| inviato il 27 Febbraio 2022 ore 12:49
Io sono veramente dispiaciuto che l'SLC in formato "standard" non lo facciano più... Bello il Dyalit, nella versione 8x30 è il Safari color verde oliva? |
| inviato il 27 Febbraio 2022 ore 22:19
No, è quello nero.
Straconsigliato |
| inviato il 27 Febbraio 2022 ore 22:59
Ma hai la versione con il trattamento di fase, quindi marchiata T* P* ? |
user12181 | inviato il 10 Aprile 2022 ore 9:11
"Zero, e dico zero, ab. cromatica anche ad andare a cercarla...anche sui rami in controluce e in condizioni limite in generale"
Io l'ho trovata abbastanza facilmente ieri dalla finestra della mia cameretta che dà sui tetti alpini e plurisecolari delle "casasce" (hanno superato il mezzo millennio...) Ho puntato il 10x42 NL Pure comperato qualche ora prima (sì è uno spettacolo, l'appoggino per la fronte funziona bene e non ho ancora trovato momenti di ruvidezza nella messa a fuoco) sulle creste innevate del Dosso Cornin-Cime di Schiazzera con il sole dietro appena tramontato. Sottili ma evidenti strisce blu-violetto sulle creste, non al centro del campo, ma neanche tanto lontane dal centro, mi è parso. Forse era un test un po' estremo, però ho tirato fuori il Meade (ex Bresser) Lidl 10×50 Bak4 che avevo regalato a mio suocero e che non è assolutamente mai stato usato (se non da me dentro l'hard discount). Ha le placche di plastica cinese sui Porro diventate appiccicose (non dove si mettono le mani), ma mi pare sorprendentemente buono per risoluzione, pur se ovviamente un po' inferiore allo Swarovski (ma non sulle cortecce dei castagni a 150 m) con una distanza minima di messa a fuoco chilometrica e un'accentuata dominante gialla molto evidente sulla neve. Beh, sarà che è meno nitido dello Swarovski in controluce, sarà per la dominante giallina, sarà per l'angolo di campo minore, ma sulle creste innevate non riuscivo a trovare CA né al centro né ai lati più estremi. A un certo punto mi è parso di veder qualcosina, ma mi era veramente difficile capire di cosa si trattasse. Ovviamente oggi continuerò con le prove. Non sono affatto esperto di osservazioni con il binocolo, per anni ho usato in montagna un "Admiral" 10x25 quasi sicuramente cinese, senza pormi problemi. E ora che sono vecchio e gravissimamente infartuato con tanto di shock cardiogeno e rottura di papillare, mi trascinerò su per le erte alpine e sulla "direttissima" per Piän del läch (scoperta lo scorso anno) una chilata abbondante in più di Swarovski+appoggino+tracolla (molto bella btw, bellissima poi la borsa, che ovviamente resterà sempre a casa). Cercherò di evitate l'adattatore per il treppiedi, all'occorrennza credo basterà appoggiarlo sulla testa di quello fotografico che porto abitualmente, o anche su uno dei bastoni da trekking. Se proprio in montagna il peso dovesse rivelarsi eccessivo, prenderò un Habicht 8x30, che probabilmente andrà anche meglio nel bosco. L'inflazione mi sta suggerendo di spendere un po' prima che sia troppo tardi, sono previsti già due aumenti dei listini, mi ha detto la negoziante, uno a luglio del 5% e un altro mi pare a settembre addirittura del 15%, se ricordo bene. Si sta muovendo qualcosa anche per il TFR, l'INPS mi ha chiesto di controllare l'IBAN in vista di un accredito... io credevo dovesse andare per il settembre 2023.
