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Velvia 50 _ consigli d'uso !!







avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2016 ore 0:33

Edobette
Tecnica molto interessante che nn conoscevo.
Molte grazie

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2016 ore 0:49

Continuo ad utilizzarla anche in digitale, nonostante usi Raw, PP, ecc.





Qui infatti misurai sul viso della modella e poi scelsi un "tono scurissimo" ovvero compensai -2 ev sulla misurazione spot del viso della modella.

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2016 ore 7:13

Chiamasi sistema zonale ;-) .

O almeno, quella è solo una parte (rielaborata) del sistema zonale, dato che il SZ non si ferma alla semplice suddivisione in "zone" in fase di esposizione.

-2.5 ev e +2.5 ev sarebbero zona II e mezzo e zona VII e mezzo... che non sono (ancora) nè nero pieno né bianco pieno.
Nero pieno e bianco pieno sono, per definizione, zona 0 e zona X, rispettivamente (bisogna usare la sensibilità effettiva del supporto però, da determinare sperimentalmente per la propria catena).

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2016 ore 8:08

Quanto al cosiddetto difetto di reciprocità, o effetto Schwarzschild, la compensazione dell'esposizione è sufficiente usando una pellicola b/n. Con le diapo a colori accade normalmente che gli strati sensibilizzati ai diversi colori reagiscano diversamente al difetto di reciprocità, per cui con l'allungarsi dei tempi di posa insorgono dominanti cromatiche, diverse non solo tra pellicola e pellicola ma anche tra lotto e lotto.

Dovrebbero essere documentate nel bugiardino assieme al filtro CC (compensazione Colore) necessario per neutralizzarle.

C'è da dire che, nelle situazioni in cui l'effetto insorge, la luce disponibile è pochissima, per cui normalmente l'equilibrio cromatico è poco rilevante. Non conosco dilettanti che abbiano usato mai i filtri CC: io ne posseggo una serie di gelatina che, probabilmente, fanno più danni alla nitidezza dei vantaggi ottenibili in termini di equilibrio cromatico.

Il problema si presenterebbe nel caso in cui vuoi fare lunghe esposizioni con filtri ND ad alta densità. Anche i filtri ND di solito aggiungono una loro colorazione sicché...

Tieni conto che il WB automatico nelle diapo non esiste! Anzi la naturalezza dell'equilibrio cromatico - considerato sbagliato in fote avulse dal contesto di ripresa - era la loro caratteristica più ricercata. La ricerca dell'equilibrio cromatico particolare di ogni scena si contrapponeva alla standardizzazione dei colori tipica della stampa da negativo colore, in cui si effettuava una rifiltratura sistematica per compensare la maschera arancio del supporto.

Nel ritratto di Giuliano ne hai un esempio: la dominante verdastra caratteristica della luce sotto gli alberi, dovuta al filtraggio praticato dalle foglie, è evidente sul viso. Così come quella violetta è evidente nel paesaggio innevato, dovuta all'ultravioletto ed alla temperatura di 9.000-1.000 K°.

Problema esposizione: all'epoca usavo talvolta un esposimetro a luce incidente, utile, più che ad ottenere l'esposizione perfetta, ad evitare una varianza di esposizioni eccessiva in caso di soggetti molto contrastati. Potresti dotarti del cartoncino al 18% e fare esposizione spot su quello: l'effetto è identico, ed eviteresti di avere diapo troppo fuori range.

All'epoca usavo una Canon Ftb, che non aveva un esposimetro matrix ma uno che esponeva solo in un rettangolo centrale, con maggior peso nella zona circolare corrispondente ai microprismi. Con colori molto chiari e con il bianco non era banale ottenere una giusta esposizione: l'esposimetro a luce incidente consentiva allora di limitare l'errore al livello di piccole variazioni di luminosità tra foto e foto. Siccome scattavo sempre più foto in situazioni di luce incidente simile e siccome la Ftb era solo ad esposizione manuale, una singola lettura all'inizio era in genere sufficiente, con piccoli adeguamenti (dell'ordine di 1/2 stop) in caso di modifica dell'orientamento del soggetto.

