| inviato il 15 Aprile 2016 ore 16:48
Se ne parlava con qualche utente sul fatto che nella foto naturalistica può capitare di dover affrontare situazioni molto diverse in tempi brevissimi e per quanto si faccia ci si perde sempre qualche scatto. Mi spiego meglio con un esempio che mi è capitato poco tempo fa in un safari in Tanzania: ci siamo fermati per fare un panorama con delle zebre ed un acacia, ho chiuso il più possibile il diaframma perché mi interessava una pdf il più estesa possibile (stavo usando l'80-400), siamo ripartiti, e dopo poco ci siamo imbattuti in una iena che stava cacciando una gazzella, in circa 20 secondi siamo arrivati nella zona e cominciato a scattare. Non ho avuto un attimo per pensare (forse anche la poca esperienza dell'Africa) alle impostazioni, normalmente scatto a priorità di diaframmi, quindi mi sono trovato a scattare con diaframma molto chiuso e quindi tempo non adeguato alla caccia della iena. Risultato quasi tutte le foto mosse, solo 3/4 sono passabili. Per risolvere questo problema, pensavo, potrei usare le configurazioni personalizzate U1 e U2, ho un D750, settandone una privilegiando i tempi veloci, ed un altra i diaframmi chiusi. Tra i miei compagni c'era chi invece usa la modalità manuale con Auto Iso. Questa forse è la soluzione migliore, imposto i tempi veloci sempre e poi se la luce è poca la macchina alza gli Iso. Certo presuppone che la macchina regga bene gli alti iso. Avete mai affrontato situazioni simili? Come vi regolate? |
| inviato il 15 Aprile 2016 ore 16:56
In questi casi l'ISO auto è una manna dal cielo, fai molto più alla svelta ad alzare i tempi che non a girare la ghiera U1-U2, oltre al fatto che non devi distogliere lo sguardo dal mirino...le impostazioni personalizzate sono cmq molto comode Io quando faccio avi sempre ISO auto, puoi impostare il limite massimo come vuoi tu (ma con la D750 non hai proprio problemi) e se non ce la fa a compensare ti segnala la sotto/sovra esposizione e agisci di conseguenza su diaframma e/o tempi |
| inviato il 15 Aprile 2016 ore 17:20
ciao, beh, non so con quale velocità si possa accedere alle configurazioni personalizzate. In genere mi tengo due diverse situazioni in manuale e priorità diaframmi. Facendo anche paesaggistica avresti bisogno di una terza impostazione, che potresti sistemare su priorità diaframmi, quindi con un giro di rotella saresti vicinissimo alle tue necessità del momento. Cmq, per esperienza personale, venti secondi sono sufficienti per cambiare molto su una reflex, il problema è che spesso ci facciamo conquistare da ciò che ci accade davanti agli occhi e dimentichiamo di avere una reflex in mano |
| inviato il 15 Aprile 2016 ore 17:48
Si, l'emozione del momento ti fa perdere la lucidità, però è anche il bello di un'esperienza del genere. Personalmente mi rimangono naturalmente gli scatti che porto a casa, ma l'emozione di certi spettacoli è unica e se perdo qualche scatto non mi passa il sonno la notte. Però se possibile avere tutte e due…sarebbe il massimo Per questo sarebbe bello tirare fuori il massimo dalle nostre macchine |
| inviato il 15 Aprile 2016 ore 18:19
Scatta in M e autoiso, la riuscita di una scatto improvviso sta nella capacità di presumere cosa sta per accadere. Questa abilità si apprende con l' esperienza, in situazioni nuove per tutti è normale sentirsi un pò in affanno |
| inviato il 15 Aprile 2016 ore 19:08
Non conosco le ultime Nikon. Un pulsante tipo C1,C2,C3 delle Canon medie? Quello cui puoi assegnare tutta una serie di impostazioni (che puoi modificare mentre fotografi). Ad esempio C1 per paesaggio con priorità di diaframmi, esposizione media, 1 f/s, af singolo, C2 foto animali a terra, M con autoiso, max f/s, af centrale a inseguimento, C3 uccelli in volo, M con autoiso, max f/s, af tutti i punti a inseguimento. A seconda della situazione giri la ghiera e hai tutte le impostazioni pronte |
| inviato il 15 Aprile 2016 ore 19:27
Io normalmente scatto in AV per i paesaggi, su C1, C2,C3 ho le diverse impostazioni personalizzate per l'avifauna, un giro veloce alla rotella e sto a posto. Comunque l'opzione M con ISO auto è sicuramente quella che consente maggiore velocità nel cambiare diaframmi/tempi per tutte le occasioni senza staccare l'occhio dal mirino |
| inviato il 15 Aprile 2016 ore 19:54
“ Scatta in M e autoiso, la riuscita di una scatto improvviso sta nella capacità di presumere cosa sta per accadere. Questa abilità si apprende con l' esperienza, in situazioni nuove per tutti è normale sentirsi un pò in affanno;-) „ confermo è la tecnica giusta ciò che devi presumere è essenzialmente la velocità del soggetto in rapporto alla distanza.. cosa che si fa con l'esperienza sul campo aggiungo questa tecnica da il meglio di se quando hai un fisso che ti permette di aprire molto il diaframma senza perdere qualità. Meglio avere una foto con lo sfondo sfuocato che con il soggetto mosso. Confermo anche che impostare u1 in modalità alta profondità di campo e u2 per apertura massima è la cosa migliore. Tanto poi le correzioni fini le fai con le ghiere. |
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