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"steve mccurry e' sorprendentemente noioso"


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avatarjunior
inviato il 15 Aprile 2016 ore 10:02

Io la vedo così ...
SM è famoso per i suoi scatti in zone del mondo che la maggior parte di noi non vedrà mai nella vita, foto di paesaggi bellissimi, contesti surreali, bambini poveri ecc ...

Sono foto forti ovviamente, ma appagano l'occhio al momento e nulla più.

Alcune sono tecnicamente sbagliate, ma guai a dirlo, quella è arte ...

Ho visto alcuni sui scatti in condizioni "normali" scattate nella propria città e non rendono come quelle "più famose", quindi il mio parere è che qualsiasi persona che abbia delle buone basi, una macchina fotografica decente e un pò di soldi per un viaggio nelle favelas di Rio potrebbe fare delle foto come le sue, forti, che colpiscono ma che non rimangono nella memoria come delle foto della Mayer scattate a tra le vie del suo quartiere, più semplici ma con molto più significato.

Forse apprezzo di più le foto di Vitali, non sono belle ma sono pensate e ricercate.

Poi i gusti sono gusti ;-)

avatarsenior
inviato il 18 Aprile 2016 ore 1:01

che colpiscono ma che non rimangono nella memoria come delle foto della Mayer


Come dici tu i gusti sono gusti, ma non concordo assolutamente con questa frase. Senza scomodare la ragazza afgana, ce ne stanno di foto che rimarranno per sempre nella mia mente e di quella di molti utenti del forum: i pescatori dello Sri Lanka, il ragazzino di spalle che corre nei vicoletti azzurri, l'indiana sotto la pioggia col ragazzino fotografata dalla macchina dietro al finestrino, quelle dell'holi festival, l'Iraq...a voja! Queste sono le prime che mi vengono in mente e che hanno ispirato molti fotografi, guarda per esempio questo bellissimo scatto di Bergamini www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&bk=&t=1010300&show=3






user20639
avatar
inviato il 18 Aprile 2016 ore 9:57

Sento l'esigenza di esprimere, come in altre occasioni, che sarebbe bello parlare di cultura fotografica, ma come quasi sempre si finisce a discutere di marginalità e di gossip della cultura. Sarà questo un luogo adatto...(Web)?
Se prendiamo questo caso, la questione: è la noia di Mccurry rappresentata dalle sue immagini...
Ridurre il lavoro di un grande operatore dell'immagine a "noia e denaro" mi sembra veramente miserevole.

Mi limito a ricordare che la cultura fa parte del costume, spesso entra nel senso comune e non vule dire che sia il buon senso.
Tutto è in mutazione e fluidità continua, compresa la cultura. Un certo tipo di cultura pagata, cerca di abbattere altre culture a sua volta pagate... In mezzo sta l'artista che viene utilizzato e ammagliato da chi paga di più, "mercenario per vivere". Noi giudichiamo?

Il valore del prodotto immagine, andrà valutato nel tempo, ma sempre in base alla cultura che esprime.

Per dirla tutta... La cultura che ama l'artista Mccurry, sta per essere abbattuta, perchè da fastidio a molti, non solo in senso culturale, ma sopratutto politico.

Chiaro che per far nascere nuovi valori che andranno a sostituire i vecchi, bisogna prima abbattere le vecchie concezioni.

Per questo, la storia dell'arte ragiona in maniera diversa dal gossip, ma fa una valutazione del senso dell'opera dell'artista complessiva, che poi questo senso sia accettato o meno dal costume in continua mutazione, è altro discorso.

(Ho sempre sostenuto che i grandi maestri vanno studiati e visti, ma la ragione per cui oggi si fotografa è diversa, è questo il compito di un fotografo vivo. I maestri devono morire dentro di noi, affinché in noi nasca il nuovo.)

