| inviato il 12 Maggio 2016 ore 20:51
Scalco88, perché scusarsi? Continua a domandare se qualcosa non la conosci o vuoi approfondirla troverai sempre qualcuno che potrà darti una mano (magari anche con modalità meno aggressive di " te capì" Che comunque ha detto una cosa corretta. Se scatti in modalità RAW ha poca importanza l'impostazione del bilanciamento del bianco che andrà ad influenzare solamente il Jpg incorporato che si vede in anteprima sulla fotocamera. In fase di sviluppo del RAW puoi impostare qualunque valore del WB e vedrai l'immagine adeguarsi di conseguenza. Puoi anche impostare dei valori arbitrari oltre che i pre-set selezionabili. Lavorando in Raw qualunque impostazione del WB ha effetto solo sulla visualizzazione del JPG quindi per avere un'idea realistica di quanto visto in natura conviene impostare un valore WB quanto più simile alla luce della scena, nel tuo caso essendo un paesaggio con illuminazione naturale non mi sembra sbagliato, così come ti è stato suggerito pocanzi, impostare i 5200 °K Un saluto Baldassarre |
| inviato il 12 Maggio 2016 ore 21:02
grazie mille ragazzi , a ogni singola persona che è intervenuta !! tutto chiaro ! |
user46920 | inviato il 12 Maggio 2016 ore 21:56
“ Scalco88, perché scusarsi? Continua a domandare se qualcosa non la conosci o vuoi approfondirla troverai sempre qualcuno che potrà darti una mano „ concordo “ magari anche con modalità meno aggressive di " te capì" „ beh, dai ... quella era la parte più simpatica dell'intervento! |
| inviato il 23 Giugno 2022 ore 17:03
io lo lascio in auto che tanto non fà differenza perché poi allo sviluppo del raw puoi scegliere la wb che vuoi e per le foto in luce diurna la regolo sistematicamente a 5200° come le diapositive cosi conservi le dominanti della luce naturale che fanno tutta la bellezza della luce, la wb auto azzera tutto...a volte quando la dominante é troppo forte tipo foto al crepuscolo correggo la wb solo parzialmente sempre partendo dalla T° daylight cioé 5200°....per il velo atmosferico bluastro ci vogliono correzioni locali |
| inviato il 23 Giugno 2022 ore 17:17
Io la penso come Leo. In luce naturale, molto spesso le dominanti sono un ingrediente importante, prima di correggerle ci penso parecchio. Per questo nel paesaggio non uso il WB auto ma Daylight. Per me è del tutto ammissibile e naturale che zone al sole e zone in ombra abbiano dominanti diverse. Credo che questa idea derivi dalle mie "radici analogiche" e in gran parte applico lo stesso principio anche nei casi problematici che tu citi, come ad esempio il velo atmosferico. Se la porzione dell'immagine velata è molto ampia e importante, allora la correggo ma sempre parzialmente. Una correzione completa mi pare appiattisca la scena. Non a caso molti pittori imitano il velo negli sfondi più lontani proprio per dare profondità. Discorso completamente diverso se intendi applicare tu una "color correction" parecchio invasiva, interpretando tu i colori e staccandoti dalla scena originale. In questo caso una buona color correction dovrebbe sempre partire da un wb perfetto… |
| inviato il 23 Giugno 2022 ore 17:32
Interessante il discorso di partire da 5200 e poi virare. Non lo sapevo Concordo poi che in questi casi bisogna valutare i gusti e lo scopo delle foto. Comunque certe velature sono belle altre danno fastidio. Dove vivo io sul l'ho di Como dall autunno all inverno ci sono velature viola-blu fantastiche che mi piacciono Ma la velatura azzurrina spesso non mi piace |
| inviato il 27 Giugno 2022 ore 10:32
Cosa fà la specificità della luce della Finlandia rispetto a quella della Sicilia (tanto per citare gli estremi della zona €)?...oppure di una foto fatta in una foresta (dominante verde della luce che traversa le foglie) rispetto a una fatta nel deserto o nel Grand Canyon? o anche semplicemente la luce a diverse ore del giorno o condizioni atmosferiche?....con la WB auto o con un bilanciamento perfetto azzeri tutto, semplicemente non ha senso...per il velo atmosferico o le dominanti troppo forti si puo fare un'eccezione e corregerli solo parzialmente. PS : il velo azzurrino puo diventare spiacevole se hai tendenza a aumentare o esagerare la saturazione se no tranne in situazioni estreme (foto a distanza fatta col teleobbiettivo tutta blu) dà un senso di profondità (vedi dipinti di Leonardo da Vinci), al limite se si vogliono saturare i colori lo si puo fare in maniera selettiva (per esempio solo il giallo, rosso e verde senza il blu e il cyan) oppure con delle maschere di selezione. comunque ognuno ha le sue idiosyncrasie, io per esempio non sopporto le dominanti magenta...ognuno i suoi gusti |
| inviato il 27 Giugno 2022 ore 12:38
“ comunque ognuno ha le sue idiosyncrasie, io per esempio non sopporto le dominanti magenta...ognuno i suoi gustiMrGreen „ la mia era una domanda tecnica. sui gusti non discuto... a ognuno il suo tu che tecnica usi quindi? se ti va spara pure sulle foto che ho postato sopra. magari commenta la terza dall'alto in particolare in questa ho avuto problemi perchè la parte gialla sotto e il cielo hanno bilanciamenti bianco completamente diversi... fammi sapere cosa avresti fatto tu! spara pure pensate! non mi offendo se ti fa schifo preferisco pareri sintetici e pesanti piuttosto che il nulla |
