| inviato il 29 Settembre 2020 ore 1:32
Altro che anatre e siluri, c'è gente in giro che si mangia anche le canne ai bordi dei fossi.
Vedo persone che negli ultimi anni tentano di pescare non so cosa in un collettore fognario dove è assolutamente vietato solo avvicinarsi e schifato per ovvi motivi dalla comunità “tradizionale”.
Un'anatra rappresenterebbe un lusso.
Non sono per niente ottimista. |
user148470 | inviato il 29 Settembre 2020 ore 6:30
Mah, non sarei così sicuro della perfezione altoatesina. Un paio di amici cacciatori mi raccontano tutt'altro.
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| inviato il 29 Settembre 2020 ore 8:15
Per quanto riguarda le valli bresciane il bracconaggio è una pratica diffusa ed attuata da sempre. |
| inviato il 29 Settembre 2020 ore 10:46
“ Mah, non sarei così sicuro della perfezione altoatesina. Un paio di amici cacciatori mi raccontano tutt'altro. „
Dalle foto e dal sito immagino tu sia del posto e quindi le cose si vengono a sapere, qualche mela marcia c'è sempre in qualsiasi luogo però dai vedendo i numeri e le presenze faunistiche direi che sul totale negli ultimi decenni è stato fatto un buon lavoro, io sto poco sotto e anche al mio paese durante il pieno lock down pensando di essere il solo presente nel bosco un noto tizio ha piazzato trappole per uccelli, ha sbagliato conti perché la forestale aveva già previsto tutto, beccato quasi subito , siccome era recidivo è stato arrestato, mazzuolata con ammenda esemplare, e un bel periodo di arresti domiciliari. |
user148470 | inviato il 29 Settembre 2020 ore 13:12
Sicuramente la cosa è gestita meglio che altrove, quello che mi fa storger il naso è avere la prova che, ad esempio, nella mia zona i caprioli si sono dimezzati (confermato dagli stessi cacciatori), ma nonostante ciò la caccia "deve" andar avanti, ogni anno, con numeri che non mi sembrano proporzionati ai capi disponibili. Sono d'accordo se si tratta di caccia selettiva, ma se non c'è da selezionare, perchè la caccia va avanti? risposta ovvia.
Io sovraffolamenti non ne vedo. posso passar ore nei boschi mimettizzato, nascosto, all'alba, alla sera e non veder nulla.
La caccia per me è la classica attività umana senza senso e distruttiva a cui si cerca di dare una giustificazione senza fondamenta: selezione, sovraffolamento, etc.
Ultimamente chiacchierando con un cacciatore del posto ho chiesto il perchè secondo lui son scomparsi tutti i caprioli, risposta: "è colpa del lupo"  mai visto uno. mai stato documentato da nessuno, se non una coppia qualche tempo fa. Classico esempio per discolparsi.
Allora la logica direbbe, considerata la presenza di orsi e lupi ovunque, che il cacciatore "selettivo" non è più necessario.
Caccia sospesa a tempo indeterminato.
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user58495 | inviato il 29 Settembre 2020 ore 13:29
Basterebbe abolire la caccia una volta per tutte e Amen...
Assurdo privilegio di uccidere giustificato come sport,difeso da una lobby.
Impariamo a chiamare le cose col loro nome,va... |
| inviato il 29 Settembre 2020 ore 15:10
Facciamo pure che il discorso è assai vasto e con molte sfaccettature, una bosco che sia di fondovalle o in montagna non è un recinto dove per i profani pare che gli animali abbiano trovato l'eden, non voglio erigermi a niente ma di valli del Parco Nazionale dello Stelvio dove la caccia è chiusa da un sacco di decenni ne ho girate tante e se uno non sa dove andare, appostarsi e sopratutto starci non vede una beata cippa e magari mi viene a dire che è colpa dell'uomo,
ogni animale ha bisogno di una determinata superficie e più si sale maggiore deve essere, le densità del capriolo che ci sono per esempio nel Parmense o in Liguria non ci possono essere nei larici e abetaie della Val di Rabbi a 1500 metri e tanto per dire nei primi luoghi viene cacciato mentre nel secondo no, forza allora esperti "anticaccia" scoprite il responsabile.
Che poi per colpa dei cambiamenti climatici, di coltivazione dei terreni e sopratutto dell'aumento di specie concorrenti una specie subisce dei forti cali mi pare logico che li l'abbattimento di capi sani resta fuori logica e questo purtroppo non viene attuato, ma ad arrivare a dire "aboliamo" qualsiasi forma di caccia tanto per fare il solito cartello rimane fuori luogo nella stessa misura.
Più volte dalle mie parti ho visto nelle giornate di apertura caccia dei gruppi di disperati per non dire di peggio armati di pentole, coperchi e fischietti con l'intento di proteggere il mondo, solo dei poveri di mente che passate quelle tre ore poi sono ritornati sui loro divani a non fare una beata mazza dimenticandosi dove erano stai il giorno prima, spero non siano questi i potenziali salvatori delle specie, fossi io un agente li avrei verbalizzati e multati tutti per disturbo.
