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Quesito: Diffrazione/Ritratto


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avatarjunior
inviato il 03 Luglio 2012 ore 3:04

Intanto un caro saluto a tutti Voi ed ecco il mio quesito o forse interrogativo e vado al dunque:
La diffrazione avviene con diaframmi molto chiusi da quel che ho capito superiore a f.11,punto ideale per non avere diffrazione è a f.8 in linea di massima e secondo l'obiettivo in uso e fino a quì direi di non sbagliare,superiore a f.11 del tipo f.22 o f.32 avviene la diffrazione che praticamente rende la foto "soffice" ma a questo punto fare un ritratto con diaframma molto chiuso di una notevole focale per sfuocare il superfluo e con diaframmi molto chiusi non sarebbe l'ideale per ritratti più soffici?
Grazie per le eventuali risposte

user1941
avatar
inviato il 03 Luglio 2012 ore 7:37


Intanto un caro saluto a tutti Voi ed ecco il mio quesito o forse interrogativo e vado al dunque:
La diffrazione avviene con diaframmi molto chiusi da quel che ho capito superiore a f.11,punto ideale per non avere diffrazione è a f.8 in linea di massima e secondo l'obiettivo in uso e fino a quì direi di non sbagliare,superiore a f.11 del tipo f.22 o f.32 avviene la diffrazione che praticamente rende la foto "soffice" ma a questo punto fare un ritratto con diaframma molto chiuso di una notevole focale per sfuocare il superfluo e con diaframmi molto chiusi non sarebbe l'ideale per ritratti più soffici?
Grazie per le eventuali risposte

Prova a riformulare perchè c'è parecchia confusione...
La diffrazione dipende per lo più dalla densità del sensore che non dall'obiettivo in uso...

user1802
avatar
inviato il 03 Luglio 2012 ore 17:52

Morbidezza e Durezza sono intesi dal punto di vista del contrasto dell'immagine.
Invece la nitidezza è la capacità di un obiettivo di restituire delle differenze minime di tonalità.

marcocrupifoto.blogspot.ch/2009/06/nitidezza-acutanza-e-microcontrasto

Quindi... in sostanza serve a poco la tua teoria, anche perchè in ritrattistica si tende a usare diaframmi aperti per isolare il soggetto dallo sfondo.
Si possono avere immagini molto nitide e allo stesso tempo molto morbide.

avatarsupporter
inviato il 03 Luglio 2012 ore 18:01

Elefantino la diffrazione dipende anche dal formato e dalla chiusura del diaframma e non solo dalla densita'. era un fenomeno ben presente anche con la pellicola.

Enzo non e' un buon metodo perche' ci sono zone in cui ti serve una buona risoluzione e zone invece piu' morbide. per questo lenti considerate da ritratto sono dotate di un'aberrazione sferica particolare e di doti di nitidezza buone ma non esasperate. Sarebbe lungo spiegare nei dettagli perche' non e' mai utile usare la diffrazione, ma di fatto e' un fenomeno da evitare il piu' possibile.

avatarjunior
inviato il 03 Luglio 2012 ore 21:15

Scusa Elefantino ma quì non parla di sensore www.photorevolt.com/articoli_id_34.html, Marsupilani veramente non è una mia teoria ma era semplicemente una domanda che mi ponevo, Marinaio ti ringrazio del fatto che non sia un buon metodo Confuso ma me lo chiedevo, in poche parole volevo provare a fare dei ritratti con diaframmi molto chiusi per avere un' effetto soffice da diffrazione, bene visto che non è un buon metodo ricorrerò a qualche filtro soft oppure alitatina sulla lente ;-)
Grazie a tutti

avatarmoderator
inviato il 03 Luglio 2012 ore 21:56

Marinaio mi ha anticipato sulla precisazione Cool .

