| inviato il 04 Gennaio 2017 ore 15:06
la parte alcolica del sito...
per natale sono arrivato un classico bushmill ed un bowmore 12...che è stata veramente una piacevole scoperta.
Stefano |
| inviato il 04 Gennaio 2017 ore 15:17
Ecco.. un irlandese come già detto mi manca... spero di rimediare presto.
Il bowmore 12 non mi ha così impressionato, ma rientra come altri in whisky degni di un riassaggio. L'unico che per me ha superato un livello che ha destato la mia attenzione è stato il devils's cask... ma siamo su altre cifre, e comunque non li spenderei per quella bottiglia.
Devo invece dire che mi hanno particolarmente entusiasmato due hand filled, 2 whisky solo da autospillarsi in distilleria, una adesso è nella mia riserva privata 
In generale bowmore sui base mi ha colpito molto meno delle altre distillerie di Islay. |
| inviato il 04 Gennaio 2017 ore 15:26
riconosco ninni che il carattere del bowmore è abbastanza diverso da altri isolani.
Forse è meno schietto del lagavullin e più morbido di laphroig e ardbeg...meno impegnativo (sempre parlando di bottiglie entry level) è più amichevole e meno brusco ad un primo impatto inziale. Si lascia avvicinare senza essere troppo scontroso.
Purtroppo ti confesso che posso avvinarmi solo a bottiglie ched ruotano intorno ad un certo budget...anche se sarei curioso un girono di provare qualcosa di livello superiore.
Anche alcuni di casa talisker mi intrigano.
Hai qualche informazione in più in merito al Port Ruigh, 57 north oppure il nuovissimo distiller's edition che però è un NAs e la cosa mi insospettisce un pò.
Stefano |
| inviato il 04 Gennaio 2017 ore 16:13
Conosco davvero poco Talisker, tanto poco che ho solo provato il 57° North, ed un 25yo.
Il 57° N è una bottiglia da tenere dentro, se piace il genere. Ti consiglio questa lettura, dove potrai leggere che anche in questo caso trattasi di NAS. Quindi non hai di che temere per la distillery edition. Io mi preoccuperei più che altro del fatto che alcune aziende hanno nelle DE più un aspetto di marketing che di reale "bontà". Ad esempio l'ultima DE di Lagavulin mi è piaciuta meno sia dell'8 anni del bicentenario, sia dell'edizione jazz festival 2016 e del 16yo.
Svariate distillerie hanno NAS in listino, ad esempio a me piace tanto il Port Charlotte Scottish Barley, costo umano, meno del Talisker 57° N e molto piacevole. Tra l'altro ha anche una gradazione più umana per molti (50%).
Per quanto riguarda il Port Ruigh ed il DE, non li conosco, ma ho letto che sono finiti in porto e Sherry, rispettivamente.
Ciò aggiunge una nota più dolce al whisky, ed a seconda della durata dell'affinamento, abbattere molto le note di vaniglia e di frutta gialla delle botti ex bourbon, dando una nota più spostata verso la frutta rossa sotto spirito.. prugne, amarene e/o ciliegie. |
| inviato il 04 Gennaio 2017 ore 17:22
La mia paura è proprio quella...le DE potrebbero essere Ammannati di lucentezza per mascherare debolezze dovute ad imbottigliamenyi figli solo del marketing...ne ho provato una e mi ha deluso. Un talisker lo proverò un domani certo che ci vorrebbero tre dgustazioni per affinare il palato...magari proverò se ne capiterà l'occasione. |
| inviato il 04 Gennaio 2017 ore 17:43
Si, la paura del marketing ci sta.. quella relativa al NAS un pò meno. 
E si, degustazioni ce ne vorrebbero, naso e palato continuano a migliorare.
.. non per niente, mi sono ripromesso di assaggiare nuovamente tutto quello provato nei primi mesi della mia esperienza col whisky...
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| inviato il 16 Marzo 2017 ore 23:27
In ritardo di un annetto. Vi consiglierei di provare un cask strenght di tutto rispetto. Aberlour a'bunadh i nuovi betch non superano i 55 euro. Ma andateci piano è 60gradi |
| inviato il 16 Marzo 2017 ore 23:37
Mi è venuto in mente un'altro degno di nota. Glenfarclas 105. Cask strenght. Pagato sui 40. Sublime se bevuto con sapiente approccio |
| inviato il 17 Marzo 2017 ore 1:21
@Felter, d'accordo sul primo, sul secondo avrei qalche riserva sulla parola sublime... a meno che non la si collega molto direttamente al prezzo. E allora parliamo di rapporto qualità prezzo che è diverso dal dichiararlo sublime...
Per me sublime di Glenfarclas potrebbe essere il family cask 1973 o il 1981 sempre family cask.
il tutto ovviamente IMHO. |
| inviato il 17 Marzo 2017 ore 13:40
Tornato di recente da un viaggio in Islanda...ho fatto un giro nei duty free degli aereoporti di reykyavik e copenaghen...ormai non si può che constatare che le occasioni negli aereoporti non si fanno più. Forse si potrà verificare qualche raro caso ma in genere non si fanno più affari. Purtroppo anche se alla fine mi volevo fare un regalo... sono tornato a casa senza nulla.
Stefano |
| inviato il 17 Marzo 2017 ore 13:58
Pensavo parlaste di whisky sotto i 60/50 euro non di roba sopra i 400. |
| inviato il 17 Marzo 2017 ore 14:16
“ Pensavo parlaste di whisky sotto i 60/50 euro non di roba sopra i 400. „
Si certo, ma è stata la parola sublime ad attirare la mia attenzione...
Ok, è buono , ha un ottimo rapporto qualità prezzo, ma da li a diventare sublime ce ne passa .
@Taranis, io purtroppo il viaggio l'ho fatto nello speyside... e mi sono regalato qualcosina  , niente dal duty free comunque. Li più che affari trovi ormai cose che non si trovano altrobe, prodotti per quel mercato e basta. Oltre ovviamente a roba molto più commerciale.
Comunque a Glasgow uno che era con me ha preso un macallan edizione duty free e gli hanno dato un buono con 22% di sconto e s'è portato a casa un laphroaig 25 |
| inviato il 17 Marzo 2017 ore 14:50
Ninni non sai come ti invidio...Scozia ed islanda sono posti dove tornerei domani.
Stefano |
| inviato il 17 Marzo 2017 ore 15:52
@Taranis |
| inviato il 17 Marzo 2017 ore 16:07
Ho trovato anche una specie di whisky islandese....ma non me la sono sentita. Mi avevano già salassato abbastanza... |
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