RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Consigli per l'analogico


  1. Forum
  2. »
  3. Tecnica, Composizione e altri temi
  4. » Consigli per l'analogico





avatarjunior
inviato il 17 Maggio 2016 ore 22:09

Dopo aver letto svariati articoli e altrettanti video, mi sono deciso a provare a scattare su pellicola. E' una pratica che mi attira parecchio e penso che potrà darmi delle belle soddisfazioni. Ho comprato una canon at-1 con 50mm 1.8 e 35mm 3.5. Tra una decina di giorni mi arriverà tutto, nel frattempo volevo chiedere se qualcuno più esperto di me avesse qualche consiglio da darmi: dalla scelta della pellicola fino allo sviluppo, qualsiasi cosa vi venga in mente.
Grazie in anticipo Sorriso

avatarjunior
inviato il 17 Maggio 2016 ore 23:25

Ti do qualche spunto veloce che potrai poi approfondire. Casomai ti sarà utile qualche libro da leggere.
Non so a che livello sei, quindi ti prendo un nubbio totale per la fotografia in pellicola.
1 Devi conoscere la scala tempi/diaframmi e il concetto di "Stop", cioè i rapporti fra tempo e diaframma.
2 Impara la differenza di misurazione della luce: la tua Canon, cosi come tutte le macchine fotografiche, anche digitali, ha un esposimetro che misura in "luce riflessa". Per il digitale non è un problema, ma per la pellicola si, o meglio, devi saperlo gestire perchè la luce riflessa è poco precisa e spesso si confonde, sopratutto nei forti contrasti. Il problema è che nella pellicola non puoi vedere usbito cosa hai scattato...
3 Compra un esposimetro esterno usato (Tipo Lunasix, Sekonic ecc..) perchè misurano in "luce incidente" che, a differenza di quella riflessa, è esatta e più raffinata.
4 Impara la regola del 16.
5 Ovviamente non puoi cambiare gli iso sullo stesso rullino. Se monti un rullo da 100iso, rimangono 100 iso. Non puoi cambiarli mai, a meno che non "tiri" la pellicola, ma è un altro discorso.
6 Impara la scala degli iso, che concettualmente rientra nel rapporto tempo/diaframma a formare una specie di triade.
7 Compra un rullino in b/n qualsiasi sui 100 iso, Illford, Rollei, Fomapan... Poi lo porti in un laboratorio e lo fai sviluppare. Se vuoi lo puoi anche far stampare o digitalizzare.
8 In futuro, puoi cominciare a sviluppare da te il b/n. E' molto economico e facilissimo. Basta che ti informi. Non serve una camera oscura, fai tutto alla luce del sole, a parte il caricamento della pellicola nella tank. Per quello ti serve un posto buio che può essere una stanza, un bagno, un armadio... basta che sia buio.
9 Lo sviluppo in b/n è facile, ma la stampa è complessa e costosa. Prima di imbarcarti, se mai lo farai, ti consiglio di prendere uno scanner usato per pellicole, in modo da avere un'anteprima generica del negativo. Li trovi usati anche a meno di 100 euro. (parlo solo di sviluppo/stampa in B/n perchè il colore è molto molto complesso, sia per lo sviluppo sia per la stampa)
10 Una volta che hai capito i concetti base puoi cominciare con i filtri colorati che nel b/n sono una gioia!
11 Una volta che hai capito come funziona la fotografia in pellicola e l'importanza della misurazione della luce, puoi fare il vero grande salto: il medio formato!

In bocca al lupo e buon divertimento!
Vedrai che la fotografia in pellicola ti aprirà un mondo fantastico!

avatarsenior
inviato il 17 Maggio 2016 ore 23:39

Segui i consigli di chi mi ha preceduto che sei in buone mani, vai tranquillo e sperimenta. Un saluto. Stefano

avatarjunior
inviato il 17 Maggio 2016 ore 23:51

Grazie mille per i numerosi consigli! Alcune cose le sapevo già, ma altre non le avevo mai sentite. Ho cercato la regola del 16 ed è una figata, non sapevo della sua esistenza. Non ero a conoscenza nemmeno della differenza tra luce incidente e riflessa. Grazie tante ancora. I filtri colorati invece come incidono sul b/n?

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2016 ore 0:02

Vedi qui www.nadir.it/tecnica/FILTRI1-bn/ Ciao

user46920
avatar
inviato il 18 Maggio 2016 ore 4:20

Un consiglio è di provare le diapositive, economiche e sensazionali alla vista, tipo il cinema, ma in casa ;-) molto molto meglio della stampa, ma qui è quasi d'obbligo il colore ed esposizioni precise, mentre vedo che ti interessi ai filtri BN, quindi stampa da negativi e presumo fatta da te in camera oscura (altra bella senzazione è vedere apparire l'immagine negli sviluppi).