Juza aveva scritto: Chiudendo il diaframma si migliora la nitidezza perché, usando un diaframma di diametro ristretto, si utilizza solo la luce che passa attraverso la parte centrale dell'obiettivo ... potreste pensare che più chiudete il diaframma, più migliorate i risultati. Questo è vero finché chiudete a f8 o f11, ma poi la nitidezza diminuisce notevolmente, e ai diaframmi più chiusi - come f/32 - tutti gli obiettivi sono così soffici da essere praticamente inutilizzabili, per i miei standard. Il motivo è la diffrazione : colpisce tutti gli obiettivi (anche i migliori) perché è un fenomeno fisico; non è un'aberrazione e non può essere completamente evitata. Cos'è veramente la diffrazione? Quando un'onda passa attraverso un foro di larghezza simile alla lunghezza d'onda, essa cambia il suo angolo di propagazione. Dato che la luce è un'onda, e che il diaframma è un foro, gli obiettivi sono affetti da diffrazione. La quantità di diffrazione dipende dal diametro del diaframma. Con diaframmi larghi la diffrazione è molto ridotta; con diaframmi chiusi diventa un problema serio: in genere, preferisco evitare diaframmi più chiusi di f/16; in alcune occasioni ho usato f/22, ma non uso mai f/32 o diaframmi più chiusi.La visibilità della diffrazione è influenzata dalle dimensioni dei fotositi (pixel): un sensore con piccoli fotositi (come il sensore APS-C da 18 megapixel della Canon 7D, che ha fotositi di 4.3 ?m) mostra di più gli effetti della diffrazione di un sensore con fotositi di maggiori dimensioni, come il sensore FF da 12 mp della Nikon D3s, che ha fotositi di 8.2 ?m. Vi consiglio di scattare alcune foto di test a diversi diaframmi per determinare qual'e il più piccolo diaframma utilizzabile, a seconda della fotocamera e dei vostri standard.


Nei ritratti, di solito, Enzo .. si tende ad aprire il diaframma per isolare il soggetto, se vuoi ulteriormente ammorbidire, tra obiettivo e paraluce inserirei una calza da donna ... provare per credere ;-).
ciao e buon esperimento, lauro

avatarjunior
inviato il 04 Luglio 2012 ore 2:17

...se vuoi ulteriormente ammorbidire, tra obiettivo e paraluce inserirei una calza da donna ... provare per credere .
ciao e buon esperimento, lauro

Proverò il problema è trovare la calza visto che mia moglie non le porta ;-)

user2716
avatar
inviato il 04 Luglio 2012 ore 4:21

Quello della calza è un vecchio ma ottimo sistema, probabilmente insuperato (alla faccia di photoshop MrGreen).

L'unico accorgimento che ti suggerisco, è che devi tenderla molto, altrimenti l'effetto risulta eccessivo.

Fa delle prove, e valuterai da te.

user1941
avatar
inviato il 04 Luglio 2012 ore 6:49

Marinaio:
Elefantino la diffrazione dipende anche dal formato e dalla chiusura del diaframma e non solo dalla densita'. era un fenomeno ben presente anche con la pellicola.
Infatti io ho scritto che dipende PER LO PIù...ecc... non SOLO... dalla densità...ecc...Sorriso

Enzo il link a photorevolt non mi si apre, bisogna essere registrati?

avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2012 ore 8:03

Il fatto è che le diverse aberrazioni, diffrazione influenzano sul risultato finale in modo diverso.

Uno scatto a tutta apertura con un fisso luminoso, ovviamente isolerà il soggetto dallo sfondo proporzionalmente a diaframma, focale, distanza, ecc.. : l'effetto di morbidezza è dato da:
- limitato spessore del piano di fuoco, che può essere anche di 1-2mm, che quindi lascia sfumare i dettagli nel bokeh gradualmente
- aberrazione sferica, che contribuisce alla perdita di micro e macrocontrasto generale (ha un effetto più ad "ampio raggio", che non la diffrazione)
- spesso il flare, che abbassa ulteriormente il contrasto
+ altre aberrazioni, non sempre rilevanti/evidenti, influiscono maggiormente allontanandosi dal centro