P.S. La resa notturna dei due binocoli, il nobile e il plebeo, della misteriosa lucina che è comparsa dietro la croce del Piz Alt (1770 m più in alto) mi pare molto simile (chiaramente più luminosa la neve intorno e sotto nello Swarovski), ma la vedevo attraverso il vetro esterno di una doppia finestra, mi era impossibile aprirla, perché si apre verso l'esterno e il föhn (da nord, catabatico, ma pare si chiami anch'esso föhn) forte e piuttosto capriccioso che soffiava ieri l'avrebbe sbattuta contro il muro, non mi andava di cercare vasi di fiori per bloccarla. |
| inviato il 10 Aprile 2022 ore 12:36
Grazie per aver condiviso la tua esperienza. Il Bresser 10x50 fa un egregio lavoro per il suo prezzo...direi rapporto q/p insuperabile (io lo pagai 17,99 €). Perchè non ha quasi a.c.? Perchè ha i prismi di Porro... di conseguenza è già quasi completamente corretto di partenza. In questo i Porro sono meglio proprio per come sono fatti. Così come per quanto riguarda la luminosità, per via del minor numero di riflessioni. Una regola empirica dice che se un Porro costa X, il Tetto deve costare 2X o anche 2,5X per eguagliare la resa ottica. Diciamo che un Habicht 10x40 dovrebbe andare otticamente come l'Nl Pure, a parte il campi meno ampio. Per quanto riguarda il NL Pure io in pieno giorno noto una lieve a.c. solo al bordo estremo, in condizioni tipo rami in controluce su cielo bianco, ma solo al bordo estremo. Se la giornata è tersa e il cielo azzurro non la trovo. Magari in alta montagna con molti UV la situazione cambia. Quest'estate spero di poterli provare sopra i 2500m o anche sopra i 3000m. Poi, in realtà, la percezione dell'a.c. è in parte soggettiva. In quanto a risoluzione io noto evidenti differenze, sia con l'uso degli occhiali da vista che, soprattutto, senza. La nitidezza del NL è su un altro pianeta rispetto a tutti quelli che ho, compreso lo Zeiss Terra. Per quanto riguarda l'adattatore per treppiedi io uso (nell'osservazione astronomica) un Berlebach universale, ed è spettacolare. Comunque sì, niente da dire...il Bresser Lidl ha un rapporto q/p imbattibile (anche il mio ha perso colla sulle placche, tolta con un pó di alcool) |
user12181 | inviato il 10 Aprile 2022 ore 14:27
Oh, subito dopo pranzo mi sono affrettato a fare la mia salita cardio pensando di poter iniziare qualche esercizio di osservazione con gli uccellini che impazzano nelle selve di castagno, e magari con il picchio che in questo periodo è molto affaccendato a trapanare (è anche per lui che ho preso il 10x42... lo scorso anno mi ero avvicinato troppo per poter vederlo a occhio nudo e aveva immediatamente smesso... ), beh, silenzio di tomba, forse erano tutti a mangiare al ristorante. Però quassù più in alto finalmente si sentono, dubito però che riuscirò a stare fermo a lungo per individuarli sui rami, dovrei portarmi un registratore di canti di uccelli, tanto per caricarmi ancora un po', però oggi ho lasciato a casa due grandangoli che insieme fanno ben più di un chilo. Ho portato solo il macro, nel caso che la pioggia abbia convinto a fiorire alcune viole di mia conoscenza che non ho ancora determinato. Qui ora, passando davanti al Sas del Nial, vedo la Primula hirsuta in boccio. |
| inviato il 10 Aprile 2022 ore 14:40
Sempre molto belli i tuoi racconti Murmunto. Belli da leggere e per immedesimarsi. Io temo andrò dopo inflazione su un 8x42 ancora da decidersi se Zeiss o Nikon. Ho capito che la versione 7 del Nikon migliora parecchio non tra il Nikon e lo Zeiss sui 500€ quali siano pro e contro, ma non sono i tuoi prodotti se ben intendo. Ah piccolo OT sto esplorando la Valmalenco anche a partire dai tuoi input e condivido sia su un ordine di grandezza tutto suo. Buona domenica. |
user12181 | inviato il 10 Aprile 2022 ore 14:43
Buona domenica, goditi la vedretta di Fellaria prima che scompaia. In Valmalenco il sublime kantiano è un'esperienza concreta, in particolare il sublime matematico. |
| inviato il 10 Aprile 2022 ore 15:32
Perchè il dinamico non è per nulla sublime, purtroppo.
E questo va ben oltre la Valmalenco.....