Tieni conto che si veniva dalla regola del sunny 16, e l'abitudine a leggere le condizioni di luce ad occhio era più sviluppata di oggi: non di rado in condizioni standard potevo fare a meno dell'esposimetro anche con le diapo, come avevo fatto prima di allora usando una Vitoret-f!

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2016 ore 9:29

"Fotografia di paesaggio" di John Shaw
Come ti è stato consigliato è uno dei più bei libri di tecnica fotografica.
A me l'hanno addirittura rubato! Ormai non è più in commercio! Anzi se qualcuno lo avesse scansionato ne sarei grato se condividesse il link...
Cito anche fotografare nella natura sempre di Shaw.
Mi ricordo che faceva, appunto, largo uso delle velvia..

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2016 ore 9:58

Edobette
Comtinuo ad utilizzarla in digitale
allora nel frattempo che mi arrivano le pellicole acquistate faccio qualche prova con la 6D.
Complimenti per la foto!

Roby
Grazie per l'approfondimento ;-)

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2016 ore 10:07

Pdeninis
Grazie per la spiegazione, mi hai fatto assaporare un altro mondo MrGreen
Potresti dotarti del cartoncino al 18% e fare esposizione spot su quello
potrei farlo tenere al soggetto ritratto vicino al viso e fare spot su quello e poi lo tolgo e scatto?

Ps: grazie per avermi fatto capire come cambia l'equilibrio cromatico ;-)

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2016 ore 10:08

Dettofatto
"Fotografia di paesaggio" di John Shaw

se qualcuno lo avesse scansionato ne sarei grato se condividesse il link...
+1 .. Interessa anche a me grazie!

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2016 ore 10:24

Anche se questo è per il digitale va bene anche per l'analogico giusto?

https://www.amazon.it/dp/B007C6RUZI/ref=wl_it_dp_o_pC_nS_ttl?_encoding

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2016 ore 11:02

Il cartoncino al 18% di riflessione va bene anche se non l'ho mai usato.......
Basta qualche accortezza e puoi farne a meno.
Io con la Leica r usavo la misurazione integrale e , in base alle condizioni di illuminazione, correggere di + o - uno stop.
Devi stare solo attento al nero ed al bianco, oltre alle situazioni di controluce.
Se un soggetto è troppo scuro -1
Se un po troppo chiaro +1.
Misurare il cielo azzurro è valido.A volte lo facevo anch io

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2016 ore 11:03

Ti stanno facendo fare troppe menate mentali!! Usa un foglio di carta dove ti appunti tutto, il cartoncino grigio al 18% ti dà la corretta esposizione sul cartoncino non di un paesaggio con contrasti elevati! Prendi l'esposizione sul paesaggio valutativa e vedi come reagisce la tua reflex una volta stampato!!

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2016 ore 11:45

Visto che la Velvia ha poca latitudine di posa....fa come ti ho detto...è tutto molto più semplice di quello che credi.

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2016 ore 12:08

"Fotografia di paesaggio" di John Shaw
Come ti è stato consigliato è uno dei più bei libri di tecnica fotografica.
A me l'hanno addirittura rubato! Ormai non è più in commercio! Anzi se qualcuno lo avesse scansionato ne sarei grato se condividesse il link...
Cito anche fotografare nella natura sempre di Shaw.
Mi ricordo che faceva, appunto, largo uso delle velvia..

Dettofatto
" "Fotografia di paesaggio" di John Shaw"
" se qualcuno lo avesse scansionato ne sarei grato se condividesse il link... " +1 .. Interessa anche a me grazie!


Tempo fa, "Fotografia di paesaggio" era presente nella collana "Biblioteca del Fotografo" di Editrice Reflex... adesso non lo vedo più... "Fotografare nella Natura" però sembra ancora disponibile.

www.reflex.it/shop/index.php/biblioteca.html?p=2

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2016 ore 12:19





Velvia + 280 mm.

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2016 ore 12:37





21 superangulon e Velvia.

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