| inviato il 27 Giugno 2022 ore 18:48
Il bilanciamento del bianco può essere considerato un elemento artistico e trattato come tale. Se invece si è interessati ad ottenere toni naturali nelle proprie fotografie, come spesso succede coi paesaggi, è bene sapere che lo sbilanciamento non è una proprietà di alcune aree nella scena ma nasce dall'adattamento del sistema visivo alla luce in cui è immerso il fotografo al momento dello scatto. Bisogna quindi avere un modo per indicare al programma che fa la conversione da raw quale era l'adattamento. Con una (tele)foto simile alla prima sopra, sembrerebbe che la luce in cui eri tu fosse la stessa che illuminava la scena. In queste situazioni è utile scattare una foto di un oggetto neutro che rifletta il 'bianco' della luce stessa. Per esempio la gray card mostrata nella figura 10 qui. La si può utilizzare per il bilanciamento del bianco di tutte le foto prese nella stessa o simile luce. In foto come quelle che hai mostrato, l'adattamento del sistema visivo non cambia se guardi 'la parte gialla' o 'il cielo' perchè sono entrambi molto lontani e c'è molto altro nel campo visivo dell'osservatore. Quindi in tanti casi simili, indicando al convertitore con il contagoccie cosa è un oggetto neutro risolvi il problema. Se il convertitore ha buoni dati per la trasformazione del colore per la tua macchina gli altri colori dovrebbero allinearsi come dovuto. |
| inviato il 28 Giugno 2022 ore 9:45
“ Con una (tele)foto simile alla prima sopra, sembrerebbe che la luce in cui eri tu fosse la stessa che illuminava la scena. In queste situazioni è utile scattare una foto di un oggetto neutro che rifletta il 'bianco' della luce stessa. Per esempio la gray card mostrata nella figura 10 qui. La si può utilizzare per il bilanciamento del bianco di tutte le foto prese nella stessa o simile luce. In foto come quelle che hai mostrato, l'adattamento del sistema visivo non cambia se guardi 'la parte gialla' o 'il cielo' perchè sono entrambi molto lontani e c'è molto altro nel campo visivo dell'osservatore. Quindi in tanti casi simili, indicando al convertitore con il contagoccie cosa è un oggetto neutro risolvi il problema. Se il convertitore ha buoni dati per la trasformazione del colore per la tua macchina gli altri colori dovrebbero allinearsi come dovuto. „ si ok il grigio neutro o il bianco di solito uso o nubi o la neve delle montagne e poi correggo leggermente perchè le nubi sono di solito un pò più gialle e anche la neve. se posso uso anche il grigio neutro a volte diciamo che fino qui, la base, ci siamo ma dopo? tantissimi fotografi usano le zone e vari ragionamenti più o meno astrusi... qualcuno condivide il suo metodo? |
| inviato il 28 Giugno 2022 ore 11:07
Il bilanciamento del bianco va sul binario della trasformazione dei dati digitali da intensità raw a colori mostrabili su dispositivi reali. Premessa buona scienza colori in-macchina, ne è forse la più importante componente per ottenere colori naturali. Avere un buon misuratore di colori sarebbe la cosa ideale, una carta grigia second best, lasciare fare alla macchina... aiutati che dio ti aiuta. Il sistema a zone va invece sul binario analogico dell'esposizione, indipendente da quello dei colori. Con una certa luminanza dalla scena è utile a visualizzare il risultato desiderato e quindi scegliere l'apertura relativa, il tempo d'esposizione, tangenzialmente anche l'ISO. Nel caso di paesaggi con macchine digitali però abbiamo oggi un paio di grandi aiuti che rende il sistema a zone quasi ridondante sul campo: l'istogramma e i lampeggianti. Premesso che nella maggioranza di tali casi l'ISO è ancorato alla base e il numero f è dettato dalla profondità di campo desiderata - l'unica vera variabile rimane quindi il tempo di esposizione. Si può praticamente scattare sempre in modalità manuale aggiustandolo di volta in volta. Per la migliore qualità di immagine, si sceglie la velocità che lascia appena sotto la saturazione dell'istogramma l'oggetto più luminoso della scena di cui si desidera avere dettaglio. In aggiunta, subito dopo lo scatto si può guardare l'immagine catturata, vedere quali parti lampeggiano, eventualmente compensare e ripetere. E' una scelta artistica. A me per esempio piace vedere dettagli nelle nuvole e nella neve, quindi tendo a tenere tempi di esposizione più lenti di quelli normalmente suggeriti dalla macchina. La luminosità dell'immagine finale viene poi aggiustata in post produzione. |
| inviato il 28 Giugno 2022 ore 11:43
ok giacomo, tutta già vista la teoria ma a me interessano i flussi di lavoro e la pratica per esempio questa foto di Juza in cui lui mi ha confermato che ha lavorato su diversi layer mask
quindi in questa foto riconosco una zona a destra con un livello in cui sono stati modificati soprattutto i toni caldi ed è stato schiarito il primopiano sulla sx vedo invece una maschera in cui si sono privilegiati i toni freddi del mare sarebbe bello avere la spiega da Juza mi sembra di riconoscere anche una terza maschera sui fiori in primo piano con una decisa schiarita |
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