L'arte, è ricerca dell'autentico, ma anch'essa è manipolata da molti settori della società, per questo le carriere di molti artisti si preoccupano di una continua liberazione interiore.


avatarsenior
inviato il 18 Aprile 2016 ore 10:13

Leo io credo che il punto dell'articolo fosse diverso.
Non è gossip e non credo che desse quel giudizio solo perchè McCurry da fastidio.
Io credo che punto sia la valenza concettuale delle foto, cioè nessuno toglie all'autore di aver avuto uno stile ben definito e imitato da una generazione di fotografi.
Quello che si discute a mio avviso è che valenza hanno le sue foto oltre la parte prettamente di immagine.
Non credo quindi che questo sia una nuova concezione che vuole abbattere la vecchia, ma semplicemente un'analisi basata su un modo di vivere e vedere la fotografia più come messaggio e "storia" più che per immagine più o meno potente.

user20639
avatar
inviato il 18 Aprile 2016 ore 10:36

Labirint ciao,
penso che Mccurry voglia far vedere nelle sue immagini, che esistono altri modi di vivere, oltre al nostro.
Credo, che nella ricerca di questo uomo, fotografo, ci sia l'esigenza di rispondere a sue domande interiori...
Viviamo meglio noi o loro?
Queste domande, per noi occidentali, non possono più essere messe in dubbio...Siamo noi che viviamo meglio...Siamo noi più intelligenti.
Sinceramente, io le metterei ancora in dubbio.
Per questo, non scarterei il messaggio delle mostre di Mccurry. Pone domande che possono annoiare, si sa il perchè.
Nulla di strano, le culture passano come le stagioni.
L'appetibilità di una immagine, non è legata alla sua bellezza, ma è strettamente connessa ai suoi stereotipi culturali.

avatarsenior
inviato il 18 Aprile 2016 ore 10:41

A me diverse sue immagini piacciono questo lo voglio premettere.
Ma non è che mi faccia fare tutte queste domanda, io sono un po' più da idea dell'articolo, cioè lui ha fatto belle foto che riprendevano un po' degli stereotipi o comunque la visione romanzata che volevamo avere di quei luoghi.
Ha fatto bene a farle, lui è un professionista e ovviamente le immagini erano legate anche a dove dovevano essere pubblicate.
Ha creato alcune immagini iconiche, la ragazza afgana è quella per eccellenza, ma non unica, ma non toglie che in effetti vedendo diverse mostre e quindi cercando di giudicare il lavoro nel suo complesso, non va molto oltre a questo, al creare un'icona, a dare agli occidentali quello che vogliono vedere di quei posti, con un che di romantico

user20639
avatar
inviato il 18 Aprile 2016 ore 11:04

E' vero quello che dici Labirint, ma l'immagine, nella sua possibilità espressiva, va letta in profondità...
Sicuramente è composta da vari elementi: l'estetica, il carattere espressivo, la composizione e la tecnica, il costume, la cultura che esprime, è tutto l'insieme che rafforza.
Se viene il periodo storico che non manifesta interesse per l'estetica, giudicandola ripetitiva ed effimera. Se l'espressività, è giudicata difficile da cogliere e non viene percepita da tutti, perchè vogliamo linguaggi spicci e superficiali. Se la composizione e la tecnica diventa una noia mortale, perchè c'è la necessità del nuovo e della sperimentazione istantanea.
Mettici inoltre, che la cultura ed il costume non sono proprietà privata, ma sono in miliardi di sfumature, ecco che la manipolazione contro il buon senso, è questione aperta, non ancora risolta, e penso che nessuno possa risolverla.
Esistono però nuovi studi, su questo, ma si va nelle Neuro Scienze e Scienze Antropologiche.
Perchè piace un'immagine? Perchè è banale o annoia?

Uno è autentico, quanto più ha sognato l'idea di se stesso e se ne avvicina.

avatarsenior
inviato il 18 Aprile 2016 ore 13:56

hai portato tutto su un piano molto filosofico, ma il discorso mi sembrava molto semplice e chiaro

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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