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| inviato il 29 Settembre 2020 ore 15:14
I cacciatori creano il problema immettendo selvaggina non autoctona, poi, quando diventa incontrollabile (vedi cinghiali) si offrono di mettere le cose a posto. In alcuni casi la selezione può essere indispensabile, ma va regolata molto attentamente. |
user148470 | inviato il 29 Settembre 2020 ore 15:35
Facciamo così, dato che abbiamo migliaia di forestali e guardia caccia, facciamo fare a loro la selezione quando si presenta il problema.
Così si abbatterebbero solo i capi necessari e non quelli utili ad appagare il ns. istinto primitivo.
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| inviato il 29 Settembre 2020 ore 15:55
“ Facciamo così, dato che abbiamo migliaia di forestali e guardia caccia, facciamo fare a loro la selezione quando si presenta il problema.
Così si abbatterebbero solo i capi necessari e non quelli utili ad appagare il ns. istinto primitivo. „
Facciamo di meglio e impariamo da altri stati, ( non per sentito dire ma perché ci sono stato di persona ), utilizziamo il personale per accompagnare i cacciatori a fare il prelievo pre analizzato e destinato, avete idea di quanto costa un capo vivo? Morto non vale una cicca, massimo 8 euro al chilo ma da vivo per certi capi superare i 1000/2000 euro è un attimo, pensate a come questi introiti potrebbero venire investiti in manutenzione dello stesso territorio.
Queste cose le ho viste di persona in Carinzia, Stiria, Boemia, e nella Pianura meridionale dell'Ungheria, incredibile osservare la densità e la qualità della fauna, in Austria camosci e cervi, in Boemia Cinghiali e Daini e in Ungheria mai visto una densità simile di Caprioli e Lepri nelle immense campagne, a parte i luoghi meravigliosi. |
| inviato il 29 Settembre 2020 ore 16:50
All'elenco puoi aggiungere anche la Romania, e forse la Slovenia, sulla quale non sono sicuro. |
| inviato il 29 Settembre 2020 ore 17:31
“ No dai - conosco cacciatori che provano appagamento anche solo a girare x boschi con il proprio cane e fucile in spalla (anche senza sparare un colpo) - e comunque, x il cacciatore, la natura è un bene da sfruttare (cosa x me discutibile), ma proprio x questo da conservare - chi non si attiene a questo, non può definirsi cacciatore ma spregevole opportunista „
Non ne dubito.Io però non ne conosco.I pochi che conosco anche si vantano delle malefatte..Figuratevi che vanno a caccia con il silenziatore quando questa è chiusa.Inoltre alcuni in Primavera si appropriano dei nidi dei Tordi.Li utilizzano poi come richiami.I nidi con le uova beninteso.
E che dire poi delle foto con loro ritratti accanto alla preda?Ma di che si vantano?L'avessero ucciso a mani nude l'animale.
“ ricettacolo di soli sparatori frustrati che non esitano a tirare ad una rondine, „
Concordo. |
| inviato il 29 Settembre 2020 ore 18:55
Sul fatto della razzia di nidiate di tordi hai ragione ( non prendono le uova ma aspettano che i piccoli siano con un po' di piume e poi portano via tutti) da noi ne hanno beccati tanti a fare questo, ecco questo è uno dei paradossi che non concepisco, è permessa la detenzione di uccelli vivi da richiamo previo registro e tutto l'iter necessario compreso l'anello di tracciamento messo alla zampa, ( che poi è nota l'arte di scambiare l'anello con il volatile morto di vecchiaia con uno procurato sotto banco ) dicevo è permesso l'uso di questi volatili tenuti in gabbie molto strette mentre è severamente vietato l'uso di richiamo magnetico o digitale insomma artificiale che però eliminerebbe tutta la storia di quelli vivi, non ci vedo logica in questo. |
| inviato il 01 Ottobre 2020 ore 8:50
Premetto che non sono un cacciatore, non trovo soddisfazione a sparare ad un animale, magari da due o trecento metri con un fucile munito di ottica che non lascia scampo all' animale. Detto ciò, di cacciatori ne conosco tantissimi e posso assicurarvi che fanno più loro per il bosco, per il ripopolamento etc.... che tanti presunti ambientalisti da divano buoni solo a contestare senza nemmeno sapere di cosa parlano. |
| inviato il 01 Ottobre 2020 ore 9:27
ma è diventato un pro e contro schioppettate?
L'autore del topic ha parlato di trappole .
nessuno riesce a cogliere la sottile differenza tra sparare e mettere trappole?
ho già fatto l'esempio della guerra:
sparare
mettere le famose mine anti-uomo, che poi sappiamo cosa anti diventano.  |
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