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Impostare iperfocale mediante ghiere obiettivo


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avatarsenior
inviato il 22 Settembre 2017 ore 21:29

Boh, forse non capisco io oppure non mi so spiegare. Secondo me stiamo dicendo la stessa identica cosaConfuso

avatarsenior
inviato il 22 Settembre 2017 ore 21:49

In estrema sintesi, credo che Cox non faccia altro che utilizzare la tecnica dell'iperfocale (appunto mettendo a fuoco a una distanza doppia di quella dell'oggetto più vicino) ma, e la differenza rispetto al solito è qui, impostando un'apertura che è calcolata tenendo conto della diffrazione, che nella trattazione tradizionale è ignorata. Quell'articolo mi pare un po' confusionario, ma quelli su cui si basa e che indica all'inizio sono invece molto chiari e interessanti.

avatarsenior
inviato il 22 Settembre 2017 ore 22:12

@Ironluke riferiamoci alla foto che ho pubblicato, la targa della Seicento era a circa 4 metri dal cavalletto, però inquadravo l'asfalto a 1 m dal cavalletto. Secondo Cox, riportavo 2m e avevo il miglior compromesso. Avendo scattato decine di foto per testare Merklinger, se mettevo a fuoco su 2 metri anche con f/16 posso assicurare che avrei perso definizione nei dettagli lontani.

In questo senso sono abbastanza scettico sull'articolo di Cox, Diebu si affida ai valori incisi sulla ghiera, il problema è che la maggior parte degli obiettivi moderni non riporta più le indicazioni iperfocali.

Il JPG precedente era ovviamente castrato, l'originale è questo:

drive.google.com/file/d/0BzojYFQUfWlGZjlPMTAxR1FCOHM/view?usp=sharing

E' un Foveon, quindi non dovete limitarvi al 100% , cliccate, cliccate fino al 500% e continuate a leggere i caratteri piccoli della targa, tenendo presente che il fuoco era all'infinito;-)

avatarsenior
inviato il 22 Settembre 2017 ore 22:42

@Ironluke riferiamoci alla foto che ho pubblicato, la targa della Seicento era a circa 4 metri dal cavalletto, però inquadravo l'asfalto a 1 m dal cavalletto. Secondo Cox, riportavo 2m e avevo il miglior compromesso. Avendo scattato decine di foto per testare Merklinger, se mettevo a fuoco su 2 metri anche con f/16 posso assicurare che avrei perso definizione nei dettagli lontani.


L'unica cosa che conta è che il risultato sia quello che volevi e che ti aspettavi. Mi pare che l'idea alla base dell'approccio descritto da Merklinger sia in sostanza che avere uno sfondo perfettamente a fuoco e un primo piano leggermente confuso ma comunque ben distinguibile sia la soluzione preferibile. Ansel Adams aveva un'idea opposta, per esempio. Credo non ci sia un metodo in sé più o meno "funzionante" di un altro: purché si sappia cosa si sta facendo, tutto dipende da cosa si vuole ottenere.

avatarsenior
inviato il 22 Settembre 2017 ore 22:55

Anche John Shaw sostiene che dia preferibile avere perfettamente a fuoco il primo piano e sacrificare lo sfondo piuttosto che il contrario, rifacendosi a quella che è l'esperienza quotidiana in cui nelle cose vicine è più facile apprezzare nitidezza e particolari, al contrario delle cose lontane in cui i particolari sono comunque meno visibili (Per non parlare del cado in cui l'atmosfera influisca negativamente). Io concordo con questo approccio.

avatarsenior
inviato il 23 Settembre 2017 ore 3:44

@Ironluke, Diebu f/16 apposta per mostrare due cose in un colpo solo:

- Merklinger con 30/16= ca. 2mm

- cosa succede a un obiettivo praticamente diffraction-limited come il Sigma 30/2.8 quando comincia a comparire la diffrazione, in particolare c'era da verificare l'aliasing sulle imposte chiuse (non c'è). Con le Merrill f/16 fa il lavoro di un filtro AA su un Bayer;-)

2 mm sono fisici, sono il diametro dell'apertura. Se citate autori che usano grande formato, è ovvio che non possono usare Merklinger se non chiudendo a f/32 o f/64, il 3D penso riguardi macchine digitali al massimo MF.

