicola. Anche accoppiati con flash dedicati che uso come flash pilota di schiarita con risultati super eccellenti. Spesso lo uso ancora sulla staffa con corpo macchina. Usato in automatico impostando lo stesso diaframma di lavoro su flash che su corpo macchina non sbaglia un colpo. In TTL IDEM. In manuale poi Offrono piena libertà di lavoro. Si dimostrano sempre affidabili e offrono estrema autonomia. |
| inviato il 15 Settembre 2023 ore 19:41
Concordo pienamente Frank_pb.... Tutt'oggi col digitale utilizzo i mettz 60CT4 come illuminazione principale come un tempo sulla pellicola. Anche accoppiati con flash dedicati che uso come flash pilota di schiarita con risultati super eccellenti. Spesso lo uso ancora sulla staffa con corpo macchina. Usato in automatico impostando lo stesso diaframma di lavoro su flash che su corpo macchina non sbaglia un colpo. In TTL IDEM. In manuale poi Offrono piena libertà di lavoro. Si dimostrano sempre affidabili e offrono estrema autonomia. |
| inviato il 15 Settembre 2023 ore 20:09
Qualche giorno fa ho avuto una brutta sorpresa... volevo fare alcuni scatti con il metz , purtroppo l'unica batteria che mi era rimasta...non dà più segni di vita.. Non si ricarica più... Le batterie originali non si trovano più... pertanto il flash è inutilizzabile.. Peccato, perchè in esterni sarebbe tutto sommato, poco ingombrante e leggero. |
| inviato il 15 Settembre 2023 ore 21:47
“ L'unico problema è dato dai costi e dalla reperibilità delle apposite batterie.. ma si trovano ancora nuove, anche se made in Cina anzichè Germany come a suo tempo. „ Beh ci vanno anche le batterie AA . Basta trovare il compartimento in cui ci si montano. Il 45 Ct4 l'aveva |
| inviato il 16 Settembre 2023 ore 7:17
“ Le batterie originali non si trovano più... pertanto il flash è inutilizzabile.. „ Le batterie originali sono (erano) di dimensioni standard, basta sostituire gli elementi riassemblando il pacco......certo, serve la necessaria manualità |
| inviato il 16 Settembre 2023 ore 7:23
“ Beh ci vanno anche le batterie AA . Basta trovare il compartimento in cui ci si montano. Il 45 Ct4 l'aveva „ Vero, lo scatolotto era fornito....e accetta anche le normali stilo ricaricabili, diventando in pratica equivalente al pacco originale |
| inviato il 16 Settembre 2023 ore 8:17
Il 60 CT1 e, se non ricordo male, aveva un pacco batterie separato con una tracolla, diverso dal pacco batterie del 45. Pensi che comunque si possa riassemblare con batterie piú moderne |
| inviato il 17 Settembre 2023 ore 11:02
Ricordioamoci comunque che la sincronizzazione aveva una tensione proibita per le moderne macchine fotografiche. |
| inviato il 17 Settembre 2023 ore 12:07
“ Ricordiamoci comunque che la sincronizzazione aveva una tensione proibita per le moderne macchine fotografiche. „ IO lo usavo staccato dalla fotocamera, con un radiocomando... |
| inviato il 18 Settembre 2023 ore 11:18
Allora si |
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