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2016 ore 8:09

Sinceramente non sono d'accordo su alcuni punti:

2) la misurazione in luce riflessa va benissimo anche per la pellicola, anzi, è proprio la misurazione in luce incidente che è più rognosa e difficile da padroneggiare. La luce riflessa è molto più logica e pratica, e tra l'altro è proprio sulla misurazione della luce riflessa che si basa il sistema zonale, fondamentale se si vuole approfondire l'uso della pellicola.
3) vedi 2. La luce incidente non è né più esatta, né più raffinata, anzi, è l'esatto contrario. Solo con la misurazione in luce riflessa riesci a piazzare le ombre nella zona in cui vuoi che vadano piazzate e a determinare dove cadono mezzitoni e luci con precisione.
4) La regola del 16 è una regola che più approssimativa non si può. Va bene per "far uscire qualcosa" se ci si trova senza esposimetro, ma è totalmente inadatta se si vuole studiare, capire, ed andare avanti nel mondo della pellicola. Molto meglio usare un qualunque esposimetro integrato nella macchina o esterno.
5) Il tiraggio meglio lasciarlo perdere ;-)
7) Per iniziare punterei invece su un 400iso (hp5+, trix, kentemere 400, fomapan 400, rollei rpx 400, tmax 400, delta 400), molto più flessibile e "all round" di un qualunque 100iso, che appena cala la luce costringe a tenere il diaframma spalancato o al cavalletto.
Portare al laboratorio che sviluppa, scansiona, stampa inkjet o digitalizza è il modo migliore per rimanere fortemente delusi dai risultati e abbandonare la pellicola dopo qualche rullino, dando la colpa alla pellicola stessa, quando invece il problema sta nel laboratorio medio attuale, che scansiona e stampa inkjet, ottenendo schifezze nella migliore delle ipotesi.
Nel b/n classico lo sviluppo influisce enormemente sulla resa del negativo, al pari dell'esposizione. E non ci sono standard, a differenza del C41 o E6. Delegare tutto questo ad un esterno è controproducente e solitamente garanzia di risultati mediocri e delusioni (a parte rare eccezioni).
Lo sviluppo in casa è molto semplice, economico, non necessita di camera oscura e dà molte soddisfazioni. Meglio iniziare fin da subito così, se si vogliono fare le cose per bene.
9) Scansionare i negativi, a meno di usare scanner di alta/altissima gamma, è garanzia di risultati mediocri. Ed è una cosa che vedi solo quando inizi a stampare. Van bene giusto come anteprima per i pigri (come me) che non hanno voglia di fare i provini a contatto.
La stampa b/n non è né costosa né difficile. Una CO completa per il 35mm viene via a prezzi ridicolmente bassi, con 100-150€ te ne fai una completa a cui bisogna solo aggiungere carta e chimici.
La mia completa (ma fino al 6x9) l'ho portata a casa a 300€. L'unico problema è lo spazio per una CO... ma non serve farla fissa, se hai un bagnetto poco usato, il gioco è fatto.
Il processo di stampa è molto simile al processo di esposizione e sviluppo del negativo. Tranne il rivelatore, i chimici sono identici, anzi, la difficoltà è anche inferiore perchè lo sviluppo della carta va "ad esaurimento", ovvero va sviluppata a fondo, a differenza dei negativi.

Quello che è fondamentale è studiare prima un po' di teoria e non partire a casaccio. Se si vuole approfondire questo tipo di fotografia, bisogna usare metodo e puntare alla ripetibilità dei risultati.

avatarjunior
inviato il 18 Maggio 2016 ore 21:04

Grazie tante per il link dell'articolo sui filtri colorati nel b/n, veramente molto interessante! Se vedo che il paesaggio in b/n mi attira particolarmente, potrei farci un pensierino.

Grazie anche a te Roby per gli innumerevoli consigli! Credo proprio che andrò per i 400 iso, decisamente più versatili. Invece penso che almeno per i primi rullini dovrò far affidamento a un laboratorio per verificare se la fotografia su pellicola mi interessa veramente. Un'altra cosa, come mai il tiraggio è meglio lasciarlo perdere?