Ma poi: cosa manca in nitidezza ai caratteri piccoli della targa? Avete provato a ingrandire un Bayer con AA nelle stesse condizioni?Eeeek!!!

user46920
avatar
inviato il 23 Settembre 2017 ore 4:33

Avevo dimenticato un punto -molto- importante:
Il coc dipende dal sensore -MA SOLO- fino a quando non dipende dal diaframma per la diffrazione! E, nel caso, il diaframma comanda!

per un FF siamo a 0.015 a f11, 0.021 a f16 e (colpo di scena!) 0.03 a f22 (che ho sempre cercato di evitrare quasi fosse peste bubbonica)

peraltro ho trovato l'indicazione (che più o meno ricordavo) di cosa significhi 0.03 per la stampa:

8''×10'' (20cm×25cm) osservata da una distanza di 10" (25cm)

che, francamente, mi pare riduttivo!


Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!Eeeek!!!

ma quante baggianate è possibile scrivere tutte in uno stesso post prima di essere bannati dal sito ???? Eeeek!!!

e nessuno gli dice niente? ... ConfusoMrGreen

Ma come è possibile dare consigli a qualcuno sull'iperfocale, quando non si sa nemmeno che cosa sia ... l'iperfocale? (... e non solo!)

8x10" = 12.8" di diagonale = 32cm di distanza di osservazione (e non 25cm)

ma nemmeno i calcoli si sanno più fare? Cool


mamma mia che squallore ... Triste

avatarsenior
inviato il 23 Settembre 2017 ore 9:56

@Ironluke, Diebu f/16 apposta per mostrare due cose in un colpo solo:

[...]

Se citate autori che usano grande formato, è ovvio che non possono usare Merklinger se non chiudendo a f/32 o f/64, il 3D penso riguardi macchine digitali al massimo MF.


Sono convinto della sostanziale inutilità del confronto di valutazioni fatte da persone diverse in condizioni diverse, per questo mi sono astenuto da commenti specifici su quell'immagine, sottolineando come importi solo che corrisponda esattamente al risultato atteso da chi l'ha realizzata. Sono altresì convinto che nessun metodo abbia proprietà magiche, e che, con gli eventuali limiti di approssimazioni più o meno accurate, si tratta semplicemente di modi diversi di ragionare sullo stesso mondo fisico reale, più o meno convenienti e appropriati a seconda di cosa si vuole ottenere. Se la coperta è corta, non si può allungare, si può solo decidere come si preferisce essere coperti e adoperarsi di conseguenza usando il modo che si ritiene più pratico per far ciò. Il fatto che Merklinger accetti dichiaratamente che al limite il primo piano possa essere lievemente, ma visibilmente, non nitido, e altri abbiano una preferenza esattamente opposta, non è legato al formato utilizzato (per quanto, va da sé, con formati molto piccoli il problema nemmeno si porrebbe; comunque su grande formato non ci sarebbero problemi a usare f/32 o f/64 o anche di più, all'occorrenza).

avatarsenior
inviato il 23 Settembre 2017 ore 10:46

Senza considerare che sul grande formato grazie al tilt puoi avere a fuoco (veramente, non un'illusione) dal primo piano all'infinito già a tutta apertura, è al limite chiudi un po' il diaframma per gli oggetti che per la loro altezza si elevano al di sopra del piano messo a fuoco.

avatarsenior
inviato il 23 Settembre 2017 ore 12:15

@Diebu Merklinger è più noto per articoli su View Cameras che per formato Leica

www.trenholm.org/hmmerk/HMArtls.html

Mi chiedo se sia ancora vivo, sono mezzo canadese anch'io!MrGreen

avatarjunior
inviato il 23 Settembre 2017 ore 12:55

Approccio empirico (stamattina non avevo niente di meglio da fare e sono andato al parco)

in questa galleria trovate il materiale
www.juzaphoto.com/me.php?pg=219097&l=it
Così ognuno si fa la propria opinione

La scena è stata scelta "cattivella" infatti tutti i piani di fuoco sono dettagliati. La camera bassa (~ 0,5m) teneva vicino il primo piano e gli alberi sullo sfondo incombevano abbastanza vicini ~ 20-25 gradi sopra l'orizzonte e questo fatto ha svantaggiato il tilt

ci sono foto a vari diaframmi:

1) Usando l'indicazione sulla serigrafia della lente (che dovrebbe corrispondere ad un CoC di circa 0.03)

Viste alla dimensione prevista (20x30) vanno bene, a ingrandirle, per me -che mi riservo il DIRITTO di guardare alla distanza che mi pare-, *FANNO SCHIFO*. Chiaro per fare la prova ho usato il diaframma indicato, sarebbe buona pratica chiuderne uno in più (ma a quel punto non si sa più quale sia il CoC)

2) focheggiando a infinito

Metodo molto pratico con ottiche autofocus in cui la scala delle distante non esiste

3) usando come CoC il massimo tra la metà del disco di Airy (diffrazione) e 2,5 volte il pixel pitch, il fuoco è stato ottenuto in liveview 10x focheggiando oggetti approssimativamente alla distanza richiesta.