Su 35mm, uno scatto a f/32 ad esempio, porta a un calo di risoluzione e microcontrasto diffuso, con un pdc estesa.. per avere l'effetto estremo, basta guardare le foto con pinhole (non molto desiderabile come risultato).

avatarjunior
inviato il 04 Luglio 2012 ore 15:02

Quello della calza è un vecchio ma ottimo sistema, probabilmente insuperato (alla faccia di photoshop ).
L'unico accorgimento che ti suggerisco, è che devi tenderla molto, altrimenti l'effetto risulta eccessivo.
Fa delle prove, e valuterai da te.

Grazie e questo lo immaginavo ;-)
Enzo il link a photorevolt non mi si apre, bisogna essere registrati?

Ho controllato e mi si apre ma non è la pagina che volevo mostrare Tristenon necessita di registrazione, cmq se vai su google e digiti "diffrazione fotografica" è il I° che si vede ;-)
Grazie a tutti :-P

avatarsenior
inviato il 04 Luglio 2012 ore 15:20

Quando la discussione passa sulla parte tecnica della fotografia escono sempre opinioni divertenti che fanno però un po' pensare...
Saper fare le foto "in pratica" spesso non vuol dire aver capito il perchè dietro a tutto.

Il discorso è lunghissimo e probabilmente palloso.

Sinteticamente, come ho detto in altri posts, la diffrazione è un fenomeno fisico, due possono essere le cause di questo fenomeno una legata al sensore e la seconda all'obbiettivo.
Pertanto esistono due limiti tecnici che superati portano alla diffrazione.

Il primo è legato alla densità di pixel del sensore.
Conoscendo la dimensione in mm del pixel del sensore puoi facilmente trovare il potere risolutivo massimo dello stesso in lp/mm come:

Rlim=(1/dimensionepixel)/2

Questo ti da un valore in lp/mm (coppie di linee per millimetro) che dovrebbe essere quello che il sistema ottico riesce a tirar fuori (in realtà, per via del filtro passa basso e del mosaico di bayer non è proprio così).

In realtà è un limite teorico irraggiungibile. Dipenderà dalla bontà del progetto ottico quanto effettivamente le curve di MTF (Contrasto) saranno ad esse vicine)
Inoltre la densità di molti nuovi sensori è talmente elevata che poche ottiche effettivamente la soddisfano.

Per quanto riguarda l'ottica, la diffrazione è legata alla lunghezza d'onda e al FN. E BASTA!

La formula è la seguente:

Rot=1/(2.44*lunghezzad'ondainmm*FN)
PS Lunghezza d'onda del visibile è da 450 a 700nm, ragionevolmente puoi usare 585 che è il verde del sensore bayer che hai sulla macchina
Come vedi non c'entra nulla che obbiettivo usi ma solo l'FN. Questo è il limite teorico di MTF dell'obbiettivo. Non raggiungibile se non con ottiche tutt'altro che "commerciali".
Ogni obbiettivo in commercio avrà delle caratteristiche curve di MTF quanto più vicine al limite teorico quanto otticamente migliore l'obbiettivo.

Quando Rot è < Rlim si ha una perdita di informazione dovuta all'ottica.
Quando Rlim è > Rot si ha una perdita di informazione dovuta al sensore.

Nominalmente viene chiamata "diffrazione" la perdita di contrasto sul sensore.
Dal punto di vista formulistico troverai un valore di FN che eguaglierà Rlim. Oltre a quel valore potrai dire che l'ottica causerà "Diffrazione".

Ultima nota, non è per nulla tecnicamente corretto dire che chiudendo il diaframma si usa solo la parte centrale dell'obbiettivo.
Il discorso è molto più complesso.

Come ti hanno detto è comunque stupido usare la diffrazione per "ammorbidire" un'immagine. Meglio lavorare ad FN aperto e isolare il soggetto. Ci sono molti trucchi per abbattere il contrasto la calza, il velo il nido d'ape, sono solo alcuni.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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