JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
“ Io, per fare solo un esempio, fino a un recente passato ho acquistato cose dei Beatles: un certo vinile che in UK trovavi in ottime condizioni a 300,00 euro „
Un esempio concreto (parlo di qualche tempo fa, oggi sono un po' fuori dai valori di mercato...) potrebbe essere un "Revolver", copia matrix, in condizioni discrete. I valori erano un po' più altini comunque.
O, altro esempio, una "Beatles Collection" inglese (quella in cofanetto blu), nei mercatini la vedevo a 400,00 avendo pagato la mia copia, eccellente, 200,00 da uno specializzato, in Olanda.
“ Non pensavo che i Beatles avessero così alte quotazioni, date le copie vendute „
E queste sono bazzecole Jack Ho un amico (ahimè, più agiato di me) che spese se non erro 12.000,00 Euro per una copia numerata molto bassa di White Album e 6.000,00 per un "A Hard Days Night" unplayed...
Coi Beatles i fattori che determinano rarità (e quindi valore) sono moltissimi, e diversi per ogni disco... Conoscerli implica farsi una cultura apposita
Per esempio, il "matrix" che ho citato, indica una copia stampata il primo giorno, deducibile appunto dai numeri delle matrici stampigliate sul vinile. Si ruppe, dovettero cambiarla, ed ecco quindi che i dischi con una certa matrice possono essere ricondotti al primo giorno, e valgono di conseguenza (tra i collezionisti ovviamente: al mondo interessa poco credo )
Va poi ricordato che esistono millemila versioni di tutto (vinili colorati, giapponesi con obi, edizioni limitate anni '90...), per cui c'è da sbizzarrirsi in ogni direzione. E soprattutto... senza fine
“ tra i collezionisti ovviamente: al mondo interessa poco credo „
Beh, per la collezione ogni spesa è, quasi, giustificata Però, in teoria, per chi vuole solo ascoltare, non dovrebbe cambiare nulla tra la prima copia stampata e quelle stampate il mese dopo
“ Però, in teoria, per chi vuole solo ascoltare, non dovrebbe cambiare nulla tra la prima copia stampata e quelle stampate il mese dopo „
Questo assolutamente. Per quanto riguarda il puro ascolto esistono versioni più apprezzabili di altre (per esempio le stampe MFSL sono in genere notevoli, anche se non sono comunque regalate...), ma certamente una stampa del primo giorno e una di quelli successivi differiscono solo sul piano del valore collezionistico
Comunque le differenze qualitative tra una stampa e un'altra dello stesso disco (che so, inglese e italiana) possono essere anche parecchio rilevanti.
“ Però, in teoria, per chi vuole solo ascoltare, non dovrebbe cambiare nulla tra la prima copia stampata e quelle stampate il mese dopo „
Quando si parla di collezionismo tutto diventa relativo, le quotazioni raggiungono cifre fuori da ogni tipo di ragione, ci sono anche libri specializzati sulle quotazioni dei dischi rari.
In generale, tralasciando i motivi puramente collezionistici, ad esempio avere la prima stampa o una particolare stampa per un particolare motivo, il mio interesse è generalmente rivolto alla qualità audio delle varie stampe, in questa ottica a grandi linee si può affermare che fino all'avvento del CD, quando si stampavano vinili in quasi tutti i paesi, le copie qualitativamente migliori erano quelle americane e inglesi. Dopo, le aziende produttrici si sono ridotte e qualitativamente livellate verso l'alto. Oggi ci sono anche tante etichette che stampano novità e ristampano vecchi titoli con una qualità (e prezzi) molto alta. Anche tra queste c'è da fare una buona ricerca perché c'è chi ristampa partendo dal master analogico. Nel suo piccolo è un mondo vasto e variegato.
Assolutamente Peppe... Si aprirebbe anche lo spazio per qualche riflessione non distante dall'universo fotografico, pensando a cose deli albori della stereofonia per esempio (tipo molti Living Stereo della RCA), che ad oggi risultano incredibili davvero per qualità. Ricordo un'intervista a un tecnico che appunto per RCA lavorò in quegli anni, molto interessante anche e soprattutto per l'approccio. Un approccio in cui la tecnica e l'umana abilità (e passione) realizzano il miracolo...
Per chi avesse dubbi, potrebbe per esempio ascoltare un disco dal titolo Witches' Brew (vicino a un titolo del tuo Miles... ), appunto della RCA e di quel periodo.
Se non ricordo male, nel libro "I dischi dell'età dell'oro", viene valutato come uno dei dischi meglio incisi di sempre. Ristampato da Classic Records, è comunque superlativo...
Si Francesco, alcune stampe degli anni '70 sono tutt'ora insuperate, i famosi RCA Living Stereo, i Mercury... alcune etichette giapponesi anche di anni successivi TBM per tutte della quale ho alcuni titoli jazz incise in moto fantastico con una cura del dettaglio "giapponese" in tutto, figurati che dentro mettevano anche un foglio con disegnata la disposizione dei musicisti e dei microfoni della sala di incisione. Io ho un vinile della Audiophile, del 1960!!!! che è una incisione fantastica!
Oggi ci sono tante etichette che incidono benissimo anche se costano più della media.
“ Classic Records „
ti piace vincere facile!
...e anche Analog Production, sono tra le mie preferite.
Questa discussione ha raggiunto il limite di 15 pagine: non è possibile inviare nuove risposte.
La discussione NON deve essere riaperta A MENO CHE non ci sia ancora modo di discutere STRETTAMENTE sul tema originale.
Lo scopo della chiusura automatica è rendere il forum più leggibile, soprattutto ai nuovi utenti, evitando i "topic serpentone": un topic oltre le 15 pagine risulta spesso caotico e le informazioni utili vengono "diluite" dal grande numero di messaggi.In ogni caso, i topic non devono diventare un "forum nel forum": se avete un messaggio che non è strettamente legato col tema della discussione, aprite una nuova discussione!