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2016 ore 21:58

Il tiraggio aumenta la grana ed il contrasto, va usato con precauzione e quando ne hai proprio bisogno. Ma ne riparleremo se e quando la faccenda dovesse realmente interessarti. Ciao

Dimenticavo: il tiraggio aumenta la sensibilità nominale, ma è preferibile impiegarlo su pellicole da 400 iso, e puoi arrivare ad 800, anche 1600. Oltre meglio di no, le controindicazioni le ho descritte sopra.

avatarjunior
inviato il 18 Maggio 2016 ore 22:20

Va bene, grazie Sorriso

avatarsenior
inviato il 19 Maggio 2016 ore 8:25

Aggiungo due cose a quanto già giustamente scritto da stenogau:

Quello che si chiama tiraggio, è null'altro che una sottoesposizione seguita da un sovrasviluppo. Il problema è che una sottoesposizione NON è in alcun modo compensata da un sovrasviluppo (e viceversa) e l'immagine ne risente.

Senza stare a scendere nei dettagli, ti troverai immagini con ombre molto chiuse (dettaglio basso o assente), alte luci tappate e ben pochi mezzitoni. Il contrasto sarà elevatissimo, la grana idem, e su 35mm potrebbe dare fastidio (poi dipende molto dai gusti personali, eh).

Un paio di esempi trovati sul web per chiarire (presi da qui: www.pentaxiani.it/forum/viewtopic.php?f=10&t=658 ) :

hp5+ @ 3200 iso (3 stop dalla sensibilità nominale)




neopan 1600 @ 3200 iso (1 stop dalla sensibilità nominale)




Nota l'enorme differenza, nonostante soggetto e illuminazione fossero identiche (o quasi).
Nella hp5 le luci sono tappate, senza dettaglio (osserva fronte, naso e dita del musicista) e ci sono ben pochi mezzitoni prima di arrivare alle ombre completamente nere (osserva la transizione tra naso e capelli. I capelli poi sono completamente neri senza alcun dettaglio).

Nella seconda siamo sempre di fronte ad un tiraggio e ad alti contrasti, ma è un tiraggio più contenuto, e si vede. Le stesse alte luci che prima erano tappate, ora hanno dettagli, idem le ombre, non sono più di un blocco nero, ma mantengono alcuni dettagli, vedi ad esempio i capelli.
Il contrasto è decisamente più basso, la scala tonale più estesa rispetto all'esempio di cui sopra.

Questi, comunque, sono risultati decisamente buoni a mio parere... e non è per nulla banale arrivarci ;-) .

avatarjunior
inviato il 19 Maggio 2016 ore 10:31

Per iniziare punterei [...] su un 400iso


... e son rose fioriranno.

Saluti.


avatarjunior
inviato il 19 Maggio 2016 ore 13:29

Sembra che il tiraggio sia uno strumento interessante se usato con moderazione. Comunque sarà un problema che mi porrò più avanti quando avrò maggior dimestichezza con il tutto. Grazie ancora per la spiegazione Roby Sorriso

... e son rose fioriranno.

Speriamo! ahah

avatarsenior
inviato il 19 Maggio 2016 ore 13:33

È una cosa che va usata più che altro con cognizione di causa ;-) .

avatarjunior
inviato il 19 Maggio 2016 ore 21:30

Sembra che il tiraggio sia uno strumento interessante se usato con moderazione.


Il tiraggio può essere anche una forma d'arte, cosi come ad esempio scattare in lowfi con una Holga , anche perchè i forti contrasti possono piacere e la grana della pellicola, a differenza di quella del digitale, è sempre gradevole.
Comunque di solito il tiraggio si usa (e si usava) con scopi più pratici, cioè in situazioni in cui c'è poca luce e un 400 iso non è sufficiente.

Fra luce riflessa e incidente, la verità sta nel mezzo... Ci sono situazioni in cui prediligere l'una oppure l'altra.
Comunque continuo a considerare più esatta e raffinata quella incidente. La luce riflessa e il suo sistema zonale secondo me si basano sull'empirico... Sottolineo che mi riferisco esclusivamente a una reflex a pellicola vintage con i loro esposimetri a lancette o a led.... diciamo una Fm. Con il digitale è tutto diverso e se uso una digitale me ne frego altamente dell'esposimetro esterno in luce incidente.

Sulla regola del 16 ti do ragione, è imprecisa, ma questo non significa che non si debba conoscere e a me mi ha salvato molte volte....

Lo scanner. Si, sarà anche imparagonabile alla stampa da ingranditore, ma non puoi pretendere che un ragazzino che non ha mai toccato una reflex a pellicola si metta a fare tutto insieme. Già solo fare lo sviluppo gli sembrerà un miracolo.... E' meglio secondo me partire per gradi e casomai arrivare anche alla stampa da ingranditore, perchè il passo è enorme e bisogna essere decisi e consapevoli.

La prima cosa che farei, fossi in lui, è di comprare subito una medioformato, anche economica o lomo. Tanto il medioformato è sempre un miracolo, anche se usi una Holga!


Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 251000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.






Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me