| inviato il 18 Marzo 2016 ore 17:58
Ciao a tutti, vorrei sapere, o fare un piccolo sondaggio su come fate nascere le vostre foto, in particolare quelle di paesaggio, street, scorci o momenti rubati... Programmate le vostre uscite, dedicando qualche ora alla settimana al peregrinare per monti o città, oppure portate sempre la camera e approfittate del luogo giusto al momento giusto? Perché mi capita spesso di trovare potenzialità in certe scene, senza avere la camera "appresso", o al contrario, di avercela senza trovare nulla di significativo da immortalare... Sono strano io? |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 20:37
per le mie immagini di viaggio, spesso qualcuno le ha considerate street, devo dire che in un certo senso la maggior parte lo sono. La mia concezione è molto semplice. Non ho mai la fotocamera al collo, poichè mi da fastidio sia fisicamente sia come impatto sugli altri. La mia fotocamera si trova sempre in un marsupio a ribalta esterna (trovo assurdi quelli a ribalta verso l'operatore) oppure in una borsa pronto, sempre tenuta a marsupio ed anch'essa a ribalta esterna. Altro accessorio per me fondamentale è un cordino messo al posto della classica cinghia sulla fotocamera. Questo mi serve ad estrarre con immediatezza la camera. Se devo scattare quindi i tempi per trovarmi con la fotocamera in mano si aggirano attorno al secondo, non di più, e quando dico un secondo intendo davvero un secondo e non due. Sembra strano, ma la mia attrezzatura fondamentale è quindi un marsupio a ribalta esterna ed un cordino. Poi spesso ho beneficiato dello zoom che con altrettanta immediatezza mi ha permesso di inquadrare all'istante. Difficilmente quindi, se serve, passano più di 2 secondi da quando ho visto quello che voglio fotogradare ed il click. La mia reportage/street quindi si può dire che è basata sulla velocità e sulla versatilità dello/degli zoom. Sulla programmazione non ho nulla da dire, in certi viaggi la fotocamera è costantemente con me. Per il non viaggio e le non uscite fotografiche sto ancora aspettando che mi facciano la fotocamera su misura: la voglio molto piccola, tipo una ricoh GR, possibilmente FF e deve avere il mirino ottico, anche con ottica fissa ma piatta. Attendo che le case produttrici mi ascoltino. |
| inviato il 18 Marzo 2016 ore 21:50
Se devo essere sincero, alla questione marsupio non ho mai pensato, e di conseguenza al cordino al posto della tracolla. In effetti sento molto il problema del dare troppo nell'occhio con la camera a penzoloni... A volte le cose più semplici sono difficili da vedere.. Grazie! |
| inviato il 19 Marzo 2016 ore 8:50
La vita "succede" a prescindere dal fatto che io mi sia portato dietro la macchina. Quest'ovvietà mi è diventata consapevolezza a forza di perdere momenti quotidiani, anche solo un paesaggio ben illuminato tornando dal lavoro. Per questo alla reflex ho affiancato qualcosa di più portatile (nel mio caso una x100s) che è sempre in borsa. Prima soffrivo del tuo stesso problema: non ce l'ho quando mi serve, non succede nulla quando ce l'ho. Il resto, come direbbe Ferdinando Scianna, è toreare col caso. |
| inviato il 19 Marzo 2016 ore 9:08
Ciao! Belle le considerazioni di Ooo, effettivamente io ho notato che dal momento in cui colgo quello che voglio immortalare all'atto vero e proprio ne passano di secondi, altrochè uno... Forse dovrei pensare a rubarti questa tecnica! :D Comunque io ammiro moltissimo la pazienza dei fotografi che, come pittori, si immaginano già ciò che vorrebbero immortalare e aspettano il momento giusto per creare lo scatto che avevano in mente. Io non sono ancora arrivata a quella mentalità, non mi creo la mia fotografia mentale per poi ricercarla nel reale, piuttosto anche io quando posso cerco di portarmi il mio fagotto appresso e di estrarlo dalla fondina in tempi brevi quando mi accorgo di una scena che vorrei catturare. Poi quale sia il risultato lasciamo perdere, ma in linea di massima faccio ancora parte della categoria del "cogli l'attimo"! Per le foto naturalistiche però sto cercando di imparare a "cogliere l'attimo" negli orari giusti per la questione luce |
| inviato il 19 Marzo 2016 ore 9:32
“ faccio ancora parte della categoria del "cogli l'attimo" „ Dovresti esserne fiera, altro che "ancora"   |
| inviato il 19 Marzo 2016 ore 9:39
Programmazione e casualità, serve tutto e bisognerebbe saper affrontare al meglio tutto non solo sperando ma anche cercando l'aiuto della fortuna, è però vero l'insegnamento di Mulas, se uno impara a individuare la propria realtà realizza buone immagini a prescindere da tutto, io non ci sono ancora riuscita... ma ci sto lavorando |
user39791 | inviato il 19 Marzo 2016 ore 9:44
Non faccio paesaggi, ma solo street. Nel mio caso programmo poco/nulla nel senso che la street è quasi solo casualità, per un paesaggio tendenzialmente è l'opposto. Però ho le idee chiare su ciò che vorrei fotografare. Diciamo "casualità assistita". |
| inviato il 19 Marzo 2016 ore 14:12
Ognuno ha il suo modo di fotografare, c'è chi programma, fa sopralluoghi ecc, io preferisco la foto estemporanea ad es. la cattura di animali o street, anche se mi piace fare foto da capanno. Se vado in viaggio, quando sono a piedi tengo la macchina dentro una borsa a tracolla della belstaff che non dà nell'occhio ed estraggo al bisogno. Tutte le volte che posso mi porto l'attrezzatura (tutto quello che riesco aportare), non si sa mai, perlopiù torno con un pugno di mosche ma sarebbe peggio non avere la macchina se poi c'è qualcosa da fare. Poi faccio uscite tematiche: macro, foto a luoghi particolari, eventi sportivi, manifestazioni varie, con attrezzatura ad hoc. |
| inviato il 20 Marzo 2016 ore 0:20
È vero che serve anche la casualità come è stato detto, ma nulla di buono può essere fatto senza una buona progettazione. Come mai allora alcuni riescono a fare una gran foto a caso? .. Alcuni direbbero C _ _ O ma per me è solo l'eccezione che conferma la regola. Si progetta tutto, si parte da una scelta che risponde a una domanda: cosa voglio fare? (Ritratto, paesaggio, street, ecc.... ) e da lì si fanno delle scelte. Es: voglio fare ritratto. 1) che ritratto? Ambientato --> porto il 50; stretto --> 100; 2) dove? Sul promontorio al tramonto --> porto flash e ombrello per evitare silhouette ... Ecc.. Es2: street 1) a chi? Ai passanti davanti al viale --> 35mm; O zoom; Ecc... Ecc.. Io non posso non dare nell'occhio Ho una FF con tracolla a spalla, per distribuire bene i pesi (invece di gravare sul collo) ma è comodissima pure con obiettivi pesanti. |
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