| inviato il 07 Luglio 2016 ore 0:53
Ciao a tutti, da poco mi sono comprato un set di tubi di prolunga da utilizzare per fare un po' di macro (sono da 13, 21 e 31mm, con i contatti per mantenere la funzionalità dell'AF) e ho un paio di dubbi: prima di tutto, dal grandangolare al tele, passando per i normali, quali sono le ottiche che ha più senso usare con questo accessorio? Considerato che esistono i 60, 90, 100 e 180 macro, direi il tele, ma mi piacerebbe una conferma. come seconda cosa, ho notato che, anche se l'AF viene mantenuto, il campo entro cui la reflex riesce a focheggiare è molto più ridotto (per esempio il fuoco all'infinito è da scordare) e, almeno a me, non sembra un comportamento predicibile. C'è un modo per sapere (o stimare) entro quale range di distanze sarà possibile mettere a fuoco partendo dalle caratteristiche della lente usata e di quanta prolunga si sta usando? da ultimo: fotografando in macro cose come insetti, foglie e fiori molto spesso ci si trova a dover fare i conti con il vento o comunque del movimento (dei soggetti); quindi, capisco il cavalletto, ma non c'è qualche "trucco" per minimizzare l'impatto dell'instabilità dei soggetti (o anche del fotografo mentre regge la reflex in posizione)? Grazie, Alberto |
| inviato il 07 Luglio 2016 ore 1:04
Ciao non sono un esperto, ma provo a darti la mia opinione. Allora considera che i tubi di prolunga non fanno altro che variare il 'tiraggio' cioè la distanza tra sensore obiettivo. Questo ha due effetti, avvicina la distanza minima di messa a fuoco e aumenta il fattore di crop del sensore. Impropriamente aumenta i mm... Per esperienza personale conviene utilizzare la lente in grado di risolvere meglio e anche verificare quali tubi utilizzare, io per esempio con troppa prolunga peggioro la nitidezza al punto che ritagliando la foto fatta senza tubi ho risultati migliori. Per quanto concerne come compensare i movimenti di soggetto o fotografo dovresti utilizzare tempi di scatto rapidi, ma la macro spesso richiede diaframmi più chiusi per avere sufficiente pdc, costringendo ad alzare gli iso. Cerca il giusto equilibrio e fai varie prove. |
| inviato il 07 Luglio 2016 ore 1:11
Ciao Emanuele, grazie per la risposta, immaginavo ci fossero da fare un po' di prove per trovare la quadra, ma un metodo di stima non sarebbe stato male. C'è anche il problema di capire quanta prolunga usare, e quanto questa riduce la distanza minima di messa a fuoco... appena riesco faccio qualche prova col 70-200 e tutte le combinazioni possibili dei 3 anelli Ciao, Alberto |
| inviato il 07 Luglio 2016 ore 1:14
ciao, io sui tubi di prolunga uso un 50mm (anche invertito,basta avere un anello adattatore e la possibilità di usare la ghiera dei diaframmi, sarebbe meglio stare intorno ai 50 o sotto.. già la pdc è minima... e infatti su cavalletto è buona cosa usare una slitta micrometrica.. per quanto riguarda le formule per sapere il range delle distanze, lascio la parola ai più esperti per quanto riguarda i tempi di scatto meglio rapidi ovviamente, e anche l'uso del flash è consigliato. prova a contattare l'utente Mattfala, è molto ferrato in materia |
| inviato il 07 Luglio 2016 ore 1:16
Alberto credo che qualche utente più esperto di me saprà dirti data la minima distanza di messa a fuoco quanto varia in proporzione ai mm di prolunga, seguo che sono curioso anch'io! |
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