Buone cose e a presto
Fabrizio
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user12181 | inviato il 10 Aprile 2022 ore 16:41
Sto osservando tutta la costiera dal Dosso Cornin al Masuccio dai circa 1200 m di un maggengo, seduto su un sasso sopra il ripido prato di Ronchét. Sole alto, ma cime innevate tutte in ombra da quel lato, Cime di Redasco invece in pieno sole, commoventi a 10x, cielo azzurro chiaro, una nuvola bianca dietro la cresta SW del Masuccio, già dileguata. Nessuna AC se non una sottile striscia violetta sulle creste, in verità ai lati estremi del campo (direi a 97% del campo), che diventano meno estremi con l'abbassarsi del sole. Grande trasparenza e brillantezza, resa perfettamente neutra dei colori, esattamente come li vedo ad occhio nudo, arietta fresca primaverile perfetta, ma non c'entra con il binocolo. Resa che non direi affatto clinica, come ho letto sul BirdForum da parte di fan Leica Noctivid (c.zzo, veramente assatanati, pensavo si occupassero solo di ornitologia, invece sono tutti in cerca di magie e incantesimi), ma perfettamente realistica, certo non ci sono incantesimi né magie, e non dovrebbe essercene bisogno. Ma... mi si è parata davanti la cima di un peccio in piena luce con sullo sfondo il conoide in ombra di Sommacologna, e più giù, ancora illuminati, i calanchi di Migiondo . Devo dire che appoggiare il binocolo a un bastone da trekking, sfruttando sempre il frontalino, pare funzionare egregiamente, funziona benissimo però anche il frontalino da solo, forse anche meglio, ci si stanca di più con le braccia però. Sono contento, comunque credo che la massima fondamentale dopo aver comperato un binocolo sia non guardare mai più negli altri.
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user12181 | inviato il 11 Aprile 2022 ore 23:50
Aggiornamento finale sull'AC del mio NL pure10x42. Oggi l'ho cercata in Val di Sacco puntandolo verso il Pizzo Trevisina innevato e altre cime di confine, sulle creste con cielo velato è veramente molto tenue e sempre ai lati molto estremi del campo, violetta in alto e verdina, ancor meno visibile, in basso. Insomma non è un problema. Oggi ho capito perché in montagna i locali, cacciatori, pastori o forestali che siano, usano praticamente solo binocoli top di gamma... (Uno dei luoghi privilegiati per l'osservazione è proprio la dominante e astrifiammante regina, da lì scrutano al mattino presto giù verso la valle e i boschi di Canfinale, mi pare, ci saranno cervi là in mezzo? Chissà, mi ci metterò anch'io. Oggi l'ho ispezionata dopo l'inverno, il cancello era mezzo aperto e incastrato sul terrazzino con le viti dei cardini parzialmente fuori dal muro, dentro le cacchine dei topi erano più del normale e le trappole intonse, legnaia e wc senza cacche di marmotta apparenti - ma ci si vedeva poco e poi probabilmente ancora dormono - nessuna pioda caduta dal tetto). Non dico l'impressione di arcigna materialità e soprasensibile leggerezza che faceva il Saoseo visto al binocolo dalla Val di Sacco. Quando sono tornato a casa ho avuto più volte l'istinto di andare a scaricare le immagini viste col binocolo, ma non c'era nulla da scaricare, sob.... Mi chiedo cosa ne avrebbe pensato Ernst Mach.
P.S. Lo spiazzo del parcheggio dietro al rifugio è stato ampliato enormemente sbancando e livellando il terreno fino al santuario e oltre, chissà che intenzioni hanno, non possono stare fermi. La Madonna del muschio, invece di stare lì muta come una mummia, dovrebbe uscir fuori a dirgli qualcosa, ma è una matela grosina anche lei... con i tratti delle schiave armene, probabilmente è d'accordo. Dovrebbero chiamarla Madonna della ruspa, o meglio della pachera. |
| inviato il 12 Aprile 2022 ore 12:42
Ok direi che siamo in linea... Io sarei curioso di fare un paragone con un Habicht 10x40 di ultima generazione e vedere chi vince in termini di a.c. In quanto a luminosità vincerà l'Habicht, in quanto a campo e nitidezza al bordo il Pure, in quanto a nitidezza in asse mi aspetto la parità... ma in quanto ad a.c. ? |
user12181 | inviato il 13 Aprile 2022 ore 5:51
Ieri in Val di Sacco a circa 2100 m ho fatto levare due coturnici a non più di dieci metri davanti a me, volevo andare a Pian dei cavalli nella speranza di poter osservare una volpe che mi era apparsa lo scorso anno con una preda in bocca. Avevo il binocolo a tracolla ma prima anche solo di poter pensare di seguirle si erano dileguate riempiendomi di insulti. In compenso a 2015 m ho trovato la prima e finora unica Pulsatilla vernalis fiorita, anche vicino a lei non ce n'erano altre. Tutto sul versante più solatio. Al tramonto l'alta Val di Sacco era meravigliosa, non sono andato oltre Pian de Mez, ho attraversato il Roasco cercando di evitare di sprofondarci dentro sulla neve insicura, provvidenziali i bastoni da trekking che mi servivano da sonda. Sono tornato percorrendo per la prima volta la malefica (ma purtroppo comoda) stradina che hanno fatto lo scorso anno. In lunghi tratti è ancora innevata, dove non c'era la neve si affondava nella terra fangosa per il disgelo.