Avendo del tempo da perdere si guadagna qualcosina rispetto all'infinito

4) usando il tilt della lente. Poiché gli alberi incombevano molto ho dovuto tiltare anche il dorso per indirizzare il cuneo di fuoco verso l'alto

Chiaramente non la migliore applicazione per un tilt, a f16 mi pare abbastanza buona ma non lo rifarei sul campo

Morale:

Airy a f11 spacca Cool

Edit: No, in realtà no, riguardando con calma diciamo che se la gioca con infinito a f16:

l'una meglio da vicino e l'altra da lontano, e se il lontano fosse davvero lontano (e non 40m come qui) forse comunque una gran nitidezza all'infinito non la si avrebbe. In caso contrario probabilmente meglio lo stop in più e fuoco all'infinito.


user46920
avatar
inviato il 23 Settembre 2017 ore 13:13

Viste alla dimensione prevista (20x30) vanno bene, a ingrandirle, per me, *FANNO SCHIFO*. Chiaro per fare la prova ho usato il diaframma indicato, sarebbe buona pratica chiuderne uno in più (ma a quel punto non si sa più quale sia il CoC)

continui a non capire una mazza, e continui a dire idiozie che non hanno senso.

di per sé NON c'entra la dimenione di stampa, ma il rapporto tra diagonale e distanza di osservazione!

... a capirlo però Cool

Ovvero, se stampi 20x30 centimetri o 20x30 metri e poi le osservi ognuna alla distanza pari alla diagonale, vedrai sempre lo stesso effetto di PdC e di nitidezza. punto.

Tutti gli altri ragionamenti sono solo baggianate assurde che portano ad altre baggianate assurde, ecc, ecc.




avatarsenior
inviato il 23 Settembre 2017 ore 20:31

@Uli66 grazie per aver postato combinazioni macchina-obiettivo al top assolutoCool

Non si legge la parola sul mozzo anteriore, forse basta una dp0Q, oppure una 5DSR o una sd4-H.Eeeek!!!

Anche col boschetto non esattamente all'infinito, Merklinger ne esce bene. Non è chiaro se oltre f/16 è il meraviglioso TSE che decade o se dipende solo dalla diffrazione.

Già si sapeva, ma questo 24 mm è da paura ai bordi estremi;-)

avatarsenior
inviato il 23 Settembre 2017 ore 23:28

@Uli66
Cosa intendi per «tiltare anche il dorso»?
Ho visto che le foto sono state fatte con la Canon 5D MK IV e il TS-E 24 mm.

avatarjunior
inviato il 24 Settembre 2017 ore 10:59

Valgrassi:

Si, -pensando a quanto è pratico- Merklinger ne esce veramente benissimo. dopo questa prova solo con primi piani dettagliatissimi e vicinissimi mi preoccuperò di guardare il liveview!

Il boschetto -è all'infinito- per quanto si riesce a fare su una ghiera manuale con quel passo (forse un AF farebbe microscopicamente meglio, forse)

F22 è sicuramente diffrazione. Io invece sono (piacevolmente) sorpreso da quanto -poco- si veda la diffrazione a F16. Col passaggio da 12 a 21Mpx avevo adottato f11 come 'standard', forse avrei dovuto essere più sistematico allora visto che f16 non mi pare così disastroso anche con 30 Mpx

TSE II, ho avuto anche l'I che era una chiavica, il cambio è stata un operazione dolorosa (uso il materiale così poco che per me è assurdo vendere) ma ne è valsa decisamente la pena.

il II è nitido fino ai bordi e rimane ugualmente nitido anche con qualche mm di shift, solo verso fine corsa si nota un calo. Quello che si vede qui è solo effetto della pdc

Anche il 16-35/4 (considerato che zuma) è davvero nitido... la prossima volta che ho del tempo da buttare quasi quasi li confronto... Cool

Niko:

inclinare il sensore, ovvero la camera sulla tesa del cavalletto

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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