| inviato il 29 Aprile 2019 ore 19:59
Quanto sei esagerato!
Allo stato attuale io continuo ad affidarmi al laboratorio solo perché alla fine con otto euro, tutto compreso, mi passa la paura, ma se allo stesso laboratorio dovessi dare 10 o 12 euro allora invece di portarli a sviluppare uno alla volta ne radunerei quattro o cinque e tutti insieme li invierei al mio buon amico Sandro Presta per farmeli trattare da lui  pagando sempre otto euro intelaiatura compresa! |
| inviato il 29 Aprile 2019 ore 20:01
Dimenticavo: con Sandro si parla di un trattamento artigianale di alta classe ... chiaramente  |
| inviato il 30 Aprile 2019 ore 21:19
Appunto chi fa da se fa per tre il se li tratta Sandro è come se li facessi tu. Tu non sai quante dia sviluppate in passato da altri presentano grana da shok termici. Me ne sono accorto qualche anne fa qundo le ho scannerizzate. |
| inviato il 30 Aprile 2019 ore 22:55
No Bergat, un momento, la grana la devi sempre valutare in proiezione e MAI in scansione.
Per il semplice motivo che la scansione amplifica la granulosità perché lo scanner, che ovviamente non sa dove deve focheggiare, per andare sul sicuro focheggia sulla grana e quindi la evidenzia ... per l'appunto |
| inviato il 30 Aprile 2019 ore 23:36
Paolo, sono d'accordo con te che la grana andrebbe valutata o tramite proiezione o con un lentino ad elevato ingrandimento. Ma questo andrebbe fatto non perché la scansione evidenzia la grana o addirittura la esalta o ne fa risultare più di quanta ce ne sia in realtà, bensì, perché come ho spiegato altre volte, la grana viene amplificata se lo scanner non ha una sufficiente capacità
di risolvere e quindi produce il cosiddetto "grain aliasing". Poiché la maggior parte delle persone fa scansioni con scanner amatoriali, magari applicando pure una buona dose di "sharpening" (maschera di contrasto) per incrementare la scarsa nitidezza, ecco che si ritrova con una grana eccessiva. Anche rivolgersi a laboratori professionali non è sempre una garanzia, infatti ho riscontrato personalmente che anche questi, pur utilizzando scanner professionali, tendono a esagerare con lo "sharpening". |
| inviato il 01 Maggio 2019 ore 10:52
Diego va bene che, come in tutti i campi del resto, anche fra gli scanner ne esistono di tutti i tipi e di tutte le prestazioni, a cominciare da quello piano da 50 euro fino ad arrivare ai tamburi, veri o virtuali, da decine di migliaia, ma un Nikkor Coolscan 5000 ED non è proprio da buttare dai ... |
| inviato il 01 Maggio 2019 ore 12:07
Si Paolo, il Nkon 5000 è un ottimo scanner, il mio era un discorso generale basato sull'utilizzo di scanner piani prima, laboratori "professionali" (?) poi e da ultimo sull'utilizzo di scanner profesdiobale Hasselblad (lo stesso dei laboratori). Ho disco testo differenze notevoli ed una grana affatto accentuata da parte di quest'ultimo nonostante abbia fama di esagerarla. Poi ho capito il perché di questa fama: in tutte le recensioni e prove che ho letto hanno esaminato i file Tif ottenuti tramite il setting standard per diapositive; questo prevede una maschera di contrasto a 250 che a video mostra molta grana (comunque non visibile in stampa come ho potuto constatare dalle mie prove). Quindi la colpa non è della scansione a prescindere ma di come questa è stata impostata.
Con gli scanner piani invece ho riscontrato una grana assai diversa ma pur sempre eccessiva e pure più intrusiva, per le ragioni che avevo spiegato.
Non so come mai nel tuo caso riscontri una così grande differenza tra la diapositiva proiettata e quella scansionata, è indubbio che sono due metodi differenti con inevitabili piccole o grandi (dipendenti da tante variabili) differenze, ma non mi aspetterei differenze eclatanti da farmi ritenere che la scansione esagerò così tanto la grana, almeno nella mia esperienza (attrezzatura e impostazioni appropriate) per fortuna non è così. |
| inviato il 01 Maggio 2019 ore 14:15
Beh Diego non sono affatto in grado di spiegartene il motivo, chiaramente, ma è un dato di fatto incontestabile che sia quando, anni addietro, le scansioni me le realizzava mio cugino col suo Canon 4000 (FSU?), sia ora che me le approntano i Comodi, la costante è sempre la stessa: l'evidenziarsi della grana.
In entrambi i casi le scansioni sono salvate in TIFF, e comunque va pure precisato che quelle realizzate col Nikkor 5000 ED evidenziano meno il problema, ma resta pur sempre il fatto che il problema si presenta inevitabile  |
| inviato il 01 Maggio 2019 ore 14:20
Inevitabile al punto da farmi davvero pensare di decidermi, una buona volta, a farmi prestare una reflex digitale per cercare di capire se riproducendo in maniera del tutto autarchica le mie diapositive io possa riuscire innanzitutto a realizzare qualcosa di guardabile e, dopo, cercare di capire pure come mi viene riprodotta la grana con quest'altro metodo |
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