Mi pare di aver capito come regolare il binocolo per evitare i blackout. Nonostante porti gli occhiali, ho regolato le conchiglie alzandole di, mi pare, tre livelli, anche qui mi aiuta il frontalino per mantenere la giusta distanza. Ma ancora sto imparando per tentativi ed errori, non ho fretta. |
| inviato il 13 Aprile 2022 ore 7:00
Molto belli i tuoi racconti e...beato te che vivi in montagna  Io ultimamente sto osservando anche gli alberi, le gemme e i fiori in questo periodo... il fogliame in autunno e da giugno in poi... Mi sento un pò scemo ma è realmente bellissimo ammirare i colori e le forme sullo sfondo sfuocato. La perfetta incisione dell'immagine, l'assenza di aberrazioni e la neutralità del bianco, così come l'intensità dei colori regalano un'immagine che è una gioia appagante per gli occhi. |
user12181 | inviato il 18 Aprile 2022 ore 7:23
Ieri l'ho provato nelle selve, alcune considerazioni molto ingenue.
- Ho fatto benissimo a prendere un 10X e probabilmente anche il X42 è scelta azzeccata per cercare di osservare gli uccelli, certamente però ci vuole pratica. Ero circondato da picchi e ne ho visto, forse, solo uno ad occhio nudo, quando ho cercato di osservarlo con il binocolo ho perso tempo e se ne è andato... Però con il binocolo sono riuscito a seguire per un breve tratto una ghiandaia in volo fra gli alberi, e qui ha aiutato l'ampiezza di campo.
- È vero, zero AC sui rami alti controluce.
- Gli imponenti castagni sembravano usciti da una segheria, sarà per l'ingrandimento abbastanza alto, sarà per i prismi a tetto, sarà per il campo piatto Swarovski, non so, ma io vedevo tavole al posto di tronchi. Dicono i possessori che i Leica offrano una visione maggiormente tridimensionale per il campo meno piatto, se è vero, sarebbe un vantaggio. Addirittura continuavo poi a vedere tavole anche ad occhio nudo, mi sa che in questo l'elaborazione che il cervello fa dei dati visivi conta molto.
- Con poca luce, un bel po' dopo il tramonto, mi pare vada bene, forse anche le mie pupille sono rimaste abbastanza elastiche da riuscire a sfruttare 4,2mm di pupilla d'uscita. Sono però necessarie altre verifiche ancora più crepuscolari e con tempo uggioso.
- Controsole, con il sole appena fuori campo e basso ma non troppo, ero sul fondovalle valtellinese, il problema dell'abbagliamento, glare in basso, è stato minimo. A duemila metri, con il sole ad un angolo minore, era stato più presente. Da altre prove fatte ho l'impressione che, almeno in parte, dipenda anche da come si tengono gli occhi guardando nel binocolo, come più di uno sostiene, devo fare altre verifiche. Anche in questo caso i possessori di Leica dicono che loro non vedono abbagliamenti, però lo dicono anche alcuni con Swarovski NL... Salimbeni di Binomania, che insiste sull'abbagliamento, viene attualmente snobbato da Swarovski, non gli danno più nemmeno i binocoli in prova, è un segno che hanno la coda di paglia oppure che lo ritengono uno che ci fa?
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